boyhood regia di Richard Linklater Usa 2014
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boyhood (2014)

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locandina del film BOYHOOD

Titolo Originale: BOYHOOD

RegiaRichard Linklater

InterpretiPatricia Arquette, Ellar Coltrane, Ethan Hawke, Lorelei Linklater, Tamara Jolaine, Evie Thompson

Durata: h 2.45
NazionalitàUsa 2014
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2014

•  Altri film di Richard Linklater

Trama del film Boyhood

Il protagonista è Mason, che insieme con la sorella Samantha, intraprenderà un viaggio emozionante e trascendente attraverso gli anni che vanno dall'infanzia all'età adulta.

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Voto Visitatori:   7,64 / 10 (70 voti)7,64Grafico
Miglior attrice non protagonista (Patricia Arquette)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior attrice non protagonista (Patricia Arquette)
Miglior film drammaticoMiglior regista (Richard Linklater)Miglior attrice non protagonista (Patricia Arquette)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Richard Linklater), Miglior attrice non protagonista (Patricia Arquette)
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Voti e commenti su Boyhood, 70 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

topsecret  @  07/10/2024 14:37:53
   7 / 10
Un buon film, interessante, ben diretto e ben interpretato, capace di regalare una visione coinvolgente e densa di sentimenti. Un percorso di vita, di formazione e di consapevolezza.
Merita la visione.

Febrisio  @  19/04/2024 19:43:47
   7 / 10
Bel film che un po come fatto con prima del tramonto e prima dell'alba si basa soprattutto su una genuinità dei protagonisti. Sa rendersi interessante nei discorsi che in questo caso trattano le peripezie di una famiglia su un lasso di tempo molto dilatato.

Mauro@Lanari  @  13/11/2022 18:24:28
   5 / 10
Sono "già nella Storia del cinema" pur'i 16mm girati da Warhol fra il 1963 e il '64: "Sleep", "Kiss", "Eat", "Blow Job", "Empire", camera fiss'anche per ott'ore e cinque minuti. Ma non sono considerati capolavori della 7a arte. Ciononostante Warhol dimostrav'ancora un senso della misura ipotizzando che "in the future everyone will be world-famous for 15 minutes": un quarto d'ora, non 2 or'e 40. Linklater tesse un'apologia della "banale e in fondo splendida quotidianità d'ogni giorno" (se è quotidiana, non può ch'essere d'ogni giorno) senza motivare tal'elogio d'uno yankeeismo rassegnato alla routine qualunquistica e dove la leggerezza di tocco registico non si distingue dall'impalpabilità del presunto lirismo. "Mentre ridipingono le pareti di casa prima di andarsene via, Mason cancella le righe con le quali la madre ha marcato sul muro la sua crescita in altezza nel tempo: [...] una scena che con pochissimo riesce a riempire gl'occhi di lacrime. Ed è creata con sensibilità sottilissima, come tutti gli altri momenti in cui 'Boyhood' mostra la sua anima più toccante." Ma se sono gli stessi protagonisti a rimanere per primi apatici, indifferenti, ebeti dinanzi all'evento, perché dovremmo sentirlo noi un "colpo al cuore"? Cos'è, fruizione proiettiva? L'unico cas'emblematico di dissapore tra figlio e padre è quando Hawke racont'a Ellar d'aver venduto l'auto che, secondo quest'ultimo, gl'era stata promessa come regalo per il suo 16° compleanno. E Hawke afferma di non ricordare una simile promessa. Ma un tempo che passa senza lasciare tracce, ricordi, memorie, ferite non può ch'essere antidrammatico e antidrammaturgico. N'esce un documentario asettico sull'odierna famiglia allargata, con l'immancabil'epilogo sul "cogli l'attimo" estremizzato sin'all'attimo che coglie noi. Filosofema davvero vertiginoso.

Goldust  @  07/04/2021 18:16:26
   7½ / 10
Ci sono film dove sembra non succedere niente ed invece il ciclo degli eventi messo in campo dal regista ( qui anche sceneggiatore ) riesce a rapirti, lentamente ed inesorabilmente, grazie a banali meccanismi narrativi che esaltano la semplicità del quotidiano. E che, soprattutto, riesce ad andare oltre alla pur geniale idea di raccontare un percorso esistenziale effettivo di 12 anni - tanto è durato il progetto di Linklater con lo stesso cast e la stessa troupe impegnate ogni anno nelle riprese di questo medesimo film - per restituirci uno spaccato sociale di un'America "normale" osservata dagli occhi privilegiati di un ragazzino prima e di un adolescente dopo. E regalandoci - cosa non secondaria - sprazzi di verità cristallina e di genuina commozione ai quali forse, visti i canoni ormai standardizzati del cinema contemporaneo odierno, non siamo più abituati ad assistere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  05/03/2021 01:51:04
   8½ / 10
Una parabola epica, dodici anni di riprese; per due settimane all'anno la macchina da presa di Linklater segue il coming-of-age (infanzia e adolescenza) di Mason Evans Jr. e di sua sorella Samantha (Lorelei Linklater, figlia del regista).
Era impossibile ottenere un film convenzionale da un progetto di tale respiro: Boyhood e' vita, colta nella sua piu' pura essenza, portata al cinema. E il cinema, come mai nella storia era accaduto, si fa di essa narratore. Senza scadere nell'operazione documentaristica o nel cinema-verité: Boyhood non e' un film sulla vita di Ethan Hawke, di Patricia Arquette o di Ellar Coltrane. Ma si puo' respirare a pieni polmoni l'evoluzione di tutti loro dietro ai propri personaggi fittizi: il progetto di matrimonio definitivo fra documentario e cinema di finzione. "A little bit like time-lapse photography of a human being".
Non si puo' negare, Boyhood e' un film estremamente "normale", oserei dire quasi noioso; si puo' dire che l'ambizione superi il risultato effettivo, ma quel che e' certo e' che e' e rimarra' per sempre una delle operazioni cinematografiche piu' innovative ed importanti di sempre, un film che ridefinisce l'essenza stessa del Cinema e del suo processo creativo nonché la fruizione del medium cinematografico da parte dello spettatore. E questo e' indiscutibile.
Linklater aveva dato disposizioni a Hawke di completare il film se nel frattempo lui fosse morto. Menomale che non e' successo.

