gli anni spezzati regia di Peter Weir Australia 1981
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gli anni spezzati (1981)

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locandina del film GLI ANNI SPEZZATI

Titolo Originale: GALLIPOLI

RegiaPeter Weir

InterpretiMark Lee, Mel Gibson, Robert Grubb, Tim McKenzie, David Argue, Graham Dow

Durata: h 1.46
NazionalitàAustralia 1981
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 1981

•  Altri film di Peter Weir

Trama del film Gli anni spezzati

La sete di avventura di due giovani corridori australiani, legati da un forte legame di amicizia, li condurrà ad arruolarsi volontariamente nell'esercito inglese durante la prima guerra mondiale.
Destinazione: Gallipoli.

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Voto Visitatori:   7,96 / 10 (47 voti)7,96Grafico
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Voti e commenti su Gli anni spezzati, 47 opinioni inserite

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Filman  @  20/07/2021 20:24:04
   7 / 10
Il linguaggio parlato dal cinema australiano è sempre stato legato a quello hollywoodiano, poiché mittenti e destinatari, in Australia o in America, condividono la medesima cultura. GALLIPOLI è un film antimilitarista che esce in un periodo in cui il genere bellico hollywoodiano diventa antimilitarista, usufruisce dello stesso tipo di retorica usato dagli americani nel raccontare l'eroismo militare e propone la tipica composizione a tappe, novità per i film di guerra.
Spiega didascalicamente le sue critiche alla guerra anche quando basterebbero le sole immagini e soffre tremendamente di impersonalità nonostante la regia di Peter Weir. Tuttavia merita il suo spazio nel mondo coerentemente con l'anno di uscita.

pak7  @  19/03/2020 21:27:27
   6 / 10
Una pellicola interessante, da vedere almeno una volta. Rimane molto, molto leggero per tre quarti della sua durata, l'ultima parte riesce ad essere un pochettino più introspettiva, dove gli aspetti drammatici della guerra vengono fuori, la paura in special modo.
Però, è diverso da tanti altri e lo vedrei almeno una volta.

VincVega  @  13/01/2020 18:32:26
   8½ / 10
Le uniche imputazioni che faccio a questo film di Weir, è forse il poco minutaggio riservato alla parte della guerra, ma ciò è dovuto ai costi che avrebbero fatto lievitare il budget, così come qualche sequenza che sembra sforbiciata. Per il resto che dire, "Gli Anni Spezzati" è un gran bel film. Dopo una prima parte avventurosa e scanzonata, molto godibile, c'è un passaggio radicale, che cambia la prospettiva dei protagonisti e del loro status che progressivamente passa da ragazzi ad adulti repentino. Questa è una delle forze del film. Perchè quando ci si immerge nelle trincee le emozioni divampano. E la tensione, nascosta ma onnipresente, esplode nell'ultima grandiosa parte. Da segnalare un giovane Mel Gibson, già adatto in un ruolo principale e di rilievo, che interpreta uno dei due protagonisti con un carisma non da poco. Un quasi capolavoro.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2020 18.36.40
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Thorondir  @  30/10/2019 11:49:45
   8 / 10
Quanto può essere insensata la guerra? Il regista australiano ce lo racconta con questo film. Partendo dall'idilliaca vita del "west" australiano legata ad amicizia e sogni di gioventù, la scelta di partira per la guerra sul fronte ottomano catapulta i nostri in una realtà lontanissima dalla loro Australia e molto diversa da come se l'aspettavano.

Weir conduce questo film certosinamente, dove di fatto la guerra non la si vede se non alla fine. È un film sulla guerra e non di guerra. Weir ci racconta con una regia di grande grazia e una fotografia semplicemente splendida come l'amicizia e i sentimenti umani che ci rendono uniti non possono nulla contro la violenza e l'insensatezza anch'esse insite nell'uomo (vedere per credere il generale inglese e la sua stupidità). Il finale, doloroso, straziante, definitivo.

