elephant regia di Gus Van Sant USA 2003
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elephant (2003)

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locandina del film ELEPHANT

Titolo Originale: ELEPHANT

RegiaGus Van Sant

InterpretiAlex Frost, Eric Deulen, John Robinson, Elias McConnell, Jordan Taylor, Carrie Finklea, Nicole George, Brittany Mountain, Alicia Miles, Kristen Hicks, Bennie Dixon, Nathan Tyson, Timothy Bottoms, Matt Malloy, Chantelle Chriestenson Nelson, Larry Laverty, Ruben Bansie-Snellman, Jason Seitz, Vana O'Brien, Joseph Sackett, Adolf Hitler

Durata: h 1.21
NazionalitàUSA 2003
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2003

•  Altri film di Gus Van Sant

Trama del film Elephant

E' una bella giornata d'autunno. Mentre cammina nel parco, verso la scuola, Eli persuade una coppia di punk a posare per alcune fotografie. Nate termina il suo allenamento a football e va a incontrare la sua ragazza Carrie, per pranzare con lei. John lascia le chiavi della macchina di suo padre nell'ufficio della scuola affinché le prenda suo fratello. Nel caffè, Brittany, Jordan e Nicole chiacchierano di quanto le loro madri stiano sempre a ficcare il naso nei loro affari. Michelle si affretta verso la biblioteca mentre Eli scatta alcune fotografie di John nel corridoio. John cammina sul prato, incrociando Alex ed Eric. Un normale giorno di scuola nel liceo di Portland. O forse no.

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Voto Visitatori:   6,82 / 10 (198 voti)6,82Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Palma d'oroMiglior regia (Gus Van Sant)
VINCITORE DI 2 PREMI AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro, Miglior regia (Gus Van Sant)
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Voti e commenti su Elephant, 198 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR barbara  @  03/06/2004 10:50:02
   7 / 10
Bello, mi è piaciuto davvero tanto. Finalmente un film intelligente sugli adolescenti, anche se non ho capito bene il significato della figura del ragazzo nero (perchè non scappa?) e avrei evitato di raffigurare i due assassini come omosessuali.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2004 13.52.09
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pardossi  @  24/05/2004 23:08:35
   8 / 10
Che arte è questa, il saper riprendere la vita in mille modi e sfaccettature con una telecamere eccellentemente manovrata.
Il morbido interlacciarsi di ogni situazione, il tutto ammortizzato da una melodiosa colonna sonora; stupendo è maledettamente difficile da realizzare!
Gran film veramente ottimo.

Invia una mail all'autore del commento Miss Blonde  @  22/05/2004 16:24:06
   10 / 10
FANTASTICO!!!! Io adoro Gus Van Sant e tutti i suoi film, e questo mette in evidenza la realtà della vita noiosa dei ragazzi ricchi che vanno al college. Ed è proprio questo il bello del film (che poi è tratto da una storia vera) cioè che questi due ragazzi compiono questo massacro solo per la noia e la solitudine...Bellissima l'idea dei piani sequenza e quella di presentare all'inizio le vite di tutti quelli che verranno poi uccisi. La cosa interessante è che il film ti fa vedere la brutalità della morte, che spazza via le vite in un soffio, con un colpo di mitragliatrice...Nei filmoni americani solitamente il regista ti fa affezionare al personaggio, facendoti apparire la sua morte come una cosa tragica e talvolta ti commuovi. Van Sant si tiene distaccato dallo spettatore e fa apparire la morte come quello che è in realtà, un secondo. Si meriterebbe 100!!! Non so se sono riuscita a farmi capire...ciao a tutti

Invia una mail all'autore del commento Markdoss  @  13/05/2004 19:35:22
   4 / 10
La storia è interessante...dopo 3/4 di film di calma piatta senza colonna sonora...una noia terribile...chi se lo va a pensare che va a finire così?? le tecniche di ripresa stancano di brutto!