Javier81  @  20/02/2021 22:39:34
   7½ / 10
La bontà dell'idea di base e della realizzazione è indiscutibile, un esperienza più che consigliabile. SI viene catapultati in 12 anni di vita di una comune famiglia americana con i i suoi problemi e le loro soluzioni, e intanto sullo "sfondo" il tempo passa inesorabile...
12 anni di riprese, un progetto affascinante e unico, ma cIò che rende grande un film e qualsiasi altra opera sono le emozioni che riesce a trasmettere, e questo film lunghissimo per sua stessa natura riesce ad essere efficace a sprazzi, se non col contagocce, anche in virtù di personaggi e vicende volutamente "normali".
Sarebbe stato interessante avere un seguito. Almeno per me.

DogDayAfternoon  @  08/12/2020 16:22:06
   7 / 10
Tanto di cappello al coraggio per la rischiosa e originale idea: 12 anni di riprese con gli stessi attori, a testimoniare la crescita in tempo reale sia dei protagonisti del film che dei loro interpreti. Ma alla fine di tutto, quello che mi sono chiesto è: ne è valsa la pena? Tutto questo sforzo, il rischio di mandare in fumo anni di lavoro per qualsiasi motivo (in primis, chi può assicurare che dei bravi bambini attori lo saranno anche da grandi?), per girare una semplicissima storia di una qualsiasi famiglia comune americana?

Sta di fatto però che il film funziona, appassiona quel che basta, ha dei buoni interpreti, ma rimane più una trovata originale che un film da ricordare.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/10/2019 16:26:31
   8½ / 10
Esperimento unico nella storia del cinema, che ti catapulta dentro la vita di un nucleo familiare con le sue meschinità, fragilità, dolori, debolezze, amori, come fosse un lungo racconto di Carver. Ci si sente quasi degli intrusi a spiare le vicende di Mason e della sua famiglia, e la continua sensazione di disagio non è altro che la riprova di un esperimento riuscito perfettamente: è valsa la pena aspettare 12 anni.

gemellino86  @  26/03/2019 15:51:53
   9½ / 10
La vita in un film. Si racconta la storia di un bambino diventato poi ragazzo e il suo cammino attraverso il passaggio nell'età adulta. Narra la situazione difficile in famiglia che lo trova costretto a vivere con la madre e la sorella rischiando di avere comportamenti poco maschili come lo smalto nelle unghie. Queste cause sono dovute soprattutto alla mancanza di un padre e per l'appunto a una figura di uomo. Forse andava approfondito di più l'aspetto drammatico della vicenda e di psicologia da parte del protagonista. Inoltre avrei anche preferito un finale più amaro. Sarebbe potuto essere un vero capolavoro ma ci va soltanto vicino. Mi ha stupito Patricia Arquette che infatti ha vinto pure un oscar. Assolutamente da non perdere.

DarkRareMirko  @  21/07/2018 22:53:41
   7½ / 10
Mi è piaciuto ma, come sottolineato da qualcuno, non innova ne racconta nulla di nuovo (ed è qui, nella sua banalità, che, del resto, il film è vero e credibile).

Bravi attori (c'è pure Hawke, attore feticcio del regista, che qui, ancora una volta, spiazza con qualcosa di originale), durata lunga (ma il film ne annoia ne risulta pesante; comprensibilmente, Linklater stesso ne è stato coinvolto per vari anni) per un'opera interessante ed ambiziosa.

Non sapevo dell'Oscar all'Arquette; qui l'attrice offre un'interpretazione convincente e realistica. E' un'attrice che non mi ha mai fatto impazzire, ma che nemmeno mi ha mai deluso troppo; ben venga la premiazione allora.


MDP puntata sul reale che, per certi versi, assomiglia sempre più ad una prigione internazionale dalla quale è impossibile uscire, e nella quale tutti abbiam gli stessi pensieri, facciam le stesse cose (belle o brutte che siano), ecc..


Premiato anche a Berlino.

Thorondir  @  17/03/2018 12:33:18
   7 / 10
Lunga epopea di Mason dall'infanzia all'adolescenza: la storia di un bambino che diventa ragazzo e uomo e della sua famiglia. La storia un po' turbolenta tra separazione dei genitori, continui trasferimenti e le personali insicurezze di chi cresce.

Il film di Linklater ha il grande pregio di aver scelto sempre gli stessi attori nel corso degli anni. Originale. E gli attori funzionano piuttosto bene, specie la Arquette. Eppure il film, seppur godibile e interessante nelle sue quasi tre ore, non riesce mai a decollare, non riesce mai ad andare oltre il semplice racconto di una storia di vita. Ok, dietro ci sono rimandi politic, c'è l'accenno alla crisi del 2007-2008, ma tutto rimane appunto sullo sfondo, in bilico tra una nostalgica atmosfera indie e il tiro più facilotto in grado di piacere a tutti. Ma proprio per questo è un film coraggioso, ma incapace di scoccare bene tutte le frecce del proprio arco.

daaani  @  13/08/2017 00:23:41
   6 / 10
Una vita in un film.
Difetti: patriottico e lungo, too much.

krystian  @  11/08/2017 18:48:46
   6½ / 10
Mh, l'ho trovato molto semplice, lungo, con tanti stereotipi americani, senza colpi di scena o spunti di originalità, infine si salva ben poco, qualche interpretazione, alcuni dialoghi e basta. Ammetto che un progetto del genere della durata di 12 anni meriti un encomio, nondimeno non credo che lo riguarderei e onestamente dopo la visione mi ha lasciato ben poco…

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  01/08/2017 16:21:33
   8½ / 10
Sicuramente uno dei film più importanti degli ultimi vent'anni. Una pietra miliare. A distanza di mesi mi ricordo ancora intere scene e l'ho visto una sola volta. Straordinario nella sua semplicità, formalistico ma senza dimenticare un efficace quanto archetipico storytelling famigliare.
Mai titolo fu più azzeccato: si racconta un arco esistenziale, più che una storia. Non c'è bisogno di essere narrativamente pirotecnici, basta un gruppo affiatato di attori che credono nella ancora sublime arte del cinema. Linklater ha una mente superiore, lavora sul tempo come nemmeno la televisione riesce a fare.

yeah1980  @  04/07/2017 11:50:12
   9 / 10
Progetto incredibile realizzato magistralmente, dialoghi bellissimi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/02/2016 19:48:51
   8½ / 10
Da premiare l'idea e la realizzazione. Il film scorre e fluisce come la vita: prodigioso il modo in cui il fisico cambia, le metamorfosi quotidiane vengono mostrate senza compiacimenti. Si potrebbe obiettare che in fondo Boyhood non racconti nulla di così speciale, che la trama sia priva di eventi realmente significativi se li avessimo visti in qualunque altro film. E probabilmente è vero. Ma l'obiettivo di Linklater è un altro, ovvero assottigliare sempre più la barriera tra finzione e realtà. In tal senso, questo film va premiato senza pensarci due volte.
Bravissimi tutti.

