da qui all'eternita' regia di Fred Zinnemann USA 1953
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da qui all'eternita' (1953)

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locandina del film DA QUI ALL'ETERNITA'

Titolo Originale: FROM HERE TO ETERNITY

RegiaFred Zinnemann

InterpretiBurt Lancaster, Montgomery Clift, Deborah Kerr, Donna Reed, Frank Sinatra, Philip Ober, Mickey Shaughnessy, Harry Bellaver, Ernest Borgnine, Jack Warden, John Dennis, Merle Travis, Tim Ryan, Arthur Keegan, Barbara Morrison, Claude Akins, Don Dubbins, Kristine Miller, George Reeves, Jean Willes, Delia Salvi

Durata: h 1.58
NazionalitàUSA 1953
Generedrammatico
Tratto dal libro "Da qui all'eternità" di James Jones
Al cinema nel Luglio 1953

•  Altri film di Fred Zinnemann

Trama del film Da qui all'eternita'

L'ex pugile Prewitt fa parte del contingente americano alle Hawaii. Commilitoni e superiori (con l'eccezione del sergente Warden, che è l'amante della moglie del capitano) lo angariano pesantemente perché si rifiuta di allenarsi e di combattere nei tornei militari di boxe. Il suo unico amico, l'italo americano Angelo Maggio, muore per le sevizie in un campo di punizione. Poi arriva Pearl Harbor.

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Voto Visitatori:   8,34 / 10 (19 voti)8,34Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore non protagonista (Frank Sinatra)Migliore attrice non protagonista (Donna Reed)Migliore sceneggiatura non originaleMiglior fotografiaMiglior montaggioMiglior sonoro
VINCITORE DI 8 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista (Frank Sinatra), Migliore attrice non protagonista (Donna Reed), Migliore sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro
Miglior regista (Fred Zinnemann)Miglior attore non protagonista (Frank Sinatra)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Fred Zinnemann), Miglior attore non protagonista (Frank Sinatra)
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Voti e commenti su Da qui all'eternita', 19 opinioni inserite

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camifilm  @  02/12/2022 21:01:58
   7 / 10
Chi mi ha più sorpreso è Sinatra.
Non ho visto molti film dove appare lui.
Qui l'ho trovato molto scenico, atletico, espressivo nei movimenti.

Il resto è figlio dei suoi tempi. Non ho indagato su chi fossero i film concorrenti all'oscar in quell'anno, non concordo con tutti questi oscar al film.

E' una bella storia da seguire, ci sono dei bei personaggi e vale la pena vederlo con attenzione. Di certo è tra i titoli da vedere, da cui traggono ispirazione parecchi film con simile ambientazione.

Dom Cobb  @  24/09/2018 16:21:55
   7 / 10
1941: in una base americana alle Hawaii arriva un ex-pugile, Prewitt, che da subito entra in contrasto con gli ufficiali in capo per via del rifiuto di entrare a far parte dei tornei locali. Suoi unici sostenitori sono l'italo-americano Angelo Maggio e il sergente Warden, che è segretamente anche l'amante del generale in capo...
Il trionfo di pubblico e critica del 1953 è senza alcun dubbio questo "Da qui all'eternità", tratto dal libro omonimo che era già stato campione di vendite e che molti dubitavano potesse essere trasposto in modo soddisfacente in un film; ma a differenza di altri "capolavori", questo al giorno d'oggi passa solitamente in sordina e in generale pare essere alquanto sparito dalla circolazione.
Non volendo dilungarmi inutilmente nei miei discorsi, dirò che il film di Zinnemann, reduce dal successo di "Mezzogiorno di fuoco", è di sicuro valido e ben fatto, ma a conti fatti non giustifica praticamente nessuno degli Oscar vinti. Certo, è realizzato con estrema professionalità, la mano sicura del regista si vede a occhio nudo e le qualità tecniche, tra fotografia e montaggio, sono tutte fuori discussione.


