american sniper regia di Clint Eastwood USA 2014
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american sniper (2014)

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locandina del film AMERICAN SNIPER

Titolo Originale: AMERICAN SNIPER

RegiaClint Eastwood

InterpretiBradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Kyle Gallner, Navid Negahban, Keir O'Donnell, Max Charles, Brando Eaton, Brian Hallisay, Sam Jaeger, E.R. Ruiz, Eric Close, Owain Yeoman, Marnette Patterson, Cory Hardrict, Chance Kelly, Chance Kelly, Leonard Roberts, Eric Ladin, Emerson Brooks, Evan Gamble, Assaf Cohen, Tim Griffin, Sammy Sheik, Robert Clotworthy, Reynaldo Gallegos, Zack Duhame

Durata: h 2.12
NazionalitàUSA 2014
Genereazione
Tratto dal libro "American Sniper" di Chris Kyle
Al cinema nel Gennaio 2015

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film American sniper

Il cecchino Chris Kyle viene inviato in Iraq con una sola missione: proteggere i propri compagni. Grazie alla sua precisione millimetrica e alla sue gesta eroiche salverà innumerevoli vite guadagnandosi il soprannome di "Legend". Tuttavia, la sua reputazione cresce anche dietro le linee nemiche facendolo diventare uno degli obiettivi primari. Nonostante ciò, riuscirà a far ritorno a casa scoprendo che la guerra è qualcosa che difficilmente riuscirà a lasciarsi alle spalle.

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Voto Visitatori:   6,81 / 10 (191 voti)6,81Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Miglior montaggio sonoro (Bub Asman, Alan Robert Murray)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior montaggio sonoro (Bub Asman, Alan Robert Murray)
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Voti e commenti su American sniper, 191 opinioni inserite

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gemellino86  @  05/01/2015 20:05:43
   8 / 10
Non è il migliore film di Eastwood ma mi è piaciuto tanto. Una storia di un soldato americano che è un cecchino professionista. Bravo Cooper. La prima parte però l'ho trovata un po' pesante. Abbastanza lungo ma bello. Anche il libro non deve essere male. Violento ma non crudo. Forse a volte è retorico e decisamente patriottico. Da vedere.

Giovans91  @  05/01/2015 15:15:37
   9 / 10
CAPOLAVORO! Non volevo aspettare la fine della recensione per annunciare una simile esclamazione, perché penso che senza questa indicazione, che ai miei occhi pare ancora riduttiva, sarebbe stato difficile riuscire a far percepire il mio entusiasmo tramite le semplici parole che da qui in poi verranno a seguire.

Chris Kyle, 'la leggenda', il più letale cecchino della storia recente americana, ovvero per l'esercito USA il famoso American Sniper. Colui che è stato impegnato in quattro estenuanti missioni in Iraq nei primi anni duemila. Questa è la sua storia.
Clint Eastwood prende da parte la star Bradley Cooper e lo cambia esteticamente e caratterialmente, facendolo immedesimare in un militare semplice del Texas che si trasforma in un soldato implacabile sui tetti di Baghdad. Bradley Cooper fa una performance eccellente, convincente e veramente sentita, così come Sienna Miller, nel ruolo della moglie di Chris Kyle.
Una regia maestosa quella di Clint Eastwood, alta scuola tecnica di un cinema classico. Tecnicamente il film offre magnifiche inquadrature e scene ricche di tensione. Questo nuovo lavoro di Eastwood denuncia le atrocità della guerra, in entrambi le parti coinvolte, senza mezze misure.
American Sniper è tecnicamente l'ennesima conferma che il suo regista è da questo punto di vista, indiscutibile.
Pellicola che vuole mostrare la vita di Chris Kyle e di coloro che lo circondano, amici, familiari e soldati, tralasciando invece tutte vicende politiche e le varie strategie di guerra. Analizzare un unico soggetto e ampliarlo su un grande scenario come quello della guerra è una cosa che ho apprezzato e amato di questo film.
Soffriamo con Chris, per la sua vita e per il rischio di perdere la sua famiglia, lo osserviamo nel suo percorso emotivo interiore, dagli abissi reali a quelli post-traumatici che ogni reduce porta con se.
Il film rappresenta un'occasione di riflessione, il regista infatti evidenzia come l'inferno e l'orrore della guerra, una volta che siano vissuti direttamente, possano facilmente mutare e non solo in una mera dipendenza fisica, ma anche in un'etica e morale.
La pellicola inoltre, offre uno spunto riflessivo anche sulle conseguenze psicologiche subite da Kyle, continuamente terrorizzato dagli incubi della propria esperienza.
L'epilogo mi ha sconvolto e scioccato, mi ha lasciato senza parole, un finale inaspettato che ricorderò per sempre, uno dei più commoventi e tecnicamente perfetti visti in un film, una sequenza che fa rabbrividire per quanta delicatezza e maestria Eastwood ci mette, tragica e struggente. Il regista sceglie però di non mostrare tutto della fine della 'leggenda'. Forse ovvio a questo punto dire che il vero male è quello celato nei propri confini.
Kyle non era affatto immune agli effetti di natura psicologica generati dalla guerra, ma per un'assurda ironia del destino, la beffa si compie proprio a casa, lontano chilometri dalla sanguinosa guerra che lo ha visto protagonista.