demarch  @  16/01/2016 13:25:57
   9 / 10
Ohibò che popò di film che mi capita tra le mani.
Sono pienamente d'accordo con tutto quello che viene scritto nel trailer, in particolar modo con "non c'e' mai stato nulla di simile a questo film"
La storia fa provare una vasta gamma di emozioni durante tutta la sua lunga durata, senza pesare mai.
La cosa eccezionale e'che non c'e'trucco e non ci sono costumi, e'tutto così "reale" da togliere il fiato.
Ancora una volta sottolineo che Linklater fa film per tutti, senza una vera trama, questa volta quasi un documentario.
Per quanto mi riguarda uno dei film più belli che ho visto

Paolo70  @  29/11/2015 18:08:32
   8 / 10
Film molto realistico su vicende familiari ambientato negli Stati Uniti. Molto scorrevole, nonostante il film sia abbastanza lungo, non annoia quasi mai. Bravi i protagonisti. Ottima regia e l'ambientazione delle riprese.

guidox  @  01/11/2015 15:07:29
   7½ / 10
ovviamente l'idea che sta alla base del film e il lavoro svolto per realizzarlo è già di per sè motivo di grande interesse per una visione.
poi qualcosa funziona e qualcos'altro un pochino meno (non dico che si doveva creare un thriller, ma mi sarebbe piaciuta un po' più di originalità nello sviluppo della trama), ma la cosa che ovviamente cattura è il cambiamento dei protagonisti nei dodici anni effettivi di riprese, anche solo a livello anagrafico e che si rivela in tutta la sua forza.

adrmb  @  14/08/2015 09:43:25
   6 / 10
Il mio voto non mira assolutamente a svalutare l'idea di base (che reputo bella) e i vari impegni registici, si basa esclusivamente su una mera considerazione soggettiva, ovvero: un film così spiccatamente ambientato nella quotidianità senza davvero alcun tocco di originalità nello svolgimento, nei rapporti interpersonali, nel medium utilizzato, non riesce proprio a coinvolgermi.

Poi oh, sarò magari superficiale e ignorante, ma davvero non ho proprio colto alcuna riflessione filosofeggiante sullo scorrere del tempo; per tutta la durata della pellicola continuavo a pensare che avrei potuto ottenere lo stesso risultato recuperando i vecchi filmini d'infanzia e montandoli a riprese di adesso.

Salvo solo l'aver usato gli stessi attori per dodici anni (poter assistere al loro invecchiamento è stato interessante) e quegli inevitabili tocchi di universalità in cui inevitabilmente ti riconosci (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ad esempio)
Oh, premio anche la canzone 'Hero'. Mi è rimasta in testa diversi giorni dopo la visione della pellicola.

unpoeta67  @  26/07/2015 11:45:40
   8 / 10
leggero capolavoro che scivola leggiadro nella visione se si guarda alla " vita" come ad un misterioso miracolo pieno di magia gioia e tristezza.
la durata è lunga secondo alcuni ma quanto è lunga una vita del resto? Forse ci sofferma poco su alcuni punti ma a mio avviso questo è un piccolo capolavoro che , nell'ambito della cinematografia non va assolutamente perso.
Un voto eccellente a Hawke, sempre delizioso nelle sue interpretazioni, ottima l'arquette, bravi gli altri . Insomma, idea strepitosa ovviamente, sono d'accordo con alcuni sul ragazza " che è capitato" , che potremmo definire non sempre " preferito" , ma i giovani non sono forse così?....

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  05/07/2015 17:29:33
   6½ / 10
Film ben realizzato , ma sinceramente i momenti decisivi della vita del ragazzo non sono stati riportati !
Gli esami decisivi a scuola , la sua prima volta , le vacanze con gli amici...non so ma un film sul l'adolescenza come questo avrei aggiunto altri spunti.
Bravi gli attori.

Alex22g  @  26/04/2015 16:28:21
   10 / 10
Film splendido nella sua essenzialità . Mostra una vita ordinaria ed alcuni dei momenti salienti che formano i personaggi. Di fatto è stato molto interessante seguire lo scorrere del tempo sui personaggi e la loro evoluzione. Un racconto di formazione che fa della sua semplicità la sua forza, e che personalmente ho apprezzato tantissimo per via dell'immedesimazione che è riuscito sucitare in me. Non vi aspettato un opera bella a livello di trama, ma bensi' una sorta di sguardo alla vita di qualcun'altro . Ottimo il cast,musiche e la fotografia. Ho preferito la recitazione di Ethan Hawke a quella della Arquette, che comunque si dimostra sempre su alti livelli, ma è proprio il personaggio a non stimolare più di altri . Finale fantastico, con una piccola trovata che soltanto in pochissimi hanno notato e ve la scrivo sotto spoiler :)

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

eruyomè  @  23/04/2015 16:17:25
   6 / 10
Delusione colossale. Non posso dare di meno, perchè obiettivamente non è un brutto film, e l'idea è veramente originale. E tanto di cappello per la realizzazione, non penso sia stata una cosa facile.

Detto ciò, cosa rimane? Una prima parte, quella dell'infanzia, davvero ben fatta, con momenti anche commoventi. Ma poi comincia a scadere presto nella noia, nella banalità, nella retorica. Il finale poi, orribile.
Io poi ho cordialmente detestato il protagonista con tutte le mie forze, dall'adolescenza in poi. Di un'antipatia rara. E infatti all'inizio il film funziona anche perchè non ci si concentra solo intorno al suo ombelico di ragazzetto figo, ma ci sono situazioni, personaggi ben più interessanti di lui.

Peccato, ma facendo la media tra le due parti non posso dare di meglio. E nemmeno voglio, un'ottima idea sprecata così non merita di più, è anche troppo, per quel che poteva essere e non è stato.

