deliria regia di Michele Soavi Italia 1987
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deliria (1987)

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locandina del film DELIRIA

Titolo Originale: DELIRIA

RegiaMichele Soavi

InterpretiDavid Brandon, Barbara Cupisti, G. L. Radice

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1987
Generehorror
Al cinema nell'Ottobre 1987

•  Altri film di Michele Soavi

Trama del film Deliria

Un gruppetto di ballerini agli ordini di Peter Collins, un isterico regista, sta provando un balletto di cui fa parte Alicia. In una sera di pioggia questa, recatasi con Betty (la sarta di scena) in un ospedale per una storta, vede in un letto Irving Wallace, uno squartatore di donne, finalmente arrestato e ora sotto controllo. Al rientro in teatro, Betty viene assassinata. Da quel momento il gruppo degli artisti passa ore di terrore nei vasti ambienti del teatro, poiché per ragioni di sicurezza il regista ha fatto nascondere la chiave della uscita di servizio e - morta subito colei che l'ha messa da qualche parte - la suddetta chiave non si trova...

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Voto Visitatori:   6,52 / 10 (49 voti)6,52Grafico
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Voti e commenti su Deliria, 49 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Alpagueur  @  28/11/2020 13:38:12
   7 / 10
Il regista Michele Soavi, qui al suo debutto, è l'ultimo dei maestri italiani dell'orrore ad arrivare sulla scena, quando Mario Bava, il più grande tra loro, era morto e praticamente tutti gli altri avevano già superato il loro apice! Per questo, forse, al suo lavoro è stata prestata un po' più della dovuta attenzione: con questo intendo dire che, mentre il film in rassegna è chilometri più avanti di quanto veniva sfornato durante l'ultimo sussulto del c.d. 'euro-cult', non suscita lo stesso livello di divertimento trash di cui il sottogenere 'giallo' era ben capace durante il suo periodo di massimo splendore (nonostante il fatto che Soavi abbia immediatamente mostrato la sua capacità con l'uso esperto della steadycam dappertutto, per non parlare di un incipit intelligente che ha un omicidio ricco di suspense rivelatosi semplicemente parte dello spettacolo, la colonna sonora implacabile e rumorosa basata sul sintetizzatore, che la colloca saldamente negli insipidi anni '80, è positivamente fastidiosa)! Tuttavia, essendo il terzo dei suoi lavori che ho visto (assieme a "La Chiesa" del 1989 e "La setta" del 1991), posso dire di essere stato davvero deluso solo dal primo dei due, mentre la sua bizzarra interpretazione del sottogenere zombie di "Dellamorte Dellamore" del 1994 rimane, di gran lunga, la sua uscita più sostenuta. Ad ogni modo, il film ha un miliardo di titoli alternativi stranieri, come "Bloody bird", "Stage fright" e "Sound stage massacre" (tutti più o meno indicanti il "panico da palcoscenico"), ma anche due in italiano, vale a dire "Aquarius" e "Deliria", la cui versione stampata è stata in realtà supervisionata dal prolifico e versatile mentore di Soavi, la figura di culto Joe D'Amato!
Il film è fondamentalmente una ricostruzione del film di metà ciclo vitale di Pete Walker "Lo spettacolo di carne e sangue" (1972) o se vogliamo ancora di più de "Il gatto e il canarino" (1978) di Radley Metzger , completo di un attore squilibrato (di nome Irving Wallace!) nascosto dietro la follia omicida, che indossa una inquietante e smisurata maschera da barbagianni piuttosto che una da mostro sfigurato pieno di cicatrici; condannato, fugge dal manicomio in cui è stato incarcerato (St. Mary's Psychiatric Hospital), approfittando di una premessa inverosimile, cioè che la protagonista di una compagnia teatrale (C.B.A.), Alice, è andata al pronto soccorso nello stesso ospedale psichiatrico per curare una distorsione alla caviglia, accompagnata in macchina dalla sarta di scena e amica Betty, e il maniaco ha scelto proprio quel momento per scappare (nascondendosi nel sedile di dietro durante il viaggio di ritorno al luogo in cui sono in corso le prove) La prima (e più oltraggiosamente eliminata) vittima, infatti, è proprio la compagna della ragazza che è stata in qualche modo costretta ad unirsi agli altri in ritardo e che riceve sommariamente un colpo di piccone alla bocca mentre sta fuori da sola sotto la pioggia per aver dimenticato i fari accesi. In genere, l'atmosfera dietro le quinte era già tesa ma, con l'omicidio, le cose naturalmente degenerano fino a diventare febbrili: inoltre, lo spietato regista Peter (David Brandon) approfitta addirittura della situazione morbosa decidendo col produttore Ferrari di fare la prima dello show un paio di giorni in anticipo dal momento che il pubblico avrebbe fatto a spinte per vedere uno spettacolo nel quale una delle principali attrici (anche se Betty era soltanto la sarta di scena ma Peter furbescamente coi giornalisti l'aveva fatta passare per una protagonista) era stata eliminata! Ben presto, strani avvenimenti all'interno del teatro rendono palesemente chiaro che qualcun altro è lì con la troupe: a proposito, un altro tocco manipolativo da parte del regista del musical in scena è quello di avere il mostro (un uomo vestito da barbagianni apparentemente derivato dall'incredibile sequenza di apertura de "L'uomo in nero" del 1963 di Georges Franju, anche se li abbiamo una testa d'aquila, comunque sempre di un rapace notturno trattasi) nello spettacolo non è più anonimo ma è battezzato con il nome del vero serial killer... quindi il regista del film prende Brett e ovviamente gli fa assumere effettivamente quel ruolo del maniaco sanguinario Wallace, imitando una celebre scena di "Tenebre" (1982) di Dario Argento e nascondendo il corpo dell'attore (Giovanni Lombardo Radice) che lo interpreta!
Il palcoscenico è così pronto per un bagno di sangue, con la troupe in balia di un maniaco che, anche se nettamente in inferiorità numerica, ha sempre il sopravvento fino al prolungato climax: un uomo si ritrova legato a testa in giù dal soffitto; un altro è perforato attraverso una porta e proprio nel petto con un trapano (sicuramente tra gli strumenti di uccisione più popolari del genere horror!); circa quattro persone diverse vengono fatte a pezzi con una motosega (idem) con Brandon che viene amputato di un braccio e poi decapitato con un'ascia!; Radice viene catturato dai membri della troupe stessa quando, vestito proprio come l'assassino, lo scambiano per il loro inseguitore! Alla fine spetterà alla stessa ragazza (che era stata lasciata per morta da una collega invidiosa) che lo ha ' liberato' dare una punizione all'assassino: mentre lui sta mettendo a posto tutte le vittime sul boccascena sedendosi poi su una poltrona ed accarezzando il simpaticissimo gatto nero (Lucifero) che si vede all'inizio e ogni tanto nel film, con lui stesso a presiederle, lei sta sotto le travi in legno tutti cercando di recuperare l'importantissima chiave del portone (una macchina della Polizia stazionata fuori, poi, è completamente ignara della strage, anche grazie alla pioggia battente!). Comunque la insegue, lei scappa in cima a un'impalcatura e, quando lui cerca di arrampicarsi, taglia il filo spesso con un'ascia, facendolo cadere a terra. Tuttavia, si rialza di nuovo (per inciso, l'assassino rimane un vero e proprio cifrario, nello stampo di Michael Myers del franchise di "Halloween") e viene inghiottito dalle fiamme. Per fare un po' di ordine vedere sotto nello spoiler la sequenza esatta delle morti, alcune delle quali davvero truculente.

