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bleah!! con spogliarellisti che solo a guardarli ti fanno passare all'altra sponda, ma dove li hanno trovati?...metto 5 solo perchè durante la visione mi ha strappato qualche sorriso
Il pubblico inglese ha premiato, con il maggior incasso di tutti i tempi, un filmetto semplice semplice e molto divertente, contagioso nella sua simpatia proletaria e trascinante nella sua vitalistica energia, eppure, a mio modo di vedere, sopravvalutatissimo e non meritevole di così tante lodi e apprezzamenti. In primo luogo, perché finge di essere naïf e invece adotta una struttura narrativa ampiamente collaudata da decenni di cinema hollywoodiano: quello di uno o più personaggi che si preparano a un'impresa (una gara, un esame o una qualsiasi prova pubblica) e che vengono seguiti lungo questo percorso, che prevede sempre, immancabilmente, momenti di esaltazione e di scoramento, di difficoltà improvvise e di altrettanto improvvisi superamenti delle stesse, di rinunce e di ripensamenti in extremis, tutte cose che non si fatica a ritrovare in "Full monty". Secondariamente, per essere un film di un quasi esordiente, ci si sarebbe potuti aspettare un film un po' meno politically correct, e invece "Full monty" lascia gli aspetti sociali ai margini (com'è realmente più proletaria una pellicola come "Nuvole in viaggio"!), toccando per contro moltissimi degli stereotipi più in voga nei film degli ultimi anni (tra i quali, padre separato che lotta per non perdere il figlio, marito con problemi di intimità con la moglie, e persino una coppia omosessuale e un personaggio nero per ricordarci che viviamo in una società interazziale e intersessuale). "Full monty" ha dalla sua solo il merito di non essere un film indisponente e presuntuoso e di scorrere con bella disinvoltura narrativa fino a un finale liberatorio e bonariamente trasgressivo.
Carino, ma non entusiasmante. Voglio dire, sì, è diventato famosissimo per il modo, ironico ed originale, con cui i protagonisti cercano di risollevarsi dalle difficoltà della loro vita, e questa trovata renderà "Full Monty" una nota fonte di ispirazione per migliaia di sketch in tutto il mondo. Il fatto è che, al di là di un paio di sorrisi leggeri, non sono rimasto poi così colpito - anzi, a tratti mi sono anche un po' annoiato. Il mio parere quindi è che l'idea sia carina, ma che il film non sia poi 'sto capolavoro.
A me non ha per nulla impressionato, io l’ho trovato noioso con qualche azzeccata scena simpatica qua e là (su tutte quella della posta) che però non salvano del tutto il film. Buone ma obbligate le scelte delle canzoni. Coraggiosi gli attori nell’effettuare il “servizio completo”. Nota di demerito per le numerose sigarette in bella mostra.
Apprezzabile la delicatezza del regista nell’affrontare vari temi altrimenti spinosi come la disoccupazione, il rapporto padre-figlio quando i coniugi sono divorziati e, a sorpresa, dell’omosessualità.
Tra gli attori il migliore mi è sembrato Wilkinson, che è anche quello con più talento. Per il resto, a parte Carlyle e Addy (i due protagonisti) in qualche buona sequenza, nessun altro mi ha impressionato.
Se escludiamo l’idea decisamente ardita, l’ora e mezza scivola via molto velocemente. Dimenticabile.
Un film che ho sempre odiato dalla prima nefasta volta in cui l'ho visto. Non ho mai riso, anzi la noia è prevalsa sovrana durante la visione...e io sono un tipo che ride facilmente. Alcune immagini sono indubbiamente entrate nell'immaginario collettivo, ma Full Monty è sempre stato, nel suo genere, un film eccessivamente sopravvalutato..
Robert Carlyle è comunque eccezionale come al solito..