requiem for a dream regia di Darren Aronofsky USA 2000
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requiem for a dream (2000)

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locandina del film REQUIEM FOR A DREAM

Titolo Originale: REQUIEM FOR A DREAM

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiEllen Burstyn, Jared Leto, Jennifer Connelly, Marlon Wayans, Christopher McDonald

Durata: h 1.40
NazionalitàUSA 2000
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2000

•  Altri film di Darren Aronofsky

Trama del film Requiem for a dream

Una moderna favola ambientata in una decadente via di Brooklin. Quattro persone Sara (Ellen Burstyn), suo figlio Harry (Jared Leto), la sua bellissima ragazza Marion (Jennifer Connelly) e il suo migliore amico Tyrone (Marlon Wayans) decidono di mettersi in affari nella speranza di migliorare le loro vite, ma ben presto si scontreranno con la realtà del fallimento...

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Voto Visitatori:   7,94 / 10 (289 voti)7,94Grafico
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Voti e commenti su Requiem for a dream, 289 opinioni inserite

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nikemilenium  @  15/04/2007 12:34:33
   3½ / 10
dai commenti leti mi aspettavo di meglio...cmq...nn e bello....

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2012 11.30.07
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Gothick  @  08/04/2007 21:51:32
   10 / 10
Toccante (quando parla la madre), angosciante, magnifico.
Da vedere.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  08/04/2007 20:41:41
   7 / 10
Film atipico e angosciante in cui tutta la drammaticità esplode in un finale del tutto inatteso. Bravi i 4 attori principali; particolare e convincente la regia, molto appropriate le musiche. Tutto quanto scritto si traduce in un 7 pieno: film certamente da vedere!

Drugo McQueen  @  02/04/2007 02:17:31
   8½ / 10
Struggente opera di Aronofsky che anche nel suo secondo lavoro dimostra tutta la sua magnifica follia visionaria.
Uno spaccato di vita davvero nudo e crudo, un racconto vivissimo sulla tossicodipendenza e su come essa possa scalfire ed intaccare le nostre esistenze.
In questo film c'è tutto: la paura della solitudine, il bisogno di amore, il voler essere accettati dagli altri, il bisogno di appigliarsi a qualcosa per non lasciarsi morire.
Regia come al solito impeccabile, anche in questa pellicola molto claustrofobica per rendere al meglio gli stati d'animo e la fragilità dei personaggi.
Anche la colonna sonora è molto azzeccata e ben accompagna la regia, diventando un tutt'uno con essa nei momenti chiave del film.
Anche i personaggi sono caratterizzati molto bene, soprattutto Ellen Burstyn e Jared Leto che a mio parere sfoggiano una prestazione davvero molto convincente.

Sicuramente è molto diverso da Pi Greco, sicuramente meno fine a se stesso e più comunicativo attraverso le situazioni e i personaggi.
Un film davvero crudo e molto toccante, per il quale ho versato più di una lacrima, soprattutto nel finale che è davvero toccante.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  25/03/2007 21:44:18
   8 / 10
Una piccola perla del cinema indipendente americano.
Un film estremo, aggressivo, forte sul piano delle immagini, convulso nel montaggio, diretto a denunciare ogni forma di dipendenza che mina ogni possibile avvenire, che trasforma gli uomini in automi, esseri annullati nella loro normale capacità di discernimento ..i sogni che si dissolvono come cenere nella sabbia, la volontà di affermarsi in una realtà degradata, ogni tema viene trattato con estrema crudezza, senza possibili mediazioni.
Ancora una volta abbiamo una tecnica di ripresa funzionale al racconto, adatta a riprodurre le alterazioni visive conseguenti all’uso di anfetamine e sostanze stupefacenti, ma anche rese grevi da una suggestiva e pressante colonna sonora, una sinfonia di archi che si miscela alle immagini di disperazione per rafforzarne il senso, per abbandonarsi alla tristezza di un futuro senza speranza (una consapevole autodistruzione) ..ancora qualche incertezza nella sceneggiatura, ma la strada imboccata dall’emergente regista americano sembra davvero essere quella giusta.
Magnifica l’interpretazione di Ellen Burstyn (che ricordavo nel film “L’Esorcista”), per bravura e presenza scenica, ma apprezzabili anche quelle degli altri protagonisti, da Jared Leto alla bellissima Jennifer Connlly ..ottimo il lavoro dietro la macchina da presa del talentuoso Darren Aronofsky, al suo secondo lungometraggio.
Una piacevolissima sorpresa del cinema indipendente americano ..da vedere!

