Una delle attrici più amate del nuovo millennio, la più pagata al mondo, la più discussa tra i critici, regina incontrastata della commedia romantica moderna e, più recentemente, di oculate pellicole d'autore. Tipica bellezza virginiana - mora, sorridente e vitaminica - Sandra Bullock respira aria di spettacolo sin dall'infanzia: sua madre era una cantante lirica tedesca e suo padre un professore di dizione. Calca subito i palcoscenici ma studierà recitazione solo dopo il trasferimento, ancora adolescente, con la famiglia a Washington. All'esperienza nella East Carolina University seguirà quella da provinanda a New York, dove alterna l'intensa attività di casting al lavoro come cameriera.
Nel 1987 arriva il suo primo ruolo nel film "HANGMEN", a cui seguiranno piccole parti in vari serial e alcune partecipazioni nei teatri off-Broadway, quindi una grande occasione da protagonista nella sit-com "WORKING GIRL", ispirata all'omonimo successo cinematografico di Mike Nichols, in cui ricopre il ruolo che fu di Melanie Griffith. Purtroppo lo show fa flop e viene cancellato dopo soli 8 episodi di programmazione, nonostante il naturale carisma della sua interprete.
I primi anni '90 trascorrono nella gavetta più pura, tra tv movie e brevi apparizioni nei serial più disparati. Del 1992 è il film "POZIONE D'AMORE", dimenticabile favoletta per teenager in cui Sandra si fa notare per una trasformazione notevole da irsuto brutto anatroccolo a stangona mozzafiato; seguirà il ruolo, marginale ma d'impatto, nel thriller "VANISHING - SCOMPARSA" di George Sluizer, in cui è la ragazza rapita e sepolta viva dal folle Jeff Bridges.
Nel 1993 fa parte del cast di giovani promesse (Dermot Mulroney, River Phoenix, Samantha Mathis) del malinconico "QUELLA COSA CHIAMATA AMORE" di Peter Bogdanovich, che tuttavia non ha alcun riscontro commerciale. In "DEMOLITION MAN" passa (fortunatamente?) inosservata tra i nudi (strombazzatissimi dai media) del protagonista SYLVESTER STALLONE e i deliri d'onnipotenza del disperso Wesley Snipes; in "RICORDANDO HEMINGWAY" non ha nessuna possibilità di emergere in un cast di mostri sacri che comprende Robert Duvall, Shirley MacLaine e Richard Harris.
Arriva nel 1994 la vera svolta con l'action adrenalinico di Jan de Bont "SPEED", un successone ai box office di tutto il mondo in cui Bullock, al fianco di KEANU REEVES e Dennis Hopper, sfodera una grinta e una simpatia che lasciano il segno. Ma la consacrazione a beniamina del pubblico sarà con "UN AMORE TUTTO SUO", romanticheria natalizia campione d'incassi, che stende tutti al suolo grazie all'adorabile tenerezza di Sandra. Nasce qui una star che minaccia di scalzare attrici di fama come Meg Ryan e JULIA ROBERTS dal podio delle più amate.
Tuttavia gli entusiasmi si ridimensionarono in fretta: se il thriller informatico "THE NET - INTRAPPOLATA NELLA RETE" riuscì a suscitare interesse cavalcando l'ondata di paranoia legata ad internet, non si può dire lo stesso per i film che seguirono, il polpettone d'autore "AMARE PER SEMPRE" ispirato ad "Addio alle armi", il pistolotto giustizialista tratto da Grisham "IL MOMENTO DI UCCIDERE" in cui divide la scena col partner sentimentale di allora MATTHEW McCONAUGHEY, ma soprattutto il disastroso sequel "SPEED 2 - SENZA LIMITI", un insuccesso che diede modo alla critica di parlare della Bullock come una delle peggiori attrici in circolazione. Lei, per ogni buon conto, giurerà che non avrebbe mai più girato un sequel.
Nel 1998 dirige un cortometraggio autoreferenziale dal titolo "MAKING SANDWICHES" in cui lei e McConaughey si destreggiano fra panini di ogni sorta. Interpreterà poi alcune pacate pellicole di cassetta ("RICOMINCIARE A VIVERE", "AMORI E INCANTESIMI", "PIOVUTA DAL CIELO") puntualmente stroncate dai critici ma abbastanza apprezzate dal pubblico di ammiratori dell'attrice, ormai garanzia di leggerezza e buoni sentimenti.
Passa in sordina la sua performance drammatica nel gradevole "28 GIORNI" ma torna a esplodere nel 2000 con la commedia "MISS DETECTIVE" di Donald Petrie, un campionario di stereotipi datatissimi sulle miss e la bellezza interiore che sta in piedi esclusivamente grazie alla presenza carismatica di Sandra, nei panni di un agente FBI ruspante e sboccata che si trasforma in un fior di ragazza.
