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Il ritorno al ghotic horror di un grande maestro, dopo il capolavoro "Dracula di Bram Stoker": ecco che Francis Ford Coppola gira "Twixt" un film pieno di libertà di espressione, pieno di citazioni colte, e purtroppo anche pieno di banalità.
"Twixt" è un flop?
Può darsi. Ma è anche vero che bisogna riconoscergli un certo stile ed una certa eleganza nella narrazione e nel suo "linguaggio visivo". Ed è proprio grazie a quel tipo di linguaggio che questo film ci lascia abbastanza confusi e ci fa domandare, cos'è "Twixt"?
Ad una prima occhiata, sembrerebbe proprio una gran cantonata presa dal regista de "Il Padrino" e di "Apocalypse Now", e magari è proprio così.Tuttavia, per dare un giudizio corretto a questo sperimentale horror, bisognerebbe analizzare diversi aspetti che forse non salveranno il film, ma che ci daranno almeno delle spiegazioni sul perchè Coppola dopo grandi successi ha partorito un film come "Twixt".
Innanzitutto, partiamo dal fatto che nel 2012 uno come Francis Ford Coppola ha su di sé, non solo una certa esperienza accumulata negli anni, ma anche una certa libertà di movimento, visto che il suo nome garantisce per lui. Ma in questo caso è irrilevante, visto che il film è stato prodotto dalla casa di produzione cinematografica "American Zoetrope", fondata dallo stesso Coppola e George Lucas (regista di "Guerre Stellari").
Tornando a parlare della libertà di movimento, possiamo notare come in "Twixt" il regista si sia sbizzarrito in tutti i modi e forse è proprio questo uno dei difetti maggiori, mette troppo nel pentolone e lo spettatore rischia di rimanere confuso. C'è proprio di tutto : omicidi, vampiri, sette, sogni inquietanti, visioni, drammi famigliari ecc.
Ma andiamo con ordine, innanzitutto la trama del film:
Uno scrittore, tale Hal Baltimore, si reca in una cittadina per promuovere il suo nuovo libro e si ritrova a fare amicizia con lo sceriffo del luogo, un certo Bobby LaGrange, dilettante scrittore anche lui. Lo sceriffo chiede a Baltimore di scrivere un libro a 4 mani perchè ha una storia interessante da proporre. Una storia che ben si intreccia con la realtà che la cittadina sta vivendo in quei giorni. Ovvero, la morte di una ragazza collegata forse a qualche storia di vampirismo e ad una strana setta. A gettare benzina sul fuoco, ci pensa anche la strana "presenza" di una ragazzina, Virginia, detta "V", scappata di casa molti anni prima, che tormenta i sogni di Hal già provato dall'atroce esperienza della morte della figlia di 13 anni.
Trama che ad una prima lettura potrebbe funzionare, ma che invece nasconde una realizzazione alquanto discutibile, proprio sotto l'aspetto tecnico.
Partiamo proprio dalla regia di Coppola, in pieno stile videoclip di MTV. Il film si alterna tra sogno e realtà, con uno stile in b/n che rappresenta le fasi oniriche del protagonista e un altro a colori quando si tratta di realtà.
Nel suo "rifugio" immaginario Hal Baltimore incontra 2 personaggi chiave, E.A Poe e la giovane V, a loro il compito di guidare Hal alle soluzioni dei vari misteri che affliggono Swan Valley.
Ed è qui che Coppola stupisce con degli effetti scadenti che molto si discostano con quelli che c'ha abituato nel corso degli anni. Se possiamo definire con una parola "Twixt" di Coppola, potremo usare il termine "anarchico".
Anarchico perchè sul set di questo film regna il caos. Un "casino" di citazione colte e non, come quella dello pseudo vampiro Flamingo che cita Baudelaire, creando così un collegamento con il personaggio di Poe, presente nei sogni di Hal Baltimore.