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/09/2004 20.28.02
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Raskolnikov  @  25/04/2004 00:53:24
   8 / 10
Un film sconvolgente. Al di là della perfezione stilistica colpisce l'alienante continuità tra banalità e tragedia. Una glaciale rappresentazione del vuoto, in cui la morte perde di senso, evapora e si disperde nel cielo informe e scuro dell'inquadratura finale, alquanto Lynchana.
L'unica percezione chiara è il disorientamento. Non sono d'accordo con chi afferma che Van Sant sia stato fin troppo invadente e didascalico nell'accennare le possibili interpretazioni sociologiche. Il mio parere è che, presentate come sono, abbiano il fine di auto-svilirsi, di mostrare quanto riduttivo possa essere ricondurre ogni cosa ad esse, e quanto terrificante sia il disagio e l'impotenza di fronte all'insondabile.
In alcuni punti eccessi di virtuosismo, che minano la fluidità e smorzano il ritmo più del dovuto.
Una grande opera, in ogni caso.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  09/04/2004 01:23:48
   5 / 10
Il film in fatto di tecnica di ripresa non dice niente di nuovo e sui fatti di Colombine è molto più interessante il film di Moore.
Così come sul vuoto esistenziale dei giovani americani, risulta molto più incisivo Larry Clark col suo ultimo film, Ken Park.

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Ultima risposta 08/12/2007 00.46.49
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the fake ripper  @  07/04/2004 12:06:07
   9 / 10
Fotografia e regia splendide. Un film rapido come un massacro, conciso (solo 78'). Immagini nitide come la follia lucida dei due killer. La preparazione di un piano omicida che si interseca con la vita normale di tutti i giorni, in un giorno apparentemente normale di scuola. La musica per pianoforte di Beethoven che sembra accendere l'istinto omicida nei due ragazzini. Un film veramente fatto bene, che fa riflettere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR coccinella  @  20/02/2004 08:57:10
   7 / 10
E' un film sicuramente da capire: non sempre si può andare al cinema e "bere" con tranquillità tutto quello che passa sullo schermo senza usare il cervello! Va visto con occhi diversi perchè E' un film diverso. Riflettere è l'unico modo per apprezzarlo. Non è svago: è un ritratto di quello che è il mondo. Le riprese di spalle (la maggior parte del film) sono un modo geniale per evidenziare la normalità, l'anonimato dei ragazzi. C'è il destino di tutta una vita sintetizzato benissimo in poche scene: inun certo momento potresti essere dentro o fuori e questo fa la differenza.
Gus Van Sant ci presenta i ragazzi, i sogni, i turbamenti, le paure. Alla fine del film ci sembra di conoscerli, di averli visti per anni nei corridoi della nostra scuola: tutti hanno avuto nella loro vita un Jhon oppure un Elias come compagno di classe. L'unica cosa davvero agghiacciante di questo film è il tremendo senso di realtà che trasmette e che riesce a ritrarre. Piccola postilla sulla lentezza: voluta, disperatamente cercata non è una pecca.
L'unico motivo che può non far capire il film è la superficialità di chi guarda: il cinema non è solo relax, ogni tanto bisogna usare il cervello e riflettere su quello che passa sullo schermo evitando di "bere" solo la superficie.

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Ultima risposta 24/05/2004 23.20.30
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amelie  @  29/12/2003 22:19:14
   8 / 10
è un film molto impegnativo e difficile da capire. il regista nn ha voluto sbandierare il suo punto d vista, almeno, nn del tutto, è proprio qst caratteristica che m ha molto allontanato da una totale comprensione. è forse x qst che s può intendere il film cm una sola esposizione dei fatti, così da lasciare a noi l'interpretazione.....xò m domando: è giusto che un film sia così? s può ritenere "film"? risp

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Ultima risposta 22/05/2004 17.30.07
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Invia una mail all'autore del commento Dirk Pitt  @  26/12/2003 23:25:30
   1 / 10
Lentissimo, non ha alcun significato, non affitatelo nemmeno.