Questo è un film da vedere, perché io lo ritengo uno dei migliori degli ultimi anni. "American Sniper" sono sicuro che conquisterà il cuore di tutti, come ha conquistato il mio, e spero anche quello dell'Oscar Academy.
Indimenticabile.

pinhead88  @  05/01/2015 14:35:25
   4½ / 10
Non sono un grande fan del cowboy in pensione ma i film su questo tema mi divertono da sempre e incondizionatamente, perciò avendo visto il trailer ero convinto che il mio primo film del 2015 doveva essere questo, invece che Big Eyes o Gone Girl.

Il film ovviamente risulta impeccabile, come sempre Clint fa bella figura con i suoi compitini scartavetrati, a parte qualche imperdonabile errore tecnico, come l'ombra della mdp, il boccale di birra mezzo vuoto e poi mezzo pieno, ecc. La passione però non si sente neanche un po'.
Non c'è originalità, si respira un clima datato e polveroso come il deserto in cui è ambientato.
La sceneggiatura è come una patata lessa, gialla e tiepidina, lasciata bollire per più di due ore in una brodaglia insipida e annacquata.
Quello che doveva essere poi il fulcro della storia(vera), ovvero il cambiamento psicologico del cecchino esaltato, viene approfondito in due minuti su due ore e un quarto, e per di più in maniera superficiale.
Non ci sono quindi caratterizzazioni, né drammaticità.
Stessa cosa per il finale. Imbastito in dieci secondi con tanto di sviolinate patriottiche e foto-ricordo penose dell'eroe americano.
Inoltre il personaggio della mogliettina acida e imbecille fa cascare le palle ancora di più.

Sono uscito dalla sala completamente amorfo e insoddisfatto, un film che non mi ha stimolato in alcun modo, nè lasciato nulla a livello emotivo da poterne piacevolmente discutere a fine visione.
Non c'è neanche una morale, tipica dei film del genere, magari è una presa per il cùlo o un film nichilista e non me ne sono reso conto.
Fatto sta che non mi è piaciuto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2015 01.44.03
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  05/01/2015 13:27:08
   6½ / 10
Tecnicamente un buon film, non il migliore di Eastwood, regia quasi impeccabile e anche il crescente pathos nella sfida tra i due cecchini mantiene viva l'attenzione dello spettatore.
Bravo Bradley Cooper, che incarna perfettamente questo eroe americano, di cui francamente ignoravo l'esistenza.
La retorica ed il patriottismo del film sono davvero eccessivi e spesso irritanti, questi sono certamente gli elementi peggiori.

