Voto Visitatori: | 6,00 / 10 (1 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 6,00 / 10 | ||
Lynn Shelton (regista di "Humpday - Un mercoledì da sballo") si cimenta con questa comedy-drama dal basso profilo e dai contenuti un po' troppo scarni.
Ci viene narrata la storia di Abby (Rosemarie DeWitt), massaggiatrice hippy dallo spirito libero e dalla voglia di "connettersi" con le persone. Felice e spensierata, Abby divide le sue giornate tra un centro massaggi (dove lavora) e il suo fidanzato (Scoot McNairy). Un giorno però capita l'inaspettato: Abby perde il suo tocco "magico" a causa di un malore psichico che non riesce a spiegare. Contemporaneamente suo fratello Paul (Josh Pais), che fino a poco prima era alle prese con il fallimento del suo studio dentistico, si ritrova inspiegabilmente con uno strano "dono" nelle mani. Infatti, grazie al suo tocco riesce ad alleviare il dolore ai suoi pazienti. La voce si sparge, anche grazie alla complicità di sua figlia (Ellen Page), che è peraltro la sua assistente, e la fama da guaritore di Paul si spande a macchia d'olio. Tutto questo però porterà i personaggi a confrontarsi tra di loro ed a riaprire vecchie ferite che il tempo evidentemente non ha mai rimarginato.
Dalla trama decisamente interessante, "Touchy Feely" si perde moltissimo in una narrazione piatta e in una sceneggiatura troppo complessa per questo tipo di pellicola. Per finire, persino la regia di Lynn Shelton risulta poco scorrevole e con inquadrature fine a loro stesse. Il film ha un impianto narrativo tipico delle pellicole indipendenti e l'intento lo si potrebbe anche apprezzare, ma l'ossessione di voler fare un qualcosa di complesso e "d'autore" porta "Touchy Feely" ad una sorta di harakiri artistico.
Ciò che non funziona sono proprio i personaggi dal profilo psicologico complicato, ma appena appena accennato, senza alcun approfondimento. Abby e Paul sono due figure che avrebbero meritato un'analisi più approfondita, soprattutto il secondo, che da tipo schematico cerca in tutti i modi di avere un contatto informale con le persone. Oppure la figura di Jenny, la figlia di Paul, ragazza che trascorre i suoi anni post-adolescenziali ad aiutare il padre al lavoro, in un certo senso sente il peso delle responsabilità sulle sue spalle e cerca disperatamente di nascondere quell'animo fanciullesco che non le è mai stato permesso di esibire.
La stessa Abby è un personaggio importante, ma toccato solo superficialmente, non c'è dato sapere quali traumi o quali incertezze si nascondano dentro di lei. Inoltre, gli sviluppi narrativi non danno la minima emozione e a lungo andare (causa un ritmo decisamente fiacco) potrebbero causare una certa apatia nello spettatore.
Le poche note positive provengono dalla fotografia e dal cast. Benjamin Kasulke riesce a ricreare delle ottime atmosfere che ben si discostano dall'andazzo del film; le luci, i colori nitidi danno a "Touchy Feely" un certo fascino sotto il profilo tecnico, che comunque bisogna riconoscergli.
Per finire, è importante notare come il cast riesca in qualche maniera a tenere a galla un prodotto che a causa di questi enormi difetti di sceneggiatura e di regia, rischiava di collassare ancor prima di essere proiettato.
Rosemarie DeWitt ("Vicini del terzo tipo") sembra abbastanza a suo agio, nonostante il suo personaggio sia mal gestito, riesce comunque a trasmettere le sue emozioni, buona prova.
Josh Pais ("A beautiful mind") porta sullo schermo un personaggio sufficientemente "quadrato" nel suo complesso, ma è proprio questa caratteristica a permettergli di riuscire a tenere in piedi l'intera compagine.
Ellen Page ("Juno") riesce a mantenersi su ottimi livelli (non ai suoi soliti naturalmente), ma questo grazie soprattutto al suo metodo nel recitare, decisamente più adatto a film indipendenti che non mainstream; sicuramente ciò che colpisce di più dell'attrice canadese è il modo in cui riesce a far lacrimare i suoi occhi e (non so quanto involontariamente) a farli lacrimare anche allo spettatore.
Infine, è bello anche citare Allison Janney ("Juno" anche lei) che pur non avendo avuto un ruolo di rilievo, è stata in grado di dimostrare il suo straordinario talento.
"Touchy Feely" è un film che funziona poco, anzi si può dire che non funzioni quasi per niente, purtroppo i suoi punti deboli sono troppo marcati per essere definiti trascurabili. Nonostante questo la buona prova del cast ed un'ambientazione molto curata salvano in corner un film che poteva essere sviluppato decisamente meglio, ma è anche vero che fare pellicole d'autore è difficile, ed il rischio di scadere nel banale è sempre alto.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 12/09/2013 16.17.00
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