Di David Strathairn ciò che più colpisce sulla scena è l'eleganza e l'intelligenza, un misto di fascino discreto e sottile riservatezza, quasi un musicista lirico durante l'esecuzione del suo pezzo preferito, e traspaiono evidenti, al suo apparire sullo schermo, il carisma, l'onestà e lo spirito che caratterizzano il suo stile personale e il suo mestiere d'attore.
Usando gli elementi umani più fondamentali come il lampo di uno sguardo o il gesto misurato del corpo, magro e nervoso, è capace di suscitare inaspettate e profonde emozioni.
David Strathairn appartiene dunque a quella categoria di attori discreti ed equilibrati ma allo stesso tempo complessi e completi, dall'inappuntabile professionalità e dallo stile interpretativo sommesso e sobrio, che rifuggono dai facili effetti e dalla eccessiva spettacolarità.
Nato a San Francisco, in California il 26 gennaio 1949, David Strathairn è figlio del medico chirurgo, Tay Strathairn, ha sangue misto, scozzese ed hawaiano nelle vene, ed un fratello, Tom, che fa l'insegnante.
Ha seguito gli studi presso la Radwood High School fino al 1966, poi ha frequentato il Williams College dove si è laureato nel 1970; inoltre ha frequentato il Ringling Brothers Clown College, una scuola per clown dei fratelli Ringling.
Durante gli anni del Williams College, Strathairn ha cominciato ad interessarsi di teatro, in special modo di teatro sperimentale, ed ha stretto amicizia con il suo collega di corso e futuro romanziere sceneggiatore e regista, John Sayles, che lo farà debuttare come attore, quando, nel 1980, girerà il suo primo film come regista, e con cui reciterà, sempre come attore, complessivamente in ben sei pellicole.
Conseguita la laurea, Strathairn decise di recarsi a far visita al nonno che viveva a Everglades in Florida, ma durante il viaggio il vecchio morì e David si è ritrovato lontano da casa, solo e senza un programma di lavoro.
Si è unito allora al Barnum & Bailey Circu's Clown College, che in quel momento si trovava in Florida e, dopo aver completato un corso di formazione, ha cominciato ad esibirsi negli spettacoli del circo, nel ruolo di uno dei gemelli di una coppia di fratelli siamesi.
Circa sei mesi dopo il suo rapporto con il circo si è bruscamente interrotto e Strathairn si è portato a Glens Falls, presso New York dove ha appoggiato un progetto che si prefiggeva di allestire un teatro per i bambini, successivamente, durante le estati, con una compagnia teatrale itinerante, ha cominciato a girare l'America esibendosi nei teatri locali delle piccole città. Nel corso di uno di questi tour, mentre si trovava nel New Hampshire, ha ritrovato il suo vecchio compagno di università, John Sayles e la loro amicizia si è rinvigorita, e quando questi, nel 1980 si accinse a debuttare dietro la macchina da presa, lo volle con sè in "RETURN OF THE SECACUS 7".
Il film, che all'uscita ottenne un grande successo da parte della critica americana, racconta di un gruppo di ex compagni di università che si riuniscono per il week-end in casa di uno di loro. Ex sessantottini e attivisti alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam, chi più e chi meno, oggi, quasi tutti, stanno attraversando una crisi, chi esistenziale, chi professionale e chi amorosa, ma tutti, alla fine, dopo qualche problema di convivenza, ripartiranno più sereni e con rinnovato ottimismo.
Il primo passo era compiuto ma per il successivo Strathairn ha dovuto aspettare tre anni: è infatti del 1983 "UN INCURABILE ROMANTICO", il secondo film della sua carriera.
Segue, subito dopo, un piccolo ruolo nel drammatico "SILKWOOD" di Mike Nichols, un film di impegno civile, tratto da una storia vera, in cui è un operaio che lavora insieme a MERYL STREEP, in un impianto nucleare. Quando questa denuncia alla stampa l'insicurezza del posto di lavoro, rimane 'vittima' di un misterioso incidente d'auto, senza riuscire a completare la denuncia.
Fattosi notare dal grande pubblico, l'attore ha cominciato a sviluppare un vasto repertorio di ruoli, per lo più di sostegno, che via via sono divenuti sempre più di sostanza, a mano a mano che cresceva la sua importanza nel mondo dello spettacolo.
Le sue prestazioni, come coprotagonista includono varie pellicole, come: "ICEMAN", "FRATELLO DI UN ALTRO PIANETA", ancora di Sayles, in cui interpreta uno dei due bounty-killer spaziali a caccia di un extraterrestre nero fuggito sulla terra e rifugiatosi ad Harlem, dove
troverà protezione negli abitanti la città; "A DISTANZA RAVVICINATA", di James Foley, con SEAN PENN, proletario, che il padre, un intenso
Christopher Walken, più interessato alle attività criminali che ai legami di sangue, spinge sulla via del crimine, reclutandolo nella sua banda.