rox special  @  05/01/2015 03:08:11
   7 / 10
Rumore eccessivo per quello che è indubbiamente un bel film ma che non è assolutamente un capolavoro e nemmeno il migliore del regista.
Clint Eastwood, nonostante la veneranda età, si destreggia molto bene dietro la macchina da presa (la sfida fra cecchini tiene incollati alla poltrona e la sparatoria in mezzo alla sabbia è fantastica). Tecnicamente quindi nulla da eccepire. American sniper è sicuramente un film dotato di ritmo, pathos, scene di guerra ben realizzate e che scorre veloce fino alla fine senza mai annoiare.
Dall'altro lato delle bilancia rimane però un film molto "americano" nel senso dispregiativo del termine. Clint decide di voler raccontare solo il meglio dell'eroe americano, concentrandosi a volte troppo sul perbenismo americano e sulla figura dell'eroe senza macchia e senza paura.
Menzione particolare per Bradley Cooper, vistosamente ingrossato per la parte, che dimostra ancora una volta di essere un attore molto versatile.
In definitiva merita sicuramente una visione ed è sicuramente un ottimo film per cominciare questo 2015 che sarà un anno ricco di cinema.

romrom  @  04/01/2015 21:43:04
   8 / 10
Solito massiccio Clint alla regia, con un Cooper veramente (in)credibile Alcune scene veramente toste a livello emotivo. Sicuramente da vedere.

bullet  @  04/01/2015 21:18:10
   10 / 10
Clint Eastwood monumentale. Bradley Cooper a livelli stratosferici. Coinvolgimento emotivo al massimo. Leggo di commenti con scritto americanata, patriottismo all'eccesso e immagine degli americani buoni e arabi cattivi troppo esaltata. Ma siete andati a vedere un film dell'ultramericano Clint che narra di una storia vera di un soldato americano in guerra. Ma cosa vi aspettavate? Che gli arabi risultassero i simpatici della situazione? Che si contestasse l'intervento americano in Iraq? Allora avete sbagliato film. Penso che si sia solo voluto raccontare una storia vera, e per quanto mi riguarda il risultato è stato veramente fenomenale. Grazie Clint.

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Luca1977  @  04/01/2015 20:39:57
   9½ / 10
Per me uno dei migliori film di guerra in assoluto! Bradley Cooper straordinario!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/01/2015 20:04:00
   7 / 10
Dio, Patria e Famiglia. Sono le poche ed essenziali coordinate con cui è cresciuto Chris Pile e all'interno di questo sguardo semplice, magari un po' ottuso, in cui si muove la vita e le imprese di questo cecchino americano dei Seals. Uno sguardo appunto univoco eppure ambivalente nelle sue conseguenze che già il trailer fa intravedere nella sua indubbia efficacia, sospesa fra l'orrore e il sollievo. Una sequenza forte, inframmezzata dal flashback in cui viene introdotto il personaggio di Chris. All'apparenza il racconto mi è sembrato lineare e classico, tipico del cinema di Eastwood, ma non si può fare a meno di notare che dietro tale linearità, avviene una progressiva sconnessione con il reale, unita ad un altrettanto progressivo svuotamento dell'uomo Pile a vantaggio del soldato Pile. L'ambivalenza dei gesti e di situazioni del campo di battaglia si ripresentano nella vita civile (la quasi aggressione nei confronti del cane, l'atteggiamento minaccioso nei confronti dell'infermiera), tanto da dover riposizionare il proprio precario equilibrio nell'aiutare i reduci per riprodurre le condizioni del campo di battaglia, cioé di salvare le vite dei propri commilitoni. Una parabola dal finale tragico quanto beffardo.
Vero è che la guerra in Iraq e le sue conseguenze erano state già trattate sia da De Palma (Redacted) e dalla Bigelow (The Hurt Locker), ma con le dovute differenze perchè Il film di De Palma si muoveva sulla molteplicità dello sguardo stesso e nella Bigelow la guerra diventa assuefazione ed annullamento dell'individuo.
La regia di Eastwodd si conferma solida anche se non mancano elementi di compiacimento stilistico (il percorso della pallottola verso l'avversario Mustapha), Cooper molto bravo con una recitazione mai sopra le righe ed anzi utilizzando molto i mezzi toni: forte, risoluto ma mai eccessivamente spaccone o tantomeno fanatico.
E' un film che presenta più ambiguità di quello che mostra, segno forse dei dubbi politici del regista stesso, diviso dalla giustezza dell'intervento bellico ma conscio delle tragiche conseguenze dello stesso. La sequenza della tempesta di sabbia, l'annullamento di ogni sguardo e muoversi alla cieca è forse l'abisso in cui l'America è precipitata e ancora non risollevata. Non il migliore Eastwood, pur sempre un signor film.