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Adesso vediamo un po' di considerazioni finali. Le musiche sono interessanti, a volte sullo psichedelico/prog rock a volte un po' sul lirico, "Opera", "Phenomena"...Simon Boswell ci ha sempre messo lo zampino cooperando con Claudio Simonetti, quindi le reminescenze sono ovvie (diciamo che qui fa le prove generali per il suo vero capolavoro che arriverà due anni dopo con la OST di "The Ogre", L. Bava). Giovanni Lombardo Radice, il sanguinario cocainomane Mike Logan di "Cannibal Ferox", non delude, qui è un po' più maturo (6 anni in più rispetto a Ferox) ed stato 'sedato' a dovere, ma ciò non gli impedisce di dispensare perle di ironia e disprezzo verso i colleghi/colleghe e soprattutto verso il regista ("there's no business like show-business...there's no business like show-business...", divertente la sua cantilena!), Soavi ha saputo impiegarlo bene, molto molto meglio di quanto abbia fatto Fulci in "Paura nella città dei morti viventi" (dove gli è stata assegnata una parte davvero penosa e insignificante, quella del ritardato Bob). Soavi ha incontrato per la prima volta scrittore/regista Dario Argento nel 1979, quando il regista prese Soavi sotto la sua ala dopo aver appreso i loro stessi gusti con il cinema. Argento ha reso Soavi il secondo assistente alla regia per il film "Tenebre" (1982) con Lamberto Bava come primo aiuto regia. Soddisfatto del suo lavoro, Bava ha assunto Soavi come suo assistente alla regia per il thriller misterioso "La casa con la scala nel buio" (1983) con Soavi in un ruolo secondario. Successivamente, Argento riportò Soavi a lavorare come assistente alla regia in "Phenomena" (1985) con Soavi che recita in un piccolo ruolo. Argento ha premiato Soavi assegnandogli il suo primo incarico come regista di un video musicale "The Valley" (la grande vallata) con musiche di Bill Wyman per il film "Phenomena", oltre che come regista per un documentario sui film di Argento. Soavi ha lavorato di nuovo per Lamberto Bava come assistente alla regia in Dèmoni (1985) in cui è apparso anche Soavi. Soavi ha sempre anche avuto un debole per la filmografia di John Carpenter, tutto questo per dire che in questo film "si respira" un bel po' di entrambi i registi (Argento e Carpenter): il camerawork nella sala dei costumi con Laurel (Mary Sellers) è molto buono, così come le soggettive dal basso del killer lungo i cavi sui soppalchi del teatro e nell'attrezzeria alla ricerca del trapano, la sequenza di spalle di Alice nel corridoio, gli zoom montati progressivi sulle maschere, il primo piano della bocca di Alice col rossetto...i riferimenti a "Tenebre", "Halloween", "Phenomena" sono molteplici. Lamberto Bava e Michele Soavi sono stati il braccio destro e sinistro di Argento per diverso tempo quindi non meravigliamoci di certe analogie, sono una cosa normalissima. La parte più divertente del film, a parte le saltuarie e simpatiche divagazioni sul gatto nero, è quando, rimasti in 5, si mettono in testa (finalmente direi) di far fronte comune e andare stanare il killer ("si diverte, non lo capite? si sta divertendo" dice il cinico regista Peter al resto del gruppetto a un certo punto). Willy alla fine dice ad Alice: "quella pistola è un cannone, bastava solo togliere la sicura e mettere il colpo in canna io lo avrei fatto fuori al primo colpo, gli avrei fatto saltare il cervello", è una mezza fesseria, la Beretta 92FS (M9) che impugna prima Alice e poi lui stesso per uccidere il killer è una normalissima semiautomatica calibro 9mm, la classica (ex ormai) pistola di ordinanza delle forze di polizia americane, non così potente come voleva far credere insomma (non è un caso che sia costretto a centrarlo in fronte per ucciderlo, altrimenti quel calibro non è così devastante nel colpo singolo e facilmente il killer sarebbe ancora sopravvissuto). Abbiamo anche un piccolo cameo dello stesso Soavi nei panni del poliziotto giovane seduto in macchina sotto la pioggia ("non ti sembra che somiglio a James Dean?" chiederà al collega più anziano). Senza dubbio un buon thriller/horror 'masquerade', ne consiglio almeno 1-2 visioni senza riserve.

