Trama del film Rebel moon - parte 1: figlia del fuoco
Una pacifica colonia ai margini della galassia si ritrova improvvisamente, e senza motivo, minacciata dall'ingente esercito del tirannico Reggente Belisarius. L'ultima speranza per la sopravvivenza delle popolazioni della colonia è una donna con un passato misterioso, cui viene affidato il compito di setacciare i pianeti vicini per raccogliere i migliori guerrieri, assieme ai quali organizzare la resistenza contro la minaccia del tiranno.
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Il film parte bene facendo pensare praticamente ad una morale di quello che sta succedendo, ossia preferire usare mezzi artificiali, robot piuttosto che le mani umane per le materie prime, poi svanisce il contenuto e diventa una recluta di guerrieri (e qui diventa un mix di film già nominati dai precedenti votanti) e tanta azione con effetti speciali, si lascia vedere con il cervello spento
Dai! Si lascia guardare e ci si diverte pure. Aggiungerei alle citazioni del recensore Satyr anche un rimando al mitico "Commando", quando il buon Arnoldo era al massimo della forma.
No, non ci siamo proprio. Come hanno fatto notare già altri utenti, questo film è un coacervo di idee e scene scopiazzate malamente da altri film, da Star Wars, Dune, I Sette Samurai fino a Harry Potter, Mad Max e Matrix. La storia poi è proprio banale e per nulla avvincente. Tutto già stravisto. Manca completamente di originalità e inventiva. Si arriva alla fine stremati e molto molto annoiati. Di certo non guaderò la seconda parte!
Rebel Moon è come una frittura di pesce di cui conosci tutti i sapori. Nell'immaginario collettivo dei film di fantascienza puoi trovare un po' di tutto anche se il collante più forte non è certo un film di fantascienza, bensì I Sette Samurai di Kurosawa. Penso che Rebel Moon si volesse sviluppare in questo modo: prendi una buona protagonista poi gli affianchi personaggi con un loro sviluppo ed una loro personalità definita. Peccato che Zack Snyder non faccia nulla di tutto ciò e passa da un arruolamento all'altro con una semplice introduzione al personaggio, una scena d'azione dedicata e sotto con il prossimo. Snyder a livello visivo ha un suo stile, lo ammetto. Visivamente i suoi film sono ben curati, ma con tante slow motion un tanto al chilo non significa che la sequenza è epica, anzi può sortire l'effetto opposto del fine a sé stesso. Ha una storia vista tante volte, ha un gruppo di personaggi a cui non riesci a dare spessore, protagonista esclusa, ed il risultato è piatto con una povertà di idee disarmante. Nulla impedisce a Snyder (finché gli danno i soldi) di costruire un mondo dalle ceneri di Star Wars, ma non in questa maniera.
Non eccezionale, anzi a tratti Snyder diventa prolisso e si siede sulla sedia del convenzionale, cosa che Star Wars ha già fatto. E un film fatto di momenti e immagini. i primi sono diversi, ciò che non mi ha convinto: le astronavi nella loro interezza, assolutamente anonime, possibile che chi ha fatto Man of steel non abbia pensato a qualcosa di diverso? Poi passiamo alle ambientazioni, alcune funzionano, altre no... il pianeta dove si rifugia Kora è in larga parte anonimo, è l'ambientazione principale, anche nella seconda parte sarà così, ma a parte i campi di grano che non mi convincono per niente per un mondo alieno la stessa struttura rurale sembra più una comunità amish abitata da hipster con la barba. Comunque gli effetti speciali e la CGI funzionano bene e non ci sono sbavature. Poi armi e armature oltre che quelle da taglio, alcuni ci hanno visto molto Warhammer 40000 io personalmente ho visto solo una certa inventiva di base soddisfacente, niente laser, niente spade laser, niente droidi e le navette non sono fiche, però quella di Charlie Hunnam non è il Millenium Falcon e va bene. La trama è basata su di una sceneggiatura che omaggia più che mai i 7 samurai, ma anche la sfida del samurai, senza contare rimandi al gladiatore, ai western in generale, e un bel pò di cinema di genere, soprattutto Snyder cita se stesso, che è un pò poco per un autore che ha fatto solo 10 film, e spesso è fine a se stesso, mancando di profondità, vedremo la seconda parte se la trama avrà delle svolte più interessanti. Punto di forza della trama: il personaggio di Charlie Hunnam Kai, si rivela un alleato prezioso fino