Ennesimo grande film di un grande regista.

pernice89  @  27/01/2016 14:08:14
   8 / 10
Pellicola che regala belle emozioni: il valore dell'amicizia, la brutalità e l'inutilità della guerra. Finale che fa riflettere come le nostre azioni possano influenzare la vita di un altro. Un plauso al giovane Mel Gibson.
Consigliato.

Federico  @  29/12/2014 09:18:35
   8 / 10
bel film sull'amicizia, sull'altruismo e sull'inutilità della guerra.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/08/2014 15:39:50
   7 / 10
La guerra fa da capolinea al destino tragico riservato ai personaggi, ciò che interessa a Weir è mettere in risalto l'imprescindibile amicizia che si instaura tra i suoi due protagonisti, un'amicizia vera e sofferta (costretta a bruciare le tappe ed a perdere in fretta la sua innocenza a causa delle circostanze) che prevalica ogni pregiudizio, si rafforza ad ogni ostacolo e funge da principale punto di riferimento e sostegno nelle vite di entrambi.
Lo spirito leggero ed ingenuo viene quindi perso gradualmente man mano che i protagonisti procedono nel loro percorso verso una fine purtroppo inevitabile.
Nonostante non manchi di umanità ed interesse, lo svolgimento del film, almeno nella prima parte, è un pò monotono ed altalenante, tuttavia quando si entra davvero nel vivo della storia e l'amicizia viene ritrovata e subito rinsaldata Weir parte in impennata raggiungendo picchi di drammaticità e sofferenza assurdi che toccano la punta definitiva nello sconvolgente fotogramma finale, prevedibile certo ma sublime nella sua bellezza quanto insostenibile nel suo dolore (difatti racchhiude tutta l'essenza del film, come se non fossero bastate le immagini precedenti con l'inutile massacro di dozzine di giovani sacrificati per niente).
Bravissimi i due attori principali, dove spicca inevitabilmente per espressività e carisma un Gibson alle prime armi ma già con aria da futura superstar, eccellente la ricostruzione d'epoca, azzeccatissimo l'utilizzo di estratti di "Oxygene" di Jean Michael Jarrè nelle sequenze in cui i due entrano per gareggiare in un universo parallelo dove ci sono solo loro e a niente e nessun'altro è concesso entrare; una composizione divina che racchiude alla perfezione un'amicizia breve (nella vita terrena) ma eterna, ed al tempo stesso un alone di tragicità imminente da cui non si può sfuggire.

Umanissimo e toccante, peccato per una certa discontinuità nel ritmo ed un certo distacco nell'atto centrale. Ma l'ultima parte al fronte è un colpo al cuore che ne eleva la qualità a livelli indescrivibili.

Da vedere, anche se Weir farà di meglio (per carità senza nulla togliere a "Gli Anni Spezzati).

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/08/2014 13.59.02
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DogDayAfternoon  @  07/06/2014 21:32:19
   7½ / 10
Mi son sempre chiesto cosa possa spingere una persona ad andare volontariamente in guerra: forse noi figli dei mass media dove ogni atrocità della guerra è stata rappresentata se non anche abusata ragioniamo in modo diverso, magari una volta quando le informazioni di attualità erano poco accessibili era anche difficile farsi un'idea di cosa volesse dire andare in guerra. Questo film di certo non dipana i miei dubbi, anzi forse li ingrandisce ancora di più specie nell'epilogo finale, che tra l'altro nell'ultimo fotogramma raggiunge l'acme del film.
Un film sicuramente ben riuscito e da vedere, ma che arriva troppo tardi nel vivo della storia, perdendosi forse un po' troppo nelle scene di contorno anche se comunque degne di nota. La parte finale, quella della guerra vera e propria, è infatti la meno convincente e, nonostante la sua brevità, risulta molto più pesante del resto del film; non si entra nel vivo della guerra, ma le uniche immagini sono una massa di sbandati allo sbaraglio mandati a morire nemmeno loro sanno per cosa: in realtà, ripensandoci, forse questa è la rappresentazione più realistica e giusta che si possa fare di una guerra.

