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Un irriconoscibile Miike gira questa trasposizione dell'omonimo manga. Scarsamente coinvolgente e anche parecchio noioso non riesce a colpire neanche nelle scene di violenza,riuscendo a svegliare lo spettatore dal torpore solo nel finale quando entra in scena il carro armato. Tranquillamente tralascianile,un lavoro minore dimenticabile.
Un Miike stranamente deludente confeziona una griffata e anonima storia di mafia. Note positive? Le Scene di sesso e la faccia della porno infermiera all'interrogatorio. Per il resto, cala la noia.
Uno dei tanti di Miike, molti lo considerano il più brutto. Io direi uno dei più inutili, e senza senso. Una famiglia di yakuza che cercano un fantomatico super-killer stile Ichi e una banda rivale di Yakuza che sequestrano la moglie di uno di loro e la violentano. Non c'è però praticamente niente in questo film. Videocamere digitali, musica super metallo e super violenza, compresa una scena di stupro.
La cosa + geniale e senza senso è la faccia della tizia infermiera che si s.c.o.p.a. il killer alla fine dell'interrogatorio della polizia. Il finale tagliato lì dopo un'ora e venti scarsa è proprio brutto. Forse Miike aveva finito i soldi, ma tanto non poteva astenersi da farne un seguito, in mezzo ai 6000 film da luii diretti in pochi anni.