jessabelle - oscure presenze (2014)

Stasera grazie ad Italia2 ho recuperato questo interessante film horror. L'ho trovato piacevole visto la location creata, questa cosa surreale ma "presente" vodoo negli states. Buona fotografia. Poche e buone location con relative scenografie.
Piacevole Finale, è come se fosse un nuovo Inizio.

Sarah Snook: Promossa l'Australiana, è bella, solare, ha fascino fin alla Fine.
Mark Webber: Piacevole co-primario. buona la sua parte, regge. E' simpatico.

Il regista, già affermato per film horror, più conosciuti e famosi, quelli legati a Saw per intenderci, non si esprime forse al suo meglio. Nel complesso l'idea è piacevole, tiene in scacco per tutto il film, ma sembra che poi non lo voglia chiudere. Ha trovato pure l'attrice giusta che recita dall'inizio alla fine.

Mi aspettavo di più sotto il lato contenuto horror, invece a parte qualche scena, ben articolata e ben fatta, altra piacevole, non ho sentito la paura vera della "presenza", ovvero della se stessa.

La Fine è solo un nuovo Inizio. Piacevole sorpresa questo horror. Consigliato.

Film un po' contorto e che sa di già visto ...
Sinceramente mi sarei pure aspettato di peggio ,molto peggio ...
Invece alcune scene sono ben fatte e nell'insieme non è poi così male....
Buona la prova della protagonista e decente il resto del cast..
Finale che lascia tutto aperto ,anche ad un nuovo capitolo..
Boh ,non mi ha convinto del tutto , soprattutto la parte finale che mi ha lasciato perplesso e un po' deluso...
Voto appena sotto la sufficienza..
5,5

Film horror che mi ha convinto più che altro per atmosfere e da una discreta prova registica da parte di Kevin Greutert. Non male anche l'interpretazione della protagonista australiana Sarah Snook.
Si tratta dell'ennesima ghost story, quindi in realtà nulla di particolarmente originale, in cui ho trovato una sceneggiatura (scritta da Robert Ben Garant) che cerca di rendersi un pò troppo pretenziosa affidandosi ad alcuni colpi di scena sul finale che in parte risultano gradevoli ma che allo stesso tempo faticano a reggersi in piedi creando immancabilmente un paio di buchi nella sceneggiatura cosicchè da non convincere pienamente lo spettatore che ne ha seguito gli sviluppi narrativi. Quindi lo scritto piuttosto che trovarlo geniale, ci ho intravisto una sceneggiatura debole e furba che cerca di rendersi memorabile un pò inutilmente.
Detto ciò comunque non mi sento di screditarlo in toto. La pellicola ha un suo fascino e se non si è troppo pretenziosi potrebbe benissimo piacere. Tecnicamente non è eccelso ma nemmeno da buttare via. Personalmente ho visto ben di peggio di un prodotto di questo tipo. Mi sento di concedergliela la sufficienza anche perchè nonostante il sceneggiato non convinca a pieni voti riesce tuttavia a rendersi una storia abbastanza intrigante da seguire.

E' proprio negato per il cinema questo regista è inutile

C'è pure una s*****ttata con

SPOILER Tra i punti più deboli, a parte la tensione iniziale, sono queste scene in cui compare l'oscura presenza. L'atmosfera è contrariamente ben riuscita e semplice. Brava la protagonista ed il suo amico d'infanzia. Storia che man mano si riesce ad intuire. Mancherebbe qualche tassello che, col senno di poi, si potrebbe aver tenuto più velato. Il vodoo in questo caso "gioca bene le sue carte" con i video della madre, i quali costituiscono dei punti chiave ed intensi. Impossibile non pensare al meglio riuscito Skeleton Key.

