jungle fever regia di Spike Lee USA 1991
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jungle fever (1991)

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locandina del film JUNGLE FEVER

Titolo Originale: JUNGLE FEVER

RegiaSpike Lee

InterpretiWesley Snipes, Annabella Sciorra, Spike Lee, Ossie Davis, Ruby Dee, Samuel L. Jackson, John Turturro

Durata: h 2.12
NazionalitàUSA 1991
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1991

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Trama del film Jungle fever

Flipper Purify, un architetto di colore, sposato e con una figlia, ha una storia con la sua segretaria bianca Angie. Oltre al problema dell'adulterio, a complicare tutte le cose, c'é il problema del colore della pelle. Entrambi gli amanti saranno, infatti, emarginati dalle rispettive comunità..

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Voto Visitatori:   7,70 / 10 (27 voti)7,70Grafico
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Voti e commenti su Jungle fever, 27 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  19/01/2019 12:54:53
   7 / 10
Interessante ritratto di un'epoca (forse) ormai lontana della New York di Spike Lee, che da un lato ci mostra quanto il razzismo fosse ancora radicato in quegli anni, e dall'altro ci fa vedere quanto la droga stesse devastando la comunità nera. Per assurdo, questo secondo aspetto mi sembra meglio riuscito (anche grazie ad un Samuel L.Jackson che all'epoca era appena uscito dalla riabilitazione per abuso di droga). Penso che in parte sia colpa di Snipes, che non mi sembra mai credibile in questo ruolo drammatico (anzi, le scene in cui funziona meglio sono quelle di pura commedia che, nel contesto, mi sono parse pure fuori luogo). Molto meglio Turturro, in questo.

genki91  @  25/01/2016 02:19:52
   8 / 10
Sempre stato complicato per me, commentare film del genere.
Sicuramente impegnatissimo dal punto di vista sociale, così come mosso da punti di vista abbastanza egocentrici, il buon Spike qui ha creato probabilmente la ricetta perfetta.
Jungle Fever è uno fra i miei film preferiti di Lee.
Commentare le influenze e il modo di pensare di 25 anni fa è superfluo a parer mio, oggi credo e spero non esistano più simili drammi che bloccano la vita di due persone, non in questi termini almeno.
Per quanto riguarda il film in sé, posso solo lodare personalmente, il taglio di Lee e il suo modo di girare i film; Jungle Fever non fa eccezione, anzi, se proprio vogliamo, fa eccezione in modo esageratamente positivo.
Ottimo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  08/02/2015 01:10:51
   8 / 10
Spike Lee sa qui ancora una volta trattare il razzismo in maniera originale, disillusa, politica ma anti-retorica e senza divisioni nette di tipo manicheo. Anche nei personaggi positivi infatti vi sono lati negativi che gli impediscono di liberarsi dalla loro condizione. Ed è proprio questa impossibilità ad evolversi e a liberarsi dalle logiche più grette dell'ambiente circostante l'aspetto più opprimente e caratterizzante del film. Quasi ogni situazione infatti invece di evolvere verso un futuro positivo finisce piuttosto per regredire. Emblematica da questo punto di vista la scena del ritorno di Angela a casa, con la porta che le si richiude davanti relegandola nuovamente alla dimensione da cui lei voleva emanciparsi.
Spike Lee, infine, è bravo anche perchè mentre ci presenta il suo originale punto di vista su queste tematiche, ci offre anche un film avvincente e piacevole da vedere, ben costruito e con personaggi convincenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  14/09/2014 20:49:45
   7½ / 10
Interessante film di Lee. La sceneggiatura regge molto bene soprattutto nella prima parte, cala leggermente nel finale. Ben analizzati i difficili rapporti interrazziali negli anni novanta, meno approfondita la storia tra flipper e Angie. Ottimo cast e perfetta colonna sonora.

david briar  @  08/07/2013 12:25:10
   8 / 10
Un film che riflette sulla stupidità dei valori rigidi,delle vecchie mentalità che ormai dovrebbero essere lasciate da parte.

Spike Lee è indubbiamente un Autore,e dirige il tutto con uno stile molto personale.Il procedimento della carrellata sembra palesemente finto,come se i personaggi volassero,ma forse era questo l'effetto che si voleva ottenere,visto che in quei casi parlano sempre liberamente senza pensare agli altri.
L'uso di inquadrature strette e primi piani è adatto a riprendere personaggi a cui ormai stanno stretti i valori con cui sono costretti a vivere,dando una sensazione di nervosismo e di chiusura.