Oskarsson88  @  20/04/2015 01:11:25
   8 / 10
Particolare, o meglio, unica, questa opera cinematografica che riprende 12 anni di vita "reale" di due ragazzi cresciuti con i genitori separati. Nonostante la durata apparentemente spaventevole il film non risulta affatto pesante. Peccato abbia vinto solo un oscar.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  18/04/2015 19:22:37
   8 / 10
Interessante progetto, che prevede le riprese nell'arco di dodici anni, un impegno notevole. La sceneggiatura in realtà non dice nulla di nuovo, tuttavia nel complesso risulta piacevole, denotando una certa sensibilità.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  12/04/2015 19:39:45
   8 / 10
un'esperienza di cinema così innovativa non può solo che essere premiata ...
di per sè la storia mescola elementi già visti e soprattutto nella prima ora la storia ci mette un pò a ingranare la marcia,ma poi col passare del tempo e degli eventi tutto prende forma ,così come è la nostra vita che con gli anni e le scelte trova le sue vie.
Questo fa pensare assai..
Ottima prova di tutti gli attori che si sono detti entusiasti del progetto e i fatti lo dimostrano.
Finale dolceamaro..non strappalacrime,ma che fa tanto riflettere..

Macs  @  12/04/2015 16:12:49
   9 / 10
Un "film" che è una straordinaria riflessione sul tempo, sulla vita e sul loro significato, o meglio sulla sua mancanza. "Film" tra virgolette perché Linklater riesce nel miracolo di dirigere un'opera di fiction con tutti gli espedienti della settima arte (montaggio, colonna sonora, effetti, ecc.) facendola sembrare un documentario di vita vissuta, uno spaccato della vita di una famiglia normale colta nei momenti di passaggio, di crescita, di formazione. Personaggi con cui immedesimarsi è talmente semplice da sembrare la cosa più naturale possibile; li ho amati tutti, ma se posso dire il mio preferito, direi Ethan Hawke che ha offerto un'interpretazione eccezionale negli anni, maturando anche come attore, e donando al suo personaggio una straordinaria umanità. Le musiche poi sono splendide e azzeccatissime, la canzone "Hero" su tutte. Questo "film" è un vero spettacolo per gli occhi e per l'anima, un'opera unica perché capace di trasmettere emozioni come solo la vita vera sa fare.

jake1234  @  11/03/2015 17:22:26
   9 / 10
Un'esperienza cinematografica senza precedenti.

Tuco ElPuerco  @  10/03/2015 16:04:51
   7½ / 10
Dare un voto che è sullo stesso parametro per tutti i film è davvero difficile,forse anche ingiusto. Ho appena dato il mio commento a Birdman, stesso voto , eppure è un film che non c'entra nulla con questo, non tanto quanto trama o tecnica.Sono due progetti, due qualità diverse .
Vedo scritto "l'idea è geniale ma la storia è incolore", beh dipende da cosa ci si aspetta dalla storia di un film.Andiamo sempre al cinema rigonfi di aspettative, formate da critiche di gente che ha già visto il film ( ma che no per questo puo' avere giudizi uguali ai nostri se siamo abbastanza indipendenti),trailers , trend subconsci dei generi (anni 80 commedia sentimentale significava "Voglia di tenerezza" o ,8 commedie su 10 assomigliavano a Voglia di tenerezza )Cosicchè una mosca bianca , non risulta piu' come di COLORE BIANCO ma incolore, in un modo di mosche "color mosca".
Questo è un progetto ed un film che mi ha lasciato un qualcosa dentro che non credo altri film lasceranno mai, e credo che questo fosse il fine di Linklater.
Che poi questa sensazione sia grande, piccola,forte,tenue, per me ha relativa importanza.
Cio' che conta è che è rara,forse unica.

barone_rosso  @  07/03/2015 17:52:16
   6 / 10
Come hanno già scritto altri, buona l'idea di sviluppare il film su una decade, molto meno interessante invece il film stesso... L'unica scena degna di nota è quella dove il compagno della madre dà in escandescenze spaccando i bicchieri, tutto il resto è noia.

ValeGo  @  02/03/2015 11:37:25
   7 / 10
La crescita di un bambino raccontata attraverso la sua reale maturazione fisica e psicologica. Personalmente ho trovato interessante l'indagine della metaformosi che ognuno di noi attraversa tramite l'utilizzo degli stessi attori, il passaggio dai giochi dell'infanzia al college, la vita che scorre fino al culmine di una delle ultime scene in cui la madre si rende conto che anche per lei il tempo è passato, inesorabile ed esordisce in un pesante "pensavo di avere più tempo". Perchè, in effetti, il tempo (e il suo scorrere) è relativo e variabile a seconda della fase che stiamo vivendo: da piccoli e fino a una certa età sembra che non passi mai, l'età adulta e gli adulti stessi sembrano così lontani e irraggiungibili; poi arrivati a una certa soglia il tempo vola senza nemmeno accorgersene e in un batter d'occhio ci ritroviamo grandi e ad aver vissuto le tappe importanti della vita. E questa durata "variabile" del tempo si può ritrovare anche nella lunga durata del film. Nel complesso un bel film. Avrei gradito un'indagine un pò più approfondita anche sulla vita sessuale del ragazzo che resta sempre ai margini e che è, invece, un aspetto fondamentale della crescita individuale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/03/2015 16:27:57
   7½ / 10
12 anni di riprese, 3 lunghissime ore di film. A tratti la visione risulta pesante, anche per la mancanza di una trama, la vita stessa dovrebbe essere la trama. Forse pretenzioso, ma comunque un esperimento cinematografico unico nel suo genere.
Data l'originalità, merita senz'altro una visione.

Silvia888  @  01/03/2015 15:39:12
   8½ / 10
Meritava l'Oscar. Coinvolgente, emozionante, reale e realistico. Assolutamente da vedere!

TheGame  @  27/02/2015 15:47:15
   6 / 10
Lo sguardo di Linklater si pone sulla platea, ma il suo esperimento trova forza, nel mancare le svolte, quello che noi vorremmo, invece, vedere, riuscendo così a dilatare il tempo e a renderlo protagonista enfatizzando quella che è poi la sua caratteristica con più risonanza mediatica.

corey  @  21/02/2015 00:34:05
   6½ / 10
Non capisco la presenza tra le nomination per miglior film all'Oscar di quest'anno.. Promuovo essenzialmente l'idea del film in 12 anni ma per il resto non mi ha convinto a pieno, a tratti anche noioso, niente di eccezionale..

floyd80  @  20/02/2015 16:58:25
   8 / 10
12 anni di vita in celluloide.
12 anni raccontati con maestria ed eleganza, con lo spettatore che vede i protagonisti crescere e si rispecchia in loro e rispecchia tutto lo scibile...l'essere bambino, l'adolescenza, l'età adulta, il ritrovarsi, il separarsi...
Il tutto viene fatto con naturalezza e senza mai quelle esagerazioni figlie dei giorni nostri.
Bellissima la colonna sonora (la storia del Black Album dei Beatles è geniale) e bravissimi gli attori, tutti.

