Un cavaliere torna dal campo di battaglia solo e trova ad attenderlo una terra devastata dalla peste, e la Morte che lo reclama. Riuscirà a prolungare la propria esistenza impegnando la Mietitrice in una lunga partita a scacchi che sa di non poter vincere.
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La brutta notizia è che per anni ho ignorato i film di Bergman autore di cui fino ad oggi avevo solo sentito parlare (è il suo primo film che vedo). La bella notizia è che essendo solo il primo ne avro tanti altri da vedere, e tanti altri su cui rilfettere. Si perchè questo è un che film fa riflettere, forse sul più grande dei temi che ha straziato la mente dell'uomo: il significato della vita e quello che ci sara dopo di essa. Detto cosi potrebbe sembrare che più di un film si tratti di qualcosa di filosofico...niente di più sbagliato, c è tutto quello che un capolavoro cinematografico deve avere, con 2 o 3 scene assolutamente fantastiche: dai dialoghi con la morte alla processione flagellanti, che entrano nella scena all'improvviso concellando la leggerezza dello spettacolo teatrale. Uno dei momenti più alti della storia del cinema