Dal romanzo di Sy Bartlett e Beirne Lay Jr. Durante la seconda guerra mondiale giovane generale americano ha il compito di risollevare il morale dei militari del 918° Gruppo Bombardieri dell'VIII Corpo Aereo, ma non riesce a dimenticare di essere un uomo come loro.
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Forse uno dei primi film che trattano quello che in seguito verrà definito Disturbo da stress post-traumatico. Una buona regia, un ottimo cast affidabile, preciso e credibile, una buona resa visiva, integrata anche con filmati bellici dell'epoca, ne fanno un prodotto di sicuro interesse, coinvolgendo dall'inizio alla fine.
Il film ci mostra il "dietro le quinte" di una base di aviazione Americana nei pressi del confine Tedesco. Scrivo questo perche malgrado si parli di bombardamenti e di caduti tutta l'azione mostrata è all'interno della caserma tranne gli ultimi minuti. Malgrado questo non ci si annoia ma si vive con intensita' ogni attacco sapendo che non torneranno mai lo stesso numero di aerei partiti. La riuscita del film è sicuramente dovuta al grande Gregory Peck sempre cosi fermo nelle sue decisioni ma umano allo stesso tempo fino al collasso mentale. Un ruolo che solo uno con il suo carisma poteva rendere credibile.
Buon film bellico con un notevole Gregory Peck. Spettacolari le sequenze aeree. Un solo appunto: troppo lungo e ambizioso per essere un prodotto di massa
Importante film sulla rapporto dell'uomo nei confronti della guerra ( Seconda guerra mondiale ), drammatico e molto sentito anche se i concetti mi sembrano troppo forzati e nel corso del film si perde spesso l'interesse. Dinamiche le scene d'azione, tutte ben architettate. Il cast poi è uno spettacolo, con Gregory peck un gradino più in alto di tutti, davvero capace, emozionante e determinato.