all the invisible children regia di Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso, John Woo Italia 2005
Il film si articola in sette episodi tutti però con lo stesso argomento in comune, i bambini e le loro vite indifese, spesso vittime di grossi problemi sociali, con gli adulti che spesso sembrano dimenticarsene..
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Sicuramente va applaudito questo progetto di realizzare un film ad episodi che parla di bambini “invisibili” e cioe’ dimenticati dalla societa’ contemporanea ed abbandonati al proprio destino spesso e volentieri a causa degli adulti. Se l’obiettivo di fondo (incassare denaro da devolvere all’Unicef) è irreprensibile, da un punto di vista prettamente cinematografico il film non si puo’ ritenere particolarmente riuscito. Dei sette episodi sono da ritenersi buoni quello di Spike Lee(voto 7.5),dove una bimba si ritrova emarginata ed ammalata per colpe non sue,quello di Katia Lund (voto 7.5) che mostra il dramma giornaliero dei bimbi che affollano le strade delle metropoli brasiliane,quello di John Woo(voto 7) che ambienta a Pechino una sorta di favola tra una bimba ricca ed una povera. Interessante l’episodio di Kusturica(Voto 6) che grazie al suo modo carnevalesco e giocoso di fare cinema stempera il dramma nell’ironia rendendo piu’ accettabile la sorta di un ladruncolo gitano. Pessimi gli episodi degli Scott,padre e figlia insieme,(Voto 4.5),girato benissimo con una fotografia stupenda è pero’ un prodotto totalmente privo d’anima ed il messaggio che lancia tramite una trama onirica ma noiosa è scontato...bruttissimo anche l’episodio italiano di Venerato(Voto 4) che affoga il tutto nello stereotipo della microcriminalita’ napoletana affidando il compito di guidarci per mano in questo squallido mondo ad un protagonista che definire insopportabile è riduttivo. Eccessivamente patetico l’episodio del franco-algerino Charef alla ricerca della lacrima facile(Voto 5). Un ensemble riuscito parzialmente ma che merita comunque rispetto anche negli episodi meno riusciti.