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Ultima risposta 22/05/2004 17.31.18
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Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  21/12/2003 23:25:47
   7 / 10
Film davvero interessante, ma con qualche componente di dubbio gusto. Da rivedere e magari rifletterci un pò su.

Rama  @  08/11/2003 15:26:18
   9 / 10
non mi va di inserirmi nella polemica perchè solo di non capisce l'arte della regia può non apprezzare questo film. Due tre pecche qua e là gli tolgono il 10. Van Sant per una volta ha fatto centro!

17 risposte al commento
Ultima risposta 23/05/2004 10.20.38
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Invia una mail all'autore del commento Malvagio  @  07/11/2003 19:11:27
   4 / 10
concordo con gatta matta...ci vuole davvero coraggio x definirlo un capolavoro.mi sn parekkio annoiato specialmente durante le lunghe inquadrature alle spalle dei personaggi che camminano nei vari ambienti che rendono il film lento e poco intrigante mentre lo scopo originario di tuttò ciò era quello di far entrare lo spettatore nel film.Nn trovo neanche giusto che x girare un film simile si ci ispiri a ciò che è successo realmente in america,almeno x rispetto alle vittime della strage.
ma che ci possiamo fare ...il businessè businnes....adesso mi aspetto un film sulla strage del teatro in russia di un anno fa....
mettendo 4 sn stato troppo generoso!!!

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Ultima risposta 22/10/2004 12.23.46
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Gatta Matta  @  05/11/2003 15:42:26
   5 / 10
Se questo è il capolavoro di Gus, figuriamoci gli altri...
Noioso, quel che si voglia dire, mal recitato e non realistico.
La scena del nero che resta nella scuola tutto tranquillo è demenziale.
Boh....

7 risposte al commento
Ultima risposta 22/05/2004 17.49.57
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  04/11/2003 20:24:15
   8 / 10
Una sparatoria tranquilla... Un salto ne vuolto. Possibile? La violenza estrema ovattata di Gus Van Sant e la violenza estrema dell'immagine di Tarantino "Kill Bill": al cinema si può narrare solo così: in mezzo c'è solo Vespa, Costanzo e Lilli Gruber

MarcoM  @  04/11/2003 16:13:39
   8 / 10
Se consiglierei questo film?mah, non a tutti..assolutamente non a tutti. Splendidamente per pochi.

Manu  @  02/11/2003 16:11:08
   9 / 10
Certo i tempi sono lenti, ad alcuni può sembrare noioso ma tutto questo é per far capire ancora di più che giornata normalissima fosse. Di certo non é un film animato, ma guardando il film cerchi di capire cosa ha portato questi ragazzi a fare questo atto di pazzia..é davvero un film in cui riflettere é tutto. E forse non tutte le persone sono in grado di 'reggere' questo tipo di film. In ogni caso penso che sia fatto molto bene. Questo film racconta i fatti e basta, il resto lo deve tirare fuori lo spettatore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR MiaWallace  @  28/10/2003 02:18:17
   2 / 10
Un film si dovrebbe definire bello quando riesce a suscitare emozioni. L'unica emozione che mi ha suscitato è stata noia, una terribile noia. A mio giudizio è troppo pretenzioso, è uno di quei film che si danno arie da grande opera d'arte indipendente ma che non verranno mai capiti. Forse alcuni credono che sia proprio il fatto che non vengano capiti da "i più",a renderli speciali. Ma non io. Un film per essere un capolavoro deve necessariamente risultare gradevole per molti, deve produrre un giudizio universale che ne riconosca la bellezza. Cosa che non accade assolutamente nel caso di Elephant, borioso e autocompiaciuto lungometraggio di nicchia nel quale chi vuole a tutti i costi fare il poetico e l'intellettuale crede di avervi colto un'arte che in realtà non c'è. Lento, ossessivo, assolutamente non interessante, costruito su dialoghi volutamente banali. I personaggi non sono realistici, recitano come robot, senza sentimenti, senza allegria ed emozioni che ragazzi della loro età dovrebbero avere. L'intenzione di mostrare la strage all'improvviso, come a spezzare di colpo la normalità, la quiete, la serenità di un giorno scolastico come tanti, non è riuscita. Questo perchè il contrasto tra l'azione finale e il noiosissimo antefatto non è abbastanza netto, nè i ragazzi con la loro recitazione piatta riescono a dare l'idea di normalità e inconsapevolezza. Per quanto se ne possa dire, non è un film che fa riflettere poichè manca di pathos, di energia, di dinamicità e, soprattutto, di modestia.

