Recensione sacrificio regia di Andrei Tarkovskij Gran Bretagna, Svezia, Francia 1986
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione sacrificio (1986)

Voto Visitatori:   8,68 / 10 (17 voti)8,68Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film SACRIFICIO

Immagine tratta dal film SACRIFICIO

Immagine tratta dal film SACRIFICIO

Immagine tratta dal film SACRIFICIO

Immagine tratta dal film SACRIFICIO
 

Difficile è il cinema di Tarkovskij, e in taluni punti traversato da passaggi oscuri che non sempre possono essere appieno decifrati, se non nel linguaggio ermetico proprio della poesia Novecentesca. Le sue opere, come gran parte dell'arte moderna, non offrono risposta alcuna, e si presentano piuttosto come assidui soliloqui che si pongono sì ai margini, ma pur sempre all'interno dell'esperienza umana; guardando all'universo e all'eternità cristiana, senza tuttavia mai avere l'imprudenza di volerne valicare la soglia.
Ed è probabilmente in virtù di questi propositi che spesso i suoi film si servono d'una o più componenti fantastiche o fantascientifiche. Le sue sono domande estreme, considerazioni che trovano la propria formula nella dimensione onirica e immaginifica, e il proprio verbo nelle maglie simbolistiche della poesia pura.

Dopo l'esperienza liturgica e per diversi aspetti autobiografica di "Nostalghia", Tarkovskij aveva perciò bisogno di congedarsi con un'opera che ne ribaltasse l'orientamento retrospettivo, e serbasse al suo interno un messaggio universale e futuribile, capace di rivolgersi non solo al proprio Io, ma a quello dell'umanità intera, pregno di quell'attesa ansiosa di pace che incontra l'uomo alle soglie della terza età, e assieme forte d'una presa di coscienza ch'è frutto d'anni di sofferte riflessioni, di ricerche artistiche e faticato mestiere.

Già l'immagine iniziale è un primo raffinatissimo omaggio alla mera bellezza. Due opere (la "Adorazione dei Magi" di Leonardo, e la meravigliosa aria "Erbarme Dich" de "La Passione secondo Matteo" di J. S. Bach) sono infuse per dare vita ai titoli di testa. Dunque la visione sfuma in un campo verde di un'isola svedese che costeggia un lago (lo scenario evoca l'esilio dell'autore stesso, allontanato dalla sua patria Russia e dal proprio figlio al quale è dedicata questa pellicola; è dunque presente ancora una tenue prospettiva autobiografica). L'anziano Alexander, attore ormai ritiratosi dalle scene, sta piantando un albero secco e immiserito assieme al suo figliolo, mentre gli racconta una leggenda orientale secondo la quale, in virtù del rituale della cura quotidiana, si vedranno quei rami sbocciare ad una primavera.

È una nuova apertura nel cinema di Tarkovskij: la filosofia raccontata come una favola ad un bambino. Una prima dichiarazione d'una nuova semplicità, d'una diversa limpidezza che, però, solo a tratti e in apparenza sarà rispettata nel corso dell'opera.
Poco dopo avviene infatti l'incontro con un amico postino (è il primo grande piano-sequenza), Otto, uomo umile che parla di Nietzsche, e con il quale la conversazione filosofica si fa subito vaga, astrusa, ostica, dispersiva; in Alexander si rivela l'ansia per un'attesa che è forse quella alla "fatal quiete". Si dimentica per un istante del figlio. Il balzo giocoso sulle spalle del bambino, diviene per lui occasione d'immane terrore.

Hanno inizio le sequenze oniriche e apocalittiche, le storie narrate (all'interno del "Sacrificio" si possono ascoltare brevi racconti di grande fascino e suggestione) di ricordi del passato, d'amore, di fantasmi anche, in un'azione che si stabilizza nella casa della famiglia; la cui atmosfera austera e rarefatta, le cui tende dall'ampio respiro mistico, rimandano all'essenzialità di Dreyer e alla raffinatezza del Bergman da camera.
È il giorno del compleanno di Alexander. Egli sfoglia con noi le pagine d'un libro che illustra remote pitture (un breve riferimento ad "Andrej Rublev"?), contempla assieme ai suoi famigliari un'antica mappa geografica donatagli dall'amico postino.
E d'improvviso, ecco irrompere l'avviso: il tremare degli oggetti, il rombo tonante di aerei che sorvolano l'abitazione, la televisione che dà ragguagli di un nuovo e misterioso conflitto mondiale.
Così se la quiete e l'adagiamento, da un momento all'altro, venissero raggiunte da una notizia calamitosa, dall'annuncio d'una inimmaginabile guerra nucleare, da una catastrofe che invero interesserebbe l'umanità intera; allora, terrorizzati, ritroveremmo nell'invocazione il gesto dimesso della preghiera?