Purtroppo il suo nome non basta a portare alla gloria né il thriller vagamente hitchcockiano di Barbet Schroeder "FORMULA PER UN DELITTO", né il corale "I SUBLIMI SEGRETI DELLE YA YA SISTER", deludente riduzione di un best seller protofemminista.
Ritorna al grande successo di pubblico con "TWO WEEKS NOTICE - DUE SETTIMANE PER INNAMORARSI" al fianco di HUGH GRANT, mediocre commedia sentimentale con un senso dell'umorismo di seconda mano e oltre.
Spiazza nuovamente tutti partecipando all'affresco sociale contemporaneo di Paul Haggis "CRASH - CONTATTO FISICO" (film che inaspettatamente trionferà agli Oscar del 2006) in cui la Bullock affronta con convinzione un ruolo drammatico piuttosto sfaccettato, ma sbugiarderà se stessa accettando la parte in "MISS FBI: INFILTRATA SPECIALE", imbarazzante sequel del già scadente "MISS DETECTIVE".
Passa nuovamente al cinema impegnato, dimostrando grande disinvoltura nelle scelte interpretative, con lo splendido "INFAMOUS - UNA PESSIMA REPUTAZIONE" di Douglas McGrath, film sulla genesi che portò Truman Capote alla stesura del libro-inchiesta "A sangue freddo": Sandra nei panni di Harper Lee (l'autrice de "Il buio oltre la siepe") è semplicemente strepitosa, peccato che il film sia rimasto schiacciato dall'uscita quasi in contemporanea con l'analogo e pluripremiato "Truman Capote" di Bennett Miller.
Nel frattempo, nel 2005, Sandra trova il tempo per meritarsi una stella sulla Hollywood Walk of Fame e di sposarsi con Jesse G. James, un meccanico e attore occasionale. Seguiranno le uscite del romantico "LA CASA SUL LAGO DEL TEMPO" nuovamente in coppia con l'amico KEANU REEVES, e del thriller paranormale "PREMONITION", in realtà ben poco riuscito.
Nel 2009 ritorna in grande spolvero per la gioia dei fan nel divertente "RICATTO D'AMORE", una commediola vincente grazie all'affiatamento tra lei e il coprotagonista Ryan Reynolds; destino opposto per il successivo "A PROPOSITO DI STEVE", un pasticcio che delude tutti e fa flop. A novembre dello stesso anno esce "THE BLIND SIDE" di John Lee Hancock, un dramma biografico che, contro ogni aspettativa, riscuote un enorme successo da parte di pubblico e critica. Per l'intensità della sua prova la Bullock verrà premiata con il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award, il Critics Choice Award e infine con l'Oscar per la miglior attrice 2010. Curiosamente, il giorno prima della premiazione dell'Academy, Sandra ritira di persona il Razzie Award (n.d.r. il premio dato ai peggiori film dell'anno) per il film "A PROPOSITO DI STEVE", dimostrando grandissima umiltà e autoironia ed entrando di diritto nella storia del cinema come unica attrice ad aver vinto il riconoscimento per la migliore e la peggiore attrice nello stesso anno.
Immediatamente dopo la vittoria dell'Oscar, Bullock viene travolta, suo malgrado, da uno squallido vortice di gossip che la vuole tradita dal marito con una pornostar; confessioni e pubbliche scuse del consorte non bastano per scongiurare il divorzio.
A dicembre 2011 esce in America "MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO", l'attesissima trasposizione di Stephen Daldry dell'omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer sugli effetti dell'11 settembre su un bambino che ha perso il padre nel crollo delle torri; il film lascia perplessi ma l'attrice, nel ruolo della madre assente, offre una prova sincera in un cast di grandi nomi (TOM HANKS, MAX VON SYDOW, Viola Davis, Jeffrey Wright).
Secondo la rivista "Forbes" è l'attrice più pagata del mondo, avendo guadagnato 56 milioni di dollari da giugno 2009 a giugno 2010; solo con "RICATTO D'AMORE" e "THE BLIND SIDE" porta nelle casse oltre 600 milioni di dollari in tutto il mondo.
Sincera filantropa, è sempre in prima linea nella beneficenza. Nel 2001 non si risparmia nella raccolta di fondi per l'attentato alle Twin Towers, nel 2010 offre 1 milione di dollari alle unità di soccorso per il terremoto di Haiti.
Ha da poco adottato un bambino, Louis Bardo Bullock, come mamma single.
La rivedremo prossimamente sugli schermi diretta da Alfonso Cuaron nell'apocalittico "Gravity", al fianco di Gorge Clooney.
Il soldato Bullock non si arrende.
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Biografia a cura di atticus - ultimo aggiornamento 29/10/2012 17.26.00
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