Elmatty  @  16/02/2015 14:45:16
   7 / 10
Boyhood è la vita.
Una fetta di 12 anni della storia di una famiglia americana del Texas.
Il progetto è molto ambizioso ed assolutamente originale ma il risultato non è all'altezza delle aspettative.
Non può essere il semplice pretesto di girare il film in 12 anni per gridare al capolavoro come molti critici del settore hanno detto.
Sicuramente c'è un enorme significato intrinseco all'interno della pellicola quale un inno alla vita, che può farci capire come le situazioni si possono evolvere in una famiglia in un modo che nemmeno noi risiamo a cogliere.
Il problema è che questa pellicola non ha una trama, è semplicemente 12 anni di una normale famiglia del Texas con tutte le felicità e problemi comuni a molte di esse nel mondo.
2 ore e mezza di film così però risultano alla lunga noiose nonostante le buone intenzioni.
Sicuramente gli attori sono ottimi e si nota fin da subito una grande affinità creata in anni di girato insieme, una regia abbastanza anonima e semplice come la storia raccontata.
Più che un film è un'esperienza cinematografica da vivere questo Boyhood, un bel progetto che però non ottiene i risultati che forse sperava di ottenere in termini di coinvolgimento.
Un 7 lo vale tutto, avrei dato anche di più ma non posso perché mi ha un po' annoiato durante la visione ed il mio voto non sarebbe veritiero.

pernice89  @  16/02/2015 13:56:18
   7 / 10
Sicuramente è un film da premiare per l'originalità del fatto di seguire in tempo reale la crescita dei personaggi. Non male anche la colonna sonora. Però, per il resto, niente da segnalare. Storia fin troppo piatta, senza una trama. Capisco che il tema centrale era il fatto che il film è stato girato in 12 anni per seguire la crescita degli attori che impersonificavano i personaggi, però un minimo di storia sotto ci sarebbe dovuta essere. Quindi non male ma mi aspettavo meglio.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  10/02/2015 17:37:17
   8 / 10
Che Linklater sapesse sfruttare il decorso temporale per l'opera d'arte era palese, la trilogia dei 'Before...' offre notevoli spunti alla biunivoca trama principale (che poi è fittizia), sul cambiamento che il mondo ha subito negli ultimi 20 anni anche perchè se c'è una qualità in Linklater è quella di arricchire le sceneggiature di dialoghi che valicano i confini più disparati, abbozza di politica per poi passare in nochalance a discutere di musica e tecnologia, talvolta la misura dell'intellettualità può arrivare anche ad ammorbare (come in 'Waking Life').
Trilogia che testimonia anche il grado di levatura narrativa del regista, pochi rulli, piani sequenza che frazionano il film in pochissime scene a scandire l'arco di una singola giornata, incontriamo 3 tappe dei protagonisti dal fugace incontro in treno che verrà sostanzialmente sbocciato in amore vero e proprio soltanto 10 anni dopo all'uscita del romanzo di Jesse, fino alla soglia dei 40 coniugi con figli al seguito, trilogia che mostra il processo di invecchiamento fisico di Jesse e Celine, e in Boyhood ha avuto la brillante idea di rendere ancora più sottile il flusso temporale riprendendoli anno dopo anno, dal 2002 anno in cui lavorava già col suo attore feticcio Hawke sulla sceneggiatura del 2° capitolo dei 'Before...' mantenendo in gestazione l'opera per una dozzina d'anni.
La riuscita del film non è dipesa meramente da questa interessante idea benché ne venga radicalizzato l'intero copione, il tutto è svolto in maniera naif, un documento dal vivo senza trama, riprende lo scorrere del tempo sulla pelle della famiglia di Mason Evans, Linklater fotografa la formazione del ragazzo 'qualunque' non c'è alcun evento che lo renda particolare, non c'è 11 settembre che si presenta a minare le sicurezze dell'America, o un lutto che ne sconquassa il baricentro famigliare, Coltrane non ha alter ego fa se stesso (e tra l'altro ha avuto buon occhio Linklater a suo tempo sulla scelta del bambino).
Insomma è un retaggio che Linklater si porta dietro dal principio da 'Slacker' passando per "Dazed and Confused" 'Suburbia' alla trilogia, continuando ad innovarsi sperimentando, focus che prendono come soggetti vari ritratti sulla provincia americana.

Rollo Tommasi  @  04/02/2015 20:34:06
   8 / 10
Favorito agli Oscar, non potevo perdermelo.
Adoro Ethan Hawke dai tempi di Gattaca e Patricia Arquette per la serie tv Medium ed in questa parte sfoderano una performance che trasuda realtà.
Il progetto cinematografico è ambizioso (12 anni di riprese con lo stesso cast che evolvena nell'età e nella maturazione artistica), ma affrontato con passione ed umiltà dal regista Linklater, senza leziosismi e senza fastidiosi retorismi americani.
La dipendenza da alcolici, che ricorre in molti film americani, ne esce ulteriormente demolita...
Inquieta riscontrare le fortissime differenze di cultura tra Italia e USA nella gestione del futuro dei giovani ...

folco44  @  18/01/2015 11:05:08
   8 / 10
Film veramente godibile, i comportamenti e lo stile di vita sono molto americani ovviamente. Ammirevole la costanza del regista di impegnarsi per 12 anni per raccontare la crescita di Mason.
Finale e colonna sonora deliziosi.

