In uno stabile popolare di Milano vivono i due Tarantino, madre vedova e figlio. Immigrati dal Sud, i due hanno perduto il capofamiglia. Non potendosi mantenere con la misera pensione, si sono organizzati per fare sedute pseudo-spiritiche. La Tarantino è decisa a dedicarsi un poco alla volta alla parte più abbiente della sua clientela. Sicuro che la madre conosca autentici segreti della magia e non soltanto trucchi, il figlio la costringe a rivelargli i misteri dell'arte e poi se ne serve. La vittima preferita è Marisa, una ragazza che, prossima al matrimonio ma molto dubbiosa sulla positività del decisivo passo, accede più volte a chiedere lumi alla maga. In una di tali circostanze, il giovane fa cadere l'incauta ragazza in uno stato di isterismo e la violenta. Nel frattempo, il neo-stregone semina il panico nel quartiere provocando incidenti di vario genere. Quando poi Marisa rivela alla signora Tarantino di essére incinta, questa si dichiara disposta a farla abortire. Nel giorno fissato, per volontà del ragazzo, vengono convocate numerose persone, ignare circa i motivi dell'invito: sono tutte ridotte in stato di incoscienza. Marisa muore nel corso delle pratiche abortive. Il giovane si da alla fuga. La signora Tarantino, uscita per rintracciarlo, incappa in un tafferuglio e viene colpita.
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