Macs  @  25/03/2007 16:03:10
   9 / 10
Ancgosciante ma piacevole scoperta questo film, con un montaggio innovativo e una colnna sonora eccezionale. Un "trip" malatissimo, ma non la solita storia di tossicodipendenza: qui si vuole colpire allo stomaco, alla mente, al cuore lo spettatore. Ci si riesce anche troppo.

xolder  @  25/03/2007 15:17:57
   9 / 10
E' difficile da commentare,
ti lascia dentro una tristezza incredibile,
lo consiglio agli amanti dei drammi

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  25/03/2007 04:40:02
   9 / 10
uno dei migliori film degli ultimi anni.girato in modo originale e a tratti visionario. superlativo aronofsky

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  22/03/2007 22:00:20
   8½ / 10
Una vera e propria discesa all''inferno.
Splendido film di Aronofsky di una crudezza quasi disturbante, senza luce, senza via di uscita.
Quattro vite legate dallo stesso destino, il fallimento della propria esistenza, l''abiezione della dipendenza, un tunnel senza uscita orchestrato magistralmente da una regia quanto mai efficace con virtuosismi azzeccatissimi
Bellissima ed anche brava Jennifer Connelly, bravissima Ellen Burstyn in una parte non facile ma interpretata in maniera impeccabile.

MotherMercury  @  19/03/2007 01:45:35
   9½ / 10
Visionario sincero realistico amaro furioso oppressivo eccezionale frenetico indimenticabile impressionante sconvolgente illusorio toccante ossessivo allucinante magnetico scioccante ineccepibile trascinante crudele inquientante immenso malinconico coinvolgente affascinante stupendo apocalittico magistrale claustrofobico impeccabile vorticoso originale diretto..

Questo è Requiem for a Dream.

nembroth  @  28/02/2007 18:14:20
   9 / 10
Gran film, oscuro angoscioso e angosciante, vi trita l'anima e ve la serve da bere: un film da vedere assolutamente, ti lascia con una sensazione di inquietudine e forsanche depressione che poche opere riescono a trasmettere.
Ottima la prova degli attori che danno vita a questa storia.

rocketbabydollz  @  26/02/2007 15:09:01
   8½ / 10
pochi film mi hanno sconvolto, intristito e inquietato come requiem for a dream. una storia angosciosa in cui le speranze e i sentimenti soccombono davanti alla crudeltà del mondo reale.

consigliato assolutamente, ma evitate di vederlo se siete un po' depressi perchè vi dà il colpo di grazia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Aliena  @  21/02/2007 16:15:36
   9 / 10
Veramente trascinante..
Sostanzialmente alla base non c’è una storia,
non esiste una vera ferrea e lodevole trama su cui i personaggi si reggono,
questo potrebbe nell’ottica novellistica risultare una gravosa buca, ma al cinema si può facilmente colmare questa cavità con immagini (e relativo montaggio), musica e capacità recitativa;
di quest’ultima quasi inutile citare quel mostro di bravura
che nemmanco fosse stata posseduta da EleonoraDuse, Sarah Bernhardt e Ellen Terry…
Inquietantemente magnetica.
La musica è ineccepibile,
sono quasi convinta che sia colpevole d’aver offuscato il mio giudizio,
quell’incalzarsi angosciante di violini si congiungeva perfettamente ad ogni situazione..
e in teoria a rigor di logica artistica l’entità universale è caratteristica del capolavoro
(non mi voglio assolutamente allargare e paragonare questa “svioloncellata”
al Requiem di Mozart…. uh! Curioso rimando..)
Quanto all’ostentato virtuosismo da alunno modello sciorinato nel montaggio direi che
visto il tema trattato nel film
era perfetto
In fin dei conti è un film sulla droga e la sua realtà alternata,
quella girandola allucinata di delirio desiderato,
una sorta di horror vacui che sprofonda in un angosciante sogno morto…

Per quanto riguarda le ripetute scene della droga in vena e le annesse pupille dilatate
più che un “noioso copia-incolla”
ci leggerei la scelta stilistica di evidenziare quasi ossessivamente l’eccitante monotonia del farsi..
che per un occhio sano è patetica..

Solo una cosa:
ma i registi che trattano di film di droga, li hanno mai visti i drogati??
Com’è che‘sti interpreti sono sempre et comunque più freschi di me (che nemmanco mi drogo) dopo la doccia? Maledetta patina dorata di Hollywood…

BaStEr  @  16/02/2007 16:03:46
   10 / 10
Uno dei migliori film mai visti in quanto somma di una regia impeccabile e originilale, musiche appropriate, recitazione da oscar collettivo, una trama impareggiabile e tremendamente coinvolgente a livello emotivo. E' l'unico film che mi ha fatto disperare e piangere... inoltre ha anche una forte carica sociale soprattutto per quanto riguarda la storia della madre, che rappresenta in maniera unica la società meschina ed illusoria. Il film poteva essere banale parlando semplicemente del dramma della droga(vedi banalità di paradiso+inferno) in realtà si rivela una specie di canale preferenziale attraverso il quale penetriamo nel dramma più assoluto di quattro personaggi crudi e perciò reali dei quali ci si potrebbero stillare pagine e pagine di saggi filosofici e quant'altro e così complessi da mettermi paura al solo accenno a descriverli e del sistema che gli orbita intorno che come una "spirale" li avvolge e li sorregge per poi farli ricadere sempre più in basso. Sono contento di essermi imbattuto per caso in questo film che mi ha dato una bella boccata di buon cinema. Unico

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John Locke  @  12/02/2007 10:46:59
   8 / 10
Sono dalla parte di chi dice che è un gran film. La dipendenza dalle droghe è resa in maniera eccezionale, grazie a un'ottima fotografia e a un montaggio brillante.
Dopo l'ottimo "Pi greco: il teorema del delirio" Aronofsky si conferma una promessa del cinema.