McLovin  @  17/01/2015 11:02:09
   6 / 10
Ho sempre seguito con molto interesse Linklater,. Da sempre un filmaker brillante, tanto nei suoi progetti più "indie" (la famosa trilogia) quanto in ambito mainstream (School of Rock per dirne uno), ma non posso non considerare questo Boyhood come il suo peggior film. Di certo vincerà tutti i premi possibili ed immaginabili, ma più per l'originalità del concept che per reali meriti artistici (anche se le interpretazioni sono molto buone, in particolare la Arquette in una parte che mette impietosamente in risalto i segni del tempo). In particolare evidenti problemi di sceneggiatura probabilmente inevitabili per un'opera che abbia avuto un periodo di gestazione tanto lungo. Film godibile ma che spesso gira a vuoto e che lascia poco o nulla.

marcogiannelli  @  17/01/2015 00:20:13
   8 / 10
Un film che non è un film, ma uno spaccato di una vita comune, come tante delle nostre...non succede nulla in questo film, si vive e basta
Il voto è tutto per l'idea e l'interpretazione, dà tutto un senso di pace ma allo stesso tempo di angoscia

alieno1979  @  16/01/2015 19:06:24
   5 / 10
bel progetto ma mal realizzato, si guarda fino alla fine solo per vedere i cambiamenti somatici degli attori e non certo per la storia ma cmq me lo aspettavo, non sono stato mai un gran fan del regista Richard Linklater con i suoi tramonti e albe.

s.boffelli2  @  15/01/2015 20:45:58
   9 / 10
Un film sulla vita, sul tempo, sui cambiamenti che ognuno di noi deve affrontare. Emozionante, ottima colonna sonora e idea geniale di sviluppare il film con gli stessi attori.

davmus  @  03/01/2015 22:07:38
   6 / 10
Film che non mi ha "detto/dato" niente....

Clint Eastwood  @  03/01/2015 18:22:48
   7 / 10
Non è l'effetto cinematografico ad avere la meglio sul film, ma il tempo.

Buono, apprezzabile anche per via del soundtrack orecchiabile.

krypton  @  03/01/2015 17:56:44
   9 / 10
Boyhood è un film davvero ambizioso: seguire due fratelli dalla loro infanzia all'età adulta sull'arco di 12 anni. A parte la complessità della realizzazione di un tale concetto, era soprattutto difficile creare una storia lineare che potesse tener conto dell'evoluzione dei protagonisti. Linklater ha vinto questa sfida; Boyhood é davvero un ottimo film. La storia è semplice ma è uno straordinario viaggio nel tempo, dalla spensierata età infantile alle prime esperienze da adulto di un giovane ragazzo americano. E forse la magia più grande di questo film è quella di farci rivivere, attraverso Mason, la nostra storia di vita.

Un film assolutamente da vedere, consigliato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  02/01/2015 12:59:43
   7½ / 10
Impresa coraggiosa e unica questa di Linklater. Ingaggiare degli attori per dodici anni e arrivare alla fine riuscendo perfettamente nell'impresa. Mica roba da poco, voglio dire! A dire il vero già Lars Von Trier aveva pensato una cosa simile prima di lui, iniziando un film nel '91 con l'intenzione di finirlo per il 2024... ho i dubbi di vederlo finito però...
Questo Boyhood comunque è proprio una bella storia, è così vera che non sembra nemmeno una sceneggiatura (infatti mi sto chiedendo se è stata scritta o no). Ci accompagna per mano perché si rivolge un po' a tutti noi, noi abbiamo passato infanzia e adolescenza allo stesso modo, e quasi facendolo apposta, il film termina nello stesso momento del mio presente ora.
Un film pieno di stimoli nelle emozioni, negli sguardi e nelle musiche scelte, infatti per me è stato un divertimento indovinare i brani.
Ottimo input la disillusione finale della madre. L'unico problema è che io lo avrei fatto durare un po' meno; è stato dato un po' troppo spazio al Mason adulto e poco al Mason bambino.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  31/12/2014 16:46:02
   8 / 10
Un film sul tempo, sulla vita, sulla crescita.
L'evoluzione del protagonista è un'evoluzione senza troppi colpi di scena, è un'evoluzione totalmente contemporanea, normale.
Un film ben girato ed egregiamente interpretato dall'intero cast.
Intelligente e pensato.

Light-Alex  @  27/12/2014 12:02:57
   7 / 10
Life in America today

Un lunghissimo viaggio nella giovane vita di un ragazzo americano dei giorni nostri. Senza trama, solo lo scorrere del tempo. Dall'infanzia fino alla giovane maturità. Uno sguardo sul mondo, l'America con i suoi trascorsi politici, le illusioni e le paure di una generazione, i rapporti familiari.
Un articolato racconto di una vita-tipo degli anni duemila.

Un film interessante e che merita una visione, anche se probabilmente le conclusioni non sono poi così originali o entusiasmanti e spesso e volentieri nel film si scivola nei classici cliché della società americana.
La necessità inoltre di percorrere più di 10 anni di vita di una persona, così nel dettaglio, lo rendono un film abbastanza lento e che alcuni potrebbero dire "non decolla mai" nel senso che la narrazione rimane costante per due ore e mezza su un certo livello e ritmo e non si alza mi.

Quando si scopre che gli attori sono stati effettivamente gli stessi per lunghi 12 anni di gestazione del film (a tale proposito vi consiglio di leggervi il percorso di questo film senza che sia io a spiegarlo) "Boyhood" acquista un'altra dimensione di film sperimentale.
Personalmente l'ho trovata una scelta interessante e coraggiosa anche se sinceramente la fatica di portare avanti per 12 anni questa storia non è totalmente ripagata. La storia è quella, il messaggio è quello. Se a metà film ci fosse stato un avvicendamento con altri ragazzi protagonisti non mi sarei strappato i capelli. Il mantenere gli stessi attori forse aiuta lo spettatore ad immedesimarsi e il cast a vivere in maniera più sentita e più corale il film, ma a conti fatti il film resta quello che è, si sarebbe potuto girare anche in sei mesi.

looking-glass  @  14/12/2014 14:02:27
   7 / 10
E' sicuramente un bel film sulla vita, il tempo scorre durante la pellicola e i protagonisti mutano sotto i nostri occhi.
Durante la visione, senza sapere nulla, mi meravigliavo di come i bambini in particolare fossero sempre molto simili durante le varie età. Ho trovato il progetto interessante vista la scelta di girare il film durante gli ultimi 12 anni. rispetto alla norma cinematografica in cui vengono usati attori di diverse età che si somigliano abbastanza per ovvi motivi di tempi lavorativi. Ne esce fuori una sorta di docu-film, l'unica pecca secondo me è che vista la lunga durata mi aspettavo qualche picco in cui l'attenzione venisse catturata maggiormente, la storia scorre sicuramente bene ma un po piatta.

Saifer  @  08/12/2014 21:13:31
   8½ / 10
Molto bello, tocca i tasti giusti, con una strenuante leggerezza tratta temi serissimi. Questo dualismo lo rende un film come pochi, il finale commuove, fa riflettere e lascia con l'amaro in bocca. Complimenti a Piff, sia come attore che come voce narrante. Palermo spiegata da un palermitano, va visto, anche solo come reperto storico

aiemmdv  @  08/12/2014 11:36:59
   8 / 10
Un film sull'essere e crescere di ognuno di noi poiché la vita racchiude in se il più grande spettacolo mai concepito.

