Dorian Gray, giovane e bello, vive un'esistenza sregolata. Ama contemplare un suo ritratto e si accorge che, con il passare del tempo, l'espressione del volto nel quadro si fa dapprima più dura e poi sempre più orribile. Quando si innamora della bella Gladys e sa di esserne indegno, in un accesso di rabbia pugnala il quadro: muore, mentre il ritratto torna ai suoi tratti iniziali.
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Da un grandissimo romanzo, un film così così, doppiato male (è anche del 45..) e con una, secondo me, scelta degli attori malriuscita. Dorian non è il "prince charming" del libro, basil non è il personaggio così "assuefatto" da dorian gray, forse lord henry è l'unico che (più o meno) si avvicina all'originale cartaceo. Il personaggio di sybil, poi, uno dei meglio descritti da wilde, sarebbe stato più congeniale a una ragazzina dal volto innocente, non alla futura signora in giallo! Inoltre il modo in cui dorian rompe la sua relazione con lei è totalmente stravolto.. Detto questo, film che per essere del 45 e per essere preso da un libro non è male, il problema è che qui si parla di oscar wilde, non di un moccia qualunque! Una migliore resa dei personaggi, dorian in primis, nonchè un attore che fosse davvero charming, non sarebbero guastati..