CyberDave  @  14/11/2019 08:49:35
   4 / 10
Imbarazzante film di Soavi che dirige uno slasher che non ha praticamente nulla di positivo se non le musiche.
Questo film è la fiera dell'assurdo, dai comportamenti dei protagonisti, al come e perché restano chiusi in questo teatro, al perché muore una ragazza all'esterno del teatro e la polizia fà proseguire le prove come se niente fosse, mettendo due agenti all'esterno, in una serata dove diluvia e non si vede nulla.
Si và avanti cosi con altre assurdità per tutto il film, gli attori sono fastidiosi con la loro mediocre recitazione, la tensione non c'è e il film riesce ad annoiare nonostante la breve durata.

Unico pregio sono le musiche, quelle mi sono davvero piaciute molto, se vogliamo anche la maschera non è brutta.

Per il resto è il buio totale, il finale arriva in maniera prevedibile e senza mordente.
Davvero brutto a mio parere, assolutamente da evitare.

biagio82  @  04/08/2019 20:24:05
   7 / 10
gli anni 80 erano piene di film slasher e dato che all'epoca il cinema italiano non era fatto solo da commediole si provò a cavalcare l'onda realizzando questo film che io ho sempre apprezzato.
soavi è un grandissimo regista, e qui per l'ennesima volta dimostra di saper giare un piccolo gioiellino i genere.
il canone e le situazioni sono quelle dei film americani come halloween o venerdì 13, ma assistiamo anche ad alcune varianti che permettono di no far mai calare l'attenzione, come la furbizia dell'assassino che camuffa atri come lui per distrarre le vittime.
assistiamo poi ad alcune scene davvero meravigliose, come il diorama dei corpi sul palco con la'assassino che si siede ad accarezzare il gatto con la maschera da barbagianni, oppure la scena iniziale, con le prove in teatro.
unica nota dolente sono le interpretazioni degli attori, non propriamente convincenti ed in alcuni casi davvero amatoriali, altrimenti avrei dato anche qualcosa in più come voto.
questo film è quasi sconosciuto, ma se avete amato i film slasher di quegli anni dovete assolutamente vederlo

Oskarsson88  @  28/04/2019 20:28:38
   6½ / 10
Ci vuole una premessa, mi sono piaciute molto alcune cose e altre per niente.
Da un lato il film ha degli attori scarsetti, che si comportano in maniera stupida e poco credibile, cosa classica dei film horror, non sanno veramente recitare. Altra cosa negativa è il finale, totalmente fuori dalla credibilità

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Le cose buone sono, la maschera da gufo, la colonna sonora molto accattivante, la location, le fi.ghe, e alcuni dettagli e primi piani stretti che ho trovato ben gestiti, e in generale la fotografia mi è piaciuta abbastanza. Inoltre, è un'opera prima.
Quindi alcuni enormi difetti, dati anche dal genere, e un po' di buone cose. Comunque si lascia ricordare...

Strix  @  26/09/2017 02:57:34
   4½ / 10
Non male, ma neanche bene. Praticamente il nulla: film evitabilissimo che non apporta niente al genere; non riesce nemmeno a distinguersi per qualche trovata particolare, ad eccezione della maschera del killer.

alex94  @  15/09/2017 16:00:08
   6½ / 10
Un buon horror italiano che oltre a rappresentare l'esordio dietro la macchina da presa di Michele Soavi rappresenta anche una delle migliori produzioni della Filmirage di Joe D'Amato.
Per essere un opera prima Soavi fa un lavoro più che discreto,riesce grazie ad alcune trovate a rendere interessante una storia piuttosto semplice e tutt'altro che originale,si ispira logicamente a quello che è stato il suo maestro (Dario Argento) riuscendo a sfruttare al meglio il cast (che presenta diversi nomi di spicco del cinema di genere italiano) e l'ambientazione claustrofobica.
Certo si poteva osare un pochino di più per quanto riguarda il gore che risulta piuttosto limitato e la suspence che purtroppo latita.....e poi la maschera da barbagianni dell'assassino invece che incutere timore appare ridicola..... però come già detto il risultato finale è apprezzabile.
Mi è piaciuto,merita sicuramente una visione.

ferzbox  @  05/08/2017 15:00:24
   5 / 10
Con "Dellamorte Dellamore" e "La Chiesa" Michele Soavi non mi era totalmente dispiaciuto; non riusciva a catturarmi quanto il Dario Argento degli anni 70, ma sapeva dimostrare di avere un qualcosa di particolare......ma questo "Deliria" veramente bho , non saprei nemmeno come giudicarlo.
Il problema non risiede nella sceneggiatura; quella in fondo è pure carina; la location del teatro era convincente; l'assassino erano riusciti a renderlo carismatico anche grazie all'inquietantissima maschera da gufo e, contrariamente a quanto succedeva in queste produzioni italiane a basso budget, le scene riuscivano a risultare pure abbastanza credibili(senza trascurare i clichè dei thriller dell'epoca però eh.....la coltellata nell'occhio che trapassa la testa da parte a parte, tanto per fare un'esempio, era un ingrediente che non poteva di certo mancare);
I problemi principali sono la colonna sonora orrenda(musica elettronica anni 80 che stonava tantissimo con l'atmosfera lugubre stile anni 70); il livello attoriale degli interpreti(ehm...una migliore scelta durante i provini no eh?!) e il finale forzatamente ironico e unico manifestante di una situazione ridicola(di quelle che prima dicevo mancavano); il finale sputtàna un film che già non è che stesse tanto bene a galla.....
Ergo: è un ennesima produzione thriller italiana anni 80 di quelle invecchiate malissimo e facilmente trascurabili.....

