Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire la sua squadra per difendere l'universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.
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Terzo capitolo all'altezza delle aspettative. Si gioca la carta dell'amicizia come valore assoluto, ricorrendo al buonismo e a qualche dose di retorica che però non fanno male e anzi amplificano il coinvolgimento, e il divertimento, assicurando una visione sempre spettacolare, dinamica e pirotecnica. Visivamente sempre al top ma questa volta non si lesina neanche sui sentimenti e buoni propositi. Molto divertente.
Terzo capitolo carino di una saga che ho adorato! Stessi ingredienti degli altri (ironia, colonna sonora vintage, battute divertenti, gag spassose), con un pizzico di nostalgia in più. La storia di Rocket è commovente.
Terzo capitolo che chiude l'ideale trilogia dedicata ai "Guardiani Della Galassia" e James Gunn dimostra ancora una volta di aver dato una ventata di originalità e innovazione nel MCU. Tanta ironia combinata con momenti più drammatici che fanno scendere anche qualche lacrima nella nuova avventura dei nostri beniamini che lotteranno per salvare la vita del fido combattente "Rocket". I personaggi rimarranno indelebili nell'universo Marvel grazie anche agli attori che li hanno impersonati rendendo i film di Gunn una delle migliori trasposizioni tratte dai fumetti della celebre casa editrice statunitense. Peter Quill, Gamora, Drax, Groot, Rocket, Kraglin, Mantis e Nebula ci mancheranno nella speranza che venga ideato un quarto capitolo. "Adam Warlock" interpretato da Will Poulter è un pò sprecato e diventato macchiettistico rispetto ai comics ed il villain principale l' "Alto Evoluzionario" poco incisivo ma nel complesso la chiusura della trilogia mantiene i livelli delle precedenti pellicole divertendo e commuovendo con la sottostoria del simpatico ed intelligentissimo procione doppiato in lingua originale da Bradley Cooper. Un omaggio al personaggio che muore alla fine del Volume 2 e che fa solo una comparsata, "Yondu Udonta".
Finalmente vedo la conclusione di questa folle saga targata guardiani. Una trama tutto sommato all'altezza, godibile nella sua grandezza, epicità di effetti speciali. Questa è una Signor team spaziale, è una famiglia. Gran finale.
Chris Pratt, Zoe Saldaña, Bradley Cooper, Dave Bautista, Karen Gillan: il team è al completo, complimenti a tutti per le recitazioni.
Il regista, già affermato, non sbaglia il capitolo finale dei Guardiani, anzi, ci costruisce il Signor film, forse uno dei più belli film Marvel sui supereroi recenti. Un gran lavoro il suo, chapou in tutto! Emoziona, diverte e in fondo ci sono anche vere emozioni.
E' finito un viaggio.. Consigliato e meritevole di visione!
L'ultimo capitolo è un mix tra i precedenti e un film Disney puro, dove si calca la mano senza esitazione su situazioni patetiche e tristi, giocate sulla nostra empatia verso i bambini (come nell'ultimo Thor, ma in modo ancora più frignone), i nostri animali domestici e gli animali in generale, ovviamente umanizzati secondo la tradizione, appunto, Disney. L'odio viscerale verso il cattivo di turno, un magnifico Chukwudi Iwuji, forse il più negativo tra i villain MD con l'eccezione di Thanos e dei suoi scagnozzi, trova ampia catarsi nella lotta finale. Non so voi, ma io trovo sensualissima Karen Gillian come Nebula, la brontolona del gruppo. Infine, Starlord/Peter Quill è tra i più coraggiosi e generosi eroi mai visti, e mi auguro rivederlo in futuro.
Come nei precedenti capitoli anche qui ci sono citazioni (in verità poche), una dirompente colonna sonora fatta di classici del rock e della sana commedia che strappa qualche benefica risata. Tuttavia è la storia a risultare più leggera: stavolta i nostri eroi non devono salvare l'universo bensì un amico e questo secondo me limita molto lo sviluppo della trama. Viene narrato il passato di Rocket e trattandosi di un procione non manca il messaggino ambientalista -magari contro la vivisezione e gli esperimenti sugli animali- Ora, però, speriamo di non doverci sorbire, negli eventuali capitoli successivi, anche le biografie dei membri rimanenti come quello interpretato da Bautista o quella con le antenne in testa. Ridicolo e quasi del tutto inutile il personaggio di Warlock. A differenza delle altre due pellicole, che magari si guardano e riguardano con piacere, questo è un film che si vede una volta, intrattiene per tutta la durata, ma poi subito dopo si dimentica. Carino ma prettamente usa e getta.
