compliance regia di Craig Zobel Usa 2012
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compliance (2012)

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locandina del film COMPLIANCE

Titolo Originale: COMPLIANCE

RegiaCraig Zobel

InterpretiAnn Dowd, Dreama Walker, Pat Healy, Bill Camp, Philip Ettinger, James McCaffrey, Matt Servitto, Ashlie Atkinson, Nikiya Mathis, Ralph Rodriguez

Durata: h 1.30
NazionalitàUsa 2012
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2012

•  Altri film di Craig Zobel

Trama del film Compliance

Becky e Sandra non sono grandi amiche. Sandra è una manager di mezza età che lavora in un fast-food; Becky è un'adolescente in difficoltà che ha bisogno di un lavoro. Un giorno in cui il ristorante è pieno di clienti arriva una chiamata di un agente di polizia che accusa Becky di aver sottratto denaro dal portafoglio di un cliente.

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Voto Visitatori:   6,83 / 10 (18 voti)6,83Grafico
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Voti e commenti su Compliance, 18 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Goldust  @  17/01/2022 16:28:38
   7½ / 10
Sarebbe quasi un film comico se la storia non fosse tratta da fatti incredibilmente reali. Il pregio della pellicola è quello di riportarli - nella loro enormità - con piglio sufficientemente distaccato e senza cadere nella trappola del facile voyeurismo, quando questi lo permettono. Raggelando e allo stesso tempo coinvolgendo l'animo di uno spettatore medio che, incredulo dinnanzi a degli eventi talmente grotteschi, è impossibilitato ad intervenire in alcun modo. Bravi gli interpreti.

the saint  @  21/12/2021 17:38:26
   5½ / 10
Gli attori sono geniali, soprattutto il colui che chiama riesce a farti un vero e proprio lavaggio del cervello!
Poi però ci sono ci sono atteggiamenti e comportamenti alquanto surreali che fanno sfociare il film quasi nel ridicolo

VincVega  @  07/05/2017 22:25:07
   7 / 10
Tratto da fatti realmente accaduti, o comunque sia ispirato da fatti reali, non si sa quanto la vicenda raccontata nel film sia romanzata, ma non si può non notare che gli americani sono veramente dei babbei. Il film, nonostante delle assurdità di base di cui si fa fatica a credere, è fatto bene e riesce a trasmettere una certa tensione. Il budget penso sia stato speso tutto per gli attori, veramente bravi e credibili nelle interpretazioni. "Compliance" ha anche il merito di scatenare diverse discussioni sul comportamento e sulla psicologia delle persone.

Magari se gli Americani mangiassero meno m***a, forse sarebbero meno idioti.

ferzbox  @  23/04/2017 18:14:24
   6½ / 10
Io ormai faccio ESTREMAMENTE fatica a ritenere credibili le storie che gli americani spacciano per vere; nemmeno se scrivono statistiche di casi anomali successi in tutto il loro paese, e nemmeno se indagando per la rete se ne trovano documenti ufficiali; ma d'altronde il film gioca anche su questo concetto di falsità e ipocrisia secondo me; lo dimostra la scena finale , a mio avviso molto significativa e rivelatrice; capace di mostrare allo spettatore questo velo patinato di condizionamento collettivo che colpisce indistintamente tutti, in più contesti; una catena di manipolazioni continue gestite da chi sta sulla punta della piramide....allora si, considerando anche come funziona la società americana quasi mi viene da credere che storie come queste possano essere autentiche.
Sta di fatto che tutto quello che accade in questa pellicola rasenta la stupidità più pura; non si può credere assolutamente che accadino certe cose, e non si può arrivare a pensare che la gente sia così stupida.
Se un'agente di polizia chiede di poter perquisire un'appartamento i personaggi dei film chiedono di solito di vedere il mandato, ma se accade di fare cose ben più assurde non viene il dubbio che qualcosa non quadra? Ma come sono quindi questi americani? Stupidi o svegli?....
Proprio perchè penso che alla stupidità o, se vogliamo essere più gentili, all'ingenuità ci sia un limite, non si può credere che quello che mostra "Compliance" possa esser accaduto veramente; non ha senso......
Solo che più volte ho pensato anche all'accondiscendenza della giovane protagonista( elemento che faceva parte delle tante cose poco plausibili); come è possibile che non si ribellasse? Forse perchè quello che accadeva, per un semplice discorso di attrazione verso la perversione, in fondo piaceva anche a lei?
Non lo so; è un film apparentemente inverosimile che a volte mi ha portato a credere che il tutto non fosse in realtà un messaggio di denuncia al condizionamento umano; al business; al volere di qualcuno che queste cose accadano....per far girare la ruota della societa....per far parlare i mass media....per tenere sotto scacco e a proprio piacimento la società....
Comunque sono tutte mie congetture; la cosa la si può vedere come si vuole.....la pellicola regala una buona tensione se si scende a compromessi e ci si immedesima.... ed è un film che si lascia guardare bene; tecnicamente offre il minimo sindacale....