Vlad Utosh  @  06/07/2017 21:42:40
   8 / 10
Un gruppo di teatranti rimane intrappolato a teatro in compagnia di un assassino psicopatico; sarà l'inizio di una lunghissima notte…
Grande esordio di Deodato alla regia; con una trama ai minimi termini e una sceneggiatura non sempre solidissima, riesce a fare un ottimo lavoro con la macchina da presa-notevoli certe inquadrature che spaziano nell'ambiente circostante, riescono a creare una certa tensione.
Pochi soldi, ma una messa in scena di tutto rispetto e quel killer con la maschera da gufo colpisce nel segno.
Buone le scene splatter e memorabili diverse scene, una su tutte

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Da segnalare il regista Peter Collins che cerca di sfruttare una disgrazia per far soldi, espediente veritiero e sempre in voga.
Questo deliria rimane un gran bel film horror italiano, sicuramente da vedere almeno una volta.

GTX33guitar  @  10/01/2016 21:55:31
   5 / 10
Non un gran che..

Leonardo76  @  25/08/2013 12:52:03
   4½ / 10
Boh non capisco che senso abbia mostrare quasi subito il viso del killer e usare un movente così banale

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poi tutto il resto è un campionario di scene tipiche di questo genere di film e anche il finale è prevedibilissimo. E' invecchiato male.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  03/08/2013 00:58:55
   4½ / 10
L'unica cosa degna di nota ( gnocche a parte) è la maschera dell'assassino, veramente fyga ! PEr il resto è un accozzaglia di situazioni prevedibili ai limiti del ridicolo, condite da un cast quantomeno imbarazzante e da sfx praticamente NULLI !! Mi chiedo con che coraggio qualcuno qua sotto è riuscito a scrivere ''SANGUE A FIUMI'' !!!

Finale ridicolo

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1 risposta al commento
Ultima risposta 03/08/2013 02.58.20
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/03/2013 20:38:55
   5 / 10
E' un'opera prima e Soavi non se la cava male, il cast è abbastanza mediocre e la sceneggiatura scarsa e a tratti ridicola. Trascurabile.

BlueBlaster  @  07/02/2013 16:19:58
   6½ / 10
Ero perplesso nel visionare questo slasher italiano (tra l'altro credo sia il primo e unico film nostrano che ho visto di questo sottogenere) ma devo dire che non ha nulla da invidiare ai colleghi d'oltreoceano.
Buon esordio per il pupillo di Argento che segue lo stile registico del suo maestro usando le stesse tecniche: uso di soggettive, primissimi piani su oggetti e occhi, cura dei dettagli e anche la colonna sonora!
Proprio quest'ultima in alcune parti, con suoni stranianti tipici degli horror italiani, mi è piaciuta parecchio ma nelle parti d'azione/fuga si usano musiche in chiave rock che io trovo poco consone al Cinema horror (nella maggior parte dei casi)...
Comunque la storia è un banale slasher con tutte le regole del genere e con tutti i dialoghi scarni e banali oltre che gli attori stereotipati che non sono altro che carne da macello!
Bravi i due attori protagonisti ossia David Brandon e Barbara Cupisti, gli altri sono piuttosto mediocri con urletti inutili ecc...
Molto interessante la location del teatro che offre buoni spunti e parecchi spazi angusti per le sequenze importanti...ottima la fotografia e al film non manca l'atmosfera.
La regia è strepitosa per essere un'opera prima, le capacità di Soavi le ritroviamo negli altri pochi horror suoi che ho visto e che ha fatto (La chiesa, DDellamorte Dellamore...mi manca La Setta), vi sono sequenze davvero inquietanti, la tensione non manca, la cura delle scene è da manuale...davvero complimenti al nostro regista che a differenza della maggioranza degli slasher americani di quelli anni ci mette davvero un tocco di classe!
La pecca che mi fa dare qualcosa in meno nel voto è la scelta della maschera dell'assassino, da gufo, che è molto ridicola e per nulla inquietante. Non è un dettaglio da poco...basti pensare all'importanza delle giuste maschere nel creare i miti dello slasher (Michael, Jason e Ghostface per citare le più riuscite).
Credo sia un tassello importante per un amante del genere e quindi da vedere...vediamo se trovo qualcos'altro di buono tra li slasher di casa nostra.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  18/10/2012 01:43:30
   7 / 10
Un inizio con il botto si può dire :), scherzi a parte, questa, per essere una prima opera, è una partenza più che buona.
Un horror/thiller scopiazzato da film famosi già elencati qui sotto, ma è stato realizzato in grande stile, con sangue a fiumi, scene molto inquietanti e con una tensione persisente, la scena del killer seduto al teatro con le proprie vittime squartate è molto disturbate, bellissime le scene degli omicidi, cattivi e molto sadici.
Purtroppo, tiene delle grandi lacune nella sceneggiatura, e inciampa in un finale ridicolo, si è voluto esagerare un pò, invece con un finale molto più semplice si poteva chiudere il tutto, e lascia dei punti di domanda anche per altre decisioni, ma vabbè, concediamogli questi piccoli errori.
Molto impressionate questa opera di Soavi, dopo aver visto la Chiesa (sempre suo), non mi aspettavo un film così cattivo, bella sorpresa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  15/01/2012 17:45:50
   5½ / 10
Niente di che, il classico slasherino anni 80 con i soliti omicidi e i soliti personaggi imbecilli. L'unico elemento che lo contraddistingue leggermente dal filone è che l'assassino indossa una maschera da gufo. Per il resto, nulla di nuovo.
Ad ogni modo, Soavi non se la cava male, e il risultato finale, in fin dei conti, non è poi così disprezzabile (bella location, sangue a sufficienza, e ottime musiche di Simon Boswell).
C'è di peggio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/05/2011 12:11:01
   5½ / 10
Discreto esordio di Soavi che decide di realizzare uno slasher-movie dei piu' classici dove un gruppo di attori se la dovra' vedere con un killer che indossa una testa di uccello!
Ecco,direi che la scelta della "maschera" mi lascia un po' interdetto...
Puro intrattenimento horror senza pretese...