Se non il miglior film del MCU sicuramente in cima alla top 5. James Gunn è certamente il miglior regista che i Marvel Studios hanno avuto dalla loro ed è un gran peccato se lo siano persi facendolo passare alla concorrenza, e questo film è la prova di tutto ciò. Film che chiude una trilogia di personaggi un pò di nicchia nell'universo Marvel e che Gunn ha saputo valorizzare e farli amare. Ottima sceneggiatura dove Gunn da a ognuno dei personaggi una degna conclusione della propria storia.Una storia un pelo malinconica, meno scanzonata e più matura, unisce concetti come amore, amicizia, sacrificio, famiglia e rispetto per ogni essere vivente. Si ride e ci si commuove allo stesso tempo. CGI pazzesca, colonna sonora che da sola fa personaggio, interessante anche il villain, folle e disumano quanto basta per fartelo straodiare. 2 ore intense che scorrono una bellezza senza annoiare mai, tanti momenti d'azione emozionanti e girati molto bene. Insomma bella conclusione della trilogia, consigliatissimo!
Poco da fare, James Gunn è tutta un'altra musica rispetto agli altri. Questo Volume 3 dei Guardiani della Galassia è un altra galassia (sic) rispetto a tutti gli ultimi film Marvel. Ed è quello che gli studi Marvel hanno forse un po' perso nell'ultimo periodo. Se anche autori blasonati dirigono i rispettivi film con il freno a mano tirato, Gunn non lo fa, anche per lo status che si è conquistato. Il film è abbastanza slegato dal MCU, molto autoconclusivo ed estremamente semplice nella struttura, ma riesce nella sua solidità narrativa ad essere molto equilibrato nei miscelare momenti puramente comici a forti toni drammatici. i momenti comici fanno ridere e i momenti drammatici riescono ad essere anche discreti pugni nello stomaco (il passato di Rocket non è certo una passeggiata di salute). Inoltre ha un tasso violento molto superiore agli altri film. Dopotutto quando hai un autore capace di far resuscitare una creatura morta come la DC, la concorrente Marvel gli ha dato mano libera su tutto o quasi. I risultati si vedono.
Penso di essere l'unico ad aver saltato gli ultimi "Avengers" ("Ultron", "Infinity War" ed "Endgame"), altri cinecomics, non so guerre civili varie, perchè non me ne poteva fregare di meno. Quindi probabilmente alcune soluzioni di continuità me le sono perse, beh pazienza, perchè quando voglio guardare roba per ragazzini, almeno deve essere realizzata da gente in gamba, tipo James Gunn. E infatti questo terzo (ed ultimo?) capitolo offre intrattenimento ed emozioni in ottima quantità, con i 250 milioni di dollari di budget tutti visibili sullo schermo. Una prima parte quasi senza Rocket, quest'ultimo presente principalmente nei flashback ed è una bella mancanza nonostante il suo passato sia molto importante e reso bene, comunque il livello generale è alto e non ci si annoia mai (stupendo il piano-sequenza action). Però mi aspettavo di più, non ci sono grosse sorprese ed a mio avviso il primo capitolo del 2014 resta il migliore.
Comincio ad invecchiare e ritengo di non poter apprezzare fino in fondo un cinecomics di formazione per adolescenti con protagonisti adulti che si comportano come ragazzi. E' tutto molto didascalisco, forse anche troppo. Tanto che la trama è meno importante dei siparietti esplicativi delle dinamiche fra i personaggi. Nella realtà però se sei per esempio stupido, o meglio di comporti da stupido, e fai una cosa stupida, poi ne paghi le conseguenze,anche gravi. Belle le scene d'azione.
L'avere al timone un bravo regista è sempre garanzia di risultato: il terzo atto de "I guardiani della galassia" si gioca le sue ultime carte senza riserve; e il film ha ragione di tutto e tutti. A partire da un villain funzionale e incisivo (a metà tra il dottor Moreau e il dottor Frankenstein, con il chiaro conflitto tra scienziato-padre e creature-figlie), passando per scorci visivi di inusitata bellezza (tutta l'Orgocorp), nonché un'esplosione emotiva che raggiunge il suo apice nella drammatica discesa negli inferi di Rocket Racoon, il terzo atto non è, probabilmente, uno dei migliori film della Marvel; è probabilmente uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni. Grande ritmo, dialoghi al fulmicotone e una regia che definirla vertiginosa è esser riduttivii (in talune sequenze d'azione, come per esempio quella nel corridoio, capisci la differenza tra un Gunn e gli onesti mestieranti della Marvel). Cinema commerciale di alto livello.
una chiusura col botto per una delle trilogie migliori del MCU. James Gunn dà l'addio ai suoi pupilli realizzando un prodotto capace di far divertire con battute e scene d'azione fichissime ma anche di far emozionare con una scrittura sopraffina dei personaggi, che ci mostrano non solo la loro idiozia, ma anche le loro fragilità, le loro incertezze e i le motivazioni che li legano agli altri del gruppo. tutto è gestito alla perfezione, lo sviluppo dei personaggi, i sotto testi che traspaiono dalla storia (gli orrori della ricerca scientifica fine a se stessa, il saper accettare gli amici anche per i loro difetti, l'accettazione dell'imperfezione, l'accettazione di se stessi ecc.) il tutto in una storia semplice e basilare, dove a farne da padrone è Roket e la sua storia personale, sviscerata nei minimi dettagli, in un film che, finalmente, sa prendersi anche qualche rischio, osando nel mostrare anche cose disturbanti (la faccia dell'alto evoluzionario, gli amici di Roket con le protesi robotiche, i personaggi che rischiano la vita, teste mozzate) che non rendo il tutto una barzelletta (vedete quello scempio di thor 4 per esempio) o un semplice esercizio di fancervice (no way home). sarebbe un film da dieci se non fosse la sua più grande sciagura essere connesso agli altri film, e quindi per capire meglio alcune situazioni bisogna per forza aver visto anche infinity war ed end game, avrei sicuramente preferito una maggiore autonimia, ma è veramente il meno dei mali. ed adesso non mi rimane che procurarmi la sempre splendida colonna sonora di questa avventura per preservare il più a lungo possibile il bel ricordo delle emozioni che mi ha regalato questo film ringraziando infinitamente Gunn per il lavoro che ha fatto
Mi è sembrato un film fatto bene, anche conveniente, sono due ore e mezza di spettacolo. Certo, parliamo di un film di supereroi, e ai protagonisti nulla può andar storto.