TheLegend  @  01/12/2014 02:33:55
   9 / 10
Un film che racconta la vita in un modo splendido,senza strafare, ma riuscendo ad essere comunque di una potenza disarmante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/11/2014 16:02:57
   9 / 10
Linklater sembra veramente ossessionato dal tempo, basti pensare alla trilogia incentrata su Jesse e Celine che copre l'arco di oltre vent'anni dei personaggi e la loro evoluzione nel corso del tempo. Qui invece pur avendo una storia fittizia resa straordinaria proprio dal suo quotidiano vissuto con toni generalmente misurati, c'è non solo l'evoluzione fisica dei personaggi e degli attori che il fattore tempo fa evolvere o imbolsire, ma un'evoluzione caratteriale proprio determinata dal più semplici dei racconti di formazione: affrontare la vita. E non si può non tenere conto dell'evoluzione stessa del suo protagonista che attraverso il suo sguardo ci mostra la sua storia. Coltrane certamente non era un attore professionista quando venne scelto e girando solo per un periodo breve l'anno, sicuramente il regista adeguava la storia fittizia all'evoluzione fisica e caratteriale del suo attore nella sua vita reale, al suo vissuto. Forse è un mio pippone personale, ma adattare la storia all'attore è un'operazione che rimanda sottilmente al cinema di Cassavetes, di cui sono convinto, ma posso sbagliarmi, Linklater ha tenuto conto. Il film è straordinario e toccante in tutti i suoi protagonisti e non può non commuovere le lacrime di una madre tenace che vede partire il figlio minore e ritrovarsi nella prospettiva di un appartamento vuoto e sola, come può ispirare simpatia un padre scapestrato e godereccio come Hawke, ma al tempo stesso maturare senza snaturarsi eccessivamente ed essere sempre presente al momento giusto e con le parole giuste per i suoi figli.

CavaliereOscuro  @  16/11/2014 00:30:37
   4 / 10
Ok, un film in cui il regista si è fatto un mazzo così per portarlo al termine. 12 lunghi anni di riprese in cui tutto sarebbe potuto cambiare e rovinare il progetto. Belle le musiche che accompagnano la narrazione, discreta la fotografia. Ma poi? Quasi tre ore di film e una dozzina di anni di lavoro per cosa? Una soap opera che lancia il suo monito subliminale: "Problemi di coppia? Tenete duro che se vi separate le cose peggioreranno!". A me sembra poca roba. Tutto è scontato, tutto è noia.

Federico  @  12/11/2014 13:28:57
   9 / 10
condivido al 100% il commento che mi ha proceduto.

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/11/2014 13.09.07
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  11/11/2014 09:28:33
   9 / 10
Boyhood è un film di apprendimento ma anche della perdita, la perdita di quel paradiso infantile che ci protegge dalle insicurezze del mondo e poi ci lancia nel vuoto. Ci insegna che vivere è andare oltre, è dire addio a tutti quelli che amiamo, è accumulare oggetti che buttiamo una volta che questi perdono significato; che crescere è doloroso e che la vita ci rende più saggi ma anche più prudenti e molte volte dobbiamo rinunciare ad alcuni sogni per realizzare altri.
Il tempo come grande protagonista. Il tempo che guarisce (e genera) tutte le ferite, che impone un costante chiarimento nelle relazioni e che cambia inevitabilmente perche siamo noi che cambiamo. Non saremo mai gli stessi di ieri. Questo stesso "tempo" si intravede in tutti gli attori senza trucchi ne costumi; sono testimoni di qualcosa di straordinario insieme ai cambiamenti politici, sociali e tecnologici.
Un film senza un colpo di scena eccezionale ma semplicemente lo spaccato della vita di chiunque, di noi, di tutti. Una quotidianità percepita in modo speciale da una telecamera che cattura quei momenti speciali che, guardandoci indietro, saranno gli unici che ricorderemo.

Ho amato molto questo film

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/11/2014 20.06.26
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ZanoDenis  @  05/11/2014 18:11:01
   7 / 10
E' un film molto genuino, apprezzabile, anche per l'esperimento di girarlo in tempi separati, e devo dire che nonostante duri quasi 3 ore la visione è molto leggera e scorre via velocemente, anche a livello visivo l'ho trovato ben equilibrato, attenzione non è eccezionale, ma si difende, tuttavia, forse manca un po di mordente nella trama, data la lunghezza del periodo di vita riportato, molte situazioni non vengono approfondite e sono trattate secondo me superficialmente, il film punta molto anche sulle esperienze di vita, il rapporto con i genitori, cose che qualunque spettatore medio ha provato. Ovviamente, comprendo che il poco approfondimento è dovuto a questioni di durata, però non mi ha appassionato al massimo nonostante l'ho trovato gradevole.
Merita comunque una visione.

Giovans91  @  05/11/2014 14:48:35
   9 / 10
Questo film ha raggiunto l'obbiettivo di essere unico al Mondo. Essere ciò che nessun'altro film è mai stato prima. Un capolavoro cinematografico senza precedenti. Un inno alla vita, e come scrive williamdollace nel commento sottostante, 'La vita è il più potente spettacolo cinematografico'.
12 anni di ripresa, un percorso inteso che parte dal 2002 fino al 2013, dove ogni anno, in un periodo di tempo limitato e prestabilito, il cast e la troupe si è riunito per girare un pezzo di film, un pezzo di storia. Un lavoro enorme e rischioso, raggiunto con grande successo grazie alla determinazione di un uomo prima che di un regista, Richard Linklater, che ha creduto fortemente in se stesso, nelle sue scelte e nel suo lavoro, trasmettendolo con passione agli attori in maniera incredibile per tutti e 12 anni. Impossibile pensare il contrario.
Con una sceneggiatura lineare ed emotivamente coinvolgente, hanno realizzato un racconto di formazione spettacolare, fondato quasi tutto sul concetto di famiglia come elemento centrale nella 'boyhood'.
Una delle scene più belle del film la vediamo nella parte finale, la sequenza accompagnata dalla canzone dei 'The family year – hero', veramente difficile non commuoversi ed emozionarsi in quei minuti così intensi.
Le emozioni e le sensazioni sono alte per tutta la durata. Ognuno di noi ha una strada da percorrere, ognuno di noi arriva prima o poi alla meta stabilita. La vita bisogno viverla attimo per attimo, ogni singolo istante. "Siamo personaggi minori nella vita degli altri, ma gli altri possono essere principali nella nostra".
Film che tutti dovrebbero vedere. Una pellicola vera, pura e carica d'amore, realizzato con il cuore. Film che si fa ricordare, ti apre la mente e ti sprona a delle riflessioni importanti sulla vita e su te stesso. Ti arriva dritto al cuore.
Ognuno troverà poi da solo le proprie riflessioni dopo aver visionato il film. I critici lo hanno definito 'uno dei più importanti esperimenti cinematografici del nuovo millennio'. Un grandissimo affresco sull'essere ragazzi oggi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  03/11/2014 17:26:08
   8 / 10
La vita è il più potente spettacolo cinematografico.

