fudoh: the new generation (1996)

Il canovaccio è piuttosto classico ma Mike da completo sfogo alla sua inventiva riempiendolo di trovate splatter e trovate folli e malsane, tant'è che in più di un momento la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un fumetto estremo.
Divertente,originale ed anarchico è la pellicola che ha fatto conoscere l'autore giapponese oltreoceano.

Grandissimo Miike....Nessuno è quello che sembra.

Esagerato, crudele, ironico, grottesco... Insomma, ce n'è per tutti i gusti.
Personaggi improbabili e bizzarri animano una tipica storia yakuza di vendetta famigliare: apparentemente un film comune, ma quando si tratta di Takashi Miike è l'originalità a farla da padrone, non tanto per la trama ma per lo stile.
Buono anche il ritmo.
Da vedere.

SPOILER

Insieme a Society del 95 questo film rappresenta come Miike anche da giovane avesse classe nel dirigere alla faccia di chi lo definisce qui ancora immaturo.
Il film è un esempio perfetto di manga in carne ed ossa e da una storia semplice Miike riesce a ricavare fuori un prodotto pieno di follia e crudeltà.
L'incipit del è splendido e il film non cala mai di ritmo, mescolando scene grottesche e surreali a realismo puro.
La regia già qui è pulita e la fotografia di livello, le scene di combattimento come al solito sono fatte benissimo.
L'unica differenza rispetto ad altri suoi film del genere è forse lo stile più lineare che non si discosta molto da un film d'azione nipponico qualsiasi anche se i suoi tocchi di genio lo elevano sopra la media.
Non è un capolavoro ma già questo può essere definito un must per i fan del regista, spero anche che un giorno qualcuno si decida ad importarlo pure qui.

nella epica scena iniziale ho rivisto tarantino, il film si lascia guardare anche se molto spesso si scende nel grottesto e nel ridicolo e viene meno la "serietà" del regista stesso

Un effetto che Miike sempre produce su di me è la sorpresa. Non tanto per le trovate stranianti e irriverenti, come la proverbiale cerbottana vaginale, ma per una poesia tecnica che non sa trattenersi, che sfida comiche esplosioni di sangue (impossibile trattenere le risa nella scena dell' auto), sembianze umane sconcertanti ( il gigante capellone, l' ermafrodita), situazioni parossistiche (tutte, o quasi).
"Fudoh" è prozac cinematografico. Eppure qualcosa rivaleggia con ciò che spettacolarmente schizza fuori dai corpi, e dunque rimane imploso, tacito, elitario.
Non è affatto scontata, per esempio, la sensibilità con cui viene raccontata la digestione della morte da parte del Riki bambino.

E' una storia di yakuza e vendetta che Miike trasforma in qualcosa di grottesco e surreale, perchè tutto è sopra le righe e il concetto di famiglia o di legame di sangue in questa pellicola va in frantumi, anzi letteralmente in un lago di sangue, perchè sono proprio i legami di sangue a farne le maggiori spese. Coerente con la sua precedente pellicola, i personaggi di Miike si trovano quindi ad essere dei reietti persino nella istituzione sociale per eccellenza. Sono uomi e donne (anche ermafroditi) soli ed impossibilitati ad essere felici.

Uno dei primi film "importanti" di Miike, e nonostante ciò questo è proprio il tipo di Miike che piace a me. Divertimento, violenza superiore alla norma ma comunque contenuta rispetto ad altre opere miikiane, trovate deliranti: questi gli ingredienti di "Fudoh" che risulta essere un film spassosissimo. Davvero tante le esagerazioni e le genialate, a partire dalla squadra assassina a cui fa capo il protagonista Ricki (anche se il gigante si vede troppo poco per i miei gusti)... e poi che dire dei



SPOILER


Peccato solo per il finale monco, quasi in attesa di un sequel che non è mai arrivato.

Divertentissimo yakuza-movie firmato da nientepopodimeno che quel geniaccio di Miike.

Tra proiettili vaginali, meravigliose sparatorie in bagni pubblici, bambocci che giocano a calcio con teste umane e un uomo gigantesco che rompe le ossa a chiunque, 1 ora e 40 minuti passano veloci come la luce, fino al finale che forse poteva essere un pochino migliore.


SPOILER

In ogni caso un film di grandissimo intrattenimento, trashosissimo, sanguinario e pieno di belle ragazze.

Unica cosa: Miike lo preferisco quando è un po' più serio, come nel capolavorone Audition, o nella bella ghost story One Missed Call.

Nella filmografia di Miike possiamo trovare molti altri film simili a questo "Fudoh"...
Per il modo in cui si mescolano vari generi non tralasciando mai scene di violenza gratuita,erotismo e molto molto grottesco...propio quest'ultimo,quando è cosi in eccesso, non mi va giu'!
E' uno stratagemma che usa il regista quando non ha idee per portare avanti la storia e quindi attinge a immagini che possono sorprendere il pubblico che in questo modo si pone poche domande...e applaude...
Un mix di assurdita' anche divertenti ma non è il genere di film che vedrei piu' di una volta...

