Recensione manhattan regia di Woody Allen USA 1979
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione manhattan (1979)

Voto Visitatori:   8,03 / 10 (120 voti)8,03Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film MANHATTAN

Immagine tratta dal film MANHATTAN

Immagine tratta dal film MANHATTAN

Immagine tratta dal film MANHATTAN

Immagine tratta dal film MANHATTAN

Immagine tratta dal film MANHATTAN
 

Insieme ad "Annie Hall" ed "Hannah e le sue sorelle", "Manhattan" forma una triade di commedie indimenticabili e meravigliose firmate Woody Allen.
Lo stile è inconfondibile, ma in ognuna di queste si notano molteplici differenze tantochè spesso sorgono divergenze al momento di stabilire quale sia il vero capolavoro del grande regista.

Mentre "Io e Annie" inevitabilmente assume maggiore importanza storica perché rappresenta la nascita della commedia alleniana e in "Hannah e le sue sorelle" la presenza di Allen si sacrifichi in favore dell'intelligenza della storia consentendogli di raggiunge l'apice di maturazione artistica (insieme a "Crimini e Misfatti"), "Manhattan" si pone come un film molto esclusivo e intimo, estremamente personale con cui il regista omaggia la sua città, New York e la sua cultura improntandolo in minor misura sulle sue tematiche consuete, maggiormente invece sulla sua figura con una particolare attenzione alla qualità visiva e alle inquadrature, mai notata prima.
È proprio questo il punto di forza del film, la maestria raggiunta da Allen alla regia è sbalorditiva, questa è indubbiamente la sua opera più raffinata dove l'utilizzo della macchina da presa è curatissimo e l'armonia fra gli elementi del film è perfetta.

Per la prima volta vediamo un equilibrio religioso fra l'invadenza della sceneggiatura e le meccaniche interne al film: gli sproloqui dei personaggi, fra cui spicca la Keaton, sono moderati, anzi dominati dalla superba chimica degli elementi cinematografici quali la colonna sonora, unicamente di Gershwin e la straordinaria fotografia con cui Allen racchiude l'essenza del Cinema, del suo Cinema, ovvero New York.
New York è il cinema di Woody Allen e questo amore è trasmesso dal regista con la potenza ormonale della splendida Rapsodia in Blue anni '20, la magia del bianco e nero anni '30, le figure slanciate e sfumate dei grattacieli e dei ponti in una memorabile immagine con Allen e la Keaton seduti alla panchina a ricordare il capolavoro di Hitchcock "La donna che visse due volte" anni '50.
Il cocktail di parole, espressioni e citazioni che sommerge solitamente lo spettatore alla visione di un film di Allen è qui presente, ma certamente in maniera più sobria, elegante ed attenuata. Il merito va alla serenità con cui il regista dirige la storia: serenità che genera la Magia del film, le atmosfere oniriche del Planetarium, le pianosequenze nei musei o nella cavalcata nel parco, serenità frenetica che è metafora di New York e del regista stesso.

Nonostante il fine superiore del film sia il creare un Cinema che trae forza dall'esperienza vitale e dall'amore (come in "8 1/2" di Fellini), in "Manhattan" si ritrovano le tematiche consuete del regista in una sceneggiatura articolata e complessa, ma interessante.
La scena si apre fra un gruppo di amici: Isaac (Allen), quarantadue anni, lavora per la televisione e sta scrivendo un libro su New York è in crisi col suo secondo matrimonio dal momento che la moglie (Meryl Streep) diventata lesbica ha pubblicato un resoconto impudente sul loro matrimonio; nel frattempo si diverte con la diciassettenne Tracy (Mariel Hemingway) che lascerà per l'amante del suo migliore amico (Michael Murphy), Mary (Diane Keaton) nevrotica ed egocentrica.

Fin dall'inizio Allen dichiara come New York sia metafora di una generazione votata al degrado culturale nelle catene di negozi e ristoranti, nonché di un regresso nei rapporti generato dall'egemonia della televisione e della pubblicità.
Egli descrive il mondo di solitudine degli adulti, della fragilità e instabilità di persone che vivono di psicanalisti e divorzi in cui il pudore è sacrificato alla ricerca della notorietà.
La solitudine è madre dell'egoismo a sua volta fautore del nervosismo e alienazione esagerati dalla teatralità di Diane Keaton ed espressi dalle inquadrature negli interni che ritraggono muri spogli e bianchi come gli animi dei protagonisti in una durezza che ricorda gli enjambements nella poetica di Eugenio Montale.