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Ultima risposta 18/10/2004 15.48.13
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fede  @  23/10/2003 13:18:12
   10 / 10
Finalmente un film in grado di risvegliare le coscienze intorpidite degli spettatori. Lo scenario della follia omicida di due studenti di una scuola superiore americana viene preparato meticolosamente con un ritmo lento che scandisce le fasi della vita studentesca. Una straordinaria ed efficace ricostruzione di un fatto che lascia perplessi sull'uso e la diffusione indiscriminata delle armi in alcuni paesi.

Luca e Lucilla  @  22/10/2003 13:13:02
   10 / 10
Essenziale, arriva al cuore. Finalmente un film delicato sugli adolescenti anche se tratta del tema più pesante. Dimostra che si può parlare di violenza e di sesso senza morbosità. Come facciano gli Americani a vendere le armi via internet ancora oggi è una lezione sulle tragedie del mondo. Consigliato solo a chi ha cuore e anima da mettere in gioco.

Invia una mail all'autore del commento krampack2000  @  19/10/2003 10:29:02
   7 / 10
La banalissima quotidianità della vita americana nelle sapienti mani di Gus Van Sant che (in)segue i suoi personaggi. E finalmente arriva anche la rivincita dei "frocetti" che anche noi aspettiamo trepidanti. (Se sbirciate nei titoli di coda appare il nome di quel diavolaccio di J.T. LEROY che ci ha messo il suo "maledetto" zampino. IO QUESTO FILM LO VADO A RIVEDERE!

Kaiser  @  16/10/2003 08:22:15
   8 / 10
Girato quasi perfettamente, non ho capito perché in alcune scene abbia messo la musica di fondo, io avrei lasciato i rumori e basta. La quiete prima della tempesta con questa frase si potrebbe sintetizzare il film. Non è apertamente polemico come lo era il film di Moore, ma l'ho trovato più incisivo, un film da interiorizzare. Secondo me il fatto che i due killer sono omosessuali si rifà al fatto che i ragazzi che uccisero alla Columbine, venivano derisi dai compagni che li chiamavano frocetti. Indicativo anche che sembra che uno viva in un bed and breakfast mentre la famiglia dell'altro ragazzo non la conosciamo nemmeno.

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Ultima risposta 13/11/2003 16.18.26
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loop  @  15/10/2003 23:06:23
   9 / 10
sicuramente un film che riesce a spiazzare lo spettatore..nella sua essenzialità visiva offre uno spaccato della quotidianità della vita studentesca di una tipica provincia americana improvvisamente turbata dal raptus omicida di 2 studenti e ripercorre le fasi che preludono alla strage messa in atto dai 2 ragazzi. Forse un'eccessiva lentezza penalizza il risultato nel suo insieme,anche se il pregio del film è di raccontare in modo neutrale senza giudicare. Un film che riesce nel suo intento di porre l'attenzione sulle conseguenze nefaste della ideologia dilagante in paesi dichiaratamente liberali.

comparo  @  15/10/2003 20:51:48
   6 / 10
L'interpretazione della causa scatenante del fatto in questione, a mio giudizio,è singolare nella sua perfezione.Già credo sinceramente che il regista abbia colto le problematiche essenziali:superficialità,ignoranza,frustrazione,depressione e realtà apparente(videogiochi e compagnia bella),assenza d'amore,vita oggettiva vissuta da un altro mondo.Già credo che questi siano i temi del film.Non si può parlare di o***,perchè esso matura come l'amore ,seppur in maniera diversa e l'ambiente descritto non risulta all'altezza di tali sentimenti...una vita priva di sentimenti non è vita...
il voto è scarso(6)perchè il film risulta comunque pesante nello svolgersi dei fatti,insomma pregi per le caratteristiche più proprie del film,difetti in quanto la scena è eccessivamente lenta ed ostentata.

