Recensione il fiume rosso regia di Howard Hawks USA 1948
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione il fiume rosso (1948)

Voto Visitatori:   8,56 / 10 (18 voti)8,56Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film IL FIUME ROSSO

Immagine tratta dal film IL FIUME ROSSO

Immagine tratta dal film IL FIUME ROSSO

Immagine tratta dal film IL FIUME ROSSO

Immagine tratta dal film IL FIUME ROSSO

Immagine tratta dal film IL FIUME ROSSO
 

Howard Hawks era già un veterano di Hollywood con più di trenta film alle spalle, alcuni anche di grande successo, quando decise di girare il suo primo western, dopo essersi già accostato al genere con l'ibrido "La costa dei barbari"; voleva però che il suo lavoro fosse "un western adulto e non uno dei soliti film di indiani".
Quando gli capitò tra le mani il racconto "The Chisholm Trail", di Borden Chase, ebbe la certezza che sarebbe riuscito nel suo intento.
E in effetti "Il fiume rosso" risultò un western adulto, un western che dietro la facciata convenzionale dei film del genere sottintende una molteplicità di tematiche e di significati.

Innanzi tutto c'è la profonda analisi dei caratteri dei personaggi, non più visti soltanto come modelli di indiscussa virilità, ma con le loro paure e le loro incertezze e forse anche con le loro ambiguità sessuali (emblematica, nell'antefatto del film, l'uccisione della moglie di Dunson, quasi a simboleggiare la rimozione della componente femminile da un autosufficiente universo maschile); c'è poi la rivisitazione del mito della frontiera, che non è più il tema dominante del film ma rimane sullo sfondo, quasi a far da cornice ad altre tematiche ben più importanti quali il conflitto generazionale, la prevaricazione, l'insubordinazione, l'amicizia virile, la nebulosità sessuale; c'è poi infine il lirismo tipicamente hawksiano, epico ma non convenzionale, qui rappresentato dalla raffinatezza dei dialoghi, dalle suggestive sequenze notturne, dal rapporto edipico tra l'anziano cow boy e il giovane figlioccio, dalla facile ironia dei mandriani, dalle inconfondibili riprese a tutto campo, che fotografano immense distese e suggestivi paesaggi e che fanno da sfondo alla rude vita dei cowboy.

E poi c'è "lui", il fiume, the red river, il fiume rosso, presenza concreta e metafora di vita che scorre e si rinnova ma anche ostacolo da superare o confine da valicare.
Non è un caso che il fiume torni in quasi tutto il film con insistente ricorrenza a segnarne i momenti più significativi o a far da cornice ai molti simbolismi che lo percorrono.
È sul fiume o nelle sue immediate vicinanze che si sviluppano le parti più significative della storia: è nel fiume che Dunson uccide il pellerossa che gli ha massacrato la moglie; è vicino al fiume che incontra per la prima volta Matthew, il giovane orfano che ha avuto i genitori uccisi nello stesso massacro; è qui che avviene la prevaricazione di Dunson su Matthew, quando gli sottrae la vacca e la marchia con il suo simbolo; è al di là del fiume che, anni dopo, vuole condurre la sua mandria; è immediatamente vicino al fiume che avviene la scena della ribellione di Matthew; è con il simbolo del fiume (due linee parallele che simboleggiano le rive del fiume e la D di Dunson) che marchia il suo bestiame; è sulla sabbia del fiume che disegna il nuovo marchio (accostando alla D la M di Matt), quando accetta di riconoscere le capacità di Matthew ormai adulto.

Infine ci sono gli evidenti, malcelati, simbolismi sessuali, che non si limitano soltanto allo strano, burrascoso, rapporto (un misto tra la prevaricazione e l'ammirazione), che si instaura tra Dunson e Matthew fin dal loro primo incontro, quando l'uomo (che possiede un toro) sottrae al ragazzo la sua vacca e marchia con il suo simbolo i due animali, quasi a sottolineare una vera e propria appropriazione sessuale.

A rafforzare questo simbolismo c'è poi la scena della ribellione del ragazzo, che non esita a tirare fuori la pistola ma, con un vero e proprio atto di sopraffazione, Dunson lo disarma e, sottraendogli la pistola, lo costringe alla sottomisione.
E come non cogliere la chiara allusione omosessuale nella sequenza in cui Matt, dopo avergli preparato una sigaretta, nel gesto di accendergliela, mostra che al braccio porta il braccialetto che Dunson aveva donato alla moglie?
E quando Matthew, con l'aiuto di un nuovo arrivato, consuma la sua ribellione verso l'anziano cowboy, ferendolo ad una mano e assumendo il comando della carovana, non è forse il simbolo della ribellione di un'amante vessata?

È questo, e forse molto altro ancora, quel che Hawks voleva che fosse quello che sarebbe diventato uno dei più bei western della storia del cinema, che in Italia inspiegabilmente circola mutilato di circa trenta minuti.
Partendo dal suo racconto, Borden Chase e lo sceneggiatore Charles Schnee, firmano la sceneggiatura dal titolo "The River is Red", da un frammento di dialogo (poi tagliato in fase di montaggio), che allude al sangue indiano che colorava le acque del fiume.