Regna l'idea del terzo capitolo/capitolo finale, coi suoi esagerati fuochi d'artificio, il suo pericoloso villain bondiano, i suoi molti personaggi, la sua gran quantità di situazioni, la sua voglia di far festa e la sua difficoltà di dire addio. Ma soprattutto con la sua voglia di distinguersi. GUARDIANS OF THE GALAXY VOLUME 3 non guarda in faccia a nessuno quando deve metterci dentro citazioni pop e cinematografiche, quando deve portare avanti un sci-fi style decisamente poco scontato e quando deve creare il film del MCU più cupo di sempre. D'altro canto James Gunn ha realizzato tre dei film Marvel che maggiormente rimarranno nella storia, oltre inevitabilmente ad averne influenzato, involontariamente o meno, le fasi III e IV, tanto esteticamente quanto in termini di umorismo. E d'altro canto parliamo di un regista che in generale è destinato a segnare questa specifica storia di Hollywood. In questo film molto emotivo e che lascerà contenti i fan ci sono i soliti difetti di una volontà produttiva invasiva ma anche una costruzione artigianale della sceneggiatura, che finalmente crea personaggi credibili, a cui si rimane attaccati e che hanno interazioni funzionanti tra di loro. E lo stile inconfondibile dell'autore, con la sua spigliatezza cool auto-parodica e la sua comicità USA moderna, si conferma essere lo stile definitivo per questi cinecomics.
A molti questo commento potrebbe non piacere, me ne rendo conto. Ad ogni modo, non vorrei passare per l'anti-conformista di turno, però io spesso, tendo ad essere di parte.
Gunn chiude la sua epopea con un film tanto amaro quanto insipido. In pratica la sua idea è stata probabilmente quella di ficcare all'interno della durata qualsiasi cosa avesse in mente, buttando il tutto in una grande caciara. Per quanto il buon James avesse reso bene l'intero insieme nei precedenti adattamenti, con ben più sobrietà, qui purtroppo siamo ad un livello molto più becero e senza moltissimo pathos su cui basare quello che dovrebbe essere il lato emozionale e l'empatia verso i protagonisti.
Per carità, prima che qualcuno venga a linciarmi: tutte le sacrosante scene basate su Rocket e su Gamora risultano eccezzionali sul punto di vista di impatto visivo e soprattutto emotivo, peccato che il contorno di queste ultime sia permeato da una storia non propria all'altezza e da troppi momenti camp. Gunn di per se ci sa fare, ma a mio avviso quando si sbilancia sfocia in un nonsense che a me proprio non va giù.
Il fatto che il villain sia un pazzoide ossessionato da Rocket funziona da Dio nei flashback, ma quando è in scena subisce l'effetto Kang, venendo depotenziato e reso a macchietta stereotipata. Mi spiace, ma volevo scriverlo
Uno dei migliori film della Marvel, a mani basse. Gunn punta tutto sul capitolo finale dei Guardiani, e mostra a tutti come si fa a mescolare assieme azione ed ironia senza sacrificare la scrittura dei personaggi, rivalutando anche quello finora scritto peggio (Drax). Fa scelte difficilissime ma incredibilmente vincenti (tutta la origin story di Rocket non era per niente scontato che riuscisse, ed ha praticamente sottratto al film per quasi tutta la propria durata uno dei personaggi più amati) e crea un cattivo finalmente centrato, pericolosissimo e inquietante, ispirandosi chiaramente al Dr Moreau di Wells. Ci sono molte battute ma mai banali o sceme, c'è tantissima azione ma sempre di livello stratosferico, c'è una lunghezza significativa ma perfettamente bilanciata che non annoia MAI, e ci sono tantissimi momenti commoventi: è un film in cui si ride e si piange, e sempre in modo incredibilmente spontaneo e mai forzato.
Insomma è tutto quello che ci si aspetta da un film di questo tipo, e dopo averlo visto è ancora più impietoso il confronto con le ultime pellicole dell'MCU: qui c'è tutta la differenza tra regia e sceneggiatura ispirata e filmetti scritti a tavolino per imitarne lo stile.
Arrivederci James Gunn, e grazie per tutto il pesce.