Ps: la musica elettronica anni '80 che si sente in alcune scene è assolutamente fuori luogo.

genki91  @  23/04/2014 01:58:11
   8 / 10
Come fili d'erba sotto i cingoli di un carro armato. Non si fanno prigionieri.
E' un'aria funebre, indefinita, senza pensieri, ma anche senza speranza, quella che aleggia per tutta la durata della pellicola, fino al sacrificio finale, alla corsa che non arriva a termine per una manciata di secondi.
L'orrore ambulante, che calpesta la spensieratezza di un periodo della vita che dovrebbe, appunto, essere caratterizzato dalle poche responsabilità.
Gallipoli è un film di fratellanza, non "sulla" guerra, ma "con" la guerra come tratto essenziale.

Niko.g  @  12/03/2014 19:20:32
   6½ / 10
Un film di cui ammirare la regia e il talento naturale di un giovane Mel Gibson. La trama, invece, sembra svilupparsi a schema libero, senza mordente e con poche emozioni. Il pathos decolla solo nei minuti finali, dei quali rimane impresso l'ultimo lacerante fotogramma.
Quantomeno discutibili il tono leggero della sceneggiatura e la scarsa introspezione dei personaggi. E' probabile che l'intenzione fosse quella di esasperare il contrasto con il tragico finale, ma l'impressione è che al film manchi qualcosa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/12/2013 13:49:51
   8 / 10
La voglia di cambiare vita e fuggire dalla propria realta' porta il giovane protagonista a scontrarsi con la realta' peggiore a cui poteva andare incontro...quella della guerra!
Coinvolge un suo amico, corridore come lui, che non vuole arruolarsi ma lo fa solo per seguire quel sentimento nobile che è l'amicizia!
Il film si basa principalmente su questo mentre la guerra fa solo da sfondo... fino alla drammatica resa dei conti che arriva come un pugno sullo stomaco.
Un altro grande film di Weir...