Il film, iniziato tra non poche difficoltà (e finito tra altrettante), sottindende un antefatto e si apre con la mano di qualcuno non inquadrato che sfoglia il volume "Vecchi racconti del Texas".
Una didascalia ci introduce nell'antefatto, cominciato quattordici anni prima, quando l'allora giovane Tom Dunson decide di abbandonare la carovana che stava guidando, per recarsi in Texas alla conquista della "terra promesa". Lascia alla giovane moglie, in pegno del suo amore, un braccialetto, ricordo di famiglia.
Qualche tempo dopo, nelle acque del Fiume Rosso, uccide in battaglia un indiano che porta al polso il bracciale che aveva donato alla moglie prima di allontanarsi.
E' successo che, in sua assenza, una tribù indiana ha attaccato la carovana e ne ha trucidato tutti i membri, compresa sua moglie, che è morta nel peggiore dei modi.

Successivamente sopraggiunge un ragazzo, Matthew Garth, che reca con sè una vacca e che nel massacro ha perso i genitori.
Dunson si appropria dell'animale, prende con sè l'orfano e si avvia verso il Texas, dove, dopo uno scambio di colpi con un pattuglia messicana, conquista un grosso appezzamento di terreno che si estende fino al Rio Grande, storico confine con il Messico e limite di conquista dei coloni americani.

Dopo un salto di quindici anni ritroviamo Dunson, che nel frattempo è diventato un grosso allevatore e possiede un florido ranch, e Matthew Garth, che torna dalla guerra di secessione.
Il ragazzo è maturato, è diventato un uomo ma il suo rapporto di dipendanza dal padrino non è mutato.
La guerra ha fatto crollare il prezzo del bestiame e Tom decide di portare la sua mandria verso il nord, nel Missouri, dove è sicuro di venderla ad un prezzo più vantaggioso.
Il viaggio attraverso la pista Chisholm e il Fiume Rosso si rivela lungo e difficoltoso e Dunson, che è diventato ancora più dispotico, fa pesare sugli uomini della carovana tutta la sua autorità.
Matt però, accogliendo il consiglio di un nuovo arrivato, Jerry Valance, si convince che è meglio deviare verso Abilene, dove la strada ferrata potrebbe condurli più agevolmente verso il mercato, ma quando comunica la sua decisione a Tom, questi, in uno dei suoi scatti di dispotismo, minaccia di impiccare i due, che si ribellano e lo disarmano ferendolo ad una mano.
E' a questo punto che si consuma la ribellione di Matt, che disarma Dunson, lo ferisce ad una mano e prende il comando della carovana.
Giunto ad Abilene riesce a vendere ad un ottimo prezzo il bestiame, suscitando ancora di più l'ira del vecchio, che non si è rassegnato alla sconfitta e lo ha inseguito con l'intenzione di vendicarsi.
La resa dei conti tra i due, che Matt affronta con cosciente passività, nonostante le pallottole, che lo sfiorano e gli graffiano il viso, fa capire a Tom che non può uccidere il suo protetto.
Gettata via la pistola affronta il giovane con i pugni in un combattimento selvaggio.
Sarà una donna, Tess Millay, innamorata di Matt, a far capire ai due uomini che l'affetto che li lega è ancora molto forte, per poi uscire di scena furibonda.
A questo punto il ranch porterà anche il nome di Matthew.

Sorprendenti le interpretazioni dei due attori protagonisti, John Wayne e Montgomery Clift: il primo offre una delle sue più grandi prove interpretative, dimostrando, nonostante la critica si accanisse a bistrattarlo, che si tratava di interprete di talento; mentre il ventottenne Clift, al suo primo lungometraggio (molti considerano il suo primo film "Odissea tragica", ma solo perchè uscito prima nella sale) si dimostra già grandissimo.
Montgomery Clift accettò il suo primo copione cinematografico tre mesi dopo la fine delle recite a Broadway della commedia romantica "You Touched Me!", di Tennessee Williams, rifiutando la parte di Treplev ne "Il gabbiano" di Cecov, perchè stanco di recitare il ruolo dell'uomo sensibile, volendosi liberare dell'immagine che si era costruito.
Lo interessava molto, invece, l'idea di impersonare un cowboy al fianco di John Wayne, anche se non si sentiva del tutto pronto per Hollywood e nonostante, come dichiarò, non sapesse cavalcare nè sparare e neanche camminare con quegli strani stivali.