"Oscure presenze" ha di buono che rispetto ad altri horror portati in Italia risulta meno patinato nella fotografia e nella caratterizzazione dei personaggi, accostandosi di più a quei prodotti che, anche se non proprio splendidi,son meno contagiati dalle operazioni commerciali; cosa abbastanza strana da vedere; solitamente vengono comunque scartati per non rischiare bassi incassi....
Tuttavia credo che alcune di queste pellicole vengano risparmiate dall'"eliminazione" per via della sceneggiatura, delle volte sempre concentrata sulla presenza dei fantasmi e spettri,molto gettonati qui da noi(anche un pò imposti nel panorama horror italiano, ma lasciamo perdere...),nella speranza che un minimo di pubblico ne rimanga soddisfatto.
Sfortunatamente per spettatori o amanti del cinema come diversi utenti di questo sito, tutto ciò non è sufficente; sono svariate le pellicole deludenti non portate in Italia, sopratutto a causa di queste sceneggiature non tanto diverse da quelle studiate per le produzioni mirate, quindi il risultato è solo meno scadente di altri, ma pur sempre deboluccio e ripetitivo.
"Oscure presenze" fa parte di questa tipologia; si tratta di una di quelle pellicole girate decentemente ma sempre "viziata" dalle solite fondamenta collaudate.
La trama comunque ha un risvolto finale carino, per quanto abbastanza prevedibile....

Pur non disponendo di grandi mezzi il regista Greutert riesce a mettere la giusta tensione nello spettatore ancora una volta impaurito da vecchie videocassette.
Siamo piu' vicini al recente "Sinister" che a "The ring" ma quello che riesce meglio sono i momenti nella palude.
Un horror onesto che strizza l'occhio a vari film di genere creando qualcosa di guardabile e mai banale.

Cesso di film, anche peggio di quanto mi aspettassi: con una regia imbarazzante e una sceneggiatura che non sta in piedi neanche per un secondo.
Orribile. Non mette alcun tipo di brivido e sfocia molto spesso nella parodia involontaria.

Filmaccio modesto con una sceneggiatura piatta e con un colpo di scena abbastanza intuibile. Non ci sono particolari scene di tensione, tanto che il film annoia in più punti. E' proprio l'idea di base a non funzionare.

La sagra della banalità e del già visto. Non fa paura e il finale è telefonatissimo.
La Blumhouse ha sfornato horror decisamente migliori.

il ritorno di Voldermort in " Harry Potter e il Calice di Fuoco " mi ha fatto più paura...

Peccato, secondo me il film poteva essere migliore, e nonostante una discreta sceneggiatura e un ottimo finale, nella pellicola sono davvero pochi i momenti di angoscia.
Location del lago oramai sfruttatissima nel campo horror. Interpretazioni accettabili, ma nel complesso il film non mi ha soddisfatto interamente.
Occasione sprecata.

Mezzo voto in più per la pochezza degli horror che cè in giro, buon film con alcune scene horror e da una trama non proprio scontata.

Modesto. La narrazione riesce in qualche modo a coinvolgere, ma la sceneggiatura ha troppi buchi. Il risultato non raggiunge la sufficienza. Peccato.

Vittima di un grave incidente Jessabelle torna nella casa in cui è cresciuta, momentaneamente costretta sulla sedia a rotelle verrà accudita dal padre burbero e iracondo. Ben presto, accuratamente nascoste nella suggestiva magione, scoprirà delle vecchie VHS sulle quali la madre defunta registrò degli inquietanti messaggi destinati proprio alla figlia.
Allo stesso tempo un'oscura presenza comincerà a tormentarla facendosi sempre più aggressiva.
Poche idee in questa pellicola diretta da Kevin Greutert, noto per aver girato gli ultimi due capitoli della saga di "Saw". Si pesca dalla magia nera e dal voodoo ma si frana in territori già ampiamente esplorati. L'ammiccare della sceneggiatura a cose già viste troppe volte rende la visione piuttosto anonima, senza contare i rimandi ai fantasmi del j-horror ormai anacronistici e proposti fuori tempo massimo.
La ricerca della giustizia, il riportare a galla segreti oscuri, è un argomento fin troppo abusato, soprattutto se la commistione tra thriller e soprannaturale alla lunga scricchiola da più parti, non proponendo nulla di nuovo e limitandosi a fare il verso a pellicole ben più riuscite (impossibile non pensare a "Skeleton Key").
L'attrice protagonista è abbastanza deludente, mentre le splendide locations sono sfruttate maluccio. Soprattutto le paludi della Louisiana, teatro per natura minaccioso, in questo caso assumono la piatta identità di mero sfondo sul quale personaggi poco interessanti annaspano verso la verità.
Il colpo di scena non è nulla di che, ipotizzabile e comunque privo di adeguata vena drammaturgica.