Alexandra99  @  02/02/2007 22:39:37
   8 / 10
storia toccante allucinante
magistrale la fotografia
trama particolare soprattutto in come viene reso l'intreccio delle storie alla fine
intricato
ma che confluisce in un unico punto

NEO78  @  01/02/2007 14:23:16
   9 / 10
Il film più scioccante mai visto in vita mia un viaggio verso l'inferno.

Musiche di accompagnamento divine, Ellen Ellen Burstyn assolutamente magistrale (meritava alla grande l'oscar), motaggio e ritmo assolutamente perfetti.

un film fa proiettare nelle scuole... ci sarebbero molte meno persone nei sert

wuwazz  @  09/01/2007 16:15:06
   8½ / 10
Uno dei film più terribili che abbia mai visto, per la sua durezza, per la sua infinita tristezza e per il suo continuo degenerare dal male al peggio all'irreparabile, andamento che però è in sintonia con il tema trattato ed è facilmente riscontrabile nella realtà dei fatti. Le sequenze finali fanno davvero male al cuore: tutto diventa inesorabile e pesantemente drammatico, i protagonisti che per tutto il film hanno intrapreso una folle corsa verso l'autodistruzione tentano di fare un ultimo disperato sforzo per resistere al peso di una situazione ormai divenuta insostenibile, e infatti

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Sembrerebbe doveroso un paragone col celebre "trainspotting", ma penso che i due film in comune abbiano solo l'oggetto, il mezzo, il motore di tutta la vicenda: la droga. Per il resto mi smbra che vi sia una sostanziale antitesi tra i 2: uno è un film che tratta principalmente di redenzione (quello di Boyle), parte dal basso (dal molto basso) ma lascia intravedere uno spiraglio di luce alla fine: tutto può andare male, malissimo, ma si può cambiare e SCEGLIERE la vita (già sul tema scelta-non scelta si potrebbe parlare ore e ore ma per ora lasciamo perdere), risalire dal profondo baratro che sembra essere la fine di tutto; l'altro (questo Requiem) ha proprio l'intenzione di farti gelare, di farti star male e vedere quanto può essere profondo il baratro senza preoccuparsi di dover risalire e dover rimettere tutto a posto, perchè effettivamente questa possibilità c'è, ma le persone non dovrebbero accontentarsi della "possibilità", bensì dovrebbero mirare ad una certezza. Puoi rimetterci la libertà, un braccio, la dignità, la salute mentale.... la vita nella sua interezza o in ognuna delle sue forme: questo è quello che più preme comunicare, poco importa se tanti hanno "provato" e ne sono usciti indenni: la possibilità che tutto vada male c'è, ed è molto più alta di quello che si può pensare...
Tornando poi al discorso che avevo accennato, quello della SCELTA, in Requiem questa è completamente spazzata via dalla dipendenza, e in questo senso i protagonisti hanno già perso da tempo la loro libertà: non hanno scelta alla fine, vengono inghiottiti dalla trappola che loro stessi si sono tesi durante tutta la loro vita e non hanno alcuna alternativa; Trainspotting invece pone il problema in altri termini: il problema è fondamentalmente una scelta, una presa di posizione da assumere. Certo, si parla anche di quanto sia difficile uscire dal tunnel, ma alla fine Mcgregor nel film ce la fa, e questo è molto significativo, tant'è che molti critici hanno sparato a 0 su trainspotting definendolo addirittura anti-educativo (cosa che non condivido affatto) e dannoso per le "giovani menti".

ma parlando un pò di Requiem for a dream, ci sono delle trovate stupende nonostante i pochi mezzi a disposizione del regista: le pillole che cadono nella mano della madre con un suono di sottofondo forte e pesante, all'inizio quando è una sola sembra un grande tonfo, poi quando innizia prenderne 5 alla volta diventa un vero rullo di tamburi, quasi una mitragliata; la cam attaccata al busto dei personaggi mentre sono in movimento rende benissimo l'idea del loro smarrimento e del loro senso di disagio e vulnerabilità, le sequnze-lampo di gesti abituali e continuamente ripetuti, ormai diventati routine e altre che ora non mi vengono in mente.