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Va inoltre menzionata la sobria sceneggiatura, che ha l'innegabile pregio di raccontare la vicenda, o semmai l'intrico di varie sottotrame, in maniera asciutta e veloce ma non affrettata, senza calcare troppo la mano sull'aspetto melodrammatico. Le storie più incentrate sul romanticismo sono sì un po' blande e sono avare di emozioni soprattutto per un pubblico moderno, ma gli eventi e le trame portate avanti sono tali e tante che è impossibile non trovarne almeno una in cui interessarsi;


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a questo giova la forza delle interpretazioni, dove si conta una folta schiere di star dell'epoca tutte in formissima. Montgomery Clift è perfetto nel ruolo del mingherlino peso piuma, Burt Lancaster è del tutto a suo agio come ufficiale tosto dal cuore d'oro, ma a sorprendere è Frank Sinatra che, a dispetto di tutto, si rivela bravo come attore tanto quanto lo è come cantante. Il tutto è abbellito inoltre da uno spirito antimilitarista che fa capolino più volte, e il risultato è un film che riesce a non essere mai noioso, il che è tutto dire visto che, a conti fatti, stiamo parlando di una soap opera. Sì, è raffinata e a sfondo bellico, ma pur sempre una soap opera.
Per il resto, c'è poco di cui parlare: "Da qui all'eternità" è uno di quei film che ancora oggi affascinano per il concentrato di volti famosi presenti in esso e poco altro. Sia a livello di trama che di tematiche (quel poco che c'è), ve ne sono di prodotti più profondi e più sofisticati. Ma ciò non toglie che il film di Zinnemann rimanga sobrio, guardabile, e occasionalmente anche coinvolgente, anche se, a cose fatte e finite, scivola via come l'acqua.

Mr.Bowie  @  29/12/2014 17:36:12
   9 / 10
Film come questo sono molto rari. Irriverente, romantico, cattivo per certi aspetti, malinconico ma dedito all'amicizia con la tendenza a rimanere sempre dal lato dei "buoni", concetti e valori che sono andati perduti nel tempo vivono in questa rappresentazione del libro di James Jones. Un cast eccellente, vivo e mai noioso diretto splendidamente da uno Zinnemann in stato di grazia, ci regala uno dei più bei film della storia del cinema sul tema, non è un polpettone come potrebbe sembrare ma anzi ha una serie di sequenze memorabili e uniche. Meritati i premi vinti per un lavoro compatto e ricco di contenuti.

pak7  @  13/11/2014 02:42:47
   9 / 10
Non riesco a trovare difetti in questa pellicola del 1954, giustamente vincitrice di 8 premi Oscar. Una storia splendia, una storia di amicizia, amore, tradimenti ma soprattutto di orgoglio. Significativo il finale.

Dick  @  24/07/2014 19:20:36
   8½ / 10
Bel melodramma a sfondo bellico corale che mostra come all' interno dell' esercito americano non fossero tutte rose e fuori. Proprio ottimo tutto il cast!

topsecret  @  11/06/2014 17:15:50
   7 / 10
Melodramma a sfondo bellico, il film di Zinnemann si porta a casa ben 8 premi oscar (forse un po' troppi) che spaziano tra gli altri da quello a miglior film a quello toccato ai due attori non protagonisti. Ed è proprio il cast il vero punto di forza di questa storia fatta di amori, tradimenti, soprusi, morte e onore.
A mio parere c'è qualche lieve ma evidente ingenuità nella sceneggiatura, alcuni momenti non mi convincono per l'enfasi drammatica che si è voluto caricare a tutti i costi, specialmente nel finale, ma comunque non si può non ammettere la bontà della pellicola in questione che riesce a trasmettere tutte le emozioni di cui è dotata.