Il cast è ottimo,e se Snipes e la Sciorra si limitano a fare il compitino,Samuel L. Jackson è sconvolgente,e la sua presenza ridotta nel film si fa sentire anche quando è assente,in quanto manca un attore capace di catalizzare l'attenzione su di se.A Cannes venne premiato con un premio al miglior attore non protagonista creato apposta per lui.Il suo personaggio introduce anche il tema della droga nel film e le rigidissime regole portano solo alla tragedia familiare,con una scena scioccante e memorabile che esprime bene i danni che possono causare.
Fra gli altri,Turtutto è probabilmente il migliore fra gli interpreti bianchi,ma si fanno notare anche Robbins e Quinn in ruoli molto piccoli.

La sceneggiatura è buona,anche se lo sviluppo centrale è troppo veloce e un po' troppo programmatico.In ogni caso,la riflessione che viene fatta sul razzismo,sulle tradizioni,sui pregiudizi e anche sulla droga è molto ampia e complessa ed è davvero efficace grazie alla coralità del film,che permette di vederla da più punti di vista.
Il finale lascia uno spiraglio di speranza in una storia che di speranza ne ha poca,e chiude bene un film importante e memorabile.

"Jungle fever" è una riflessione non banale su diversi temi interessanti,da vedere assolutamente..

Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  21/01/2013 06:00:20
   9 / 10
Il film mi ha emozionato tantissimo e se non fosse per il finale che non mi ha convinto avrei dato il massimo dei voti. Dopo "Fa la Cosa Giusta", Spike Lee si ripropone in termini antirazziali ponendo in essere una storia d'amore che non verrà vista di buon occhio dall'ignoranza e dalla cattiveria della gente. Pacificamente (e tristemente) considerabile attuale volendo, il film presenta anche stavolta dialoghi di pregevole fattura, davvero emozionanti e un cast di grandi firme, in particolare Samuel L. Jackson oltre che naturalmente a Snipes e Turturro; ho gradito poi in particolare Annabella Sciorra nel suo ruolo molto umano, veramente graziosa. Insomma, un film da vedere e portare nel cuore.

Xavier666  @  04/05/2011 22:57:59
   8 / 10
Questo film è uno dei miei preferiti di Spike Lee.
La cosa che più ho amato non è la storia, il suo realismo già visto in molti suoi film per quanto riguarda le barriere esistenti ancora nella società americana fra bianchi e neri. Una storia d'amore che non resiste ai fattori esterni sociali, troppo forti e radicati nella vita delle persone, tali da influenzare ogni tipo di interazione umana. Il film è anche una storia di tossicodipendenza. Strano come due temi così distanti (o fai un film su una storia d'amore frustrata dai familiari e parenti, o fai un film sulla droga) in questo film riescano a trovare una profondità tale da risultare verosimili.
Che dire, Wesley Snipes è un grande, forse un po' serio in questo ruolo.
Da applausi invece la stupenda performance di Samuel L. jackson, il primogenito che si fa di crack insieme ad una allucinata e sconvolgente Halle Barry!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  19/01/2011 11:55:41
   7½ / 10
Non è un film di Walt Disney: l’amore non supera ogni cosa; i bianchi non sono i neri; i neri non sono i bianchi; chi si fa di crack non ne esce; le vecchie mentalità non cambiano in poco tempo.

Il razzismo non è affrontato attraverso grandi e giusti discorsi, ma dai luoghi comuni e dai piccoli dialoghi sbagliati dei protagonisti, autentici nelle loro stranezze come sempre: donne nere che parlano di uomini bianchi, vecchi genitori ottusi ai propri figli, gli sfìgati del bar sotto casa.
I due amanti centrali, divengono le labbra entro cui trovano confronto le due diverse (non troppo) culture.
Non il migliore di Spike Lee, forse, ma è un film pieno di bei momenti, come il riso della bimba che sorge nell’altra stanza mentre ascolta i genitori fare l’amore, e ancora di bei personaggi.