venetoplus  @  04/01/2015 19:52:39
   8½ / 10
La domanda e: ma come caxxo ha fatto a maturare cosi' tanto il Clint regista negli ultimi 40 anni ? (il suo debutto e' del '72)
Ennesima grande prova di maestria. Due ore di tensione continua, quasi palpabile. Trasportare su pellicola una biografia (xke' di questo si tratta) e' sempre un'opera difficile, specie se la persona in questione e' assai controversa. Cooper (finanziatore del film) Incarna l'anima del patriottismo stelle e strisce con una prova maiuscola... Fanno impressione i chili di muscoli messi su per interpretare questo uomo, soldato, padre, statunitense, bovaro, solitario, formidabile cecchino. Propaganda??? Naaaaaa... Becero spot guerrafondaio? Naaaaa... Fredda analisi di una guerra che stiamo vivendo ancora.. giorno dopo giorno.. ora dopo ora.. e che, come dice il protagonista sconsolato, nessuno segue piu'.. nessuno sembra sapere che c'e' tranne i soldati e i loro, affranti, parenti. Che ci piaccia o no, che vi piaccia o no ma e' cosi'... God bless Clint!!

Botticciolo  @  04/01/2015 19:33:28
   7½ / 10
Il mio 2015 cinematografico non poteva cominciare meglio: film crudo e spietato al punto giusto, emotivamente molto coinvolgente. Tolgo però mezzo punto poichè a mio parere l'ultima parte del film, ovvero quella successiva al ritorno di Kyle dal quarto turno di guerra, è stata trattata in maniera eccessivamente superficiale e sbrigativa. Fossi stato Eastwood, l'avrei approfondita anche a costo di sottrarre qualche minuto alle scene di guerra.

marcogiannelli  @  04/01/2015 18:39:35
   7 / 10
buon modo di raccontare una storia vera, Clint riesce a non cadere nell'americanata e, seppur racconti la storia vista dalla parte degli americani, ci sono alcune scene poco patriottiche. Ad esempio quella in cui il cecchino avversario esce di casa lasciando moglie e figlio, la stessa situazione in cui si trovava il protagonista..siete due militari, siete nella stessa condizione...o quando il protagonista è costretto a sparare a donne e bambini, è parte integrante della caratterizzazione di una guerra che non fa sconti a nessuno.
ottimo comparto tecnico, mi hanno esaltato le viste delle città islamiche così particolareggiate e la scena della tempesta di sabbia.
ottimo Cooper, distrugge il resto del cast dimostrandosi un buonissimo attore. Ne ha messa su di massa per fare questo film
molto belle le scene finali, tratte da filmati veri

Buba Smith  @  04/01/2015 17:46:04
   5 / 10
Non mi è piaciuto.

Splendida interpretazione di Cooper, un grande attore, totalmente versatile, e perfetto per la parte, ma il risultato comunque non mi è piaciuto.