Hawks era rimasto molto colpito dalla bravura di Clift vedendolo recitare a Broadway, ma era titubante ad affidargli la parte.
Fu la moglie del regista, in un certo senso, ad indirizzare la scelta del marito, che affidò il giovane attore alle cure della sua controfigura (uno degli stuntman più famosi dell'epoca) il quale nel giro di tre settimane gli insegno a cavalcare, a sparare, ad usare il lazo e ad arrotolare una sigaretta come un vero cowboy.
Certo non fu impresa facile per il regista riuscire ad esaltare l'enorme diversità sia fisica che psicologica fra i personaggi del virile e duro Tom Dunson e il fragile e quasi femmineo Matthew Garth, ma il risultato finale dimostra che il grande regista aveva visto giusto.
La rissa finale è il momento più emozionante e più atteso del film e simboleggia lo scontro tra due due mondi, tra due generazioni, tra due modi di vedere e concepire le cose.
Hawks voleva caratterizzare il personaggio di Matthew anche attraverso piccoli dettagli quali il modo di muoversi, di camminare, di agire, lasciando libertà di improvvisazione all'attore.
Clift, che amava molto improvvisare, ottenne un risultato eccellente, riuscendo ottimamente a fronteggiare la esuberante fisicità di John Wayne.
Non c'è più stato, nella storia del cinema western, un cowboy più "elegante" del Matthew Grath di Montgomery Clift.

Il film riscosse critiche entusiaste ed ebbe un enorme successo al botteghino e, anche se molti non si dimostrarono d'accordo sul lieto fine aggiunto da Hawks alla sceneggiatura di Borden Chase, il New York Times lo definì "uno dei migliori film western mai fatti".

Commenta la recensione di IL FIUME ROSSO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Mimmot - aggiornata al 19/10/2007

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoi100 di questi annia complete unknowna different mana real painal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladiamichemaianoraattack on titan: the last attackbabygirlback in actionbagmanbastion 36berlino, estate '42better manbiancaneve (2025)black dogblur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocaptain america: brave new worldcarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacherry juiceciao bambinocitta' d'asfaltocome se non ci fosse un domani (2025)companiondiciannovediva futuradog mandove osano le cicognedreamsduse, the greatest
 NEW
e poi si vedeelfkins - missione gadgetemilia perezeyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofatti vederefiume o morte!follemente
 NEW
gen_gioco pericolosoglobal harmonyhello! spank: il film - le pene d'amore di spankhereheretichokage - ombra di fuocoi am martin parri colori dell'anima - the colors within
 NEW
il bambino di cristalloil caso belle steineril mestiere di vivereil migliore dei maliil mio giardino persianoil nibbioil seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimio non sono nessunoio sono ancora quiio sono la fine del mondo
 NEW
io ti conoscoitaca - il ritornola citta' proibita (2025)la storia di patrice e michel
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliol'albero (2025)
 NEW
le assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)lilianal'orto americanolove (2024)luce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)mickey 17misteri dal profondomonte corno - pareva che io fussi in aria
 NEW
mr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranina e il segreto del ricciono other landnoi e loro
 NEW
nonostante
 HOT R
nosferatu (2024)oh, canada - i tradimenti
 NEW
opus - venera la tua stellapaddington in peru'pellizza pittore da volpedopino daniele - nero a meta'presenceprophecy
 NEW
puan - il professorericardito lo squalo?scissione - stagione 2
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!simone veil - la donna del secolosonic 3 - il film
 NEW
sons (2025)strange darlingthe alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe brutalistthe calendar killerthe girl with the needlethe last showgirlthe monkeythe opera! - arie per un'eclissithe shrouds
 HOT
the substance
 NEW
the woman in the yardtornando a esttoys - giocattoli alla riscossau.s. palmeseun posto sicuro (2025)una barca in giardinouna viaggiatrice a seoulvoci di poterewolf man

1059949 commenti su 51854 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

AGO - PRIMA DI TUTTII SIMPSON - STAGIONE 1I SIMPSON - STAGIONE 10I SIMPSON - STAGIONE 11I SIMPSON - STAGIONE 12I SIMPSON - STAGIONE 13I SIMPSON - STAGIONE 14I SIMPSON - STAGIONE 15I SIMPSON - STAGIONE 16I SIMPSON - STAGIONE 17I SIMPSON - STAGIONE 18I SIMPSON - STAGIONE 19I SIMPSON - STAGIONE 2I SIMPSON - STAGIONE 20I SIMPSON - STAGIONE 21I SIMPSON - STAGIONE 22I SIMPSON - STAGIONE 23I SIMPSON - STAGIONE 24I SIMPSON - STAGIONE 25I SIMPSON - STAGIONE 26I SIMPSON - STAGIONE 27I SIMPSON - STAGIONE 28I SIMPSON - STAGIONE 29I SIMPSON - STAGIONE 3I SIMPSON - STAGIONE 30I SIMPSON - STAGIONE 31I SIMPSON - STAGIONE 32I SIMPSON - STAGIONE 33I SIMPSON - STAGIONE 34I SIMPSON - STAGIONE 35I SIMPSON - STAGIONE 4I SIMPSON - STAGIONE 5I SIMPSON - STAGIONE 6I SIMPSON - STAGIONE 7I SIMPSON - STAGIONE 8I SIMPSON - STAGIONE 9

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net