Alexander risponde al nostro quesito. Si raccoglie nell'ombra serale. S'inginocchia, avanza a Dio la sua istanza. È pronto a immolare il proprio figlio; a rinunciare alla propria casa e a tutto ciò che possiede; a votarsi al silenzio, senza intervalli; a patto che tutto torni come ieri.
È la parabola del sacrificio - ma qui totale e implorato - di Abramo, riletta da Tarkovskij ai giorni nostri. Il figlio adorato, lasciato a proposito senza un nome, è la vittima sacrificale. Un'aurea di sacralità avvolge la sua figura. L'accorgimento da parte del regista dell'operazione appena subita alla gola del bambino, lo rende muto, immacolato, innocente; gli nega la bugia, la voce, il verbo, qualsiasi parola. Egli dorme nella quiete della sua stanza, sotto uno stuolo di sfocato silenzio, non bisogna per nessuna ragione svegliarlo.

E a questo punto dal buio cosmico aggalla una nuova personalità, quella esoterica di Maria, la serva, ch'è forse il personaggio cardine di tutta la vicenda.
Se vuole veramente che le sue preghiere vengano esaudite, e tutto possa tornare come prima - e creda nel miracolo, perché non v'è altro adesso a cui sperare - Alexander deve dunque concedersi alla solitudine di lei, e accettare l'atto necessario dell'adulterio.
È questo uno di quei passaggi oscuri di cui si parlava in principio. Si potrebbe leggere addirittura in questa parte, se non si fosse abbastanza accorti, una certa blasfemia (l'uomo che trova nell'incontro corporeo con una donna-angelo e assieme strega, il modo di comunicare con Dio), componente che invero è totalmente assente in tutta la produzione del regista russo. Ma allora cos'altro può significare? Il discorso non è imponibile ad un'unica considerazione. E cercare di spiegarlo a parole, sarebbe un azzardo non conveniente e poco opportuno. Come in tutta quest'ultima sua opera, Tarkovskij (che fu anche poeta, non dimentichiamolo) non fa che tratteggiare parametri da utilizzare soggettivamente per trovare una via personale al labirinto simbolico. I personaggi divengono porte conoscitive. L'eterno viene concepito all'interno del quotidiano. Gli stessi oggetti quali la casa, la televisione, il telefono, la cartina geografica, rappresentano veicoli mistici ed interpretabili. Anche la natura raggelata dei suoi precedenti film - acque immobili, vegetazioni asettiche, arbusti inanimi, marmi consunti, perpetui sgocciolii - assume qui un clima più tiepido, e forse proprio per questo maggiormente temibile e distaccato.

Per disperazione, tornando alle vicende del film, Alexander accetta allora l'invito della serva maga; e l'indomani, come da auspicio, ha luogo il supplicato miracolo. Torna nel mondo la pace. Un'ulteriore rinuncia non sembra necessaria. Ma a questo punto, l'uomo sente imprescindibile il dovere di adempiere alla promessa fatta.
La voce di Dio, mai chiaramente udita, non sopravviene a fermare la mano del padre: che dà fuoco alla casa, con dentro il proprio figlio, e che scambiato dai suoi famigliari per folle, in un lunghissimo piano- sequenza che chiude il cerchio con quello iniziale, viene portato via in autoambulanza senza replicare.
Tutto pare rovesciarsi irreparabilmente in un abisso. Ma la parabola biblica del Sacrificio, infine, è a suo modo riproposta. La casa, contenitore di valori materiali, e vero ariete sacrificale, arde; mentre in un'ultima immagine di grande suggestione, il figlio, piccolo Isacco dell'era contemporanea, figurazione della redenzione spirituale, e sorvegliato dallo sguardo della serva-angelo, riappare accanto all'albero miserevole che in principio all'opera aveva piantato col padre, ora scampato alle fiamme e come in desiderio di fiorire.
Si tratta ad avviso di chi scrive di uno dei congedi più affascinante di tutta la storia del cinema; in questa che più che una chiusura, appare, accompagnata dalla struggente musica di Bach, un'immensa apertura: alla bellezza e alla vita umana, alla quiete dell'anima e all'umile trascendenza, alla possibilità nell'universo della presenza imperscrutabile di Dio.

Commenta la recensione di SACRIFICIO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Ciumi - aggiornata al 04/11/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclave
 NEW
cortina expresscriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
le occasioni dell'amoreleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della folliamufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056935 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net