cold comfort farm (1995)

Strano che questa commedia non abbia un singolo voto, non sarà famosissima ma è carina e non certo introvabile...
Che più british non si può si potrebbe dire!
Una favola, cinica e moderna, su celluloide incorniciata in modo elegante da John Schlesinger.

La protagonista (Kate Beckinsale) dopo essere rimasta orfana viene ospitata nella fattoria di alcuni parenti, la Cold Old Farm del titolo che nel film è chiamata "La fattoria scomoda"...una famiglia allargata composta da bifolchi che vivono in mezzo al disordine ed alla sporcizia.
La giovane, intelligente e furba, comincerà fin da subito ad imporre dei cambiamenti sia alla fattoria che agli stessi parenti e amici...riuscendo a far emergere in ognuno di loro il proprio talento e la voglia di vivere!

Una pellicola arguta ed intelligente che sa divertire, pur sempre in modo composto come la commedia inglese vuole, e allo stesso tempo insegna...che bisogna liberarsi dai pregiudizi ma sopratutto che ANCHE DAL LETAME NASCONO I FIORI ed infatti è metaforica la scena in cui lei partendo in treno verso la fattoria porta con se dei fiori e le viene detto "I fiori vengono dalla campagna"!
Insomma questi poveri sono incatenati a delle tradizioni e a delle leggende che li costringono ad una vita misera ed incompleta...l'arrivo di questa giovane dalla città rompe queste catene e porta freschezza e felicità nel grigiore di quell'angolo del Sassex...

Ho trovato che la sceneggiatura sia stata davvero ben realizzata imponendo uno stile narrativo che da la sensazione di aver di fronte un libro con immagini e voci...c'è davvero una struttura da romanzo sia nei ritmi che nelle immagini oltre che nei rilassati dialoghi.
Ottime interpretazioni di un cast tutt'altro che banale: una giovanissima Kate Beckinsale primeggia ma bravissimo anche il giovane playboy vaccaro interpretato da Rufus Sewell, non dimentichiamo poi il capofamiglia con il volto di Ian McKellen (che regala le sue straordinarie doti di attore teatrale) che da bravo predicatore minaccia la povera comunità ignorante di finire tra le fiamme dell' Inferno! Un pò sprecati forse Stephen Fry e la simpatica Miriam Margolyes.
Molto buona anche la regia di un veterano quale John Schlesinger che ci catapulta in una specie di favola senza tempo (anche se sarebbero gli anni 30) con una fotografia che ben si presta ai paesaggi bucolici...inoltre vi sono delle ottime riprese sia in campo lungo che nei dettagli che prima immortalano la bellezza dei paesaggi di campagna e che successivamente ostentano sui dettagli quasi disgustosi fatti di piatti sporchi e letame!

Praticamente funziona tutto in questa simbiosi di "bello e brutto" (che già la locandina farebbe intuire)...è un film simpatico, intelligente, dolce, ben realizzato e pure un tantino filosofico.
Da non amante del genere posso dire che mi sia piaciuto, all'inizio non mi convinceva ma poi mi ha preso bene, e lo consiglio...se poi siete amanti di romanzi inglesi questo film lo troverete delizioso.