contact (1997)

La fantascienza ha sempre offerto ai registi spunti per riflessioni filosofiche e religiose (vedi Tarkovskij e Kubrick) o per inusuali esperimenti sul concetto di spazio e di tempo (vedi Cameron e Gilliam). Già attratto in passato da questi temi ("Ritorno al futuro"), Zemeckis è partito stavolta da un romanzo di Sagan per realizzare un film ambizioso e, almeno sulla carta, affascinante. Affascinante perché si interroga sul ruolo della scienza e su quello della fede, giungendo a una sorprendente sintesi in cui la ricerca di altre forme di vita fuori del nostro mondo risulta un'esperienza altrettanto mistica della ricerca di Dio all'interno dell'uomo. Il viaggio della protagonista, col suo incredibile paradosso spazio-temporale, è, appunto, la materializzazione di questo incontro tra tecnologia e religione che trasforma una scienziata atea in una sacerdotessa del trascendente.
Purtroppo, Zemeckis non riesce a tradurre queste sollecitazioni teoriche in immagini cinematograficamente convincenti. "Contact" (dopo l'iniziale, splendido attraversamento a ritroso del cosmo che termina dentro l'occhio della ragazzina) è un film freddo, pochissimo avvincente, eccessivamente preoccupato, fino al didascalismo, di far dimostrare ai suoi personaggi (brutto quello di McConaughey, stereotipati quelli di Skerrit e Woods) le premesse intellettuali da cui è partito (fino a giungere a mettere in bocca a un personaggio, come se lo spettatore non fosse in grado da solo di comprendere il secondo livello di lettura, quello "religioso", parole come "dogma di fede"). I cliché hollywoodiani ci sono poi tutti quanti, soprattutto nel melenso rapporto d'amore tra la Foster e McConaughey e nell'antagonismo tra la protagonista e Skerrit, e se una scena come quella dell'eterogenea e chiassosa folla che si raduna nel deserto dove sono stati compiuti gli esperimenti cita piacevolmente "L'asso nella manica", le sequenze del viaggio nella navicella e dell'incontro con gli alieni non reggono assolutamente il confronto con quelle analoghe di "2001: Odissea nello spazio" e di "Solaris".

E' un film che lascia col fiato sospeso dall'inzio fin quasi alla fine...
Quel "quasi" è perché il finale davvero non me l'aspettavo e, anche se è originale, speravo fosse diverso.
L'idea del film è praticamente fondere la

SPOILER
con la

SPOILER
e il bravo Zemeckis, che ha fatto molti film eccellenti, ci riesce in pieno.
Chi è appassionato di fantascienza non può tifare a favore della bravissima Jodie Foster sin dall'inizio del film, determinata più che mai a raggiungere il suo scopo.
Insomma un film promosso a pieni voti anche se il i finale.... mboh... :-)

Per quel che mi riguarda, in assoluto il peggior film di Zemeckis.
Mi sono chiesto se era davvero lui...quello di Ritorno al Futuro o di Forrest Gump.
Ebbene sì è lui.
Ma con un film che per quanto mi riguarda non ha nè capo nè coda...che si perde in elucubrazioni su religione e scienza perchè non sapeva più che pesci pigliare e come sviluppare un

SPOILER che per stupire avrebbe davvero necessitato di un colpo di genio.

Lento, impacciato, ingarbugliato.
Brutto

Mediocre.
Zemeckis qui tratta fantascienza e religione ma lo fa in un modo che risulta fastidioso.
McConaughey recita benino ma il suo personaggio si comporta in modo assolutamente illogico e il fatto che si rincontri ovunque vada con la protagonista interpretata dalla Foster da luogo a forzature esagerate.
Eccessivamente prolisso, sembra non terminare mai e la prima ora è veramente noiosissima.

Poteva essere un 7 ma il finale con tanto di piega alla Disney e un....

SPOILER

Sarebbe stato interessante se Zemeckis avesse tratto il rapporto religione / scienza in un modo più approfondito e serio ma qui non vuole prendere posizione e il risultato finale è deludente.

Il tempo ha fatto bene a Contact. Ciò che all'epoca era apparso come un oggetto non identificato nel panorama della fantascienza - fin troppo umanista e ottimista e lontano dalle tematiche apocalittiche in voga già ai tempi - è oggi una visione piacevole e toccante.

Ogni appassionato dei misteri dell'universo, non può rimanere indifferente alla testartaggine e passione di una Jodie Foster calata nella parte come nelle migliori occasioni; e tra ingenuità e qualche lungaggine, si coglie l'onestà di un film sentimentale: sentimentale come può essere la ricerca, umanissima, di una risposta alla sconvolgente bellezza dell'Universo e della vita.

Film molto interessante che affronta il tema della rivalità scienza/religione (che secondo me possono benissimo coesistere), il risultato è decisamente al di sopra della sufficienza. L'unica pecca sta secondo me sta nell'eccessiva lunghezza, anche se ad essere sincero no saprei cosa si sarebbe potuto tagliare.
Non aspettatevi un film movimentato o dai ritmi sostenuti, però fa riflettere...