Nel 1987 Strathairn interpreta il ruolo di Sid Hattfield in un altro lavoro di John Sayles, "MATEWAN", che tratta di un gruppo di minatori dell'Appalachia che entrano in sciopero per protesta contro l'abbassamento dei salari; a cui seguono altre interessanti partecipazioni, nella commedia "UN GENTLEMAN A NEW YORK" con DANIEL DAY-LEWIS; nel toccante "NICK E GINO", nel thriller erotico "CHIAMAMI DI NOTTE".
Poi ancora John Sayles lo vuole in "OTTO UOMINI FUORI" che racconta di un gruppo di giocatori della squadra di baseball dei Chicago White Sox, che si vendettero le partite delle finali del campionato del 1919.
Nel 1990 c'è la partecipazione al film di guerra "MEMPHIS-BELL", poi la quarta collaborazione con Sayles, che lo dirige, ancora come non protagonista nel drammatico "CITY OF HOPE - LA CITTA' DELLA SPERANZA", un film di impegno sociale che denuncia, con amarezza, i sistemi politici, come quello americano, e l'impossibilità di essere onesti in una società che privilegia il guadagno e le speculazioni, alla solidarietà e alla giustizia.
Molti gli impegni artistici anche nel 1992: "DALL'OGGI AL DOMANI", di Joan M. Silver, storia della famiglia tutta particolare di una ragazza, con madre, patrigno, tre fratellastri e un padre con troppe fidanzate; "RAGAZZE VINCENTI", di Penny Marshall, un film sul baseball femminile al tempo della seconda guerra mondiale; "BOB ROBERTS", un atto d'accusa, da parte di un uomo impegnato politicamente come Tim Robbins, contro la corruzione della destra moralista e patriottica americana; "I SIGNORI DELLA TRUFFA", di Phil Alden Robinson, in cui recita, accanto a ROBERT REDFORD, Dan Aykroyd, Sidney Poitier e River Phoenix, il ruolo di un membro di un gruppo di esperti che sperimenta l'efficienza dei sistemi di allarme informatici. Quando gli viene ordinato, dagli agenti del Governo, di recuperare un decodificatore, il gruppo si trova coinvolto in una sfida di pericolo e di intrigo; ed infine, ancora per John Sayles interpreta "AMORI E AMICIZIE", sull'amicizia tra due donne, un'ex attrice di telenovele, costretta sulla sedia a rotelle e una ruvida infermiera ex tossicodipendente che le fa tornare la voglia di vivere.
Anche il 1993 è un anno ricco di impegni: comincia con "UN MONDO PIU' GIUSTO", di Murray Battle, in cui un ex galeotto prende in ostaggio una diplomatica delle Bahamas a Ottawa; prosegue con "PROIBITO AMARE", di Martha Coolidge, da una piece, premio Pulitzer, di Neil Simon; poi per Sidney Pollack, in "IL SOCIO", è uno degli avvocati del prestigioso studio, dove TOM CRUISE, neo laureato ad Harward viene assunto, finendo coinvolto, suo malgrado, in una spirale di ricatti e omicidi; e infine con Stephen Gillenhaal, è interpete del cupo dramma familiare "A DANGEROUS WOMAN - UNA DONNA PERICOLOSA".
Nel 1994 è il marito di Meril Streep nel thriller "THE RIVER WILD - IL FIUME DELLA PAURA", di Curtis Hanson, storia di una famiglia in crisi, in balia di due pericolosi evasi sulle rapide di un fiume.
Interessante anche il 1995, con il drammatico, "LONTANO DA ISAIAH", ancora di Gillenhaal; poi è il marito della cui scomparsa è accusata Kathy Bates, in "L'ULTIMA ECLISSI", che Taylor Hackford ha tratto dal romanzo omonimo non orrorifico di Stephen King; ed infine ha un breve ruolo nella seconda e amara opera registica di JODIE FOSTER, "A CASA PER LE VACANZE".
Da ricordare ancora "CONFESSIONE FINALE", di Keith Gordon; l'ottima prova fornita nel ruolo del miliardario protettore di prostitute d'alto bordo, sosia di grandi dive, in "L.A. CONFIDENTIAL", di Curtis Hanson, tratto, rispettandone l'atmosfera noir, dal romanzo omonimo di James Ellroy; "SIMON BIRCH", di Mark S. Johnson che è la storia, tratta dal romanzo di John Irving, 'The Prayer of Owen Memory', di un ragazzo con problemi legati alla crescita, che troverà la forza di vincere aiutando un suo amico a ritrovare il padre; "SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE", che Michael Hoffman ha adattato dalla omonima commedia shakespeariana, ambientando in Italia (tra il Chianti e Montepulciano) la celebre storia del folletto Puck il quale, sobillato dal re delle fate, fa innamorare, con un filtro magico, la regina delle fate, Titania, del guitto Bottom, e poi scombina e ricombina nel modo giusto, due coppie di giovani umani innamorati, altrimenti male assortiti.
Nel 1999, Sayles lo vuole protagonista principale, accanto a Mary Elizabeth Mastrantonio, del drammatico "LIMBO", un affresco sociale in cui interpreta il ruolo di un pescatore taciturno e solitario, incupito da un antico incidente, che vive in Alaska, dove conosce la cantante Donna De Angelo, la quale crede di aver trovato in lui l'uomo ideale, ma una gita in barca, alla quale partecipa anche l'inquieta figlia di lei, si trasforma in tragedia e i tre, isolati in mezzo alla natura sono costretti a fronteggiare pericoli reali e scoprire la dimensione profonda del proprio essere.