Come in "Crimini e Misfatti", Allen esplora il desiderio dell'Uomo di essere ricordato e di conseguenza essere significativo per la propria realtà. L'Uomo cerca costantemente i motivi per cui vale la pena vivere e nella sua alienazione culturale non trova che pretesti per sfuggire alla responsabilità verso la Verità (celebre la scena in cui prima di ricordarsi di Tracy snocciola Groucho Marx, Brando, Sinatra, l'Educazione Sentimentale e l'incisione di Potato & Blues).
Sebbene si noti il consueto autocompiacimento e narcisismo nello stile, il regista compone un puzzle di personaggi complessi tra cui l'unico a salvarsi dalla critica di Allen è Tracy che se accostata all'infantilismo di Yale, alla disillusione della moglie tradita Emily, all'egoismo della Keaton e all'egocentrismo puerile di Mike, risulta essere infintamente più matura e responsabile.
E proprio da lei arriverà la lezione nel bellissimo finale: fidarsi della gente. Dunque Allen chiude il film apertamente con un sorriso enigmatico, ma sereno che è forse la chiave con cui prendere e vivere la vita.

Commenta la recensione di MANHATTAN sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Terry Malloy - aggiornata al 13/07/2007

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

 NEW
2073
 NEW
28 anni dopoa deadly american marriage: il caso jason corbettandy warhol - the american dreamaragoste a manhattan
 NEW
arrivederci tristezzaballerina (2025)black bag - doppio giocoblack teabreathe - fino all'ultimo respirocolpi d'amorecome gocce d'acquacosi' com’e'deep cover - attori sotto coperturadivertimento (2022)dragon trainer (2025)
 NEW
elioeternity packagefear street: prom queenfinal destination: bloodlinesfino alle montagneflight risk - trappola ad alta quotafrancesca e giovannifuorigino & friends eroi per la citta'heart eyes - appuntamento con la morteho visto un reholly (2023)il bacio della cavalletta
 NEW
il maestro e margherita (2025)il mio compleannoil mohicanoil quadro rubato
 NEW
in marcia coi lupikarate kid: legends
 NEW
la domenica muoiono piu' personela guerra di cesarela mia amica zoela solitudine dei non amatila trama fenicial'amico fedelel'amore che hol'amore che non muorelargo winch - il prezzo del denarol'esorcismo di emma schmidt - the rituallilo & stitch (2025)l'isola degli idealistil'origine del mondol'ultima regina - firebrandmalamore (2025)mani nudemaracuda - diventare grandi e' una giunglamauro corona - la mia vita finche' capita
 NEW
milarepa (2025)mission: impossible - the final reckoningmobland - stagione 1n-egononnasnottefonda
 NEW
olegpaternal leaveper amore di una donnapesci piccoli - stagione 2
 NEW
poveri noiquesta sono ioreinasritrovarsi a tokyoscomode verita'sex (2025)storia di una nottethe dark nightmarethe legend of ochithe sowerthe woman in the yardthunderbolts*trainwreck: la tragedia dell’astroworld festival
 NEW
tre amiche
 NEW
tutto l'amore che serveuna fottuta bugiavolvereis - una storia d'amore quasi classicawarfare - tempo di guerrawerewolveswhen it rains in la

1062069 commenti su 52172 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

1883 - STAGIONE 11923 - STAGIONE 11923 - STAGIONE 2CREEPSHOW - STAGIONE 2CREEPSHOW - STAGIONE 3CREEPSHOW - STAGIONE 4CRITTERS: A NEW BINGEQUELLI DELLA PALLOTTOLA SPUNTATATHE RESIDENCE - STAGIONE 1THE STUDIO - STAGIONE 1THE WALKING DEAD: DEAD CITY - STAGIONE 2THE WHITE LOTUS - STAGIONE 3VITA DA CARLO - STAGIONE 3

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net