Larry Filmaiolo  @  02/11/2014 11:44:53
   6 / 10
di nuovo mi stupisco della risonanza mediatica e sociale data a questo filmetto, che semplicemente calca una formula d'intrattenimento improntata sulla normalità del quotidiano e sull'immedesimazione nei personaggi e nelle situazioni. trasportate però nell'america dei pancake e del college che tanto ci piace. due ore e quaranta di "spaccati" di "vita" selezionati, qualche momento divertente, discorsi pseudo filosofici

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
un protagonista che (almeno per me) non può fare a meno di stare sul c.a.z.z.o, tutti gli ingredienti e le situazioni per una perfetta soap opera e un programma di mtv conditi con un pizzico di buon gusto e di intelligenza scenica, monta e costruisci ad arte e il gioco è fatto, la gente grida al capolavoro. capolavoro di realismo. mi dite una cosa, LA PRIMA SEGA? dove sta? è importante, la prima sega. apparte questo, il realismo è un'altra cosa, dai.

3 risposte al commento
Ultima risposta 03/12/2014 09.58.38
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dagon  @  01/11/2014 17:50:45
   8 / 10
Molto bello. Un film molto naturale, umano, in cui tutti possono riconoscersi, gestito da Linklater con leggerezza e profondità al tempo stesso. Dura 2 ore e 45', ma il tempo vola via, come se fossimo alla finestra della vita di qualcuno che conosciamo e forse specchio di una parte di noi. Complimenti a tutti.

pak7  @  31/10/2014 09:19:54
   8½ / 10
Non so quanti registi abbiano fatto una cosa del genere, probabilmente in pochi, Linklater ci ha provato, ha preso i suoi rischi e ha vinto. Dodici anni di vita vera raccontati, fanciullezza e adolscenza fino al raggiungimento dei 18 anni. Pellicola molto lineare che non dà molti "scossoni", la storia si è scritta da sola nella sua semplicità. Le due ore e quaranta volano via fino a uno splendido e significativo finale. Lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  31/10/2014 01:25:04
   8 / 10
Non so che fine abbiano fatto gli altri 15' ma si, il film e' magnifico. Ed e' esattamente tutto cio' che mi sarei aspettato di vedere. Linklater filma un Heimat americano che al di la' della sperimentazione stilistica si gusta per la semplicita' minimale, da racconto Carveriano, della storia. Ed e' una di quelle esperienze cinematografiche che se non ti cambiano la vita ti aiutano a vedere il mondo e te stesso in una diversa prospettiva. Anche se il tutto e' fortemente radicato nella realta' americana, dove le piccole citta' sono piccole province e le metropoli lontane dai sobborghi indicano grandi desideri da realizzare.
Ed e' un filo temporale ininterrotto ma fluido, anche se poi il regista commette un solo grande errore, comunica...troppo iniettando le pretese filosofiche ed esistenziali del suo cinema nelle fisime del suo protagonista. Troppo pretenzioso per i miei gusti. Credo che Boyhood si apprezzi nei tanti spunti correnti, ed e' dove il film diventa grandissimo. Per quanto fumoso verso l'epilogo (modello "Waking life") ma riflette sulla vita in tanti modi specifici antitetici e liberali. Tipo puo' una madre irregolare crescere bene i propri figli? O uno scapestrato essere un ottimo padre? Puo' la disciplina seminare odio quando il rigore colma frustazioni e poverta' intellettuale? O la virtu' della sapienza trasformarsi in insoddisfazione esistenziale? Vedi la vita per quella che e', senza trucchi ne' inganni.
Colonna sonora da Urlo (Dylan, i Beatles, ma anche Vampire Weekend, i Wilco, Arcade Fire, i Flaming Lips: che meraviglia!), e un momento particolare si segnala per la sua intensita', sulle possibilita' troppo longeve o precoci. Un figlio 18enne e una madre adulta sembrano entrambi, e allo stesso modo, vedere un"cerchio che si chiude"

franz91  @  28/10/2014 23:07:30
   8 / 10
Come descrivere poeticamente la realtà, pura e semplice, lontano dagli espedienti narrativi tipici del cinema, per rendere il tutto meravigliosamente umano.
Esperimento più che riuscito, solo applausi.
Imperdibile.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  26/10/2014 09:52:09
   9 / 10
Sensazionale.
Una biografia che sembra si sia scritta da sola nel tempo e che ci è stata confezionata sul grande schermo senza troppi ricami.
Regia molto attenta ai particolari seguendo anche quelle che erano le tendenze di ogni momento della loro crescita.

L'intento di far sembrare tutto così naturale è riuscitissimo.
La sceneggiatura sembra si sia scritta da sola senza apparenti forzature.

Non c'è una morale, non c'è un chissà quale messaggio.
E' il biglietto per un viaggio di 2 ore e 40 in cui si ripercorre la vita di un adolescente dei giorni d'oggi, e la cosa per me ha funzionato alla grande.

Bello, mi piace.

-Uskebasi-  @  23/10/2014 23:43:11
   8½ / 10
Un film fondato sul contratto della fiducia.
12 anni per farlo. Gli stessi attori per 12 anni. Alcuni da bambini a ragazzi sotto i nostri occhi.
Non c'è trama. E' la vita che va avanti, semplice vita che scorre.
Non ci sono nemmeno eventi importanti, tragici, determinanti, come ci si poteva aspettare. Si può dire che non succeda niente, la sceneggiatura probabilmente si scriveva al momento di girare. Eppure non annoia mai.
Le immagini sono talmente pure e genuine che sembra di vivere e di aver vissuto con loro.
Si inizia stesi su un prato con "Yellow"; si finisce seduti nella natura con il meraviglioso imbarazzo di un amore che nasce.
Inevitabilmente un film unico, forse irripetibile.
Il suo pregio e il suo limite si incontrano nello stesso punto.

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