Uno dei Miike più folli, e proprio per questo uno dei miei preferiti. I momenti cult si sprecano, il sangue scorre a fiumi e le vagine sparano aghi. Cos'altro si può chiedere?

Ammetto che probabilmente il voto è un pò più alto rispetto a ciò che meriterebbe,ma anche il Miike più immaturo (qui mi pare in una delle sue prime regie di un certo peso) risulta sempre e comunque una garanzia. Fudoh non ha le regie più sporche o riuscite (quasi raffinate) di molti lavori successivi ma si vede che è tratto da un manga.
è un giocattolone pieno di esagerazioni e trashate ma nelle mani sapienti del deciso Takashi si trasforma in qualcosa di incredibilmente divertente e sempre soprendente. I comprimari sono fantastici e il modo in cui avvengono gli omicidi dei boss,conditi da un ritmo elevatissimo,è adrenalinico senza mai far stancare. Discorso diverso per la sceneggiatura in cui a venire affrontato è sempre il discorso perenne per Miike del sicario yakuza senza radici,outsider e in questo caso con un passato sconvolgente. Coinvolgente il contesto surreale e assurdo in cui si muovono i personaggi tra scuole con professori drogati picchiati dagli alunni e professoresse scosciate,bambini sicari assassini e stundentesse killer e/o ermafrodite,con una buona dose di violenza e di trovate quantomeno bizzarre (vagine come cerbottane? Con Miike si può).
Difetti riscontrabili in una regia che bada più alla forma che alla sostanza e un finale affrettato e che puzza come un'apertura lasciata ad un possibile sequel,cosa alquanto strana perché si sa come il regista giapponese odi i sequel canonici (e difatti non ne ha mai girato uno che sia un sequel "normale").

Il secondo film di una certa importanza di Miike dopo Shinjuku Triad Society è un vero manifesto del suo particolarissimo stile fatto di bellissime e folgoranti esagerazioni visive che nascondono, o spesso esaltano, le introspezioni e le profondità dei suoi personaggi e dei loro caratteri.
La parola d'ordine di questo film è: sangue. I legami di sangue che uniscono vittime e carnefici, tatuaggi fatti col sangue altrui, il sangue che scorrerà a fiumi e zampilli vaginali.
C'è già il protagonista preferito di Miike, il diverso che si sente estraniato dal suo mondo, l'escluso che cerca la propria autoaffermazione, in questo caso formando un esercito di reietti come lui e cercando di sostituire il nuovo sangue con il vecchio.
La pecca più grande di questo primo Miike è la sceneggiatura, fumettosa essendo tratta da un manga, come il più riuscito Ichi, e contenente elementi che ad una seconda visione lasciano qualche dubbio: troppe coincidenze, alcuni personaggi non bene delineati che spuntano come funghi, certe scene gratuite e non fondamentali, come quella dell'atidorfamre (scrivo al contrario va', non vorrei comunque rovinare l'effetto, i film di Miike dovrebbero essere tutti delle sorprese per quanto possibile).
Ovviamente non sono grandi difetti ma fanno e faranno sempre parte di Miike, prendere o lasciare, perché la verosimiglianza priva di genio, come insegnano quasi tutti i più grandi registi, è deleteria per il cinema, è cosa dei mediocri.

Enorme film con moltissime caratteristiche del cinema Miikeano, molta autoironia e violenza a fiotti, situazioni grottesche che già preannunciavano la (sana) follia del maestro. DI sicuro non ha la potenza e il pathos dei capolavori (Audition, Visitor Q, Ichi, ecc ecc) ma ci è piaciuto lo stesso.

Uno dei primi film della prolifica carriera del geniale Takashi Miike,un prodotto quindi per certi versi ancora immaturo che lascia intravedere grandi potenzialità senza però riuscire a convincere sino in fondo.
Meno brillante,più ancorato (per certi versi) a stilemi convenzionali,non colpisce e spiazza lo spettatore come d’abitudine.Anche la regia non presenta quegli straordinari vezzi autoriali che si trasformano in ghirigori artistici a dir poco sbalorditivi.Stesso dicasi del colore,da sempre grande prerogativa dei film di Miike, in questo caso utilizzato ancora in maniera troppo poco personale.
Non mancano sangue in abbondanza e scene weird che faranno la gioia di ogni amante del pensiero surreale e eccessivo del regista,al tempo stesso però alla pellicola manca quel colpo di genio che la elevi da un livello medio,dignitoso sicuramente,ma tutt’altro che eccelso.
Colpa anche di uno script abbastanza debole,in cui un giovane discendente di una sanguinaria famiglia Yakuza decide di ascendere al potere eliminando tutti coloro che possano intralciarlo.Per fare ciò si avvale di una banda di killer molto particolari,tutti giovanissimi,ci sono addirittura dei bambini, quindi molto lontani dalla classica figura del criminale.Presenti i consueti inserti dissacranti,accostabili a certo tipo di manga.Come al solito Miike scherza con lo spettatore,spinge sull’acceleratore della violenza ma smorza spesso il quadro generale con personaggi e inserti divertenti.Ravvisabili alcune tematiche più volte riscontrabili nella filmografia dell’autore che iniziano a prendere forma e consistenza.Il finale non mi ha convinto per nulla,anche se la delusione maggiore arriva da una trama in cui il tema portante viene contaminato in maniera poco ispirata da quella commistione di generi che tutti i fans del regista nipponico ben conoscono.Resta comunque un film interessante ma di sicuro un minore.