daniele64  @  23/09/2013 10:04:49
   8 / 10
Un gran bel film sull'amicizia ingenua ed entusiasta e sull'insensatezza della guerra che tutto distrugge. Grandiose location,sia in Australia che in Egitto,ottime le musiche non originali (anche se Jarre non so quanto sia in tema col film),bravi i protagonisti,magnifica regia. Le ultime scene ,anche se sai già come andrà a finire,ti spezzano il cuore. Indimenticabile!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/05/2013 17:43:59
   7 / 10
Il contrasto stridente tra la bellezza delle location e di alcune sequenze che tolgono il fiato per la loro delicatezza visionaria opposte al macello insensato della guerra non è appannaggio esclusivo di Malick. Anni prima de "La sottile linea rossa" c'è questo film di Weir: nessuna voce fuori campo, nessuna riflessione sulla fede e sull'Uno bensì molta semplicità.
Per quanto poco interessante inizialmente, con il procedere dei minuti si resta sempre più coinvolti e il finale ti spezza qualcosa dentro.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/05/2013 09.33.31
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jannakis  @  28/11/2012 11:31:14
   7½ / 10
peter weir ci offre un'altro esempio di grande cinema. il tema della guerra è trattato con semplicità attraverso gli occhi ingenui di due ragazzi avvinti dall'azione. storia comune di vite spezzate da ideali di sangue rappresentata in favolosi scenari. bellissime musiche e ottima interpretazione dei protagonisti.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  31/05/2012 11:35:49
   8½ / 10
La solidità di un'amicizia costruita grazie allo sport ed alla sofferenza contro l'assoluta futilità di una guerra che chiede molto senza dare nulla indietro. Tutto il film si basa su questo assunto, sul fatto che non si capisce perché mai un australiano dovrebbe andare a combattere in Turchia ("Perché altrimenti ce li ritroveremo qui!"...Deja vu), né cosa ci sia di onorevole nell'imbacciare una baionetta a 18 anni per andare al macello. La carne al fuoco è tantissima, ma come al solito Weir si destreggia alla perfezione tra i tanti temi, e lo fa con la delicatezza delle immagini. Film strepitoso.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/03/2012 23:00:54
   10 / 10
Che film. Che grandissimo film. Che immenso, superbo, meraviglioso, commuovente, dilaniante, massacrante, straordinario film della madonnà.
"Gallipoli" è una progressione. È una progressione però all'ingiù verso il nero baratro senza senso. È una corsa spezzata, è una vita che smette di essere. È un passaggio di morte, un battito d'ali, un nulla di niente.
Gallipoli appartiene totalmente alla fase australiana, anche se dai suoi illustri precedenti si distacca notevolmente. Però è un film sincero, appassionato e anti-retorico.
È un film profondo e complesso, ma spontaneo e diretto come pochi. I due attori protagonisti (ma anche gli altri non scherzano) sono semplicemente stupendi. Mel Gibson da giovane ci sapeva davvero fare, un attore coi contro. Ma come scordare il sorriso bellissimo di Archy? Come poter classificare Gallipoli se non un film della fase australiana guardando al fotogramma finale (qualcosa di oltre la bellezza)?
È un film che sembra stato scritto da Ungaretti, o meglio De-scritto (onore alla citazione di Lot). La prima parte mi ha rievocato le atmosfere magiche e surreali de Il Porto Sepolto. La seconda le terribili esperienze in trincea, sul Carso ("Ho scritto lettere piene d'amore"). Ungaretti avrebbe adorato questo film, me lo sento.
Questo capolavoro si configura come il racconto di una grande Avventura. Come dice Archy "Qui regna la sensazione di essere coinvolti in una grande avventura, in qualcosa di più grande della nostra stessa vita" ed è proprio questa la chiave di volta del fascino calamitante di questo film. La grande avventura. Ma Weir non dimentica di raccontare il resto e lo fa con la massima brutalità possibile: la rapidità. Le ultime scene sono qualcosa di angoscioso, di nero, di violento, di terribile, ma soprattutto sono fulminee. Impossibile descriverlo. Basta la musica struggente e cupa dell'Adagio di Albinoni che, messo lì all'inizio del film, scandisce come un lugubre rintocco la triste storia di tantissime vite spezzate (precisamente, 8.587).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/01/2012 17:16:55
   8 / 10
Tipico della gioventù è il desiderio di ampliare i propri orizzonti, fare viaggi, conoscere nuove realtà. Dal villaggio alla scoperta della natura selvaggia australiana, il saldarsi di un'amicizia a suon di sfide atletiche. Questa loro sete di conoscenza unita ad una certa ingenuità di fondo li condurrà a varcare mari e continenti fino all'inferno di Gallipoli.
Gradualmente si stempera il tono avventuroso e picaresco del film, l'ultima parte del film è tragica perchè è tragico il loro destino come di tutta una generazione di giovani mandati al massacro dall'altra parte del mondo. L'ultimo frame del film è qualcosa di straordinario, talmente perfetto da rendere inutile ogni commento.

Oskarsson88  @  24/10/2011 13:07:19
   7 / 10
Discreto film trattante guerra e soprattutto una storia di amicizia. Sicuramente godibile e per certi versi anche abbastanza leggero, non è certo tra i migliori film di guerra, ma si lascia seguire bene. Colonna sonora molto particolare, che ho apprezzato, anche se non so quanto ci incastrasse realmente. Buono l'ancora giovane Mel Gibson. Un'occhiata la vale...

