Ne "Gli Eterni" dei Marvel Studios un nuovo, entusiasmante, team di supereroi debutta nell’universo cinematografico Marvel: antichi alieni che vivono in segreto sulla Terra da migliaia di anni. A seguito degli eventi di "Avengers: Endgame", una tragedia inaspettata li costringe a uscire dalle ombre per ricongiungersi con il più antico nemico dell’umanità, i Devianti.
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Dal punto di vista dell'intrattenimento non è da buttare, il problema è la sceneggiatura e tutti i protagonisti, forse perché troppi, gestiti malissimo. A me non ha nemmeno dato fastidio la presenza di stereotipi di genere (l'eterno omosessuale) e di etnia (l'eterno indiano, l'eterno cinese, tipo barzellette d'altri tempi), anzi poiché per definizione sono Eterni e devono mimetizzarsi nei millenni fra gli esseri umani, ci sta anche che siano fatti un po' così un po' cosà.
Un commento: l'onnipossente Arishem è un cialtrone, visto che crea due classi di esseri viventi con lo scopo di eseguire un compito e finisce fregato da entrambe! ma mentre i "devianti" sono scusabili, perché errare humanum est, con gli "eterni", esseri magici *immutabili*, come i robot, non dovevano presentare alcuna evoluzione interiore nel pensiero e nel fisico. Invece no, sono senzienti in grado di decidere cosa fare e cosa non fare, cambiare idea ed evolvere.