Goldust  @  14/03/2014 09:58:30
   7½ / 10
Lo spirito antimilitaristico di fondo e le notevoli prestazioni attoriali dei protagonisti sono il piatto forte di questo melodramma bellico di alto artigianato, forse a livello globale un pò sopravvalutato. Amori, ripicche, speranze e tradimenti si rincorrono nella base americana in istanza a Pearl Harbour, dove la vita ed i comportamenti di soldati ed ufficiali vengono descritti in modo tutt'altro che lusinghiero e sulla quale incombe l'imminente attacco giapponese. E proprio la sequenza dell'attacco aereo ha il merito di iniettare un pò di sana azione ad un plot altrimenti troppo statico e sbilanciato sul lato drammatico della vicenda, che comunque si lascia seguire senza affanni.
Clift impersona sempre il solito personaggio tormentato, eppure è grande; l'oscar a Sinatra mi è parso invece eccessivo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/05/2014 12.22.36
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beppe.fadda  @  27/04/2013 16:05:46
   9½ / 10
Davvero un bellissimo film questo "Da qui all'eternità", che si è guadagnato ben 8 Oscar alla cerimonia del 1954. Il film è incentrato su tre soldati americani pochi giorni prima del bombardamento di Pearl Harbor e delle sttorie d'amore di due di loro: uno dei due instaurerà una relazione con la moglie del suo ufficiale, l'altro con una gentile prostituta di un locale molto vivace. Burt Lancaster offre un'interpretazione davvero riuscita nei panni del sergente Warden dall'aria inflessibile che instaura un'improbabile amicizia con Prewett, il soldato semplice che si rifiuta di fare a pugni interpretato magnificamente da Montgomery Clift. Deborah Kerr forse è quella del cast che mi ha convinto di meno, nonostante tutto offre un'interpretazione davvero buona di Karen, la fredda moglie adultera di un ufficiale. Frank Sinatra (premiato con l'Oscar), nonostante alcuni momenti un po' sopra le righe, è ottimo nei panni di Angelo Maggio, il terzo soldato, che diventa rivale del grasso e antipatico soldato interpretato da Ernest Bornigne che recita molto bene in una parte che non sembra fatta per lui. Donna Reed, infine, è la ciliegina sulla torta nei panni di Lorene/Alma, la prostituta che si innamora di Prewett, venendo premiata anch'essa con l'Oscar. Con un finale emozionante, una sceneggiatura ottima e una grande regia, "Da qui all'eternità" è un vero capolavoro.

Paolo70  @  01/01/2013 19:31:10
   7 / 10
Film ambientato a Perl Harbor molto scorrevole e per niente pesante. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/10/2012 20:34:31
   9 / 10
Non solo un film magnifico, un esempio tra i più illustri di come un film possa incastonarsi per sempre nella storia dell'immaginario popolare. Indimenticabile "Da qui all'eternità", fiore all'occhiello nella filmografia di un grande regista come Zinnemann che lo diresse con un senso della misura e, allo stesso tempo, dello spettacolo incommensurabile, un racconto corale (tratto dal romanzo fiume di James Jones) in cui ogni singolo ritratto ha il suo posto in una narrazione in cui gli esseri umani sono pedine degli eventi ed emblemi di un'epoca che si apprestava a tirare le somme con il passato. Straordinario l'apporto di un cast insuperabile: il bacio tra le onde della Kerr e Lancaster è tuttora una delle scene romantiche più celebri della storia del cinema, Clift è il tormento fatto uomo, la Reed riesce a rendere al meglio tutta l'umanità di una donna di vita tristemente innamorata, Borgnine è un bullo mostruoso e Sinatra giganteggia con la sua aria bonaria in camicia hawaiiana.
Un grande classico, un finale straziante.

LoSpaccone  @  26/10/2009 20:14:07
   8 / 10
E’ senza dubbio uno dei film che hanno fatto la storia di Hollywood, con alcune scene (il bacio Lancaster-Kerr) diventate simbolo di un tipo di cinema, ma ammetto che di aver fatto fatica a considerarlo un capolavoro. Ammirevole per il modo con cui intreccia le diverse storie, per il realismo con cui descrive la vita militare, per il fatalismo che lo pervade quasi a voler preannunciare l’immanente tragedia, ma mi ha sempre dato l’impressione di un prodotto studiato a tavolino, freddo, anche se questo è forse più un difetto di Zinnemann. Dovrei rivederlo oggi a distanza di qualche anno, comunque un film imperdibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/06/2009 16:17:21
   8½ / 10
L'anno prima un capolavoro come "Mezzogiorno di fuoco" e adesso questo film...8 premi oscar meritatissimi!
Insomma questi primi anni cinquanta furono molto propizi al regista Zinnemann!
Forse ha il difetto di arrivare al momento dell'attacco un po' troppo in ritardo dopo un'ora e mezza di baci e tradimenti,ma con questo non voglio dire che sia un film mieloso...i sentimenti sono ben alternati al dramma dell'inutile utilizzo della forza bruta e del nonnismo che inperversa all'interno di ogni caserma!
Altra piccola pecca,a mio avviso,è Montgomery Clift che ho trovato nettamente inferiore rispetto al resto del cast!
Per tutto il resto è un bellissimo film nettamente anti-militarista!
Cult assoluto