paride_86  @  14/12/2010 04:49:04
   6½ / 10
L'esordio alla regia di Michele Soavi è un film non troppo originale che, però, colpisce per le scenografie, le musiche e la regia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  15/11/2010 20:40:35
   6 / 10
Soavi non se la cava male in regia e per essere un esordio la cosa è notevole (bellissimo l'incipit),ma indubbiamente la sceneggiatura lo inabissa a semplice thrillerino nella media,con sangue e assassino a sorpresa. Molto argentiano,e Soavi dimostra di aver preso il meglio di Argento (anche se il primo Argento sinceramente non è stato raggiunto ancora da nessuno),il resto ripropone i cliché del genere senza paura e spesso rendendolo un occasione sprecata,anche perché il reparto tecnico è ottimo. Senza infamia e senza lode.

baskettaro00  @  01/11/2010 09:36:26
   5½ / 10
Esordio alla regia per Michele Soavi, che dirige uno slasher con gli evidenti clichè del genere, tra cui recitazione scarna ed alcuni buchi di sceneggiatura, infatti come criticato dagli utenti che m'han preceduto non si spiega come il killer sia entrato nella macchina.
Musiche che non sono il massimo, trama che non brilla in originalità ma ci si passa sopra.
Alcune scenette splatter le ho apprezzate, su tutte la ragazza che viene strappata a metà e il tizio trapanato, cultissima inoltre la scena del killer che mette tutte le sue vittime sul palcoscenico come fossero manichini.
Calcolando che si tratta d'un esordio arriva senza dubbio al 5 e mezzo, ma non di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  01/09/2010 15:17:12
   7 / 10
Buon film di Soavi, il primo che vedo (dopo Valley, che è una specie di backstage di Phenomena). Un lungo abbastanza interessante, con una tecnica abbastanza argentiana in alcuni punti, come per esempio in quello di Brett allo specchio. Inizialmente sembra un thriller, poi il finale lo rende un horror. La trama non è ricchissima, anzi, è abbastanza semplice, e questo è uno dei difetti del film, che tutto sommato, ripeto, è buono. Gli omicidi non sono molto fantasiosi, alla Venerdì 13, però comunque apprezzabili. Insomma: tutto il film nel complesso è poco fantasioso ma apprezzabile, e direi che come esordio (per me) di Soavi non c’è male.

pinhead88  @  06/08/2010 23:24:56
   5½ / 10
Credo di non aver mai visto un film con così tante assurdità di sceneggiatura,almeno di quelli che si prendono sul serio,proprio come nel caso di "Deliria". questo è il primo film di Soavi che guardo,e devo dire che avevo anche alte aspettative, sempre per il classico inganno dei sensi a cui induce la locandina,ahimè.
"Deliria" non è una pellicola completamente da buttare,un omaggio quasi grandguignolesco alla corte dei vari registi e maestri del passato come Argento e Fulci,ma ripeto contiene delle idiozie veramente disarmanti.
1- una tipa che si storce la caviglia ed entra in un ospedale,lo stesso dove è rinchiuso l'assassino psicopatico omicida,ci si chiede quindi se questa tipa sia entrata dentro un ospedale psichiatrico per sbaglio o il maniaco sia rinchiuso dentro un normalissimo pronto soccorso,mah chi lo sa.
2- l'assassino fugge dalla sua cella non si sa come e in un battibaleno si ritrova improvvisamente dentro il cofano della macchina della povera malcapitata di turno.
In realtà poi ci sarebbero anche altre situazioni ingenuotte che rientrano sia nel plot che nella prova attoriale,alcuni attori sono davvero dei cani,tra cui anche la protagonista.non convincono soprattutto le espressioni degli stessi interpreti di fronte ai macabri fatti che li circondano,infatti l'unica caratteristica di cui non ci si può mai lamentare in prodotti del genere è il body count che avanza a buon livello e il solito campionario di morti fantasiose.
Il film, pur contenendo diverse scene truculente, non abbonda in particolari granguignoleschi, salvo rare eccezioni. anche i momenti di suspence sono molto ridotti e potevano meglio essere inseriti anche dal punto di vista della sceneggiatura.
Molto buona comunque una scena in particolare,la più rilevante dell'intera pellicola,in cui il serial killer espone le sue vittime sul palcoscenico,quasi come fossero dei manichini in un personale macabro spettacolino.la caratterizzazione del serial killer però l'ho trovata del tutto inefficace,come dicevo prima anche questo poteva influire su un maggior aspetto grandguignolesco della pellicola,ma a Soavi abbiamo capito che non piaceva tanto abbondare.
personalmente avrei trovato molto più significativa una maschera "luciferina" come indicata nella locandina,sarebbe stata perfetta,mentre la maschera da barbagianni essendo completamente inespressiva non influisce minimamente sulla tensione del film,e fa apparire il tutto più "debole" ed insignificante. un peccato perchè poteva risultare davvero un piccolo capolavoro nel suo genere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/06/2010 17:59:14
   7 / 10
Non è niente male l'esordio di Soavi. La trama non è certo il massimo per originalità e gli attori, Cupisti e Brandon a parte, sono solo carne da macello per il serial killer di turno. Va dato atto che visivamente mi è piaciuto, la regia dimostra che Soavi ha un certo talento ed inoltre tutta la macabra rappresentazione finale è efficace. E' un discreto slasher d'epoca, peccato che per l'Italia era un periodo di parabola discendente per il cinema di genere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  29/12/2009 00:30:09
   7 / 10
Non quel male che si potrebbe pensare. E’ un discreto thriller/horror all’italiana che mi ha preso per tutto film senza mai annoiarmi. L’inizio effettivamente non faceva presagire un colosso, però piano piano ha preso la via giusta. Ha cominciato ad interessarmi quando il regista di teatro voleva sfruttare il massacro dell’attrice per aspirare al successo facendo pubblicità; un’idea tanto macabra quanto sadica, e se vogliamo non molto distante dalla nostra realtà. Infatti non è un caso che i protagonisti attratti dai soldi (soldi che saranno macchiati di sangue = scena eloquente) saranno puniti dall’assassino

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Ma il bello è tutto nell’ultima mezz’ora, che fa salire il mio 6,5 su un 7 pieno. Una mezz’ora piena di ottime intuizioni e tensione efficace.
Per quanto riguarda i difetti, essi sono più o meno i soliti dei film horror: prevedibilità e dialoghi scarsetti, comunque c’è da dire che ho visto errori molto ma molto peggiori.