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  18/03/2016 15:41:49
   7 / 10
Buono. Non è facile girare un intero film in una sola stanza, il risultato è buono anche se la visione è un filino pensantina.
Storia drammaticamente assurda, se non fosse ispirata ad una storia vera verrebbe definita "implausibile". Una cieca obbedienza ad ordini insensati è il primo passo verso il totalitarismo.

BrundleFly  @  16/07/2014 18:58:14
   6 / 10
Non riesco purtroppo ad andare oltre alla sufficienza striminzita.
Lo so che è tratto da fatti realmente accaduti, ma il tutto regge bene (suspense compresa) per la prima mezzora/tre quarti d'ora, dopodiché è impossibile non chiedersi se i personaggi del film siano così ritardati da non capire che si tratta di una bufala. Poi boh, forse in America basta affermare di essere un poliziotto anche solo al telefono per essere presi sul serio.

freddy71  @  27/03/2014 23:48:34
   6½ / 10
mah...un film un pò strano a mio modo di vedere le cose....però tiene incollato per la curiosità di vedere come va a finire....quindi una sufficienza se la merita.

sweetyy  @  06/03/2014 23:38:03
   7 / 10
Film abbastanza inverosimile anche se è una storia vera, forse alcuni dettagli sono stati aggiunti per dar maggior scalpore...Cmq sia è un film da vedere a parer mio.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  09/11/2013 12:53:29
   7½ / 10
Mi trovo molto in linea con gran parte dei commenti. Certo ad un certo punto ci si chiede come possano essere così scioccamente e stupidamente ingenui alcuni protagonisti di questo film, ma se realmente la storia ha preso spunto da un fatto accaduto, probabilmente la realtà sarà stata un pochino diversa e la versione cinematografica avrà dato maggior risalto ad alcuni particolari per ovvie ragioni di botteghino. Angosciante, suscita sdegno e voglia di menar le mani...Un film diverso, una sorta di noir, visto con i sottotitoli che è moltopiùmiglioreassai...
Io non lo perderei...

gianni1969  @  10/10/2013 23:42:44
   8 / 10
Mi e' piaciuto parecchio, molto originale , poi non mi e' sembrato essendo fatti accaduti così implausibile, piuttosto fa rabbia l'ingenuità dei personaggi. Ottima tensione, così come il caat , consigliato

VinLet  @  03/10/2013 13:08:22
   8 / 10
Il film andrebbe visto senza leggere la trama o guardare il trailer, in modo da non partire già condizionati.
Comincia dicendoti che s'ispira a fatti realmente accaduti.
Non sapendo nulla il film ti prende, ti coinvolge, ti incuriosisce, fino a farti provare rabbia per ciò che sta accadendo.
Diretto e recitato molto bene, trasmette la mortificazione e l'umiliazione di Becky, nonché il folle condizionamento psicologico dei soggetti coinvolti, dopo ore di telefonata.
Turba ma sapendo che si tratta di fatti realmente accaduti viene la pelle d'oca.
Chi telefona sfrutta gli orari di punta, quando lo stress e la concentrazione è massima, visto il locale affollato di persone; ma soprattutto la paura delle autorità che non lascia scampo al ragionamento, alla riflessione, non trovando il coraggio di opporsi alle sconcertanti richieste.

Nonostante si resti increduli davanti agli eventi inverosimili e inattendibili, il film merita.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/06/2013 09:49:41
   7½ / 10
ISPIRATO A FATTI REALI che appare sui titoli di testa a caratteri cubitali é una scelta più che azzeccata perchè probabilmente senza questo avvertimento sarebbe bollato come un'assurdità assoluta se fosse stata un'opera di fantasia. Devo dire che in qualche aspetto mi ha ricordato Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Nel film di Petri si cercava di stabilire fino a che punto l'autorità era intoccabile, nella pellicola di Zobel fino a che punto l'azione dell'autorità o presunta tale influenzi così in profondità il comportamento delle persone. Tutti e due i film hanno in comune lo stesso meccanismo del gioco al rialzo, La posta diventa sempre più alta e soprattutto definisce un rapporto perverso della persona comune nei confronti dell'autorità nella capacità di quest'ultima di riuscire a farti stare sempre sulla difensiva, di farti sentire colpevole di qualcosa anche se non lo sei, di farti subire umiliazioni e di metterti nei panni di (in)consapevole carnefice. Bellissimo soggetto che certamente non fa mancare spunti di riflessione.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  04/06/2013 03:07:51
   6 / 10
Non so come votare, indubbiamente è parecchio disturbante, ma il fatto che possa essere una vicenda realmente accaduta non posso crederlo, è tutto talmente assurdo che nemmeno se lo vedessi al telegiornale riuscirei vagamente a pensare che una cosa del genere possa essere possibile.
Personaggi RITARDATI oltre ogni limite, anche se non si spacciasse per una storia vera sarebbe comunque troppo assurda x stare in piedi a livello logico