JulieBohem  @  14/10/2003 16:53:32
   7 / 10
hmm..fine primo tempo:ho la sensazione di non aver visto ancora nulla; fine secondo tempo:ho la sensazione di non aver visto ANCORA nulla..eppure mi sento un tremendo peso all'altezza dello stomaco!

edgardo  @  13/10/2003 14:58:52
   7 / 10
Non è il miglior film di Gus Van Sant (ovviamente il migliore resta "Belli e dannati"). Ma a mio avviso è un buon film (dopo Forrester qualsisi film lo sarebbe stato). Mi è piaciuta la diversa angolazione dei "punti di vista". Geniale. Tuttavia mi chiedo se per piacere un film americano deve per forza richiamare scene crude e violente, anche se solo inserite alla fine! Non va comunque preso sul serio. Non credo che Van Sant volesse raccontare un episodio vero: non avrebbe scelto una scuola paradisiaca con studenti tutti bellissimi! Anche lì le scuole vanno a pezzi e ci sono studenti brutti e puzzoni e ragazzine s****te!

luca kitano  @  12/10/2003 19:59:56
   7 / 10
Un fim che non azzarda commenti, ma fa semplice cronaca "asettica" di un fatto davvero accaduto non può essere commentato.
DEVE ESSERE SEMPLICEMENTE VISTO PER SAPERE, NON PER CAPIRE.

Hathor  @  12/10/2003 15:45:56
   8 / 10
Ciao gente! Ke dire, 4 anni dopo l'orribile episodio che ha sconvolto il liceo Columbine, Van Sant ci propone quest'opera assolutamente geniale e sconvolgente per l' apparente indifferenza in cui avvolge tutto. I protagonisti sono ragazzi comuni con problemi più o meno comuni, x quello che ci è dato di capire, ognuno inseguito nei lunghi corridoi quasi labirintici da questa telecamera impicciona che li imprigiona in un gioco allucinante di specchi che riflettono da tanti punti di vista gli stessi momenti "quotidiani". Lo stesso effetto che impressiona lo spettatore, costretto a seguire inevitabilmente lo stesso punto di vista, come incatenato alle stesse prospettive degli studenti. La cosa che più mi ha colpito del film è il suo silenzio, la totale mancanza di dialoghi realmente significativi, di tentativi di spiegare o chiarire un atto che qui sembra così normale da scioccare. In questo modo il regista secondo me è riuscito alla grande nel suo intento, che io interpreto come la volontà di colpire in profondità con le immagini senza esorcizzarle in alcun modo, come si fa di solito, magari avvolgendole dentro discorsi che "mettono tutto a posto". No, è il silenzio, l'incomunicabilità profonda tra i soggetti e con lo spettatore che genera quest'effetto di freddezza, di incomprensione, di... allucinazione! Insomma, a mio giudizio, veramente 1 grande film. 1 piccola bomba gettata così, in attesa che qualcuno si ricordi che nn è così rassicurante vendere armi via internet nel paese della "grande democrazia" da esportare e della giustizia gridata da ogni pulpito, col dito sempre puntato a giudicare il restante mondo "sporco" che gli USA continuano con estrema arroganza a credere di dover "ripulire". 1 saluto a tutti!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  11/10/2003 19:26:29
   8 / 10
Gus Van Sant ci offre la sua oper migliore.... una storia raccontata con dei bellissimi piani sequenza che inseguono i protagonisti nei corridoi della scuola, con sovrapposizioni temporali, e virtuosismi registici da lezione di cinema. Gus Van Sant dimostra di saper fare, da vero indipendente, GRANDE cinema con pochi mezzi (insieme a John Sayles).

