Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
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MI spiace non sono riuscito ad apprezzarlo; Così come mi successe con " Il Sacrificio del Cervo Sacro" anche questo è strano, disturbante e assurdo. Chi lo vedrà entusiasmato dal bel Povere Creature ritrovando anche gli stessi attori che ci hanno lavorato rimarrà sicuramente deluso. Film sviluppato su tre episodi apparentemente scollegati completamente tra loro e senza apparente senso offrono una chiave di lettura troppo criptica che difficilmente si riesce a cogliere . Il secondo episodio sicuramente quello più strano e disturbante , contribuisce senz'altro anche la colonna sonora fatta di suoni distorti, disarmonici e martellanti che si intensificano nei momenti più cupi e inquietanti delle scene. Non è un film facile da vedere, è più per gli amanti del genere "non è un film per tutti" ricco di simbolismi e metafore che qualcuno forse coglierà..ma difficilmente mi verrà voglia di rivederlo. Emma Stone sempre bravissima : il premio lo avrei dato a lei.
Opera da considerarsi minore all'interno della filmografia di Lanthimos, direi quasi girata con "la mano sinistra" (ed infatti ho letto che le riprese si sono svolte in tempi brevi mentre curava il montaggio di Povere Creature!)
Ad ogni modo a me non è piaciuta per nulla. Trovo apprezzabile la voglia di portare all'attenzione temi importanti e sempre attuali come: lotte di potere all'interno delle relazioni, dipendenze affettive in rapporti sub/dom e questioni sul consenso ma il prodotto finale lo trovo scadente.
Innanzitutto non pare neanche un film ma una serie antologica, essendo gli episodi totalmente slegati tra loro. Altri affermati registi, penso ai fratelli Coen o Garrone, si sono cimentati con questa forma narrativa ma nei loro lavori c'era sempre qualcosa che connetteva le varie vicende, come ad es. il contesto storico-geografico all'interno del quale si muovevano i personaggi mentre in Tarantino o Ritchie avevamo situazioni che si mescolavano abilmente tra loro. Al contrario in questo film sembra di vivere tre storie molto distanti tra loro, sconnesse e fuori dal tempo. Non un vero e proprio lungometraggio ma tre cose così distinte e così scollegate che ho visto molte persone semplicemente lasciare la sala dopo il secondo episodio.
Inoltre l'ho trovato incomprensibilmente lungo, tedioso e pretenzioso con troppe scene di nudo e di sesso completamente gratuite e superflue (a differenza della precedente opera, in cui il rapporto di Bella Baxter con la sessualità era necessario per la crescita dell'individuo).
Mi fa ridere chi pensa che questa fatica cinematografica sia roba del tipo "film d'essai, opera sperimentale, controversa e non per tutti" quando è palese che la scelta iper-inflazionata di dar vita ad un film a episodi, con molti nudi random destinati ai seg*ioli o balletti di Emma Stone per gli utenti di TikTok indica chiaramente che ci troviamo di fronte ad un banalissimo prodotto mainstream che strizza l'occhio al pubblico più basso.
Girato nei ritagli di tempo di povere creature che ho adorato questo film è un trittico di storie assurde ma senza capo né coda... talmente sopra le righe che quando accade un colpo di scena, pensi.. ahhh vabbè... oltretutto dura tantissimo.. ottima sceneggiatura per un episodio de ai confini della realtà