Sicuramente un film di spessore, ma troppo pesante per i miei gusti

ferzbox  @  04/01/2015 14:30:42
   6½ / 10
Io penso che bisogna vedere questo film da due prospettive diverse; una legata strettamente al lato cinematografico e l'altra al confronto con una fetta di storia e attuale presente assai terrificante e ben più complesso di come vogliono far credere queste produzioni americane.
Comunque,considerando che il film era diretto da Clint Eastwood,me l'aspettavo benissimo una cosa del genere e quindi ho cercato di godermi la storia tollerando alcune patine scontate.
Se non si cerca niente di documentaristico o un'analisi scrupolosa delle guerre in Oriente il film è diretto più che bene; non si associa ai classici canoni commerciali di Hollywood,ma anzi cerca di far immergere lo spettatore in un mondo che non si discosta più di tanto dalla realtà(pignoleria esclusa); da una parte è un'elemento che non mi è dispiaciuto; non che mancassero le solite scene smielate e sbandieramenti vari sul "perbenismo" americano,però il personaggio di Chris Kyle era portato su schermo in modo piuttosto realistico(considerando pure che Bradley Cooper è un'attore che non reputo neppure accio....tutt'altro).
Di positivo c'era anche la regia,la fotografia ed il ritmo; tutti e tre questi elementi rendevano la pellicola di buona fattura,facendo scorrere piacevolmente la visione e creando un discreto interesse.
Purtroppo il problema principale è il solito fanatismo americano che trasforma alcuni eventi del passato in qualcosa di diverso da quello che è la realtà;tutto il buonismo dei soldati americani(di Chris Kyle in particolar modo) e alcune scene che mostravano eventi particolari quali la strage delle torri gemelle,erano sempre presentate in modo distorto,trasformando la guerra tra Oriente ed occidente nella classica lotta dei cattivi contro buoni; in realtà la verità e ben diversa e non sopporto molto questa ipocrisia stomachevole.
L'ho visto come un film piuttosto interessante e meno costruito di quanto avrei creduto.....ma fino ad un certo punto....ed è questo il più grande malus di questa pellicola.

Wen0m  @  04/01/2015 13:01:08
   6½ / 10
L'idea era molto originale, raccontare la storia di Chris Kyle, uno dei migliori cecchini dei Seals, corpo d'elite della Marina degli Stati Uniti.
Tecnicamente lineare e lucido, il film secondo me prende una direzione sbagliata. Diventa troppo convenzionale, un film di guerra come se ne sono visti diversi, realizzato bene ma che mostra poco di innovativo. Invece, sarebbe stato molto interessanti approfondire il "mestiere" del cecchino: gli stati d'animo, la meccanica mentale e le emozioni che accompagnano un uomo chiamato a svolgere un compito così peculiare. Sarebbe stato interessante e, soprattutto, qualcosa di inedito o quasi. E invece, quella parte viene relegata ad un paio di iniziali accenni e mai più approfondita.
Peccato, perchè poteva diventare un grande film, e invece si accontenta di essere tecnicamente buono.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  04/01/2015 12:19:52
   6 / 10
Una storia vera (ma non un documentario) che consente al regista di sondare le ombre che più lo aggradano. Clint non fa questo, intarsia il suo omaggio senza sbandare dal patriottismo che ha palesato incondizionatamente più volte. Confeziona un prodotto cinematografico sobrio e lineare, senza concedere e concedersi parentesi fragili e non prive di nodi e tecnicamente più che buono. Ma essendo un prodotto cinematografico e non il giudizio su una vita vissuta e reale, questo cinema privato di eventi e concentrato sul distaccamento di realtà sarebbe stato più interessante per lo spettatore (cineadepto).

saffanu  @  03/01/2015 22:25:37
   7 / 10
Dal punto di vista tecnico niente da dire: eccellente il solito Clint dietro la macchina da presa e altrettanto eccellente i solito Bradley Cooper davanti. Detto questo resto un po' perplesso dal significato di quanto mostrato, si perché mi pare evidente che questo NON sia cinema di intrattenimento. E' il film di un regista americano che non ha mai nascosto di credere che la violenza in determinati momenti sia necessaria, è un film che racconta la storia vera di un eroe americano dei nostri giorni, un soldato più che eccellente. Ed è decisamente un film di parte. Tuttavia la prima impressione è che il messaggio sia un po piatto, su questo piano il già citato The Hurt Locker era decisamente superiore. In fondo abbiamo un soldato che viene dalla classica famiglia texana, che si comporta come ci si aspetta che si comporti un eroe, che ha problemi a ritornare alla vita di tutti giorni come ogni normale reduce che ha visto gli orrori della guerra. Niente di nuovo se non il fatto che questo soldato è un soldato perfetto, un supereroe, un Capitan America in carne ed ossa. E le sue imprese eccezionali non sono fiction, ma storia. Questo deve bastare. Questo è un atto dovuto ed onesto da parte di un Clint Eastwood che ritiene doveroso esaltare con questo lungometraggio un uomo che è un esempio per un certo tipo di America. Uno può non essere d'accordo con la filosofia di Chris Kyle, o di Clint Eastwood. Però questo film descrive egregiamente questa filosofia ed è per questo che vale la pena vederlo

Wilding  @  03/01/2015 20:48:42
   9½ / 10
Ancora un capolavoro del buon Vecchio Clint alla regia. Se avesse scelto da subito di fare il regista chissà quanti capolavori avremmo avuto. Non sbaglia un film e non ci resta che pregare che il buon Dio lo mantenga forte altri cent'anni!