7219415  @  24/10/2011 09:43:00
   7 / 10
Anche a me la scena finale ha ricordato orizzonti di gloria...anche se non c'è paragone...cmq è un bel film...

lukef  @  20/08/2011 23:33:09
   7½ / 10
Un po' sulla falsariga di "orizzonti di gloria", specie per alcuni personaggi. In alcune parti forse è un po' scontato. Riesce comunque a trasmettere un messaggio forte e risulta un film bello ed intenso.

Maniac Cop  @  13/07/2011 13:21:10
   9 / 10
"Vuoi stare fermo mentre il fuoco divampa? Datti da fare! Ricaccia indietro i Tedeschi!", questo recitava un poster di reclutamento durante la Prima Guerra Mondiale. Ed è così che i 2 atleti Archy Hamilton e Frank Dunne si arruolano, separatamente, anche se il secondo con meno convinzione. Perderanno l'innocenza e tutte le loro speranze giovanili (la velocità nella corsa avrebbe potuto spianare davanti a loro una felice carriera), ben rappresentate dalle gare di corsa e dall'attraversamento in comune del deserto. Infatti, anche le loro qualità non saranno utili nella missione suicida finale. Il solito confronto generazionale presente nelle opere di Weir, con l'ottima interpretazione di Bill Kerr. Più un film su un'amicizia che un film di guerra, benché questa sia presente nella seconda parte, con una ricostruzione (non rigorosa, secondo gli storici), dell'Anzac Day, dove 8.587 uomini dell'esercito australiano e neozelandese persero la vita. Grandiosi e suggestivi gli spazi australiani, e personalmente ho apprezzato gli estratti da Oxygène come accompagnamento delle scene di corsa. Pieno di suspense e altamente drammatico il montaggio alternato finale, che si conclude col celebre fermo immagine che cita la morte del soldato repubblicano spagnolo fotografato da Robert Capa e che appare come il monumento a tutte le vite "spezzate". Significativamente usato come poster per il film.

dagon  @  04/05/2011 23:49:03
   8½ / 10
Film emozionante sull'amicizia, sulla guerra e le sue assurdità. Uno dei miei film preferiti di Weir, dal ritmo tutt'altro che forsennato ma che si fa sostenere dalla fotografia e dall'uso della musica. Albinoni con il suo adagio (che ha un po' la stessa funzione che avrà, in seguito, l'adagio di Barber in Platoon) sottolinea con enorme pathos i momenti più drammatici della pellicola poi, a sorpresa, si sentono le note elettroniche di Jean-Michel Jarre con il suo Oxygene che, accostate ad immagini ambientate nella prima guerra mondiale, hanno un effetto affascinante ed ipnotico. Finale/omaggio a Robert Capa.

topsecret  @  28/03/2010 14:27:07
   7 / 10
Buona la regia di Weir e mlto convincente la prova di un giovane Mel Gibson, alle sue prime esperienze cinematografiche.
Le atmosfere ricreate nel film riescono a coinvolgere lo spettatore in maniera abbastanza decisa, senza lasciare troppo il passo alla retorica ed all'enfasi che la storia propone.
Il ritmo è fluido e la trama si segue con linearità. Forse le musiche non mi sono sembrate adatte, non sempre almeno.
Una pellicola emozionante che si lascia guardare volentieri.

Clint Eastwood  @  11/12/2009 16:20:25
   7½ / 10
Concordo in parte con il commento che mi precede ma per quanto sia poco coinvolgente non credo che sia un capolavoro o meno. Il film parla di amicizia, amicizia vera si intende tra due ragazzi entrambi entrati volontariamente a far parte nella Prima Guerra Mondiale, più precisamente la Battaglia di Gallipoli. Reclute per diversi motivi, uno per patriotismo l'altro solamente per indossare l'uniforme e trarne il profitto. Nonostante queste due visioni diverse diventano amici come pochi altri. Bravi i due protagonisti.
Il film ha una prima parte da nove, la seconda cala di livello e intensità per concludere poi in maniera poco memorabile, dispiace. La musica a volte è davvero irritante.