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/02/2012 19.22.25
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  10/11/2008 11:37:48
   7½ / 10
Melodramma bellico dei giorni che precedono l' attacco a Pearl Harbour, che non eccede di prestigio in nessuno dei due versanti, eccezione fatta per il romanticismo della celebre sequenza sulla riva della spiaggia tra le onde del mare, che è meravigliosa. Nettamente più acuto invece l' accento antimilitarista della pellicola, che portò inevitabilmente delle noie. Molte situazioni ed inquadrature verranno sfruttate da Bay nel suo "Pearl Harbour". Buona e articolata la sceneggiatura, dalla narrazione asciutta come il capolavoro di Zinnemann dell' anno precedente, "Mezzogiorno di fuoco", dove lì però è raggiunto l' eccelso. Soprattutto grandi meriti vanno al cast, da un muscoloso Burt Lancaster, il rottame in recupero Frank Sinatra (che fu pagato appena 8.000 dollari), al rottame di Hollywood per eccellenza anche se lo dava a vedere, Clift Montgomery, perfettamente in forma.

polbot  @  23/04/2008 18:02:23
   9 / 10
Bellissimo film degli anni 50. Ottima sceneggiatura e personaggi ben delineati. Mi è davvero piaciuto, la classe non tramonta. Gli attori tutti bravissimi.

vitocortesi  @  06/02/2008 00:14:15
   9 / 10
Capolavoro e grandissima l'interpretazione di Frank Sinatra.

metafisico  @  07/08/2007 19:00:52
   9 / 10
film molto bello con un cast colossale.
8 Oscar meritati

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/08/2006 01:59:14
   9½ / 10
I romantici amanti del classico manderanno a memoria lo scambio di effusioni tra Deborah Kerr e Lancaster, quasi un manifesto, un'icona fondamentale del cinema Usa.
Gli amanti del cinema di guerra ricorderanno per sempre l'attacco alla base militare, con gli aerei che minacciano l'apparente quiete dei soldati.
I fans di Sinatra potranno ammirarlo in una delle piu' grandi (se non la piu' grande) interpretazione della sua carriera, acclamando il disprezzo verso quel rudimentale e rissoso sergente impersonato (splendidamente) dall'odioso Ernest Borgnine.
C'è in questo film meraviglioso tutto quello che un amante del cinema PURO ha sempre desiderato, e il suo successo (ma anche la sua riuscita artistica) travalica gli stessi generi.
Potrebbe essere una soap antimilitarista, ma è anche un'appassionato ritratto di individualismi tensioni amore ed amicizia.
E' anche il segreto, che Zinnemann ha abilmente individuato, del successo di un genere controverso come il film post/bellico: attraverso la negazione della vita e la violenza gli uomini imparano a condividere i valori alti dell'esistenza, senza falsi idealismi e tronfi proclami patriottici.
Personalmente, insieme a "all'ovest niente di nuovo" di Milestone, e all'atroce discesa negli inferi di "apocalypse now" lo reputo il miglior film di guerra che io abbia mai visto.
Ma qui commetto un errore madornale: è semplicemente UN FILM, epocale come pochi altri

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/01/2013 23.34.29
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fred legh davis  @  21/04/2006 11:33:47
   8½ / 10
il film mi e piaciuto molto sopratutto xke dotato di un cast eccellente dove spicca un eccezionale burt lancaster e una divina deborah kerr...
e il primo film dopo il mitico via col vento a vincere 8 oscar...beh devo dire ke se li merita..forse era via colvento ke ne meritava di piu...
peccato ke i tre attori protagonisti siano rimasti a bocca asciutta....strepitoso montgomer clift....
da vedere...non e un polpettona......
mitica la scena del bacio sulla riva tra la kerr e luncaster.

la mia opinione  @  22/12/2005 21:40:18
   9 / 10
Bellissimo film pieno di contenuti e citazioni etiche interessanti. Da vedere assolutamente.

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