Febrisio  @  08/11/2010 20:44:16
   7½ / 10
Spike tratta nuovamente un tema che gli è piu caro; la vita d'america, la sua realtà. Per quanto raccontare Junglefever possa risultare banale, la sua reale stupiditâ colpisce appieno lo spettatore. L'umano sempre pronto a far del suo mondo una giungla. No... peggio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  28/05/2010 11:07:05
   7½ / 10
Una relazione extraconiugale per raccontare di pregiudizi razziali nella New York degli anni ’90.La storia tra l’architetto nero,un poco incisivo Wesley Snipes, e la giovane segretaria italo-americana,la brava Annabella Sciorra, è un punto di partenza per sondare dicerie e stereotipi che affliggono la società multietnica americana,divisa non solo in classi sociali ma anche in profonde distinzioni razziali.
Il pandemonio che scaturisce nell’ambito delle due comunità ,una volta resa nota la relazione, ben evidenzia una xenofobia latente,alimentata da stereotipi basati su ignoranza e timore del confronto con il “diverso” ,mascherata troppo spesso da un’ipocrita tolleranza.
Spike Lee adotta toni che fondono con vivacità tragedia e commedia,non si schiera proponendo una visione manichea,suddividendo quindi le colpe e lasciando in sospeso le cause scatenanti.
Semplice curiosità,desiderio di avere una compagna bianca e quindi di raggiungere una posizione pubblica considerata di rilievo,attrazione verso un individuo culturalmente più preparato e abbiente rispetto le canoniche frequentazioni,motivazioni che Lee sembra alimentare tenendo molto sul fondo la componente più romantica.Non per un proprio giudizio pessimista sulla possibilità di un funzionale legame interrazziale ma per le barriere che esso incontra,per le difficoltà oggettive che si sommano a quelle generate da un rapporto già precario in quanto clandestino e probabilmente determinato da un’attrazione transitoria.
Uno spiraglio di luce arriva da un solo individuo,Paulie,il bravo John Turturro,il quale sembrerebbe rappresentare quello spirito anticonvenzionale attraverso cui abbattere ogni divergenza.
Importante il cast tra cui spiccano la performance sopra le righe del tossico Samuel L. Jackson e dei grandi vecchi Ossie Davis e Antonhy Quinn,piccolo ma scurrile ruolo per Halle Barry.

TeoLoco7  @  27/04/2010 19:58:51
   10 / 10
gran bel film per gli appassionati di spike, la tematica del film si svolge anche in un altra sua chicca SUCKER FREE CITY l'integrazione razziale, magari in jungle fever mi piace di piu come si svolge il proseguo del film che non annoia mai, turturro non e nuovo che recita nei film di spike sempre ottimo in qualunque sia la parte, wesley sopra tutti

Bathory  @  26/12/2009 16:00:34
   3½ / 10
Film orribile.

Spike Lee dirige una storia brutta, senza capo nè coda, dove eventuali critiche e spunti interessanti si perdono nella dilagante e palese idiozia dei (numerosi) dialoghi, che fungono da noiosi riempitivi per un film vuoto e incocludente.

Il regista americano vorrebbe raccontare le due diverse razze sfruttando i numerosi stereotipi dei neri e degli italiani (in particolare di questi ultimi, ritratti in maniera quasi macchiettistica), ma ciò che ne deriva è uno sterile racconto, che si trascina faticosamente per due ore, non lasciando nulla di nulla a chi ha avuto il coraggio di sorbirselo fino alla fine.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  30/01/2009 18:48:52
   8 / 10
gran bella pellicola, dove troviamo di fronte a noi la realtà moderna.razzismo,ignoranza e disperazione! ottimo il finale, drammatico e veritiero allo stesso punto.Nel film troviamo una grande interpretazione di Turturro e di un attore cm S.L.Jackson che mi sembra molto sottovalutato!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  06/12/2008 14:16:16
   8 / 10
Giustamente si è detto che non arriva al dunque, ma ci gira intorno discretamente bene.
Infatti..
Il film è splendido, ma la sceneggiatura soprattutto nell'ultima mezz'ora cala di interesse e di spessore oserei dire vertiginosamente.
Parte benissimo, con una superba commistione fra generi (commedia e drammatico senza eccedere con il Rythmin' and Blues) e interpretazioni favolose (soprattutto sul fronte Jackson/Turturro), assembla storie su storie vertenti su frizioni culturali veramente significative, molto ben impostate.
Ma alla fine guardandoci...è una sagradafamiglia: bellissima nella struttura portante, ma completamente vuota.
Alla fine quei personaggi cosa significano nell'ottica del film, ma soprattutto qual'è l'ottica del film?
sembrerebbe insufficiente, ma anche solo grazie alla splendida colonna sonora merita il sette e mezzo. Se poi c'è anche quella **** da paura di Annabella Sciorra doppiata da quell'arrapata che doppia anche Donna in Twin Peaks, allora l'8 ci sta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/05/2008 22:52:44
   7½ / 10
Spike Lee racconta una storia d'amore interazziale mal accettata da entrambe le comunità. Il regista gioca molto sugli stereotipi delle loro etnie di provenienza, mostrando come questi siano una prigione quasi insormontabile e sopratutto inattacabile, tanto è radicata nel tempo. il film è di buona fattura: molte scene presentano dei dialoghi veramente scoppiettanti (il "consiglio di guerra" formato dalle amiche nere della moglie di Flipper), ma la nascita della storia d'amore tra Angie e Flipper è troppo rapida. Sembra che la loro attrazione nasca dal giorno e la notte e francamente una maggiore gradualità avrebbe di certo giovato. Gli attori comunque sono bravissimi e Lee sa sfruttarli al meglio.

