Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei...
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Grace si trova un giorno a Dogville piena di aspettative e fiduciosa nell'umanità, e continua a perdonare i suo abitanti nonostante, più si scava in profondità, e più le persone rivelano la putredine dei loro animi: Dogville è una città solo apparentemente senza lati oscuri e senza segreti. Grace/Cristo si confronta con il padre, il Dio del Vecchio Testamento, e si arrende all'evidenza: la malvagità è inculcata nelle persone, e non gli viene semplicemente instillata dall'esterno. La purificazione può coincidere solo con l'ecatombe. Il messaggio cristiano è stravolto, ed è intriso di pessimismo. Ben motivato, si potrebbe aggiungere.. L'idea di eliminare quasi del tutto l'elemento ambientale è una trovata riuscita, e amplifica l'impressione che ci si trovi di fronte ad un opera metaforica e didascalica. Inoltre getta una luce impietosa sulle azioni delle persone, e volutamente non offre alcun appiglio di giustificazione alle loro azioni, facendo apparire il sacrificio finale come realmente liberatorio e purificatore. Sebbene a volte la recitazione appaia un pò artificiosa, il film riesce comunque ad emozionare, grazie ad una voce narrante che non risulta ridondante, bensì aumenta l'effetto drammatico proprio nel suo tono scarno. Bella prova davvero..