hush - il terrore del silenzio (2016)

Di base sarebbe il solito home invasion (branca dell'horror che tra l'altro non amo particolarmente), handicap della protagonista a parte. La marcia in più la dà la regia di Flanagan che è bravo a creare una certa dose di tensione nonostante tutto l'andazzo sia più o meno prevedibile. Perde un po' nella parte finale dove inevitabilmente l'azione prende il sopravvento sul gioco del gatto e il topo.
Nota a margine: ho sempre odiato quando nei film viene mostrato un presunto colpo di scena ma subito dopo si scopre che era frutto di un sogno, dell'immaginazione o di una elaborazione mentale. Anche il talentuoso Flanagan cade qui nel tranello di usare questo ignobile escamotage.

Film che sa di già visto purtroppo
Nonostante la bravura della protagonista e qualche colpo di scena , sinceramente è un film piuttosto evitabile .....
Thriller abbastanza movimentato che parte lento e poi ingrana bene ...ma manca di mordente soprattutto nel finale scontatissimo
A mio avviso nn arriva alla sufficienza, soprattutto perché sa di già visto e nn porta nulla di nuovo ,sai dove vuole andare a parare insomma .....
Peccato perché la protagonista è molto brava e il finale rovina un po' il resto del film
Voto 5+

Bruttino ma soprattutto scontatissimo nel suo sviluppo. Bravina l'attrice protagonista. Niente di chè. Evitabile

Classico home invasion in cui la protagonista, oltre a dover fare i conti col tipico maniaco, è pure sordomuta. Niente di nuovo sotto il sole, ma Flanagan è bravo ed alla fine porta a casa la pagnotta con un film divertente ed adrenalinico il giusto.

Carini i riferimenti incrociati con a midnight mass, che alla fine altro non è se non un romanzo della protagonista, in questa sorta di FlanaganWorld popolato sempre dagli stessi fedelissimi attori.

Gli home invasion sono tutti molto simili, personalmente l'adrenalina mi sale sempre alle stelle.
Una donna sordomuta alle prese con uno psicopatico senza remore, chi la vincerà? Finale energico ma comunque scontato.

Salvato per il rotto della cuffia, un 6 giusto per le scene finali.
Non nuovo nell'orizzonte horror, c'è di meglio sul tema home invasion e in molti punti bisogna portare pazienza perché non succede nulla. Spesso urlavo alla protagonista di non fare quelle coglionate che stava per fare, ma ovvimente i personaggi dentro i film non sentono (LOL) l'unica novità da lodare è il sordomutismo della protagonista.
E poi, che motivi c'erano dietro tutta questa cattiveria? Non si sa, ma mi sto solo ripetendo ai commenti sotto, infatti mi accordo totalmente al mio amico Gabe e vi dirigo alla lettura del suo commento. Saluti!

Ho finito di vederlo qualche ora fa, nulla di nuovo sotto al sole ma si lascia guardare senza pretese.
Il regista di "Oculus" propone su Netflix un piccolo home invasion.
La storia di questo "Hush" non ha nulla di particolarmente nuovo: una ragazza sola in un cottage viene stalkerata dal solito maniaco che la vorrebbe morta senza particolari ragioni.
Cosa c'è di originale? una scream queen che non può urlare! La protagonista è infatti sordomuta; un handicap molto pesante in situazioni del genere.
Tecnicamente non gli si può dire nulla, Flanagan dimostra di avere un ottima mano, bella fotografia, la regia e il montaggio è di buon livello.
La tensione c'è, ne troviamo abbastanza, alcune scene sono girate molto bene e l'azione non manca.
Certo, il film di Flanagan non è esente da incongruenze e banalità, però si mostra perfettamente in grado di condurre le scene d'azione verso la naturale conseguenza di una lotta per la sopravvivenza che ambisce ad avere un finale non così scontato come in effetti si rivelerà essere.
La giovane attrice Kate Siegel impersona una convincente caratterizzazione e una mimica generosa e credibile, l'attore nella parte del villian l'ho trovato abbastanza convincente, le espressioni che fa non sono sempre credibili, ma la faccia dell'attore è perfetta per il ruolo, sebbene sia una faccia inconsueta per un ruolo del genere, perché non ti immagini uno psicopatico come lui con una faccia del genere da ragazzo tranquillo.
Nel complesso un film che intrattiene ricalcando strade già battute, senza osare troppo ma riuscendo a rendersi ugualmente interessante e coinvolgente.