Premetto che non lo conoscevo , l'ho scoperto per caso ma devo dire che mi e' piaciuto.
Ricorda in qualcosa skeleton key (a mio avviso non arriva a quel livello).
Comunque consigliato agli amanti dell'horror come sono io

Film molto bello la trama è interessante e il mistero coinvolge per tutta la durata del film.

Deja Vu...prendi qualsiasi film con una ghost story degli ultimi dieci anni e ti renderai conto che è tale e quale a questo.
Se invece ti piace vedere una pellicola dove sai già cosa accadrà...bene questa fa il suo dovere, la regia tiene, gli effetti anche e gli attori non sono malaccio.

mi è piaciuto tantissimo...sorprendente.

Finalmente un buon horror visto quello che gira,prima parte da brividi,l'ansia prevale su tutto....poi si basa sulla cronaca coinvolgendo lo spettatore del perché tutto ciò...colpo di scena finale ma abbastanza frettoloso...insomma più che sufficiente ma meriterebbe di più appunto se avessero fatto un finale più impegnativo

"Jessabelle" è un horror poco originale nel suo complesso, ma risulta interessante e degno di visione; e non è poca cosa, visto il desolante futuro che si prospetta per questo martoriato genere.
Il film si avvale, soprattutto nella prima mezz'ora, di un'atmosfera ansiogena ben supportata da escamotage intelligenti (scena della tenda).
L'ottima partenza è ulteriormente impreziosita dalla convincente Snook, capace di gestire la difficile parte di una protagonista immobilizzata sulla sedia a rotelle.
La seconda parte del film propone, in maniera anche abbastanza ambiziosa, un cambio di genere che si sente fin troppo, inficiando un pò il risultato finale.
La sceneggiatura si avvale di un buonissimo colpo di scena , ma espone con troppa facilità falle narrative che non sono ammissibili.
I dialoghi sono costruiti in maniera dignitosa, mentre a spiccare è sicuramente l'ottima fotografia che valorizza le foreste della Louisiana.
Per riassumere, "Jessabelle" garantisce 30 minuti particolarmente brillante, una parte centrale zoppiccante e una conclusione apprezzabile.
Suggerita la visione, anche se non parliamo di un horror che lascerà il segno nello spettatore.

SPOILER

I primi 3 quarti d'ora li ho passati a seguire questo horror con sguardo cattivo e sospettoso, in quanto non riuscivo a capire se lo avevo già visto. Ormai si assomigliano tutti in modo impressionante.
Si salva giusto il finale, meno banale del solito, ma si tratta comunque di 15 minuti su un'ora e mezza, ragazzi miei, non può bastare!

Film che deve tutto o quasi al film The Skeleton key, ma malgrado questa mancanza di originalità è decisamente un buon prodotto di genere.
la prima mezz'ora è davvero spaventosa e la tensione non scema mai.
I risvolti narrativi a partire da un certo momento in poi non sono il massimo e alcune soluzioni narrative sono assolutamente discutibili, ma questo non inficia la qualità complessiva del prodotto.
Buona la regia e molto brava Sarah Snook.
Ambientazione suggestiva.
Da vedere!