BlackNight90  @  08/11/2009 23:31:48
   9½ / 10
Tra i migliori film antimilitaristi di sempre, tratto da una cronaca vera, 'Gallipoli' di Weir è uno straziante atto d'accusa, particolarmente efficace perché la guerra non si vede se non nei minuti finali, ma si avverte in modo inquietante nell'ingenuo entusiasmo di Archy, nella leggera indolenza di Frank.
Emerge, chiaro e amaro, il parallelismo tra la corsa dei giovani atleti, pronti a scattare al fischio dell'arbitro, e lo scatto dei soldati, pronti a partire al fischio del comandante dalla trincea per gettarsi tra le braccia del nemico e della morte. Emerge l'assoluta inutilità di una guerra che nonostante si svolga dall'altra parte del mondo, richiede il suo tributo di sangue giovane.
E ritorna alla mente, inevitabilmente, l'ultimissimo fotogramma del film, spiazzante e reale come la celebre fotografia del miliziano morente nella guerra civile spagnola, altra guerra stessa follia.

TheLegend  @  04/10/2009 19:21:14
   6½ / 10
Film che mette in luce l'inutilità della guerra e che analizza i veri valori quali l'amicizia e la lealtà.
Prima parte che non mi ha coinvolto più di tanto nonostante dal punto di vista tecnico sia un film molto valido.
Si riprende grazie ad un'ultima parte emozionante nella sua triste crudeltà.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  27/05/2009 12:32:12
   8 / 10
Un altro grande la voro di Peter Weir, regista che apprezzo parecchio.

Un racconto che sprigiona una grande potenza colpendo al cuore lo spettatore, descrivendo l'amicizia, lo sport e la guerra con maestria e senso del dovere. Una colonna sonora struggente che accompagna nelle scene più significative e una fotografia galattica ( anche perchè una parte del film è ambientata nella zone delle piramidi in egitto ). Finale crudo e inaspettato ma originale. Mel gibson in una delle sue migliori interpretazioni.

Marco_94  @  20/03/2009 18:07:22
   10 / 10
Ragazzi ma bisogna sempre andare a vedere gli errori di sceneggiagtura dimenticando il vero scopo del film?
E' un film veramente stupendo che parla dell'amicizia e di come la guerra abbia stroncato così tante giovani vite. Inutilmente.
Bisogna vedere questi film per rendersi conto anche solo un po' cosa sigifnica vivere, distinguendolo dall'esistere.
Marco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/08/2008 10:42:42
   8 / 10
L’amicizia tra due giovani atleti e l’orrore della guerra che ne segnerà per sempre il destino.Questi gli argomenti che Peter Weir grazie da una storia di grande impatto,impreziosita da un regia di sublime livello e da scenari mozzafiato illustra con grande sagacia mantenendosi in perfetto equilibrio tra dramma,contesto storico,spunti ironici e di denuncia.Splendida la colonna sonora che alterna musica classica a brani elettronici sempre perfettamente miscelati con le immagini.
Il regista prende le mosse da una vicenda realmente accaduta e tremendamente tragica,ovvero l’assalto delle truppe dell’Anzac (l’esercito australiano e neozelandese) alle trincee turche della penisola di Gallipoli durante la prima guerra mondiale.Evento che culminò con un massacro degli “aussie” falciati senza pietà dalle mitragliatrici nemiche.
La guerra però è il punto d’arrivo,il termine ultimo di un’amicizia strutturata su di un legame profondo e da un’ingenuità giovanile che ne indicherà la triste direzione.
Il conflitto infatti rimane sullo sfondo,pur gravando perennemente come una nube minacciosa sui protagonisti;la crudeltà ,l’inutilità e la spietatezza di questo verranno palesate solo con l’approssimarsi dell’epilogo,quando i due giovani prenderanno coscienza dell’orrore che li avvolge ed al quale non possono più sottrarsi.
La pellicola si dipana attraverso tre luoghi che segnano altrettanti momenti cruciali. Il suggestivo deserto australiano,le piramidi egizie ed i caotici quartieri de Il Cairo lasciano spazio all’incontaminata spiaggia di Gallipoli,in cui le conseguenze delle scelte fatte in precedenza si materializzeranno,travolgendo le sorti di due ragazzi imprigionati da qualcosa di impensabile ed immensamente più grande di ciò che si aspettavano.