Discreto thriller, trama vista e rivista e finale scontato. Nel complesso ha il pregio di non annoiare e alcune scene hanno una certa dose di suspance

Nulla di nuovo, filmetto horror abbastanza didascalico.
Evitabilissimo

Home invasion che segue gli schemi abusatissimi del genere. Dire telefonato è poco.

Curioso che il miglior film di MIke Flanagan...sia un prodotto televisivo. Thriller ben confezionato e coinvolgente dall'inizio alla fine, magari con un paio di ingenuità ma senza cadute di tono con ambientazione ed atmosfera azzeccatissime. Sono tutt'altro che un fan di Flanagan ma questo film lo consiglio.

Figo, una sorpresa! Sono d'accordo con chi consiglia la visione!

non male, è fatto abbastanza bene come film però per il 90% della durata non ci sono dialoghi, e diventa un film muto come la protagonista che è sordo-muta e questo non mi è tanto piaciuto. per il resto è carino.

Uno dei thriller più godibili degli ultimi anni...secondo me. La trama è abbastanza banalotta, è il classico home-invasion però fatto bene...e con un punto a favore. La protagonista è sorda muta e quindi ci viene mostrato quanto sia difficile per lei sopravvivere. Ci sono dei momenti abbastanza inquietanti e che funzionano ed altri che magari risultano un po ripetitivi. Il cattivo non ha molto spessore....è li, e vuole ucciderla senza un vero motivo. Questo è un po una pecca perché avrei preferito sapere perché vuole ucciderla e secondo me era meglio se non venisse mostrato il suo volto...almeno non subito, invece no...va bé.

Certamente non da promuovere a pieni voti, ma un intrattenimento sufficiente per una serata estiva.
Buona prova della protagonista.

La visione di questo film mi ha entusiasmato parecchio. La protagonista, sebbene fosse affetta da mutismo e sordità e numerosi ostacoli si siano frapposti nella sua vita, si è rivelata essere una combattente, riuscendo a salvaguardare la propria incolumità e a non mostrare segni di cedimento o resa, eccezion fatta per quei brevi archi temporali in cui sembrava perder fiato e cadere esanime a terra. Il modus operandi del killer è stato più che melenso in stridente contrasto con quello adoperato da altri serial killer. E' un film da vedere. Le anzidette considerazioni mi induco ad assegnare una valutazione piuttosto alta. Il mio voto è 8,5

Ottimo thriller in grado di tenere incollati dall'inizio alla fine senza un attimo di tregua.
Ben diretto e con un montaggio sonoro notevole.

Qualche giorno fa , non mi era dispiaciuto " Il gioco di Gerald " , pellicola diretta da Mike Flanagan . Allora ho deciso di vedermi questo film diretto e scritto da lui in collaborazione con la moglie Kate Siegel ( che ne è pure la bella protagonista ! ) , opera che riesce certamente a creare ansia e tensione per le situazioni che descrive , anche se è girato quasi tutto al buio ed a volte si capisce poco di quello che succede . Però non mi è piaciuto perchè è troppo assurdo . Difficile infatti decidere chi sia il più imbecille tra i due protagonisti di questo thriller ( certo non è un horror come dice la scheda ! ) . La scrittrice sordomuta che va a vivere da sola in campagna e riesce a fare sempre la cosa sbagliata al momento giusto , oppure il killer psicopatico che inspiegabilmente si vuole divertire a giocare come il gatto con il topo con la sua vitima ed invece si fa lentamente massacrare come un idiota ?? Di fronte a loro , persino il fidanzatone allocco che si fa prendere in giro da uno che è la metà di lui sembra un aspirante al Premio Nobel per l'astrofisica !! Tutta questa pappardella per dire che , come avrete già intuito , questa pellicola è inverosimile all'ennesima potenza e quindi gli posso dare al massimo 4,5 .