Gherez  @  03/01/2015 15:20:37
   9 / 10
Il film narra la storia di un militare, al che un militare non pensa, agisce per il proprio paese che lo demanda ad un incarico giusto o sbagliato che sia. In America il senso patriottico è innato e quindi inutile criticare le motivazioni della guerra. Sapevo cosa avrei trovato nel momento in cui sono entrato in sala, unico dubbio se si cadesse in sterili retoriche che invece non ho visto al che giungo al mio voto!! Da vedere!!!

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  03/01/2015 10:30:05
   8 / 10
Bel film. Prive di senso le critiche di chi ne condanna il fantomatico "americanismo"...è tratto da un libro scritto da un soldato, che sistema di valori poteva avere...

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/01/2015 22.25.43
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faber  @  03/01/2015 10:02:30
   8½ / 10
PREMESSA: il film racconta di una storia realmente avvenuta, e lo fa rimanendo aderente all'autobiografia del protagonista.
Quindi, per tutti coloro che hanno commentato sentenziando che è sbagliato esaltare le uccisioni e sfoderando false morali, considerate che il film non vuole indottrinare nessuno, ma raccontare una storia vera, pur scherandosi dal punto di vista americano. Discutere sull'opportunità o meno di scendere in battaglia è un discorso troppo complesso e che esula dalla recensione di una pellicola, ma pensate anche che senza tiratori scelti come il protagonista, la guerra poteva durare di più e con conseguenze peggiori per entrambe le parti.
Detto questo, il film per quanto mi riguarda è sotto molti aspetti eccellente: scenografia, musica, recitazione dei due protagonisti e regia sono al top, come ci si aspetta dai film di Clint. Azzeccata la sceneggiatura che si divide tra il campo di battaglia e la vita familiare del protagonista senza soluzione di continuità, segno di un'esistenza che mescola confondendole due realtà parallele sino ad arrivare alla collisione finale nella mente del personaggio, costretto a trovare un punto di incontro tra le due. Molto ben girate le scene dei combattimenti (specie quello finale), un po' piatte le parti di vita quotidiana, specie nelle dinamiche tra marito e moglie (lui perennemente concentrato sulla guerra, lei sempre tesa a riportarlo alla realtà).
Uscito dalla sala e nei giorni successivi ogni tanto ripenso al film, segno che ti lascia dentro un'impronta. Ed è questo ciò che ogni bel film dovrebbe fare.

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Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  03/01/2015 02:01:11
   6 / 10
non male, eastwood ormai è una macchina cinematografica di livello altissimo. Narrazione, struttura, abilità, tecnica eccelsa.
C'è tanto in questo film, ma a parte qualche noioso e superficiale ritratto domestico, mancano le domande sul contesto storico-bellico che vivono i personaggi e con loro un pianeta intero. Possibile che il protagonista Kyle e l'autore del film, Clint, non si siano fatti la domanda delle domande: Chi e per cosa l'America è andata in guerra. Possibile che nei 1000 giorni di missione in Iraq il nostro cecchino e il nostro mitico regista, non si siano posti una domanda così importante. Lo sta facendo un popolo intero negli USA, si stanno chiedendo cosa e chi ha buttato giù le twin towers e ha iniziato la terza guerra mondiale facendo milioni di vittime innocenti. Oggi che sempre più montano le prove che gli USA dei Bush, degli Obama, dei McCain, dei Wolfowitz e dei Rumsfeld siano artefici e deus ex machina del terrorismo islamico, ultimo il misterioso e superorganizzato ISIS, Clint ci propone l'agiografia di un cecchino, eroe, ma ottuso, mettendo da parte qualsiasi IL TEMA che avrebbe fatto di un film ben realizzato un CAPOLAVORO. Peccato, ma forse Clint fa parte di quell'America che preferisce mettere la sporcizia sotto il tappeto e fare finta che prima o poi nessuno se ne accorgerà mai.