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2 risposte al commento
Ultima risposta 04/06/2013 13.44.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  31/03/2013 19:25:21
   7½ / 10
Se volete demolirlo niente di più facile, vi presta il fianco tranquillamente. Ma questo è uno di quei pochi casi (perchè di solito considero l'opera cinematografica cosa a sè e valutabile in quanto tale) in cui sarebbe doveroso, direi obbligatorio saper due tre cose prima della visione (o anche poi, è lo stesso, basta saperle). Ebbene, quello che accade in Compliance non solo è vero (brutta parola che non dà mai troppe certezze) ma documentato. E non solo documentato ma ripreso da telecamere a circuito chiuso. Nell'arco di pochi anni si verificarono molti episodi come quello raccontato dal film, uno di questi, forse quello che è andato più in là, il più estremo, è diventato celluloide. E, vi assicuro, non c'è nulla nel film che non sia successo nella realtà, anzi, semmai il regista ha tolto anzichè romanzare. Detto questo, Compliance diventa inattaccabile, almeno sotto il profilo della verosimiglianza.

Tenterò di parlarne senza spoiler anzichè avvertire della presenza di essi.
Un poliziotto chiama in una specie di McDonald. La direttrice risponde. Una delle ragazze al banco un'ora prima ha rubato soldi ad una cliente, dice il poliziotto. La direttrice convoca la ragazza in uno stanzino. Il poliziotto, sempre al telefono, istruisce su cosa fare. Comincia un'inferno psicologico (e non solo) che coinvolgerà chiunque entri in quello stanzino.
Il film prende da subito, si vede immediatamente che siamo davanti a qualcosa di diverso. Inizialmente mi sembrava di leggere le indimenticabili pagine del Processo kafkiano, quel sentirsi accusato e processato senza saper nulla, quell'atmosfera surreale di profondo disagio psicologico di cui non si riesce a trovare le cause. E' vero, la ragazza, a differenza di Josef K. conosce il motivo per il quale è stata accusata ma sa benissimo di non aver fatto nulla. Il poliziotto (straordinaria la voce in lingua originale) con tono fermo, autoritario ma anche, quando serve, suadente e complice (a un certo punto una sua risata mi ha dato i brividi) istruisce la direttrice e le altre persone che entrano nello stanzino su ciò che bisogna fare per scoprire dove la ragazza abbia messo i soldi. L'autorità, si sa, frega molti, tantissimi di noi davanti ad un ufficiale di polizia -o simili- tendono ad accondiscendere, figuriamoci gli americani, timorati della legge come sono. I dipendenti del fast food entrano in una specie di ipnosi collettiva per cui l'unica cosa che può guidarli è solo e soltanto quella voce. E' il parossismo del rispetto dell'autorità, del comando, della legge. Paragone azzardato ma lo schema Hitler-ufficiali nazisti-vittime ricorda molto quello del poliziotto-dipendente-Becky (il nome della ragazza) per cui gli ordini dall'alto si eseguono perchè ritenuti giusti o perchè dettati da qualcuno che nella scala del potere sta sopra di te.
Gli attori sono ottimi, specie la direttrice. L'atmosfera è, come detto, surreale, fatichiamo a pensare che ciò che vediamo sia in realtà possibile. Molto interessante il personaggio di Kevin, il solo a provare affetto per la ragazza, l'unico quindi che riesce in qualche modo a non entrare nel vortice della psicosi collettiva e tirarsi fuori. Stupendo l'alternarsi tra le vicende all'interno dello stanzino e le stupide tensioni pochi metri più in là che si vivono in sala, la mancanza di pancetta, il panino senza mayonese etc... .
I personaggi oscillano continuamente dall'esser loro stessi vittime a fare cose per cui pare impossibile non condannarli. A metà film un (finto) colpo di scena ci fa capire meglio le cose ma cambia nulla, anzi, la tensione e la rabbia se possibile sono ancora più forti. Regia pulitissima, fotografia eccellente, specie nei dettagli del cibo spazzatura del fast food. Molto onesto il regista, pudico, suggerisce più che mostrare. Il climax di quello che succede alla ragazza ad esempio viene solo accennato, i documenti (su Wiki) mi hanno poi confermato quello che mi pareva di aver visto.
Il finale, molto poco cinematografico e tanto cinema veritè, smorza un pò la tensione ma è perfetto perchè suggerisce l'assoluto annebbiamento mentale che l'episodio aveva creato nei suoi protagonisti.
Se non fosse tutto vero sarebbe un filmetto probabilmente.
Ma, cavolo, non lo è.