Per il suo genere, è un film discreto, dove qualcosa di diverso dal solito c'è (ossia la sordità della protagonista). Riesce a sfuggire ad alcune soluzioni straviste (i violenti suoni improvvisi per spaventare o il personaggio che guarda a sinistra mentre il pericolo arriva da destra) ma poi ci casca in tante altre. Buona parte del film ha un ottimo uso del suono, ma poi, anche qui, non resiste e piazza qualche inutile brano musicale. Riesce a creare tensione e tutto sommato si guarda.

Discreto horror che ripropone l'abusato tema della casa assediata, dando un leggero tocco di novità con l'handicap uditivo della protagonista.

Nel suo genere non mi è dispiaciuto, grazie al fatto che si differenzia da altri film simili per via dell'handicap della protagonista (inizialmente ben fatto recepire al pubblico dal regista).
Col passare dei minuti il tutto si affloscia nello scontato, nell'assurdo e nella ripetitività.
Peccato perché le basi c'erano!

Pensavo peggio, invece Hush si è rilevato un passabile Home invasion con la variabile di una protagonista sordomuta. Intrattiene quanto basta, c'è una discreta dose di tensione e si viene a creare una buona empatia con la povera malcapitata che si sbatte in mille modi per salvarsi la pellaccia.

Una ragazza sordomuta si trova alle prese con un assassino, chi avrà la meglio?
Il gioco del gatto e del topo, senza un alcunché di moralità o colpi di scena degni di questo nome è ormai troppo abusato e semplicistico per farmi apprezzare questo film. Dalla sua parte ha però una discreta prima parte che regala qualche momento di genuina tensione.
Buono il montaggio sonoro. La regia non particolarmente brillante, unità alla scarsezza della trama rendono minaccioso il ritmo del film dopo i primi 40 minuti.
Ennesimo prodotto 'home invasion' senza particolari idee.

Mike Flanagan è riuscito a colpirmi un pochino con "Oculus" per via di quell'idea di intervallare il presente con il passato, non tanto per la sceneggiatura di per se che si mostrava la solita minestrina riscaldata sugli spettri....ma se non altro quella stramba formula narrativa gli dava quel qualcosa in più che me lo fece apprezzare.
Non potei dire la stessa cosa di "Somnia" che al contrario mi parve un idea buona sviluppata male e troppo commerciale....
Ora che dire di questo "Hush"; il film è girato bene, riesce a dare anche una certa tensione in alcuni punti; il fatto che la protagonista è sordomuta rende alcune scene intriganti......il problema purtroppo sta nell'idea di base che non si discosta dalle innumerevoli "Home Invasion" viste e riviste, dove tra l'altro il cattivone si dimostra inquietante solo all'inizio per perdere sempre più punti con lo scorrere della visione....
Di per se sarebbe anche un film godibile.....ma troppo inflazionato ormai; Flanagan ha svolto il solito compitino a casa sperando solo in quella piccola prerogativa della protagonista che, a mio avviso, erano davvero troppo poco per potercisi appoggiare completamente.....
Così così, senz'arte ne parte.....

Il film non è brutto, é girato bene, si usa con una certa dimistichezza il montaggio sonoro per evidenziare la mancanza di percezione sensoriale della protagonista sordomuta, gli attori se la cavano dignitosamente. Tuttavia segue in maniera pedissequa tutti i clichè dell'home invasion e non se ne lascia sfuggire nemmeno uno. Non mi è dispiaciuto e considerando la breve durata, si può vedere come puro intrattenimento senza andare a cercare tanti spiegoni o approfondimenti psicologici dei personaggi.

Non ci siamo proprio, tensione nulla, noia regna un po' sovrana e in più 3/⁴ di pellicola al buio. A me nn è piaciuto per nulla è poi fin troppo prevedibile

Non male ma un po' troppo ripetitivo . È una sorta di 'nascondino'. Non mancano comunque momenti di tensione.

Bellissimo thriller carico di tensione, ben diretto e che aggiunge un pizzico di originalità grazie al fatto di rendere sordomuta la protagonista.