gantz88  @  02/01/2015 23:00:22
   7½ / 10
bello anke se è troppo simile a the hurt locker( ke lo preferisco...)secondo me clint doveva concentrarsi di più sul trauma del personaggio dopo kè è ritornato, a costo di far durare il film qualke minuto in più

aladar  @  02/01/2015 20:25:58
   5½ / 10
Tecnicamente ben fatto e ben recitato, anche se niente di emozionante ne che mi verrebbe voglia di rivedere. Moralmente davvero triste e scorretto, rappresenta l'aspetto più sbagliato dell'americanismo, eroi e difensori del bene contro i cattivi.
Solo che questo eroe per salvare soldati americani uccide 160 vite umane.
Fortemente discutibile e politicizzato, ve lo sconsiglio non vi perdete nulla.

steocx  @  02/01/2015 18:51:52
   6½ / 10
niente di che,sottolinea argomenti triti e ritriti cooper bravino ma niente piu pensavo che Eastwood raccontasse una storia piu profonda ed emozionante invece ne esce un racconto scialbo e lineare come un binario noioso,anche le scene della guerriglia sono insipide dopo aver visto film come black hawk dow! per non parlare poi del patriottismo americano dove noi siamo l'ultimo paese che puo apprezzarlo.
peccato anche perche mi sono accorto dopo che era gia uscito The Imitation Game,sarebbe stato meglio credo.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  02/01/2015 17:08:54
   6 / 10
Vista la media e i commenti entusiastici, credo che siamo ancora in pochi in Italia ad aver visto Homeland.

In ogni caso. Il film mi è sembrato solo un discreto film di guerra, senza pike di interesse e con uno svolgimento meccanico e lineare che poteva essere tranquillamente accorciato di una mezz'ora. I 4 turni in cui si suddivide il film, sezionando la vita di questo comune cecchino dei SEAL, sono sempre uguali, salvo che il soldato assiste, come ci si poteva aspettare d'altronde, alla morte di alcuni suoi amici. Le sicurezze vengono meno, tranne il fatto che comunque gli iracheni sono delle merde. Belle le scene col padre, ma anche queste comunque non si sottraggono a una esistenziale normalità, cui il cinema non riesce a conferire alcuna spettacolarità, grandezza e dignità. Di fatto non sapevo che questo soldato fosse davvero esistito una volta sulla Terra. E mi dispiace per la fine imbarazzante e cattiva che ha dovuto fare. Ma sul finale ho capito perché questo film non presentasse l'intelligente creatività delle storie a cui Eastwood ci ha abituato. E' la storia di un soldato. Non mi entusiasmano, specialmente se raccontate attraverso le lenti di un esaltato. Il trailer come al solito ha funzione decettiva: credevamo che il cinema americano avesse bruciato i suoi demoni, bypassando quella dicotomia manichea che da sempre ha contraddistinto l'etica americana nei confronti della guerra e specialmente del "nemico". Ancora una volta, le serie tv sono davanti al loro maschio progenitore.

Scuderia2  @  02/01/2015 12:10:02
   6½ / 10
American Sniper percorre sentieri di guerra già battuti,puntando il mirino sulla figura affascinante del cecchino per creare un diversivo.
Non è comunque una novità,se si pensa al Barry Pepper di Save Private Ryan,al grandissimo La Sottile Linea Rossa passando per lo stesso Shooter.
Non parliamo comunque di un soldato qualunque ma di una vero eroe americano,ed è proprio su questo alone patriottico che punta Eastwood.
La storia vede i suoi punti d'acme nei momenti di guerriglia urbana con Chris Kyle impegnato con l'ottica di precisione del suo M40.
Girati e musicati da urlo.
Ma sono pochi.
Probabilmente per non rendere ripetitivo lo svolgimento,ma così facendo emergono altre insidie.
Si alternano 4 campagne irachene con altrettanti ritorni in famiglia atte a rappresentare il bilico tra il soldato simbolo e il soldato alienato.
La cosa però causa cali di tensione proprio quando l'adrenalina stava gorgogliando.
Il film tende un po' al piatto,questo è quanto.
Il finale si gioca comunque un'ottima ultima cartuccia e inchioda la sala alla poltrona fino all'ultimo dei titoli di coda.
Chris Kyle è una Leggenda.
Il film che ne descrive le gesta,no.
Però avrà sempre il merito di aver fatto conoscere questo tipico ragazzone texano, grezzo e fedele al secondo emendamento,fuori dai confini USA.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/01/2015 12.27.19
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Oibaf  @  02/01/2015 03:28:36
   8 / 10
L'ho aspettato per giorni ed oggi sono andato a vederlo con molta attesa e curiosità. gran belle ambientazioni, con un combattimento finale che ti lascia a bocca aperta. La storia del personaggio viene tratteggiata come solo il grande Clint sa fare.