Gli elementi mistery si intrecciano con quelli horror, cercando di aumentare la tensione, ma la realizzazione della pellicola, getta nel ridicolo tutto ciò che dovrebbero incutere terrore. Quindi, una volta fallito sul fronte tensione, ecco che Coppola cerca di stupire a livello narrativo, creando una sorta di legame tra i sogni del protagonista e il misterioso omicidio nella cittadina, ma anche lì il caro Francis fa un buco nell'acqua, perchè rende la pellicola difficile da seguire e lenta nel ritmo, con il grandissimo rischio di annoiare. Infine, come ultimo escamotage, il grande regista di "Apocalypse Now" mescola tutti gli elementi sogno/realtà, omicidio/sparizione, tormento/successo per il gran finale. Inutile dire che anche in questo caso, Coppola fa un altro fiasco. Il film verso la fine risulta totalmente incomprensibile: per concludere in bellezza, il regista realizza un finale stupido e sbrigativo, che mal si collega con l' ora e mezza di film passata. Le scritte, che fungono da epilogo finale, non chiariscono nulla e calano il sipario su questa orrenda messa in scena.
Ma tutto questo a cosa porta?
Già, è questo che lo spettatore si domanda, dove voleva andare a parare Coppola?
Parliamoci chiaro, "Twixt" è forse il più brutto, il più infame e il più vergognoso film della nobile filmografia di questo regista. Coppola dovrà segnarsi bene la data di uscita di questo prodotto, perchè potrebbe essere il suo flop più eclatante.
Anche se ci possono essere delle attenuanti, non si può giustificare un prodotto simile, che più che rivoluzionario sembra una cosa piazzata così "alla carlona". Non basta il grande nome o le grandi citazioni o le atmosfere Kingiane o alla Anne Rice a fare un prodotto stupendo. Per quanto l'intento sia apprezzabile, questo prodotto non è da dare in pasto ad un pubblico pagante.
Qui forse entriamo nei meandri del cinema di nicchia o forse è realmente una ciofeca colossale, ma sta di fatto che "Twixt" ha raccolto diversi pareri contrastanti un po' in giro per il mondo. In Francia è stato parecchio acclamato dalla critica, mentre negli USA è stato accolto abbastanza freddamente.
E in questo stranissimo (per non dire fallimentare?) prodotto, è doveroso menzionare il talento e la bravura di Val Kilmer, nei panni del protagonista. L'attore, ex Batman, ci mostra la sua freschezza, recitando in questa specie di disastro cinematografico senza calare mai. Ma purtroppo, è costretto a lottare da solo contro una regia assente e una sceneggiatura che non aiuta, il tutto condito con effetti ridicoli. Questo Val Kilmer risulta essere l'unico elemento positivo di "Twixt". Nemmeno la giovane Elle Fanning, reduce dal successo di "Super 8", riesce ad esprimersi al meglio in mezzo a quella caciara. La bionda ragazzina cerca in tutti i modi di recitare il suo ruolo seriamente, ma ad un certo punto si ha l'impressione che neanche lei sappia più cosa fare. L'esperienza di certo non la aiuta nemmeno, essendo troppo giovane per gestire simili situazioni.
Film pessimo che non lascia nulla, e che anzi si spera di dimenticare presto. Un fallimento sotto tutti gli aspetti e che proprio non ci si aspettava arrivasse proprio da "quel" regista. Neanche analizzando i vari elementi che hanno composto questa pellicola, possiamo trovare motivazioni adatte a giustificare un simile scempio. Ma comunque non siamo i soli a pensarla così, anche perchè "Twixt" ha avuto una distribuzione abbastanza misera e il pensiero che forse siano stati proprio gli addetti ai lavori a non puntare su un prodotto simile è forte.
Da un grande maestro ci si aspetta sempre una grande opera, se questa poi delude le aspettative, ci si ritrova molto spesso a parlare di decadimento.
Ma questo non è il caso di Coppola, perchè un decadimento artistico lo si evince quando c'è la mancanza totale di idee, per "Twixt" invece il discorso è ben diverso. E' pieno zeppo di idee, forse troppe, idee mal gestite e mal realizzate ma che comunque sono presenti e dimostrano come ancora il regista vincitore di 6 statuette non sia uno di quelli che dovrebbe appendere la cinepresa al chiodo.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 12/12/2012 15.31.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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