Home invasion, un genere che ha visto tanti titoli annoverati nelle sue fila e che quindi rischia spesso di risultare "già visto". In questo "Hush – Il terrore del silenzio" non si fanno salti mortali per rinnovare il genere, ma il tutto è fatto a dovere, realizzando un prodotto piacevole. Un buon livello di tensione e poco utilizzo dei classici trucchetti per spaventare, anche se sarebbe stato molto facile buttarli nel mezzo. Invece no, il regista se la gioca più sull'azione, sull'ansia generata nello spettatore dall'assistere alla disavventura della protagonista. Indugia in diverse scene facendoci credere che sia proprio arrivata alla fine, per poi rigirare le carte. Insomma non usa jump scares, ma sviluppa più una suspence da fine imminente.
Sfruttate in maniera interessante le disabilità della protagonista, che sono da spunto per alcuni scene relativamente nuove per il genere.
Insomma, non eccessivamente banale e fa discretamente il suo compito.

Mike Flanagan dopo il deludente Somnium ci riprova,buttandosi questa volta sull'home invasion.....
Allora, la trama logicamente non è nulla di che,è sviluppata in modo alquanto convenzionale e già visto, rivelandosi abbastanza prevedibile in più frangenti (tutta la classica sfida tra vittima e carnefice,sfida nella quale quest'ultimo si comporta in modo abbastanza assurdo e neanche minimamente realistico).
Qualcosa d'interessante comunque c'è,la protagonista sordomuta,per esempio...non mi sembra che si fosse mai visto un personaggio simile protagonista di un horror,ed alcune situazioni che si vanno a creare a causa di questa sua malattia sono sicuramente d'effetto......
Nella media l'aspetto tecnico,deludente la regia che si dimostra incapace di distribuire in modo costante la tensione (un po di tensione c'é solo nel finale).
Peccato che non sia stato maggiormente curato,poteva risultare un minimo diverso dalle tante pellicole di questo genere,così com'è invece non si lascia ricordare.

Il merito maggiore di Mike Flanagan è quello di mettere in moto un home-invasion utilizzando due soli personaggi (quattro, se vogliamo essere pignoli e contare due brevi apparizioni), rendendo una sceneggiatura in apparenza assurda piuttosto plausibile.
Abbiamo infatti una scrittrice sordo-muta assediata da un misterioso maniaco, costui potrebbe fare irruzione nell'isolata dimora con grande facilità, ed invece tentenna, in quanto schiavo della propria follia che lo induce ad intavolare una crudele sfida tra predatore e preda.
Flanagan però al tempo stesso mostra i limiti già evidenziati con "Oculus", abile ed ordinato, capace di tirare fuori idee fuori dal comune (qui con l'ausilio in sede di sceneggiatura della brava protagonista Kate Siegel) ma al tempo stesso non in grado di andare oltre il compitino, di trovare il colpo ad effetto, di spiccare quel salto in alto che gli permetterebbe di entrare nel gotha dei nuovi registi horror.
"Hush" infatti tira a campare attraverso situazioni fin troppo banali, la trama si impaluda di frequente e la noia prende il sopravvento facendo calare mostruosamente la tensione a più riprese. Le scelte discutibili poi non mancano: come quella di caratterizzare molto superficialmente l'assassino e di renderlo "umano" quasi fin da subito, mentre l'handicap della protagonista poteva essere sfruttato meglio. Di sicuro la quasi totale assenza di dialoghi non è un limite, semmai è il reiterarsi di una lotta sulla carta squilibrata ad alimentare qualche passaggio a vuoto di troppo, nonostante la presenza di qualche spunto elogiabile.

Gli home-invasion difficilmente sono imprevedibili e anche in questo caso non c'è nessuna eccezione.
Oltre alla prevedibilità della storia e dei suoi sviluppi, non è originale nemmeno l'elemento handicap che riguarda il personaggio principale e, nonostante la voglia di imbastire un prodotto tensivo coinvolgente, si finisce per fare qualcosa che invece non ha granchè da raccontare. Bisogna però ammettere che HUSH- IL TERRORE DEL SILENZIO ha almeno il merito di intrattenere lo spettatore con qualche momento ben orchestrato e un paio di interpreti volenterosi, ma decisamente non mi pare abbastanza per meritare una sufficienza piena.