P.S.
Ma David Andrews è il fratello illegittimo e mai riconosciuto di Don Johnson????

Ghost story che si lascia guardare , non trovo note stonate , al massimo poca originalità in alcune scene . Non è una ciofeca , godibile .

Solita ghost story col mistero da svelare in mezzo. Abbastanza banale lo svolgimento della vicenda ed un finale che non sorprende affatto. Troppo poco per meritare la sufficienza.

Sinceramente mi aspettavo un film di gran lunga peggiore,invece questo "Jessabelle" diretto da Kevin Greutert (regista già di un paio di capitoli della serie "Saw") é tutto sommato decente.
La trama,grazie anche alla buona ambientazione e grazie all'argomento trattato (voodoo), inizialmente risulta abbastanza interessante e a tratti anche inquietante,purtroppo però verso metà film iniziano a spuntare diversi buchi di sceneggiatura,la storia si fa abbastanza prevedibile ed alcuni eventi e situazioni non vengono sviluppate in modo soddisfacente,penalizzando in modo grave tutto il film.
Stranamente la regia è buona,ben curata anche la fotografia,convincente la recitazione dell'attrice protagonista,abbastanza mediocre invece il resto del cast.
Secondo me una visione la merita,superiore a gran parte degli horror d'intrattenimento usciti negli ultimi anni.

Film molto sottovalutato da chiunque. Greutert, già regista di due film della saga "Saw", torna con un horror sul vudù a sprazzi veramente interessante. Non è il massimo dell'originalità, ma per me è promosso..in più, la protagonista regge bene la parte.

Film che parte bene ma che si perde strada facendo, nel complesso sufficiente.

Siamo sul "credevo peggio" per questo horror che tutto sommato è un prodotto dignitoso che sfrutta bene l'ambientazione paludosa della Louisiana, tra i miti del voodoo (Skeleton key ed Angel heart) e contaminandolo con sprazzi di j-horror. Non riesce mantenere costante la tensione concendendosi qualche pausa di troppo, ma possiede alcuni momenti d'atmosfera ben fatti. Niente di orignale all'orizzonte, ma un onesto prodotto d'intrattenimento che pur con qualche difetto si lascia vedere.

Horror dignitoso, lineare e ben costruito, niente di geniale o di nuovo ma è un film ben fatto che si può tranquillamente guardare.

Mi piace il genere, ho adorato, per esempio, The skeleton key. Secondo me si potrebbe esplorare molto di più l'horror che tratta di magia nera e simili. Per questo ero curioso di vedere Jessabelle ma sin dai primi minuti mi sono accorto che non è stato realizzato in maniera fantastica. Comunque sia le prime scene horror non sono male e impressionano, dalla scena della vasca in poi molto meno. La storia comunque incuriosisce fino a un finale nettamente deludente. Poteva essere fatto molto meglio.

Jessabelle è il classico horrorino senza infamia e senza lode, si lascia guardare e riesce anche a farti prendere qualche colpo; non veri e propri salti sulla sedia, diciamo più che altro che qualche scena trasmette una certa inquietudine, soprattutto la visione delle registrazioni effettuate dalla madre della protagonista, quando legge, con i tarocchi, il futuro della figlia che nascerà: un crescendo di pathos che lega il decadimento fisico e psichico della madre, malata di cancro, con le previsioni nefaste che il fato sembra riservare alla figlia.
Belle sia la fotografia che l'ambientazione, che culminano con quel viaggio sulla barchetta tra le mangrovie, in mezzo a strani resti di riti voo-doo lasciati dagli indigeni della zona.
Il voo-doo è protagonista in questa storia, tant'è che il film è praticamente un cuginetto del ben più famoso The Skeleton Key (lo hanno detto tutti, mi trovo assolutamente d'accordo). Sicuramente quest'ultimo è molto più riuscito, ma Jessabelle non è male e non annoia, anche se lascia quella sensazione di cose già viste.
Avrei preferito un finale meno sbrigativo, ma ciò non influisce in particolare sul mio voto, che tutto sommato è positivo.