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Ultima risposta 31/12/2009 16.31.55
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suspirio  @  13/12/2009 21:51:05
   7 / 10
Buon film, anche se gli attori non mediocri.

DarkRareMirko  @  28/09/2009 15:55:10
   9 / 10
Ottimo horror/slasher di Soavi, caratterizzato da una semplice ma tutto sommato originale sceneggiatura di George Eastman aka Luigi Montefiori, attore di tanti film famosi di Joe D'Amato.

E' un lungometraggio che conta soprattutto tecnicamente, come regia, ritmo e fotografia; i contenuti difatti non brillano eccessivamente, sia per gli stereotipi a gogo tra i personaggi (VERE E PROPRIE macchiette), sia per certe incongruenze; c'è poi un'aria da farsa che stona un pò, soprattutto nel finale.

Ad ogni modo pollice sù per gli attori, David Brandon in primis (addirittura aiuto regista per La carica dei 102, con Glenn Close!!!!), storico volto di film di Massaccesi e Bava junior, tensione ben presente, per un film riuscitissimo.

Il movente per gli omicidi non è poi spiegato in modo chiarissimo, ma chissene, dai.

Soavi ha sempre dimostrato di valere nell'ambito cinematografico italiano di genere; questo film e Dellamorte Dellamore stan lì a dimostrarlo.

LEMING  @  15/09/2009 08:12:14
   4 / 10
Non mi è piaciuto proprio per nulla....e dire che avevo moderatamente apprezzato sia La Setta che La Chiesa dello stesso regista...ma qui si perde metà film in passeggiate dentro il teatro senza che succeda nulla, la tensione latita e dire che si ispira ad Argento, ma la differenza è abissale.
Sconsigliato.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  14/09/2009 12:29:57
   4½ / 10
Non è particolarmente piacevole commentare negativamente un film che ci è stato consigliato. Debutto di Michele Soavi, tra Dario Argento e Carpenter prendendo il peggio del primo e qualcosa di buono del secondo, l' idea di partenza di "Deliria" sarebbe tutto sommato interessante: uno spettacolo teatrale che si ha da fare e che diventa pura messinscena reale grand guignolesca di morboso spirito voyeur. A parte la bruttissima fotografia, il problema è la sceneggiatura vera e propria: ammirando Bava e soci, son ben preparato all' inverosimiglianza della storia, ma, come ha sempre sostenuto il buon Hitchcock, non deve mai risultare banale; e qui di banalità ce ne sono a iosa. Dal modo di uscire del killer dall' istituto psichiatrico (furto di "Halloween" - più che omaggio - certo, ma non ci si va' per una caviglia gonfia), alla semplicità con la quale si resta a provare nel luogo in cui è appena stato commesso un omicidio, al modo in cui restono bloccati nel teatro, e avanti fino alla fine. Bocciatissimo.

vodici  @  13/09/2009 12:48:41
   7 / 10
Bel film di Michele Soavi, anche se in lui c'è sempre qualcosa di Dario Argento. Ne consiglio la visione agli amanti del genere.

JOKER1926  @  26/02/2009 13:46:28
   6½ / 10
1987… Michele Soavi presenta al pubblico un film thriller/Horror: "Deliria".
Il regista riesce a confezionare una pellicola interessante e sotto alcuni aspetti davvero caratteristica.
Trama solida, dinamica buona, fotografia accettabile sono gli elementi positivi di "Deliria".
I difetti invece sono gli effetti sonori e la musica, essi allontanano in modo quasi strutturato la tensione (Argento in questi periodi enfatizzava i suoi film con suoni "gotici" e pesanti, opprimenti… altra Regia…); attori improvvisati ma in linea di massima "simpatici".

Michele Soavi prende indubbiamente diversi spunti da alcune pellicole del Maestro Argento, infatti sono evidenti diversi richiami; ma comunque in linea di massima Soavi riesce a farsi "rispettare" presentando un prodotto accattivante e davvero crudo, infatti in questa pellicola lo splatter è padrone, da notare, sottolineare la crudeltà, il cinismo del Killer che si "sbarazza" facilmente delle sue prede.

L'inizio della pellicola è buono, il regista presenta le personalità dei vari protagonisti, i passaggi iniziali ricordano a tratti quelli di "Halloween" pellicola di Carpenter, ma ovviamente nel complesso "Deliria" risulta essere superiore (e non di poco!) al prodotto del regista americano.
Come accennato dinamica ben costruita "incastra" beffardamente tutti nel teatro.
Segue una inevitabile, efferata carneficina; grande lavoro della regia che regala allo spettatore omicidi interessanti, particolari (a volte un po' grotteschi) che accompagnati da una valanga di urli e di "sostanza" rossa deliziano (o disgustano, è pura soggettività) il palato di ogni spettatore.
Ben curata anche l'icona del Killer, inoltre il suo "abito" è davvero suggestivo (da notare, elogiare la scena quasi comica del secondo omicidio!).
Il finale è abbastanza teso, la trazione non mancherà, il regista riesce a costruire sequenze mozzafiato e molto movimentate.
Ovviamente il (forzato) colpo di scena finale è una grossa stonatura, inoltre il regista dona al suo film una (inopportuna) vena umoristica (occhio al Killer nell'ultimissima scena) che fa abbassare inesorabilmente le quotazioni del film.