Il limite più grande secondo me è proprio la bellissima colonna sonora: ok requiem for a dream è bellissima, ma non possono metterla ogni 5 minuti, alla fine un se ne pò più!!

Cmq secondo me è un film assolutamente da vedere, anche perchè mette l'accento su forme di droga diverse e poco pubblicizzate (chissà perchè..................) che in certi casi non sono certo inferiori (nel numero dei casi e nell'intensità dei danni provocati) all'uso di eroina o cocaina

bianco coniglio  @  06/01/2007 15:39:08
   10 / 10
Visto un mesetto fà questo è il film che mi hai provocato il maggiore senso di disagio, paura, inquietudine mai avuta!
Nella prima parte del film si può apprezzare il genio di Aronofsky, e si ci abitua alle immagini che documentano il mondo droga, si apprezza l' ottima interpretazione degli attori.
Ma è nell'ultima parte che il film diviene quasi insostenibile, con immagini di una crudezza poetica che personalmente mi hanno fatto entrare in un stato ansiogeno.
Non mi voglio dilungare parecchio perchè non esistono parole che possono spiegare secondo me le emozioni provocate durante la visione del film!
Volevo spendere una sola parola per Ellen Burstyn (la madre) : IMMENSA
Quindi vi consiglio vivamente questo film (per me superiore al più acclamato Traispotting) sperando che possiate vivere quei momenti di sublime angoscia da me provati.

Invia una mail all'autore del commento alessiofarrell  @  18/12/2006 19:08:49
   9½ / 10
Visto oggi e ne sono rimasto affascinato e nello stesso tempo distrutto....questo film x me è lo specchio della realtà dei tossici...!!!
Veramente un ottimo Jared... anzi un cast perfetto... Se ne vedono pochi di film così!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  30/11/2006 01:42:48
   7½ / 10
Requiem For A Dream racconta l'odissea di quattro personaggi che inseguendo i propi sogni finiscono per perdere il contatto con la realta',annullandosi in un inferno di solitudine,follia e autodistruzione...la seconda opera di Aronofsky fotografa una realta'straniata attraverso immagini disturbanti e potenti con un cast semplicemente straordinario.Il montaggio e'frenetico e il regista sfrutta al massimo tutti i mezzi a sua disposizione(musiche,effetti speciali e sonoro)con intuizioni vincenti ma purtroppo sfruttate fino allo sfinimento.Inferiore all'impareggiabile esordio del regista,ma cmq da recuperare.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  24/11/2006 00:43:54
   7½ / 10
è un gran bel film nella prima parte, che ho trovato ottima, nella seconda però cambia completamente tono e perde in originalità, avrei preferito che continuasse come era iniziato. comunque rimane un'affascinante prova del regista di Pi grego, il suo esordio decisamente superiore. grandissima la burstyn e bellissima la connelly, confermato il talento del cinematographer Matthew Libatique. la regia di Aronofsky è virtuosa, bella, soprattutto nelle carrellate e nei totali, ma effettivamente la ripetizione quasi ossessiva di certe inquadrature veloci non è sempre una scelta azzeccata.
curioso vedere il ritorno di ben tre attori di Pi grego in parti secondarie, e cioè l'uomo con cui la connelly cena, il venditore di roba usata e l'infermiera della madre del protagonista.

LuLù  @  12/10/2006 21:30:02
   2 / 10
E poi volevamo fare i film ...
... senza idee, senza trama, senza dialoghi, assurgendo a eroi di un presunto neorealismo.

Ma finiamola.

Questo non è un film: ha la consistena di un cortometraggio, saggio di laurea di un laureando in BelleArti, che sperimenta tutti gli effetti grafici del suo bel programmino di montaggio video.
Il solito clichè della dipendenza spinta agli eccessi, con 2 sole belle riprese in tutto il film: il trasporto della TV rubata alla madre, e la madre stessa che imbuca la lettera per partecipare alla trasmissione TV.
Falsa critica populista e demagogica di una società comunque da condannare. Più che un film, sembra un noioso copia-incolla di pupille che si dilatano e di eroina che scorre nelle vene (forse l'unica intuizione del regista). Scena decente, ma mortificata dalla continua ripetitività.

E poi ci si lamenta di Hollywood e dei suoi effetti speciali: non è così che si fa il cinema alternativo.
Belli, davvero belli gli attori (e forse anche bravi), splendida la musica. Ma tutto qui.

Sarebbe stato troppo pagare uno sceneggiatore?

Lodevole l'intento, ma decisamente scadente il risultato.