A me è piaciuto, speravo in meglio, ma tutto sommato è un buon film horror che vale la pena vedere (specialmente per chi ama vedersi gli horror). È un film che tiene alta l'attenzione dello spettatore, con una storia abbastanza inquietante e che fino a prima del finale è fatto veramente bene, ma ammetto che il finale mi ha un po' delusa. Cioè tutta l'inquietudine che c'era stata per 1 ora và a cozzare con un finale un po' frettoloso e non soddisfacente (in più la durata del film è abbastanza breve, 1 ora e 20 minuti). Per il resto qualche salto dalla poltrona l'ho fatto

SPOILER
Sullo stesso genere,

SPOILER preferisco The Skeleton key.

Altro horror targato "Blumhouse Productions" che ormai li sforna come funghi: la serie Paranormal Activity, la serie Insidious, quella Purge, Sinister e Oculus...tutti film che bene o male mi son garbati e quindi anche qui abbiamo la certezza che la fattura non sia affatto male (nonostante i bassi budget), di contro anche la certezza di trovarsi un film fatto con lo stampino.
Per quanto si provi a variare qualcosa proponendo la componente voodoo ciò non basta a rendere originale la sceneggiatura in quanto fa solo da espediente ma in realtà la struttura del film ed il succo rimane sempre quello della casa con la presenza.
Fotografia e scenografie che funzionano così come la location paludosa della Louisiana, regia discreta, ottimo sonoro da "colpo" e decente la colonna sonora.
Il cast di sconosciuti è a malapena sufficiente così come gli effetti speciali da manuale.
Nella prima parte si respira una certa tensione e qualche scena da brivido (spesso telefonato) non manca, nella parte finale cominciano i colpi di scena e le spiegazioni con la solita giostra di eventi frenetici tipici delle produzioni medie americane.
Non annoia ma nemmeno si lascia ricordare non avendo nulla di originale, ma come sempre film di questo tipo troveranno una distribuzione nelle sale a scapito di robetta ben migliore...consigliato agli adolescenti ma ne stiano lontani tutti coloro che vedono di cattivo occhio i recenti prodotti americani citati all'inizio del commento.
Molto meglio "Skeleton Key" come horror e voodoo.

Annabel...ehm...JESSABELLE non ha una grande originalità da proporre: il voodoo, la casa infestata, lo spirito buono e quello cattivo, la vendetta, la possessione... sono tutti argomenti già visti (e stra visti). Quello che ha di buono il lavoro di Greutert è la capacità, almeno per 3/4 di film, di creare interesse e coinvolgimento nella storia, assicurando anche qualche colpo da brivido ben assestato. Purtroppo è il finale sciapo a non convincere del tutto, risultando forse un po' tirato per i capelli, incapace di ricreare l'atmosfera tensiva iniziale che, se mantenuta anche nell'epilogo, ne avrebbe fatto un prodotto più che valido.
Peccato, perchè aveva delle potenzialità.

Ho iniziato a guardare questo film con aspettative bassissime. Horror a basso budget, con tre attori tre (e sconosciuti), una spolverata di voodoo, solito spiritello che ritorna a dare noia.. di film cosi' ce ne sono a palate. Ed invece questa pellicola il suo sporco lavoro lo fa dignitosamente, qualche balzo sulla sedia lo procura; e anche se ci sono un paio di stranezze nella scrittura (Spoiler), vuoi per il fatto che i personaggi non fanno le solite cose insensate di questi film (perfino il poliziotto dice cose realistiche), vuoi per la buona fotografia e l'ambientazione sud-USA che e' ben sfruttata (e gia' vista all'opera efficacemente in film come "Skeleton Key"), si guadagna una sufficienza piena e non stiracchiata.

SPOILER