"Deliria" è in fin dei conti un prodotto da apprezzare, film che sotto alcuni aspetti segue il solito filone cinematografico anni 80 e pone le basi sul solito "gruppetto" di ragazzi che cercheranno di sopravvivere al maniaco di turno, le musiche quasi rock (Must anni 80) come detto risultano essere banali; film che comunque allo stesso tempo si distingue in buona parte dalla massa grazie ad alcune trovate "fantasiose" che oggigiorno scarseggiano "mostruosamente" nel mondo cinematografico Horror…

19 risposte al commento
Ultima risposta 26/06/2009 12.21.18
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GodzillaZ  @  19/02/2009 13:56:48
   7½ / 10
Mi è piaciuto...
Soavi mostra le influenze argentiane.
Un buon slasher... forse al tempo Soavi stravedeva per i vari Halloween e Venerdì e ne ha fatto una specie di sua versione...tentando magari di dare inizio anche ad una saga (vedi finale).

La recitazione lascia un pò a desiderare (ma è una cosa alla quale non dovremmo dare troppo peso purtroppo, perchè i registi non potevano assolutamente pagare attori navigati... e quelli che avevano, spesso consideravano questo genere di film una minch...a)

La maschera ha il suo fascino (ma è forse troppo ingombrante x essere riutilizzata in altri contesti XD)

gasy  @  20/12/2008 22:42:30
   7½ / 10
Un pò lentino. Denuncia subito la carenza di budget, ma alcune scene sono stupende e Soavi lasciava sperare di essere il futuro dell' horror italiano. La maschera del cattivo ha un suo fascino. Bella la parte finale escluso gl' ultimi 30 secondi.

marfsime  @  03/10/2008 17:17:54
   5½ / 10
A me francamente questo film di Soavi non ha colpito particolarmente..e vi spiego anche le ragioni:

1) La recitazione complessivamente non m'è sembrata granchè.

2) Alcune scene discutibili..penso alla ragazza che viene letteralmente strappata a metà durante la scena in cui viene afferrata da sotto da parte del killer e da sopra dagli attori che tentano di non farla cadere nelle grinfie dell'assassino..una scena al limite del ridicolo. Poi il finale..direi deludente..quella scena in cui l'assassino riapre gli occhi mi sembra veramente fuori contesto rispetto alla storia..cos'è resuscita per caso?

3) Le musiche di sottofondo durante gli omici del killer mi sono sembrate inappropiate..almeno per i miei gusti.

Insomma..non mi sento di punirlo eccessivamente perchè tutto sommato alcune trovate sono carine..di splatter ce n'è (anche se non in abbondanza) e la tensione si mantiene su livelli discreti..però non sono altrettanto entusiasta come quasi tutti i precedenti commenti e la media voto dimostrano.

spockino  @  20/07/2008 21:05:51
   7 / 10
a me piacque molto, all' epoca, lo ritengo un film molto godibile e ben fatto.

DarioArgento  @  30/05/2008 00:12:51
   7 / 10
bravo michele soavi allievo del maestro....claustrofobico al punto giusto e omicidi in serie della serie ...alla fine ne rimarrà uno solo

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  24/01/2008 13:16:34
   7½ / 10
Ottimo esordio per Soavi che dirige un thriller/horror affascinante e con buone dosi di tensione. Buoni pure gli effetti splatter mentre le note dolenti sono perlopiù rivolte verso un cast fortemente mediocre ed una sceneggiatura non proprio brillante ma che (sapientemente) pesca a piene mani dal cinema dell'orrore di quegli anni, sia italiano e non. Bellissima la messinscena finale con i corpi disposti sul palco, da dimenticare gli ultimi 5 minuti.

John Carpenter  @  30/10/2007 18:39:26
   7½ / 10
Buonissimo esordio per Michele Soavi, che dopo lunghi anni trascorsi come aiuto regista nei film di Dario Argento, firma finalmente la sua prima opera: Deliria.
Film ultra-citazionista, qui i fan più accaniti si potranno divertire a trovare le tante citazioni dei film più famosi: Non Aprite Quella Porta, diversi film di Argento come Suspiria e Tenebre, oltre a quel "Chiamatemi Jena" che uno degli attori esclama all'inizio, ispirandosi a Fuga da New York. Ma il film che più ricorda è sicuramente Halloween di Carpenter, tanto che il film sembra più a un ennesimo seguito della serie, che a un thriller all'italiana.
Storia risaputa, ma Soavi riesce a cogliere il pubblico sempre di sorpresa con trovate eccezionali, che non sto qui a dire per non svelarvi niente, inoltre alcuni omicidi e certe scene splatter sono veramente ben riuscite, creando una giusta dose di tensione che tocca alte vette nel finale, splendido.
Ovviamente non mancano le pecche: la recitazione degli attori è approsimativa, la prima parte del film è un pò confusa e noiosetta, i brevi siparietti comici dei due agenti dovevano essere assolutamente tolti a mio parere e l'ultimo minuto è un vero disastro.
Poteva essere migliore, resta comunque un bel thriller, non complicato ma godibile, (anche se Argento è nettamente superiore) e quindi da riscoprire.

John.

rapture  @  28/09/2007 16:47:08
   6½ / 10
Trama non molto originale, ma riesce a creare una gran bella atmosfera granguignolesca. La prima parte è totalmente insipida, ma gli ultimi tre quarti d'ora sono costruiti veramente bene... fin quando non rimane solo la protagonista, con pistole che non sparano, porte con 10 mandate e assassini invisibili. Ah dimenticavo le motoseghe e i trapani con silenziatore.