5 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2009 00.44.18
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luca  @  25/07/2006 09:50:53
   9 / 10
televisione...droghe... programmi e spot che vendono sogni....mezzi di controllo di massa che alienano l'uomo e lo rendono vittima delle sue stesse speranze.
4 persone, 4 sogni, 4 tentativi di ralizzarsi, 4 fallimenti.
Questo film è una parabola pessimistica (e realistica) della natura dell'uomo e della società che ci circonda : i personaggi inseguendo sogni illusori precipitano verso l'autodistruzione, trascinando dietro di loro tutto e tutti, comprese le persone amate.
Aronofsky si conferma autore visionario e di talento: con la sua regia claustrofobica e vorticosa ci fa calare perfettamente nelle storie e nelle menti "drogate" dei protagonisti.
Non pensavo che dopo "pigreco" potesse realizzare un'altra pellicola cosi innovativa e tecnicamente originale....ma non è solo tecnica....il film emoziona...stupisce....rallegra......poi rattrista....e alla fine ti lascia un vuoto nello stomaco.
è un pugno in faccia

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR matteo200486  @  21/07/2006 20:58:04
   7½ / 10
...molto buono, ma tra i film sul tema preferisco Trainspotting....

Rusty il Selvag  @  17/06/2006 14:01:16
   8 / 10
Dietro gli occhi azzurri ( Behind blue eyes)



Nessuno sa come ci si sente
Ad essere luomo cattivo
Ad essere luomo triste
Dietro gli occhi azzurri.
E nessuno sa
Come ci si sente ad essere odiato
Ad essere accusato di dire solo bugie.

Ma i miei sogni non sono così vuoti
Come sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
Che non è mai libera.

Nessuno sa come ci si sente
A provare questi sentimenti
Come faccio io, e me la prendo con voi!
Nessuno si trattiene così tanto dal ribattere
Alla loro rabbia.
Nessuno dei miei dolori
Può trasparire.

Ma i miei sogni non sono così vuoti
Come sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
che non è mai libera.

Scoprilo.. l.i.m.p. dillo (x 4)
Nessuno sa come ci si sente
Ad essere maltrattato, ad essere sconfitto
Dietro gli occhi azzurri.
Nessuno sa come dire
che è dispiaciuto e non ti preoccupare,
non dico bugie.

Ma i miei sogni non sono così vuoti
Come sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
Che non è mai libera.

Nessuno sa come ci si sente
Ad essere luomo cattivo, ad essere luomo triste
Dietro gli occhi azzurri


The Who

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/08/2007 23.20.21
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ZenoStar  @  19/04/2006 13:50:28
   9 / 10
In assoluto uno dei film più belli degli ultimi anni. Aronofsky usa alla perfezione una regia molto in stile videoclip, perfetta per rappresentare il tunnel in cui tutti i protagonisti si ritrovano. Colonna sonora strepitosa, davvero indimenticabile.
Tutti gli attori alla grande, difficile rivederli su questi livelli.
Almeno 3/4 scene favolose, di quelle che si citano a cena con gli amici.
Requiem for a dream è un film che non si dimentica,.
Vi consiglio l'altro film di Aronofsky, "pi greco, teorema del delirio". Piccolo capolavoro che lascia il segno.

gei§t  @  10/04/2006 08:17:45
   9 / 10
Impresionante. Angosciante storia di scelte di vita difficili da comprendere. Regia dal ritmo frenetico, anfetamina

pec123  @  06/04/2006 22:03:56
   10 / 10
Un film di tossici, so' troppo belli 'sti film.

desi  @  21/03/2006 17:24:37
   7½ / 10
Vi consiglio, da subito e vivamente, di leggere la recensione di Filmscoop su questo film perchè è davvero eccezionale.
Un ora e quaranta minuti di discesa libera verso gli abissi del dolore.
Aronofsky ha crato un piccolo capolavoro perchè è riuscito a denigrare anche la droga, che sembra apparentemente essere il fulcro della pellicola. In realtà le sostanze stupefacenti fanno solamente da contorno, (insieme alla scabrosa perversione e alla solitudine) al vero tema del film, la non realizzazione dell'uomo, la non felicità e la conseguente, quanto inevitabile, fine.
Regia superficiale ma particolarmente innovativa.
Un pò di sbavature e di ripetitività sono gli unici nei di un grande film che vedono quattro grandi interpretazioni (Burstyn da Oscar) e una musica più che emozionante.
Un pizzico sottovalutato da tutti, speriamo che abbia modo di rifarsi...
Degradante

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/03/2006 12:01:30
   7 / 10
la prima volta che l'avevo visto ne ero rimasto folgorato,ora,dopo una più attenta seconda visione rimango del parere che sia un film valido ma non quel capolavoro che credevo di aver visto.la colonna sonora è splendida,la cosa che ho preferito del film.anche le interpretazioni sono toccanti e credibili,si vede che dietro c'è preparazione e studio della tossicodipendenza.però alla lunga i continui e frenetici cambi di inquadratura mi hanno fatto venire mal di testa e il tema dell'alienazione cui portano droga e televisione non brilla certo per originalità...penso che usando in maniera più parsimoniosa i virtuosismi con la macchina da presa il film sarebbe riuscito meglio,rimanendo,comunque,un film che consiglio di vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  25/02/2006 02:28:17
   5 / 10
ho trovato questo film abbastanza piatto e la presunta originalità delle sequenze in velocità che mostravano loro che si calavano o la madre impasticcata le ho trovate davvero troppo presenti e ossessive.