roy rogers  @  28/02/2008 22:31:30
   7½ / 10
Bello!!! un Mel Gibson giovane e frizzante in questo film!!!! Per la prima volta lo vidi a scuola!!! Mi aveva lasciato un senso di inquietudine !!!!! comunque lo ho rivisto recentemente e davvero è un film che anche se non molto famoso vale la pena di vedere!!!!!

Dan of the KOB  @  22/01/2008 23:49:22
   7½ / 10
Film che solo per l'ultimo fotogramma vale il voto!
Indimenticabile quell'immagine e quella sensazione che ti lascia dentro!
Poi ha anche i suoi difetti per carità (a livello di sceneggiatura, qualche ****** c'è come riportato qualche commento più sotto), ma regia e fotografia sono stupende!
Buona la colonna!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  09/06/2007 11:22:43
   7½ / 10
Nella prima parte ho pensato di aver sbagliato dvd, stavo guardando Momenti di gloria con attori diversi? Con Jean Michel Jarre (il Genio della musica elettronica mondiale) al posto dell'altro genio Vangelis? Ho trovato poco collegate le due parti della pellicola: quella atletico sportiva con quella della guerra. I ragazzi vanno alla guerra come a una scampagnata e anche durante la seconda parte ambientata in Egitto sembra di assistere a una versione australiana più raffinata di Vacanze sul Nilo con personaggi di contorno decisamente troppo leggeri. Il film acquista tutto il suo spessore nella terza parte, dove oltre ad assistere alla solita imbecillità dei vertici militari che mandano al macello le persone come se niente fosse, per un puntiglio del giovane Lee che vuole sfidare il destino lasciando a chi è meno veloce di lui il ruolo di porta ordini per andare a combattere si condanna colle sue stesse mani.
L'ho gradito cmq di più dell'ambizioso L'ultima onda sia perchè più scorrevole sia perchè sicuramente ho assistito alla migliore performance di Mel Gibson che guidato dalla sapiente mano di Weir dimostra di saperci fare come attore e a dire il vero qui è simpatico anche il personaggio che interpreta. Monumentale e assolutamente non stonata la colonna sonora di Jarre.

renee  @  14/04/2007 00:53:07
   8 / 10
film molto bello...struggente....e per la prima volta vedo un mel gibson brillante..

davil  @  14/03/2007 16:28:24
   8½ / 10
bellissimo e molto bravi i due attori con un mel gibson giovane, sorprendente il finale

stieve  @  14/03/2007 15:07:29
   3½ / 10
Oddio, ma che è questa media così alta? Io l'ho trovato orribile, dei dialoghi assurdi, noioso, insensato (vedi spoiler) e con una morale ovvia (a parte una quantità di errori da vergognarsi). L'unica cosa che mi è piaciuta è la fotografia in alcune scene nel deserto. Patetico (adesso siluratemi pure ;D)

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devis  @  08/12/2006 19:42:37
   7 / 10
Buon film sulla guerra e sull'amore patriottico di due giovani. La media comunque mi sembra un po' troppo alta. Non è il miglior film di Weir

quaker  @  04/11/2006 19:30:25
   9 / 10
Bellissimo, commovente, senza retorica, ma con tanta passione; ed anche una denunzia spietata della guerra; è degno dei migliori film di Weir. La giovinezza, la comune passione per lo sport, poi la vita militare, infine la guerra, la morte. Due splendide interpretazioni di Mel Gibson (giovanissimo) e Mark Lee.