Alex Weird  @  18/08/2007 09:06:11
   7 / 10
Bello slasher italiano

clone 1975  @  29/06/2007 00:25:10
   6 / 10
ancora non capisco come certi film di dario abbiano la media così bassa,cioè 7,6,ma dove =??in questo film non c'era storia,c'erano attori cani,ma cani,altro che NON HO SONNO,tutta la strage e sembrava non ne sbattesse niente a nessuno,per non parlare della semplicità della trama,si salvava un pò lo splatter costantemente presente.do 6 perchè soavi è un regista che merita,ma il film è abbastanza scadente

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  23/05/2007 10:52:40
   7½ / 10
Buon debutto di Michele Soavi che realizza un horror/thriller non particolarmente originale ma nel complesso dotato di buoni spunti e pregno di una certa suspance.
Che il regista milanese abbia lavorato come aiuto–regista o attore al fianco di mostri sacri come Argento e Lamberto Bava è perfettamente intuibile dalle evidenti influenze e punti di contatto che si possono tranquillamente riscontrare durante la visione della pellicola.
“Deliria” rimane comunque un buon prodotto strutturato attraverso una sceneggiatura non perfetta ma claustrofobica ed angosciante, che sfrutta al meglio gli ambienti a disposizione ed un interessante colonna sonora,ma soprattutto vanta un “cattivo” davvero affascinante, che nulla ha da invidiare agli altrettanto tremendi killer d’oltreoceano come Michael Myers o Jason Voorhees,con i quali ha parecchi punti in comune:tutti indossano maschere,sono mossi da una apparentemente immotivata furia omicida,non provano emozioni,dispongono di una notevole massa corporea…anche da queste somiglianze è facile intuire quanto il film sia derivativo,ma Soavi riesce comunque ad imprimere al tutto un proprio stile,riscontrabile in alcune scene davvero notevoli,su tutte quella della macabra disposizione delle vittime sul palco.
Le scene sanguinolente non sono moltissime,il regista preferisce buttarla sulla tensione e riesce nel suo intento soprattutto nella seconda parte della pellicola,peccato per gli ultimi cinque minuti che appaiono banalmente accessori.
Imperfetto, ma un buon manifesto del cinema “di paura” italiano che visse stagioni davvero fortunate,Soavi si tolse lo sfizio di vincere con questo suo lavoro il Festival del cinema fantastico di Avoriaz nel 1988.

lupin 3  @  06/12/2006 14:10:39
   6 / 10
Bisogna dire che in questo film gli attori non erano un granchè, in alcuni momenti le interpretazioni erano davvero penose, si salva solo per alcune scene carine...

phemt  @  05/12/2006 18:07:51
   7½ / 10
L’esordio registico di Michele Soavi è uno slasher claustrofobico dal buon impatto visivo (superba la scena in cui l’assassino sistema i corpi morti (che stia a significare la “teatralità” della morte?) intorno a lui mentre sfoggia la sua splendida maschera)… Il regista pesca a piene mani da Argento (di cui era stato assistente) e in parte anche da Fulci (per cui ha anche fatto l’attore), ma malgrado ciò riesce comunque a girare un opera personale in cui non mancano ottime trovate e momenti ben riusciti… Purtroppo il film pecca di diverse caratterizzazioni troppo stereotipate, di alcune scene al limite del ridicolo e di un finale, in classico anni 80 style, che però in una pellicola del genere ci sta proprio male… Altalenante la prova del cast, bravo Brandon, come sempre immenso Giovanni Lombardo Radice, da dimenticare gli altri…

Piccola curiosità: la sceneggiatura è a cura di George Eastman (Luigi Montefiori) che è passato alla storia del cinema italiano per la sua parte in Antropophagus di D’amato (non per nulla produttore del film) e per aver interpretato 32 nel capolavoro di Mario Bava “Cani Arrabbiati”…
Da vedere nella versione per il mercato straniero molto più splatter di quella italiana…

BobRobertson  @  04/12/2006 21:18:56
   6½ / 10
l'esordio alla regia di michele soavi.
deliria, pur partendo da una storia molto semplicistika riesce comunque nel suo intento.
a parer mio non è da konsiderarsi la miglior pellikola diretta da soavi ma nonostante tutto si difende bene grazie al forte senso di klaustrofobia ke riesce a trasmettere allo spettatore...
il finale xo' l'ho trovato assai deludente anke se, bisogna ammetterlo, finali del genere all'epoka andavano assai di moda.

tutto sommato deliria risulta un film molto karino, diretto in maniera più ke soddisfacente, kon delle interpretazioni discrete ed una kolonna sonora interessante...
per gli appassionati è senz'altro un film da riskoprire.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  29/11/2006 10:20:56
   6½ / 10
Sulla scia di "Suspiria", questo "Deliria" si fa preferire soprattutto per il finale. Il voto corretto sarebbe 7---...considerando che ho dato 6,5 a "Suspiria" e che questo "si ispira" a quel film e ad altri, il 6,5 ci può stare.

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Ultima risposta 30/10/2007 09.18.07
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Norman Bates  @  14/11/2006 14:29:25
   9 / 10
questo regista, purtroppo è nato in un periodo in cui l'italia vedeva nascere altri grandissimi registi horror e thriller che avrebbero oscurato Michele Soavi. ma tuttavia riesce a fare un film stupendo che merita assloutamente di essere visto. se si ama il cinema thriller in generale non si può non averlo visto. e mi riferisco ad un certo T.M. chi doveva capire ha capito.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  30/10/2006 22:50:52
   8 / 10
Di certo non manca la tensione , ci sono sequenze di suspence molto forti .
Un grande horror firmato Soavi .

Invia una mail all'autore del commento testadilatta  @  19/10/2006 10:27:42
   9 / 10
Capolavoro di Soavi.
Claustrofobico, inquietante e di grandissima tensione.
Poi strepitosa la maschera dell'assassino.

bussisotto  @  11/10/2006 15:27:33
   8 / 10
I protagonisti di questa ottima pellicola di Michele Soavi si muovono In un contesto completamente claustrofobico.Il film è pieno di citazioni cinematografiche e di momenti di tensione.Buoni attori (David Brandon in testa, ma anche la Cupisti e Giovanni Lombardo Radice) e notevole gioco di luci. Uno dei thriller migliori dell'intero decennio degli anni '80 di produzione italiana. Purtroppo sottovalutato all'epoca dell'uscita nelle sale cinematografiche, è stato in seguito rivalutato, imponendosi come vero e proprio cult movie in tutto il mondo (su internet è facile imbattersi in recensioni entusiastiche su molti siti dedicati all'horror e al giallo).

larcio  @  05/10/2006 21:27:13
   8 / 10
bello, bello, bello...film ormai dimenticato ke merita ampiamente una dettagliata visione....grande soavi

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