Recensione un uomo da marciapiede regia di John Schlesinger USA 1969
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione un uomo da marciapiede (1969)

Voto Visitatori:   8,31 / 10 (75 voti)8,31Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior filmMiglior regiaMiglior sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale
Miglior regia stranieraMiglior attore straniero (Dustin Hoffman)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior regia straniera, Miglior attore straniero (Dustin Hoffman)
Miglior attore debuttante (Jon Voight)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore debuttante (Jon Voight)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film UN UOMO DA MARCIAPIEDE

Immagine tratta dal film UN UOMO DA MARCIAPIEDE

Immagine tratta dal film UN UOMO DA MARCIAPIEDE

Immagine tratta dal film UN UOMO DA MARCIAPIEDE

Immagine tratta dal film UN UOMO DA MARCIAPIEDE

Immagine tratta dal film UN UOMO DA MARCIAPIEDE
 

John Schlesinger, regista inglese di film che si possono annoverare ormai tra i classici, piccoli e grandi capolavori, come "Il maratoneta", "Domenica maledetta domenica", esce nel 1969, con questo bellissimo film tratto dal libro: "Cowboy di mezzanotte" di James Leo Herlihy. All'epoca, deve avere destato scalpore, dato l'argomento scottante e certamente non convenzionale: la prostituzione maschile. Non si dimentichi che era l'epoca del Vetnam, di Kennedy e dei figli dei fiori.

Joe Buck (Jon Voight) un ragazzo giovane ed attraente; tutto incomincia con la sua partenza: abito in pelle e frange, stivali con tacco, cappello, valigia foderata di vacca pezzata bianca e marrone, chewingum, aria spavalda e un lungo, lungo viaggio in pullman verso la Grande Mela. Una volta arrivato, l'idea è appunto di proporsi come stallone a donne ricche e sole, disposte a pagarlo. Ben presto si scontrerà con una dura realtà e niente andrà come lui sperava. Centrale, nella storia, è l'incontro con Rico (Dustin Hoffman, detto Sozzo), un piccolo ladruncolo italo-americano, un emarginato, claudicante ed affetto da tisi, con il quale Joe intraprenderà un percorso parallelo di perdizione e di redenzione che approderà ad un'amicizia forte e sincera.
Schlesinger punta sull'amicizia come leit motiv per un'accusa severa del sistema americano, mostrandoci la cruda disillusione delle sue false promesse, a quei tempi vera e propria fede per chi desiderava cambiare vita. Il sogno di Joe dapprima sbiadisce, fino a spegnersi del tutto a contatto con l'allucinante realtà dei sobborghi di New York, brutalmente raccontata per la prima volta in un film e a contatto con l'amico, riflesso di se stesso, simbolo di emarginazione e fallimento. La loro amicizia, nata per convenienza, si rafforza lungo il comune cammino che avrà un triste epilogo per uno di loro e l'acquisizione di una nuova consapevolezza per l'altro.

La prima parte del film è senz'altro la migliore; nella seconda si intuisce come andrà a finire e si cade nel sentimentalismo che comunque, di per sé, non è necessariamente negativo. "Un uomo da marciapiede" non è comunque un film commerciale: è duro e non cerca di raddolcire le situazioni più imbarazzanti. Schlesinger stesso affermò che: "Il mio film è un film sulla solitudine, non sul sesso. Quei due uomini, Rizzo detto Sozzo e Joe Buck, diventano persone, serie, pulite, quando si scoprono amici, in modo autentico".
Per quanto riguarda il sogno americano, la denuncia del regista è spietata: la determinazione ed un duro lavoro non sono sufficienti per ottenere il benessere, come ogni americano aveva sempre pensato.
L'amara realtà viene mostrata con un montaggio innovativo per l'epoca. Le sequenze molto veloci nella narrazione del presente sono rallentate dai flashback del passato di Joe. Nel corso del film non mancano brevissimi accenni storici dell'epoca attraverso un cartellone pubblicitario, immagini da un televisore che ci riportano immediatamente alla guerra in Vietnam, un telegiornale, visto in una decina di fotogrammi, su Kennedy.

Ritornando ai due protagonisti, nasce in loro, ad un certo punto della storia, il prendere coscienza della realtà; l'odio reciproco è vinto dall'amicizia, la povertà comune li unisce, la vita non è solo arricchimento a tutti i costi e che un sentimento caldo, quale l'affetto o la solidarità, contano.Vi è uno stridente contrasto tra la vita colma di agiatezze e l'abbruttimento di chi è ai margini della società. Quello che, alla fine, si percepisce è che la vera negatività, la mancanza di valori appartengono di più ai newyorkesi "arrivati", sempre indifferenti nella loro malcelata ipocrisia, che ai nostri due protagonisti. Loro, al contrario saranno reietti, ma ancora capaci di redenzione e buoni sentimenti.
Dustin Hoffman offre un'interpretazione tra le migliori della sua carriera. Risulta repellente, appiccicaticcio, sozzo, appunto. Per essere il più credibile possibile nella parte dello zoppo, Hoffman camminò per mesi con una scarpa mezza piena di ghiaia, ma anche Jon Voight non è da meno, offrendo un'interpretazione estremamente convincente: nel suo viso si leggono ingenuità, perplessità, desolazione.

Nella colonna sonora, una tra le più belle (se non la più bella in assoluto) nella storia del cinema, spicca "Everybody's Talkin'" di Fred Neil, cantata da Harry Nilsson.

"Un uomo da marciapiede" fu premiato con tre Oscar nel 1970, come miglior film, migliore regia e migliore sceneggiatura. Quando uscì fece scalpore nella moralista provincia americana, dove il pensiero borghese della fine degli anni '60 era duro a morire, ma fu molto apprezzato in Europa, in cui certi movimenti culturali avevano dato una bella spallata al vecchio sistema.

Commenta la recensione di UN UOMO DA MARCIAPIEDE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di thohà - aggiornata al 06/07/2007

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net