Invia una mail all'autore del commento Nobody9205  @  20/02/2006 14:06:58
   8½ / 10
toccante escursione nel mondo delle dipendenze... niente a che vedere con trainspotting, non è un film nè per ragazzini nè per benpensanti, ma la denuncia verso tutto ciò che nella società di oggi ci assoggetta e ci schiaviza la mente è un messaggio che trascende tutto e tutti, e dovrebbe essere universalmente compreso... ma forse la maggioranza preferisce ancora ancorarsi alle migliaia di vite preconfezionate che la società distribuisce...

da rivalutare.

Sanachan  @  23/01/2006 23:46:02
   5 / 10
Che angoscia questo film...
Il regista è tecnicamente preparato e si vede,ma qui si pavoneggia come se stesse raccontando chissà che storia originale!
Di tossicodipendenza al cinema ne abbiamo vista tanta e quest'ennesima storia la butterei nel mucchio senza particolare riguardo.
La bravissima signora Burstyn salva questo film dalla stroncatura.

claudihollywood  @  15/01/2006 23:05:39
   10 / 10
Assolutamente straordinario, malato quanto basta. Ellen Burstyn da brividi veramente. Fotografia eccezionale, mai visto nulla del genere prima. 6,6 a questo gioiello, ma andate a....

641660  @  02/01/2006 10:58:27
   2 / 10
Veramente un bel film, ma da dimenticare in fretta per vivere in pace...
Ho dovuto pensare ad altro in più occasioni per non farmi venire un attacco di panico. Nel complesso veramente intenso, ma anche dannatamente malato. Questo modo di fare cinema lo trovo odioso perchè non regala alcuna positività...Nello stiledi Darren Aronofsky ho ritrovato tutto quello che odio in David Lynch.

8 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2008 12.23.11
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Invia una mail all'autore del commento catenanm  @  20/12/2005 15:30:40
   6 / 10
Un 6 si merita questo film, ne di più ne di meno. I temi trattati sono quelli che risultano ancora attuali. La ragazza è proprio una fig* tremenda, ma questo non mi autorizza ad alzare il voto. Buona l'interpretazione anche della signora.
La cosa che non mi è piaciuta molto è stata quella del cambiare troppo spesso le scene, anche se immagino (non avendo visto pi-greco, lo farò al piu presto) sia una prerogativa di questo regista.

Kesson  @  15/12/2005 15:17:28
   10 / 10
Si era fatto conoscere al pubblico con "Pi Greco – Il Teorema del delirio", sua opera prima datata 1998, film apprezzato dalla critica al Sundance Film Festival dello stesso anno. Ma nel 2000, con "Requiem For a Dream" (mai distribuito in Italia) Darren Aronofsky si é confermato regista di talento, nel raccontare una viaggio allucinante e allucinato.
Ci troviamo a Coney Island, periferia di Brooklin. Quattro personaggi, quattro sogni, quattro ascese verso un comune incubo. Sara (Ellen Burstyn) é una vedova che vive nella solitudine ed ha nella TV il suo unico conforto, Harry (Jared Leto), suo figlio, é un giovane sbandato, in continua ricerca di droghe, unico mezzo per poter evadere dalla sua condizione di vita triste e desolata, Marion (Jennifer Connelly) é la ragazza di Harry e Tyrone (Marlon Wayans) un loro amico. Entrambi condividono l’esasperata dipendenza dalle droghe.
La vita di Sara viene stravolta il giorno in cui un organizzatore del suo show televisivo preferito la chiama chiedendole la sua eventuale disponibilità nel partecipare allo show. Come un sogno finalmente avverato Sara fantastica e si convince di essere già protagonista. Si mette a confronto con una vecchia foto e si riscopre grassa, invecchiata... il suo vestito rosso non le sta più. Decide di mettersi a dieta, e un medico senza scrupoli le prescrive delle anfetamine come base di una cura dimagrante. La risposta dell’organizzatore non arriva, e Sara lentamente si perde, incomincia ad abusare delle anfetamine, per poi diventarne completamente dipendente.
Harry, Tyron e Marion, stufi di espedienti per trovare la droga, decidono di mettersi in proprio, vogliono diventare ricchi commercianti, passare dall’altra parte. Tutto fila liscio inizialmente, le casse si riempiono di soldi, i soldi portano felicità e amore. Ma quando qualcosa va storto, inizia la discesa verso l’incubo. I soldi finiscono, la ricerca della droga no. Harry torna povero, perde tutto, amore e soldi, per poi finire orribilmente mutilato in una camera d’ospedale, Tyron finisce in prigione in compagnia dei ricordi di una madre che riponeva fiducia e stima in un lui bambino. Marion finisce per vendere se stessa in cambio di una dose. Sara oramai completamente distrutta dalle anfetamine, riuscirà finalmente a partecipare al suo show, in compagnia di Harry, ma solo nella sua mente, oramai svanita in un elettroshock di una clinica psichiatrica.
I personaggi di "Requiem for a Dream" spariscono pian piano, spariscono le loro coscienze, i loro sogni si tramutano in incubi. Sono portati inesorabilmente all’autodistruzione, incapaci di rapportarsi in modo reale a cio’ che li circonda, nella continua ricerca di allontanare il più possibile tristezza e sofferenza. Aronofsky non usa mezzi termini, racconta il tutto nel modo più allucinato eppure reale possibile, lontano anni luce dalla visione decisamente più modaiola e fantasiosa di un "Trainspotting". Ottimi tutti gli attori, visivamente tutto viene raccontato in modo sublime, il proseguo del film é furioso, veloce, farcito di trovate registiche originali e di notevole impatto, il montaggio é frenetico, e non ci sono differenze tra sogni e incubi. La colonna sonora é stata affidata a Clint Mansell (che già aveva partecipato a Pi) in collaborazione con il Kronos Quartet. Musica e suoni si sposano perfettamente con le immagini, talvolta pittoresche. Il tutto è conciliato per colpire duro, affondare nelle coscienze dello spettatore, nel farlo riflettere su ciò che il film vuole lasciare, la negazione a qualsiasi tipo di droga, sia essa eroina o televisione, il rigetto a qualunque tipo di dipendenza, che toglie la facoltà di scegliere e quindi annulla l’individuo in sé, il senso di impotenza dei protagonisti nel poter cambiare le proprie vite, l’illusione di un futuro migliore, il sogno appunto.