maxroller  @  02/01/2015 02:33:47
   9½ / 10
Che dire... sono senza parole, gran regia, fotografia e ambientazioni. Cooper monumentale. Mi è strapiaciuto per tutto. Poche volte capitano film cosi coinvolgenti. Non perdetelo.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  01/01/2015 23:06:47
   8 / 10
Eastwood studia il genere bellico,lo viviseziona e riesce a creare un ritmo tutto suo.
Un uomo da seguire in tutti i suoi turni nel territorio nemico.
Passo a passo,Bradley Cooper si sdoppia,adotta una tecnica da manuale.
Da interprete passa a personaggio,il tutto durante lo svolgimento del film.Il Chris Kyle in bilico fra la sete di sangue e il coronamento del sogno americano.
Casa,famiglia,orrori della guerra.
2 case:gli accampamenti fuori Baghdad e in Texas
2 famiglie:quella composta da moglie Sienna Miller e due figli,e quella formata dai suoi commilitoni.
Il Chris chiamato leggenda,160 uccisioni con il suo fucile di precisione.Una posizione scomoda per lui,lui che viene venerato dai compagni e temuto dalla moglie.
Clint Eastwood,con l'aiuto di un montaggio fluido e senza cali di ritmo,si rende conto che per tenere desta la nostra attenzione deve anteporre la scorrevolezza al racconto biografico,specialmente quando si deve trasferire in immagini la tensione che si respira nell'area urbana islamica.
Ci si concentra sul protagonista,ma il protagonista vive una realtà che lo disturba,lo scuote e lo devasta psicologicamente.Anche se le espressioni sofferte vengono mascherate da uno spirito combattivo di ferro.
Non vengono filmati i momenti soft e quelli tipicamente action,e li si differenzia nella pellicola.I due toni si confondono e si fondono,non riescono più ad acquistare una propria identità e qui entra in gioco una suspense non indifferente.Si cammina sempre sul filo del rasoio,e per chi non conosce la storia vera dell'uomo divenuto mito e carnefice,l'ultima parte è una vera e propria lezione sul come generare il thrilling,il brivido dell'attesa per un evento o una conclusione esemplare,per chiudere il film in bellezza insomma.
E state pur certi che c'è tutto di questo e anche di più.
Ai titoli di coda lo stupore era dipinto sui visi di chi era con me in sala.
La soundtrack minimale,tenebrosa,che tocca le corde delle anime straziate coinvolte nella guerriglia urbana,fa il resto.

Il 2015 inizia col botto.American Sniper rappresenta l'ennesimo cambio di rotta per Eastwood in fase registica,ma riesce ad essere travolgente come in molte altre sue sorprese cinematografiche

Andatelo a vedere.
Saluti da tnx.

Sestri Potente  @  01/01/2015 19:55:00
   9 / 10
Eccellente prova di Bradley Cooper, diretto dall'inossidabile Clint Eastwood.
Una storia di guerra che racconta anche il lato umano del soldato, soprattutto i suoi rapporti con la famiglia, resi sempre più difficili dai turni in guerra.
Bellissime le ambientazioni e la fotografia, avvincente il duello a distanza con il cecchino siriano Mustapha (praticamente il Kyle dei terroristi).


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Sarà una delle pietre miliari cinematografiche di questo 2015.

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