Se per la prima ora non succcede nulla, negli ultimi venti minuti van sant ci offre un finale agghiacciante, un pugno nello stomaco, l'ultima sequenza vi rimarrà impressa nella mente...
Meritatissimi i premi della miglior regia e miglior film a Cannes... Non un capolavoro ma quasi!
L'unica cosa un po' anomala: Secondo voi cosa vuol dirci Van Sant col fatto che i due pazzi sono omosessuali? Grazie Ciao

5 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2007 00.48.59
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luca  @  10/10/2003 20:57:35
   7 / 10
un film difficile... freddo... duro..
procede lentamente attraverso prolungati piani sequenza sui protagonisti, mostrandoci una giornata qualunque di un college americano...... non succede nulla per piu di un'ora... si pensa a qualche messaggio nascosto.... a qualcosa da cogliere..... invece no.... è semplicemente la lucida preparazione alla follia finale......... e se pensiamo che è un fatto realmente accaduto...........

lara93  @  10/10/2003 17:39:54
   8 / 10
Un film dove non accade niente per un ora e poi la terribile violenza. Proprio in questo contrasto sta la sua bellezza.

Ciccio  @  09/10/2003 23:32:49
   6 / 10
Sant ti voglio bene. La quiete prima della tempesta. Bello il biondino, bella le ragazzine... Belli tutti. Tutti disperatamente soli e con un unico destino... Questo ci volevi comunicare con i piani sequenza lunghi lunghi lunghi lunghi per i corridoi? Sant allora ti voglio bene! Ti voglio bene per la lucidità. Per la sparata finale. Per quell'insopportabile pugno allo stomaco che alla fine ci infliggi e mette fine al film. Grazie della fine. Sant ti voglio bene. FINE.

7 risposte al commento
Ultima risposta 28/10/2003 16.08.24
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Invia una mail all'autore del commento VANA_  @  07/10/2003 16:15:26
   7 / 10
E' strano. Un film un po' lento, ma ha delle riprese veramente belle. E tratta un tema delicato diversamente da come è stato fatto fin'oggi.

Slideworm  @  07/10/2003 08:47:53
   6 / 10
Regia splendida, tempi lumghi che rendono a meraviglia se non ci si aspetta di vedere Terminator 3; il difetto però è che non decolla mai, non mi ha dato la sensazione di spiazzamento che mi aspetto da un gran film.. è un po' un coito interrotto :)

Massimiliano  @  06/10/2003 21:21:27
   8 / 10
Beh, è un film non leggero, ma vale la pena non perderlo. Ottime le riprese, e il finale non è affatto banale come può apparire. Gus Van Sant ha superato se stesso e molti altri registi. Difficile, mi spiace dirlo, che un film tale possa essere fatto, prodotto e distribuito in Italia.

Chicca85  @  06/10/2003 13:25:40
   1 / 10
Non ho parole....un film a dir poco orrendo...non scorreva x niente. Nel cinema eravamo tutti a guardare l'orologio x vedere quanto mancava alla fine!! Tutto il cinema è rimasto senza parole dall'orrore del film!!

7 risposte al commento
Ultima risposta 26/10/2003 19.27.30
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maurizio  @  04/10/2003 00:56:13
   6 / 10
Il soggetto è buono, ma la regia è pesante: i tempi sono troppo lenti a volte, è difficile concentrarsi sulla vicenda e immedesimarsi nei personaggi

Il Messere  @  03/10/2003 21:59:16
   8 / 10
E` palesemente un film girato con due soldi. Ma questo non dev'essere ne` un difetto ne` un punto di merito. Se avete visto Bowling a Columbine lo scorso anno, sara` interessante assistere alla proiezione di questo bel film di Van Sant, che affronta il problema dell'abuso di armi da fuoco negli states in maniera piu` specifica, ma comunque efficace. Strage finale, ma la realta` non e` cosi` diversa. Vi ricordate cosa successe alla columbine high schoiol nel 1999?

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/10/2003 19.02.17
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HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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