InSaNITy  @  17/04/2008 16:57:15
   5½ / 10
Spike Lee è un regista che adoro e che normalmente riesce sempre a stupirmi; questo film l''ho trovato decisamente sottotono, a tratti noioso o addirittura inconsistente. Non c''è paragone rispetto al precendente Do the right thing. Peccato.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  06/11/2007 22:17:33
   7½ / 10
Film importante di Spike Lee,molto efficace e convincente.Il tema trattato è il razzismo ma però ogni sequenza ci viene mostrata con un'ostentazione formale di fondo,ogni sequenza praticamente ci spiega la stessa cosa spiegata in tutte le altre: che tu sei un bianco ed io un nero,e non può funzionare.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2008 14.31.49
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franzis83  @  27/04/2007 15:04:10
   8½ / 10
Buon film di spike lee che analizza le problematiche che concernono una storia d'amore tra razze diverse...viene messo in risalto per l'ennesima volta come il razzismo sia figlio di un retaggio culturale che accomuna milioni di persone ancora ai giorni nostri.Da vedere

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/04/2007 13:57:05
   7½ / 10
Un'altro grande film di Spike Lee, abilissimo nell'anteporre i contrasti razziali e il mondo black con quello, blandamente monolitico, dei bianchi piu' o meno benestanti. Un po' affettata pero' la relazione tra Flipper e Angie. Notevole soprattutto Samuel L. Jackson nei panni di un luciferino fumatore di crack

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  02/08/2006 19:21:29
   7½ / 10
Un film davvero bello e intenso diretto da uno Spike Lee che decide di evitare tutti i luoghi comuni possibili su una storia d'amore impossibile tra una bianca e un nero.Ottima scelta per quanto riguarda il cast,soprattutto quello di contorno in cui si distingue Samuel L.Jackson nella parte del fratello tossicomane di Wesley Snipes.

Paolo70  @  04/06/2006 22:05:53
   6½ / 10
Film in cui affiorano dei pregiudizi stupidi, l'ipocrisia e atti di razzismo. L'amore non dipende dal colore della pelle, ne dalla religione e neanche dalla cultura. E per quanto mi riguarda neanche dal "dio" denaro. Non adatto per i minori rappresenta una realtà cruda e sicuramente realistica degli Stati Uniti in cui le varie culture e la differenza del colore della pelle crea queste vicende assurdo. L'amore non sta nella dimensione degli "attributi" c'è qualcosa d'altro perchè possa funzionare (non so se i dialoghi del film per quanto riguarda il sesso sono stati inseriti dal punto di vista ironico).

maen  @  02/05/2006 23:27:04
   9½ / 10
film che dovrebbe vedere il mondo intero!
geniale e parla di tematiche forti che riguardano tutti...nn solo i "negri" ma in generale le persone considerate diverse...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  21/04/2006 17:16:44
   6½ / 10
non arriva al dunque, ma c gira intorno discretamente bene

squabs  @  04/03/2006 19:49:06
   8 / 10
Grande film su razzismo :D

AHò ce l'hanno con gli italiani >-<

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/04/2006 17.16.02
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lupin 3  @  04/03/2006 15:52:21
   8 / 10
sweetyy  @  06/02/2006 16:07:59
   8 / 10
consiglio di guardarlo,ottimo film di Spike Lee sul razzismo

SiRiodeJaneiro  @  15/11/2004 19:23:51
   10 / 10
Per gli amanti del genere, solito grande Spike

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