Dick  @  13/06/2006 20:43:57
   8 / 10
Film che passato di notte su Canale 5 mi aveva incuriosito e che ho trovato veramente bello e senza troppi fronzoli. Ma perchè certe pellicole girano solo in ora trada mentre il giorno siamo circondati da talk show trash e reality?
Vi è la dimostrazione che si può fare un film sulla guerra senza effettoni speciali, ma basandosi sull' analisi dei personaggi e su ciò che stanno facendo.

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iugy  @  12/12/2005 14:38:21
   8 / 10
un film di guerra che fa pensare davvero, ce ne vorrebbero di più.
Weir non è un artigiano del cinema ma un artista vero, secondo me uno dei dieci migliori registi in circolazione e in questo film dimostra di conoscere molto bene la materia...

Considerata anche la generale bruttezza e apatia del cinema di oggi, "Gli anni spezzati" va apprezzato ancora di più perchè può ricordare a pubblico e addetti ai lavori che cosa vuol dire FARE del cinema.

Unica nota negativa è il finale che sul subito mi ha fatto venire voglia di prendere la testa dello sceneggiatore e grattugiarla su una ringhiera, anche se poi a pensarci bene ci può stare...

Si deve fare un passo indieto e ricominciare ad Imparare...

KANE  @  12/12/2005 05:50:29
   9½ / 10
gran bel film!!
una regia eccellente, accompagnata da una fotografia scarna ma efficace, rendono magivi i paessaggi della western australia!!
un giovanissimo mel gibson recita benissimo affiancato da un bravo lee, peccato che sia poi sconparso nei meandri delle produzioni di quart'ordine!
un tema purtroppo sempre d'attualità "fotografato" benissim dal fermo immagine "icona" del film"

nextam  @  30/08/2005 20:35:19
   9 / 10
mamma che film! struggente! grande Peter Weir e Mel Gibson superlativo.
L'assurdita' della guerra, madre di tutti gli inganni, trattata in questo capolavoro da riproporre secondo me nuovamente alla visione dei piu', almeno nei programmi dei cineforum.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/10/2006 03.50.09
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unpoeta67  @  08/05/2005 10:54:42
   8 / 10
si respira inutile l'ultimo alito di vento..
si stringono i denti serrati...
e la paura diviene certezza ...
tra la polvere ed il rumore
seduta attende la morte ...
l'uomo ...questo stupido animale ...

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  29/04/2005 10:49:04
   9 / 10
Di che reggimento siete
fratelli?

Parola tremante
nella notte

Foglia appena nata

Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità

Fratelli
-------------

Questo scriveva Ungaretti nella trincea opposta a quella dei protagonisti, schieramenti opposti ma accomunati dalla stessa spaventosa sensazione di fragilità; il colpo di mano con cui si chiude il film lascia sgomenti e fa riflettere sull'insensatezza del logoramento, quasi da barzelletta, a cui si sottoponevano milioni di ragazzi inconsapevoli.
Forse il miglior film di Weir, sicuramente il più sincero.

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Ultima risposta 16/10/2006 08.28.50
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Nightcrawler  @  25/03/2005 13:50:31
   10 / 10
Storia raccontata benissimo, e finale spaventosamente commovente.

Invia una mail all'autore del commento Lord Arathom  @  20/02/2005 22:50:11
   8 / 10
Lascia un pò rintronato, assolutamente da vedere. Non esagererei con i voti però e daiiii!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  23/12/2004 20:11:54
   9 / 10
Uno dei film migliori di peter Weir, appartenente al primo periodo, prima del trasferimento negli States.
Una pellicola molto interessante, un film di guerra sull'amicizia di alcuni giovani atleti australiani spezzata dalla guerra.
Il fantastico finale inaspettato è un capolavoro.

JoJo  @  08/06/2004 23:55:49
   10 / 10
E' uno dei due film che mi ha fatto piangere. L'altro è L'Attimo Fuggente.
Uno dei migliori film antimilitaristi della storia. Assolutamente imperdibile!

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