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goophex  @  24/10/2005 20:49:10
   7 / 10
Malinconico, cruento, diretto, sincero, amaro, visionario, realistico ma esapserato.
Una pellicola forte che tocca tutti quei tasti dell'amara realta'...all'estremo s'intende.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  14/09/2005 09:49:42
   4 / 10
Immensamente inferiore al gioiello di Aronoski, ovvero "PI greco - il teorema del delirio".
"Requiem for a dream" è un banale esercizio di stile, su un tema, quello della droga , che è assoluto deja vu.
Non mancano i virtuosismi registici, di un regista abilissimo con la macchina da presa, ma il tutto è irrimediabilmente fine a se stesso.
Si salva Ellen Burstin ("L'esorcista") , Jennifer Connely che è fichissima e sopratutto la colonna sonora, divenuta famosa perchè l'intelligente distribuzione italiana ha lanciato vari trailer di film famosi ("Spider" di cronenberg, e " Le due torri" )con la medesima soundtrack .

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Ultima risposta 14/09/2005 10.51.46
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ulisseziu  @  26/07/2005 14:15:30
   10 / 10
Chi rimane legato a concetti di capolavori come il quarto potere o l'angelo sterminatore o, perchè no, anche pulp fiction negli anni 90 (con le dovute differenze), non potrà apprezzare appieno questo film.
Nel 2000 QUESTO per me è un capolavoro.
Detto questo: una regia favolosa, ogni inquadratura merita un applauso, la fotografia è eccellente,a tratti eccessivamente figurativa, ma è giusto così, gli attori (in particolare la signora anziana, tra l'altro candidata all'oscar) sono commoventi. Una musica (kronos quartet mica pizza e fichi) orchestrale e potente che mixa un classico requiem con un ritmo ad inserti elettronici molto moderno e metropolitano.Un montaggio che lascia spazio ad immagini e suoni invece che ad inutili discussioni e pensieri soggettivi dettati da voce fuori campo. Ne sono rimasto talmente colpito, specialmente nella resa della psicologia delle situazioni e delle persone da voler avere un contributo professionale, così ho interpellato (dopo averlo proiettato) uno psicologo ed un sociologo che si occupa del rapporto tra i giovani e la droga... e mi hanno confermato che un film del genere deve essere stato seguito da esperti con "le palle" tanto la resa delle cose è precisa rispetto ai traumi subiti ed all'effetto delle sostanze di cui fanno uso. Il ritmo (la trama) non è scontata, è un salire ed un ridiscendere, semplice, lineare, ma credo che nessuno riuscirà a scollarsi dalla tv prima di averlo finito... cerco un aspetto del film che non sia eccellente, ma non riesco proprio a trovarlo... forse il fatto che non l'hanno proiettato nelle sale italiane....