Anche nel successivo "LA MAPPA DEL MONDO" di Scott Eliott, Strathairn è un uomo frustrato e malinconico, marito infelice di una donna, Sigourney Weaver, incolpata ingiustamente di aver causato la morte della figlia dei vicini a cui stava badando. Accusata inoltre di molestie verso un bambino, viene sbattuta in galera, dove ritroverà sè stessa e l'amore della famiglia.
Altro intenso ruolo, anche se breve, nel successivo drammatico "HARRISON'S FLOWERS" di Elie Chouraqui, in cui è lui il fotoreporter americano Harrison Lloyd che, inviato per un'ultima missione in Yugoslavia, viene inghiottito dalla guerra civile del 1991 e dato per morto. La moglie, che non crede alla sua scomparsa, parte ugualmente alla sua ricerca e ritrova un uomo segnato per sempre dalla terribile esperienza. Il titolo del film allude ai fiori che il giornalista amava coltivare nella sua serra, prima di partire per il martoriato paese balcanico, che contribuiranno a riportarlo alla vita.
Successivamente l'attore ha continuato ad alternare lavori per la televisione a intensi ruoli per il cinema, in film che non hanno trovato adeguata distribuzione in Italia. Da ricordare: "A GOOD BABY", di Katherine Diekmann; "THE VICTIM", di Doug Magee; "BALL IN THE HOUSE", di Tania Wexler; "SPEAKEASY", di Brendan Murphy e "BLUE CAR", di Karen Moncrieff, che è la storia di una ragazza trascurata dalla famiglia che, spronata dal suo insegnante di lettere, trova conforto nella poesia.
Nel 2004 è interprete, accanto ad Andy Garcia, del thriller "LA TELA DELL'ASSASSINO", di Philip Kaufman, che tratta dell'enigma che deve risolvere la neo ispettrice di polizia, Jessica Sheppard, per scoprire, dopo essere stata la maggiore sospettata, chi è il serial killer che uccide tutti gli uomini che hanno avuto una relazione con lei.
La sua carriera, forse, sarebbe continuata a scorrere così, senza grandi sussulti, se nel 2005 l'attore regista GEORGE CLOONEY non lo avesse chiamato a ricorprire, in "GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK" il ruolo del giornalista televisivo Edward R. Murrow. Il film, presentato con successo al Festival di Venezia 2005, che ha anche il merito di aver imposto all'attenzione del grande pubblico un attore, altrimenti poco considerato come David Strathairn, è la vera storia dell'anchorman della Cbs che, con l'appoggio del suo editore, Fred Friendly (interpretato dallo stesso Clooney), riuscì a far crollare la manovra politica anticomunista del senatore Joseph McCarthy, che minacciava le libertà democratiche negli USA degli anni '50.
Il titolo del film riprende il motto, 'Buona sera, e buona fortuna', con cui il giornalista usava, tutte le sere, chiudere il suo programma televisivo, 'Person to Person'
Sono soprattutto la parsimonia dei gesti e la sua tesissima impassibilità a rendere preziosa la sua interpretazione, che gli ha fatto conquistare la Coppa Volpi a Venezia 05, come miglior attore protagonista.
Molto interessanti anche i titoli dei suoi lavori televisivi, alcuni dei quali sono stati distribuiti anche nelle sale; ricordiamo: "BROKEN WOVS" dell'87; "I GIORNI DELL'ATOMICA" dell'89; "PECCATI INCONFESSABILI" del 90; "TERRA DI PIONIERI" del 92; "LA LUCE DEL CREPUSCOLO" del 97; "EVIDENTI TRACCE DI SANGUE" del 98; "IL MIRACOLO DI ANNIE", del 2000, versione Tv di 'Anna dei miracoli'; "PARADISE" del 2004.
Oltre alla Coppa Volpi conquistata a Venezia, gli sono stati attribuiti anche i seguenti altri riconoscimenti:
Maverick Spirit Award Honoree al Cinequest Film Festival ('02)
Haward Honoree al Williamstown Film Festival ('00)
Indipendent Spirit Award come miglior attore in "Limbo" ('99)
Screen Actors Guild Award for Outstanding Performance per "L.A. CONFIDENTIAL" ('97)
ACE Award come miglior attore non protagonista per "Amori e amicizie" ('92)
Indipendent Spirit Award come miglior attore non protagonista per "City of Hope" ('91)
Indipendent Sirit Award come miglior attore non protagonista per "Matewan" ('87)
David Strathairn vive a Peughkeepsie, New York, con la moglie, Logan, e i due figli, Tay ed Ebbe.
Il figlio maggiore Tay ha lavorato con lui nel film "Otto uomini fuori" ed è apparso nella pellicola del 1996 "Stella solitaria"; inoltre è un ottimo ed apprezzato pianista di jazz.
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Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 18/10/2005
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