Affascinante, coinvolgente, molto originale.
Da tanto non guardavo un film cosi, mi è proprio piaciuto.
Anche se non ho visto molti sui film devo ammettere che La Foster è davvero molto brava.

Splendido capolavoro di Zemeckis, nonchè imho suo miglior film in assoluto, punto.

Qui la vicenda è tutto un bellissimo e fantasioso pretesto per elogiare e lodare il forte senso religioso della protagonista; è un film fortemente religioso quindi, nonchè palesemente votato alla teoria (molto ma molto probabile in verità a mio avviso) che non esistono solo gli esseri umani come forma di vita, considerando quanto è sterminato l'universo.
Molto toccante e coinvolgente il viaggio finale, dove la protagonista (*vedi spoiler).

Ottimo il cast (la sempre bravissima Foster, McCounaghey, che ci regala una splendida prova da non vedente, ma anche Woods; presente pure Bill Clinton tra l'altro!), superbe le interpretazioni, ottimi gli effetti speciali.

Altro che Splielberg dei poveri...
Zemeckis è un grandissimo regista invece.

Questo è il suo migliore parto a mio modesto parere; vedetelo al più presto se ancora non l'avete visto!


SPOILER

Anche se vengo citato per tutta la durate del film (con la perfetta pronuncia tra l'altro), l'ho trovata una pellicola imbarazzante.
Zemeckis si prende sul serio e vuole esser preso sul serio facendo il verso a Kubrick, con tematiche teologiche, religiose, del D.io scientifico o religioso, tanto complicate quanto difficili da filmare.
Ne esce una sceneggiatura ridicola, con Jodie Forster che recita come la dott.ssa Reid di Scrubs, James Wood quì ha fatto il suo buco nero della carriera; il climax del film è lo sguardo beota di non so chi: un corteggiamento niente pò-pò di meno che durante la conferenza sul da farsi circa il destino dell'umanità.
Personalmente è sempre piaciuto questo regista, "Cast away","Forrest Gump", "Chi ha incastrato Roger Rabbit" sono tutte buone pellicole, ma questa sinceramente è una ciofeca.

Ridicolo come tutti i film di Zemeckis (eccetto il solito RaF), il fratello mezzo scemo di Spilby. Davvero fastidioso il minestrone indigesto tra scienza e teologia, col risultato di rendere ridicola la prima e impertinente la seconda.
Alla fine la scienziata si fa testimone, caso unico al mondo, e destinataria del concetto stesso di fede, mistica paladina depositaria di un sapere personale ma universale, relatrice di un sapere che le appartiene ma ch enon può spiegare. E qualcuno comincia a crederle, esattamente come un San Paolo qualsiasi folgorato sulla via di Damasco.
Che il viaggio fosse avvenuto avrebbero potuto dimostrarlo 4 studentelli scelti a caso in altrettante casuali facoltà di fisica, ma l'autore della storia era troppo preso a sottomettere la realtà delle particelle alla sospensione dell' incredulità che un atto divino richiede. Pessimo.
E la speranza ultima che Zemeckis vorrebbe regalarci è fallace quanto la sua pellicola.

E basta con 'sti Wormhole... Li sopporto in star trek e donnie darko, ma non da Zemeckis.

Ambizioso, a tratti affascinante, ma irrisolto. Non ho mai capito e mai lo capiro' come mai la critica sia andata quasi tutta in visibilio. Zemeckis è un grandissimo cineasta (basterebbe il solo "Castaway" a dimostrarlo) ma questa storia risulta troppo prolissa e formalmente gelida (certo un'esercizio stilistico perfetto pero'...) per farsi apprezzare pienamente

a me è piaciuto veramente tanto; la Foster è ipnotica, ogni sua interpretazione, fosse pure per un porno ,sono sicura sarebbe grandiosa. Peccato ultimante non la facciano più lavorare molto...ci voleva zio Spike! spero che le sue quotazioni risalgano perche' è ancora una splendida donna e non ha perso il carisma di anni fa.
Il film mi è piaciuto molto, soprattutto la filosofia del " non siamo soli...sarebbe uno spreco di spazio" , in cui credo ciecamente!

come direbbe mia madre....BADANNA.....è una sua espressione di disgusto......grazie mamma.....votate ROCKY RAMBO INDIANA JONES BLUES BROTHERS RITORNO AL FUTURO......e ovviamente tutti i film di bud spender....poi BRAVEHEART La VITA è BELLA e JOHNNY STECCHINO......

una fesseria senza pari. Cmq ammiro il teologo che dopo 10 minuti si fa subito la Foster......grande intortatore...DA MANUALE !!! Rivoglio i soldi indietro con gli interessi maturati in 8 anni ! VOTATE MISSION !!!