'Nessun altra creatura è paragonabile all’essere umano,nemmeno il lupo azzanna uno della propria specie invece gli esseri umani si divorano a vicenda vivi.'

Ennesima rappresentazione dell'umanità secondo Miike.

Malato è dir poco!!
Poriettili vaginaliiii!!! Geniale!

che bello sparare le puntine dalla patatina :D

Yacuza movie dalla struttura classica con l'inserimento di alcune scene volutamente esagerate tipiche di Miike.
La recensione di quadruplo è molto esauriente, quindi sarei ripetitivo se aggiungessi altro.
Anche se di livello complessivo inferiore ad altre opere di Miike, è sicuramente un buon film, ben diretto ed interpretato, la storia è interessante ed avvincente nonostante qualche passaggio secondo me fuori luogo (ad esempi la figura del gigante proprio non mi ha convinto).
Tappa obbligatoria per gli amanti di Miike!

Yakuza movie firmato Takashi Miike che con la sua solita maestria riesce a mischiare trash, ironia, azione, trovate al limite del weird, spunti di profondità e idee geniali senza perdere di vista il dramma che sta alla base della storia…
E’ il film di Miike cronologicamente più vecchio che ho visto finora ma lo stile e alcune delle caratteristiche cardine del suo cinema stanno già tutte qui: la disgregazione famigliare, il passaggio all’età adulta e l’amicizia senza naturalmente perdere di vista l’ironia (e lo splatter) che spesso caratterizza i suoi lavori… E quindi accanto alla drammatica storia del protagonista ecco che una spogliarellista spara dardi dalla vagina (anche quando ha le sue cose), la gente gioca a pallone con una testa umana, c’è dell’acido che cade dai palloncini, ci sono bambini addestrati ad uccidere ecc…
Diverte ed avvince, forse uno dei film più rappresentativi del grande regista nipponico, forse uno dei modi migliori per avvicinarsi al suo cinema…
Solita citazione obbligata alla splendida regia e alla fotografia curatissima…

Una via di mezzo fra le prime produzioni di Miike e i lavori futuri, probabilmente più maturi ed avanzati stilisticamente (Ichi ne è l'esempio). A metà fra fumetto e Yakuza movie, Fudoh riprende alcuni temi cari al regista e una buona dose di violenza, che culmina con fragorose scene splatter (forse le più abbondanti mai viste in un Yakuza film Miikiano). I piccoli tocchi di classe tipici del regista non mancano di certo, ed anche una leggera vena di umorismo si unisce ad una storia dai tratti fondamentalmente drammatica, che riesce ad intrattenere splendidamente.
Uno dei lavori più trash del regista. Imperdibile per i fan.

SPOILER

Quando a Miike viene in mente di jazzare: jazza. Uno dei più grandi musicisti moderni della settima arte, il commento audio industriale è davvero sublime e mi ricorda le due pellicole morfinomai di Tsukamoto (Tetsuo I & II). Quando il pulp incontra la metafisica, la tragedia, l'' ambiguità sessuale, il gioco e una fantasia smodata: Fudoh. Takashi è un maestro

Cronologicamente, è il primo film di Miike a raggiungere altissimi livelli qualitativi, anche dopo alcuni buoni lavori come Shinjuku Triad Society o the Way to Fight. I temi trattati sono quelli ricorrenti nel cinema di Miike, in particolare la violenza sul corpo e la travalicazione dei suoi limiti, la mancanza di un'identità, che sia sessuale (Mika), famigliare (Riki), etnica (Wong) o fisica (Aizome). A me ha divertito tantissimo, una delle pellicole che rivedo sempre più volentieri di Miike. Alcune scene veramente geniali (proprio quelle citate in chiave però negativa dal primo che ha commentato questo film).

Carino con qualche trovata geniale, ma per respirare a polmoni pieni il cinema di Takashi Miike bisogna guardare altro. (AUDITION, IMPRINT, VISITOR Q, ICHI THE KILLER)

da molti considerato uno dei migliori di miike, migliore anche di ichi the killer e non ha torto, infatti risulta essere uno dei più divertenti e geniali.

Classico esempio del cinema di Miike, consigliato ai fan e ai non.

classica storia yakuza con l'inserimento di idee geniali. bellissimo

su tutte

SPOILER

...quanto mi dispiace mettere un voto basso ad un film di Miike che è uno dei miei registi preferiti... Ma questo film è veramente trash... Non mi è piaciuto per nulla con eventi assurdi ed improponibili... Mi dispiace... Sconsigliato

SPOILER