Invia una mail all'autore del commento click  @  25/03/2013 23:18:53
   7½ / 10
durante la visione si fatica a credere sia davvero accaduto, ma vista la accondiscendenza e il timore che provocano le forze dell'ordine, si finisce per accettare con stupore come verosimile tutto ciò che avviene. La regia è ottima, la sceneggiatura anche e riserva un finale fintamente vacuo ma dal significato ben preciso. buona la prova degli attori. In definitiva un film molto particolare che irrita e lascia basiti perché racconta quanto ingenuo possa essere l'essere umano. da vedere

pinhead88  @  18/03/2013 16:25:55
   7 / 10
Un film colmo di suspense e anche abbastanza inquietante(finale compreso)
non me l'aspettavo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  07/03/2013 15:33:58
   7 / 10
Ispirato ad una storia vera. Si suppone quindi che gli elementi coinvolti avessero qualche problema cognitivo, oppure fossero particolarmente sensibili all'autorità arrivando a rispettarne le imposizioni anche quando queste travalicavano ogni logica.
Fatto sta che un' ipotesi non esclude l'altra, anzi, andando a combinare i due fattori otteniamo il messaggio nudo e crudo di cui il film si fa portavoce, ossia che ignoranza e paura sono da sempre ottimi alleati di chi vuole manipolare la massa, portarla dalla propria parte obbligandola a pensare di essere nel giusto anche se ciò infrange evidentemente ogni morale.
La storia di Becky è un esempio in scala ridotta di come ciò avvenga regolarmente, creando disgraziate vittime e carnefici indiretti, tramutati subdolamente in braccio armato di burattinai ben celati dietro il sipario.
"Compliance", pur statico e girato tra quattro mura, incalza attraverso una fitta serie di dialoghi e un crescendo di abusi psicologici e fisici (questi fuori campo) di cui è vittima la cassiera di un fast-food, accusata di furto e costretta ad attendere l'arrivo della polizia mentre un agente dirige via telefono le operazioni coinvolgendo il personale del locale.
Regia sobria e due brave attrici sorreggono la pellicola estremizzata più volte sino a raggiungere situazioni talmente al limite da risultare inverosimili. Non è facile accettare le imposizioni proposte tendendo a negarle perché totalmente irrazionali. Eppure fermandosi a riflettere ci si rende conto che la storia dell'uomo è costellata di fatti ben più incredibili e aberranti, di conseguenza l'esasperazione è da ritenersi mezzo valido nel mostrare come tutto sia possibile quando la cieca obbedienza, insinuata a puntino, annienta ogni buonsenso.

axel90  @  05/03/2013 13:22:06
   4 / 10
"Compliance" è un film particolare, a cui molti (ne sono sicuro) storceranno la bocca a fine film e se ne sbatteranno altamente della dicitura a lettere cubitali "ispirato a fatti realmente accaduti" scritta all'inizio.
Ciò che preme di questo film sarà quanto verremo condizionati dai fatti che stanno accadendo all'interno della pellicola, perché inutile girarci intorno ma per quanto la frase iniziale attesti il film come un opera veritiera io sono rimasto basito dalla imbecillità e stupidità con cui si prosegue nella storia.
Siamo di fronte ad un film ambizioso, diretto e recitato molto bene, che tratta argomenti anche scottanti come la perdita di razionalità, la libertà di pensiero, l'annullamento del proprio arbitrio in favore di un autorità che ci sottomette psicologicamente, sadismo, voyeurismo, egoismo e individualismo.
E che… proprio no. Non posso accettare quello che succede in questa pellicola. La sceneggiatura si dirige verso una direzione e quella soltanto: rendere i personaggi lobotomizzati e non chiedersi se a quello che stia succedendo non esistano altre scappatoie (e vi assicuro le vie di fuga erano tantissime). Peccato per questo crescendo di inverosimiglianza e inattendibilità che mina anche la visione da un punto di vista di coinvolgimento.
Quindi sarebbe da decidere come guardare "Compliance": se volete chiudere entrambi gli occhi e passare sopra tutto quello che sta succedendo vedrete un discreto prodotto che nonostante tutto coinvolge e stuzzica, se invece rimarrete esterrefatti di fronte a questa visione, beh non posso darvi torto perché la penso esattamente come voi.

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