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Ultima risposta 05/06/2009 15.53.08
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benzo24  @  10/06/2005 19:12:47
   7 / 10
Un film abbastanza buono, interpretato e girato molto bene, con qualche trovata davvero spiazzante.

dirtycla  @  10/06/2005 18:56:12
   7 / 10
Diamo per assodato che i suoi difettucci evidenti li abbia.
La trama è inconsistente e non aiuta a cancellare il pensiero che con i numerosi effetti visivi si sia cercato di sopperire alla stessa inconsistenza della trama. Chi parla di esercizio di stile non ha tutti i torti.
Il film vuole parlare di illusioni cadute, di, appunto fine di un sogno e dipendenze devastanti, ma è troppo forte l'idea che si sia scaduti in un manierismo che punta solamente a shokkare lo spettatore con immagini forti fini a sè stesse. Una cosa è sicura: Arronofsky deve molto a Tsukamoto e al suo Tetsuo, ispirazione ancora più evidente nel film seguente "Il teorema del delirio" .
Detto questo non nego che comunque vi siano forti elementi che sbilanciano il giudizio sul film verso valori positivi.
L'idea di ricreare un certo stato emotivo e fisico provocato dalle droghe mi è piaciuta e trovo originale il modo di esplicitarla.
Alcuni momenti di contatto tra i protagonisti sono molto belli, su tutti i quelli d'intimità tra Harry e Marion resi dal regista con un'atmosfera ovattata in cui si sottolinea il loro guardarsi e sfiorarsi.
Gli attori sono veramente bravi e in particolare l'interpretazione di Ellen Burstyn è da cardiopalma.
La colonna sonora di Clint Mansel+Kronos Quartet è una delle più belle mai ascoltate.
Non posso non citare in conclusione gli ultimi venti minuti del film che, a mio avviso, sono strepitosi, una successione rapida di immagini accompagnate perfettamente da una musica ossessiva che racconta la fine definitiva dei sogni dei protagonisti.
Consigliato.




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Ultima risposta 02/09/2005 14.02.48
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Invia una mail all'autore del commento AlessandroDeRom  @  24/05/2005 16:19:31
   8 / 10
Bello ottima la fotografia , stupendo il montaggio ultimi 20 minuti da paura forse non è bello come il pi greco ma vale la pena di vederlo : geniale!!!!

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  20/02/2005 18:02:09
   2 / 10
Pura immondizia pseudodigitale, di chi, folgorato da trainspotting, cerca di girare un qualcosa che sia "cool" dall'inizio alla fine. A me il film ha fatto una tenerezza infinita, considerando il fatto che "pi greco" è un capolavoro. E poi quel loop tossico che torna ogni 5 minuti... E basta.
Solo per chi vuole vedere il sacro pelo di Jennifer.

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Ultima risposta 24/10/2005 14.40.43
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Frogger  @  23/01/2005 15:36:19
   9 / 10
Una storia drammaticamente oppressiva, trattata con sapienza e sentimento. Aronofski confeziona in regia un opera d'arte. Intenso ma calibrato per non annoiare mai (un po il tallone d'achille di film alla 21 grammi, per capirci). Fotografia stupenda, direi a tratti visionaria. Un film che ti fa amare il cinema, no c'è dubbio. Consigliato però a che veramente attraversa uno stato "sereno senza inquietudini".

Krypto_06  @  22/01/2005 00:51:29
   5 / 10
a questo film gli metto un 5 perchè sinceramente non so come valutarlo da un lato è costruito molto le scene sono molto veloci belle inquadrature insomma è montato alla grande ma la morale che c'è sotto"la dipendenza"rende questa pellicola sopratutto negli ultimi 20 minuti di un angoscia insopportabile io consiglio sinceramente di non vederlo a meno che non abbiate oglia di deprimervi........olal a tutti i sognatori

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Ultima risposta 29/09/2005 03.43.08
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Kr0nK  @  19/01/2005 03:15:51
   7 / 10
Esercizio di stile, anche se nella prima parte la tecnica sembra ripetitiva e fastidiosa, successivamente si riesce a vivere di più la pellicola. Ma onestamente non sono poi così contento di averla vissuta. Tema scottante, trattato in modo serio, pesante, crudo. Mostra senza mezzi termini l'orrore della dipendenza.
Vietato a chi ha lo stomaco debole..

Evan7  @  31/12/2004 00:56:52
   9 / 10
Kuesto film d Aronofsky mi ha proprio "colpito"..un piccolo gioellino nel suo genere.Dopo un'esordio offuscato il regista confeziona un prodotto proprio ben riuscito..la storia d 4 persone ke cercano d migliorare la loro vita..il filo conduttore dell'intero film è la dipendenza...il film si sviluppa senza inceppi,e non stanca mai..anzi.L'ultima mezzora poi è al cardio palma..tante sensazioni si intrecciano..amore,sofferenza,sgomento..per un finale ke lascia atterriti..e senza parole!Il tutto arrikkito da una colonna sonora stupenda, ke si mescola in maniera incredibile alle immagini..un vero e proprio "viaggio" ;)


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