Gunnar e Kora diventano sodali, e forse anche amanti, e si vedrà penso nella seconda parte, comunque Gunnar uccide Kai, Kora affronta Nodle e sembra ucciderlo per poi fuggire con il gruppo
La caratterizzazione dei personaggi e limitata, vuoi perchè la versione non è integrale, oltre che per alcune lungaggini che penalizzano il personaggio di Titus per esempio. Per il resto l'universo di Rebel Moon ha pochi punti di contatto con Star Wars, alcuni aspetti funzionano vedi armi, equipaggiamenti, location, creature, altri invece no, vedi astronavi e simili, oltre che molti caracter design. Promosso il droide pacifista doppiato da Anthony Hopkins, anche se mi aspetto che venga mostrato di più nella edizione estesa. Il film si lascia guardare, certo non annoia, Ed Skrein funziona non poco come cattivo cattivissimo, Sofia Bouthella convince ma deve ancora crescere un pò, Charlie Hunnam vale ogni secondo che è in scena, D. Honsosou non pervenuto e non basta che sbraiti ogni volta " NON CHIAMARMI GENERALE!" Ray Fischer è irriconosccibile dopo aver dismesso i panni di Cyborg e non mi convince, vedremo nella seconda parte. Bae Do na l'attrice coreana ha un suo perchè , ma deve avere più peso. Per il resto vedremo la seconda parte, la prima è promossa con riserva.
Si lascia guardare e personalmente non mi è neanche tanto dispiaciuto, ma è palese la forte ispirazione (che a tratti sembra quasi un plagio)a Star Wars sia nei personaggi che nelle ambientazioni; certe scene sembrano prese pari pari da Episodio 4 e uno dei protagonisti ha anche delle armi che sembrano proprio delle spade laser. Zack Snyder riempie il film di Slow motion dimenticandosi di dare spessore alla trama e ai suoi personaggi; Aspettiamo la parte 2 per dare un giudizio completo, per ora è un appena sufficiente.
- Star Wars - Colonello Landa - I sette samurai - La fondazione di Asimov - Dune - Mad Max - Harry Potter - Halo
Frullati male.
Aggiungo che il problema più grande poi è sempre lo stesso: Snyder che imperterrito copia se stesso.
Ricordate tutte le battaglie social idiote nate dietro a questo pseudo autore? "lasciategli fare quello che vuole, non lo castrate". Bene, Rebel Moon è il risultato.
Sa tutto di visto e rivisto. Richiamo continui a decine di film che lo hanno preceduto, da Star Wars a i magnifici 7 , passando per Dune e Matrix, originalità pari a 0. Un polpettone con una sceneggiatura piena banalità da prima media. Non parliamo poi degli effetti, volutamente esagerati e stroboscopici, e dell'uso esagerato (ma che palle) dello slow motion. Un pubblico maturo ne dovrebbe, giustamente, stare alla larga.
L'80% delle scene action è in slow motion e questa scelta registica, a lungo andare, sgretola leggermente i maroni, ma complessivamente questo primo capitolo ideato da Zack Snyder appare discretamente avvincente, pur non essendo originalissimo. Visivamente gradevole, lascia un po' a desiderare per quanto riguarda i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi che appare troppo schematica e contaminata da stereotipi. Prodotto discreto...si spera però in una seconda parte più succosa.
Se dovessi dare un voto al film per l'originalità sarebbe senza dubbio 4. Svariati ricordi di starwarsiana memoria popolano la trama con anche sentori di battlestar galactica. Però i personaggi sono credibili e le interpretazioni buone. Tutto sommato il film scorre bene ed è realizzato a puntino. Questo episodio è del tutto introduttivo. Aspettiamo il seguito.