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Durante la prima mezz'ora stavo per urlare al capolavoro, purtroppo nella seconda metà c'è un calo totale dalla tensione alle idee e il low budget comincia a farsi vedere. L'idea di mescolare lo slasher-splatter al reality show è geniale, ne esce una sorta de "L'implacabile" estremo con riprese a mano che seguono i protagonisti di questo grottesco "gioco di sangue". La dissacrante parodia dei reality show è cinica ed intelligente, volutamente esasperata con tanto di personaggi stereotipati e riflessioni sui limiti della fiction! Purtroppo la recitazione è mediocre, i personaggi macchiette con un background esile e scontato, i dialoghi spesso stupidi (davvero eccessivi nella seconda parte) e logorroici nella seconda parte e questo distrugge l'ottimo climax che si era venuto a creare sino a metà film. Questo rimane comunque un ottimo prodotti che unisce il divertissment ad un soggetto intelligente ed una realizzazione per nulla malvagia. Le location sono stupende con una sorta di livelli-mondi tematici come labirinti o il museo degli orrori...sembra di essere in uno di quei giochi di ruolo laser-game con tanto di musiche dark stupende ad accompagnare i protagonisti tra i claustrofobici corridoi di questo incubo artificioso. Abbastanza buono ed elevato lo splatter anche se make up ed effetti speciali sono spesso dozzinali, fotografia televisiva ma per questo realistica, regia buona con qualche sequenza davvero azzeccata. Colonna sonora ottima e sigla del falso-programma davvero stupenda. I villain sono abbastanza riusciti ma hanno dei limiti imperdonabili senza i quali il voto sarebbe salito...ad esempio parlano e hanno comportamenti teatrali, inoltre sono vistosamente mascherati e perdono efficacia nel corso della visione...un uso sapiente di questi mattatori avrebbe reso il tutto molto più inquietante. Ottimo prodotto per gli amanti di horror (fa tornare alla mente la macabra ironia di "Quella casa nel bosco") ma rimane il cruccio che ne poteva uscire un vero e proprio capolavoro con un maggiore sforzo di sceneggiatura ed un budget sostanzioso.
Buonissimo horror diretto dal bravo e semisconosciuto Maurice Devereaux nel 1992. La trama anche se non originalissima è sicuramente molto interessante ed affascinante ed oltre ad un buon ritmo e ad una quantità di splatter abbastanza elevata presenta anche un ottimo e attuale messaggio di critica sociale. Sorprendentemente i protagonisti non risultano odiosi e vengono interpretati in modo tutto sommato decente, fighissimi i tre killer del film (Chainsaw Charlie,Il predicatore e il dottore). Insomma alla fine è un b-movie che riserva tantissime sorprese,sanguinoso e divertente,sicuramente da vedere.
Più passano i giorni, più lo ridimensiono in negativo. Note dolenti: A) Pessima prova degli attori/cialtroni, incapaci totalmente di essere credibili nella situazione di allarme rosso che vivono B) Regia praticamente assente, vorrebbe essere un giochino immedesimativo come zombie holocaust ma è piatto in ogni occasione C) Trama stucchevole alla lunga, un horroraccio di serie Z. Proprio il suo difetto maggiore, quello di essere un filmino artigianale con pochi mezzi in più, lo rende decentemente inquietante in rari frammenti. In sostanza la critica sociale nell' horror è ben altra: zombi, carrie, la covata malefica
Davvero un ottimo film, anticipatore sui tempi (sia cinematograficamente, sia come riflessioni sociali), molto godibile e divertente.
Alla fin fine si critica il voyeurismo dello spettatore e la simil snuff tv (attenzione, anche i programmi pieni di lacrime posson intendersi pornografia dei sentimenti, oltre ovviamente i vari discorsi fatti sui telegiornali, sui reality ignoranti, ecc.), e certe trovate son davvero strepitose (la soggettiva, la regia, le location, gli sfx di C. J. Goldman - davvero buoni -).
C'è pure il Christopher Piggins di Subconscious cruelty (era l'uomo che si masturbava nel finale del film) - e del resto pure Hussain, come Devereaux, è canadese -, qui sempre bravo, pelato ed indicato nel fare il mad doctor.
Da imdb noto che quest'attore fa anche il rumorista e il montatore di suoni; riguardo al primo aspetto, è curioso notare come curò quelli per il videogioco Donald Duck Going quackers (!!!), ai tempi uscito per tutte le piattaforme, mentre come montatore di suoni vale la pena notare il suo lavoro per Evil breed (altro interessante slasher con Jenna Jameson).
Tornando a SLASHERS, davvero una bellissima sorpresa capace di unire fra loro intrattenimento, sangue, importanti messaggi e tanto spasso.
Quando il low budget è una caratteristica che spinge a fare bene.
Quando le idee e la passione ci sono, si possono sempre ottenere buonissimi risultati, gran bel film, oddio non lo considero un capolavoro perchè si porta addosso il limite di un budget ridotto, alcune recitazioni mi sembrano troppo forzate ed irritanti (la protagonista - che belle poppe- l'aspirante attrice, ecc) ma quando vedi quel lavoro fatto per gli effetti gore, non puoi non ammirare questo film. Bella idea, bel pugno ironico ai reality, come detto da altri utenti, andrebbe fatto un bel remake.
Mi ha soddisfatto questo slasher. La trama è simile a molte altre,con l'unica variante che le vittime sono protagonisti di uno show,hanno a disposizione uno spazio nel quale si aggirano 3 killer e chi riuscirà a non essere colpito dagli strumenti di morte degli assassini vincerà una grossa soma di danaro. Il film riesce a colpirti e non annoia mai;ci si sente divertiti anche grazie a qualche buona scena splatter. Megan avrei voluto vederla decapitata dopo 15 minuti di pellicola..."Non sono sicura di giocare...ho paura...se mi uccidono..."ed
tutte le cose più importanti le ha già dette statidiso, sarebbe pleonastico ripeterle. altra perla dell'horror indipendente canadese, i fratellini dell'america invece di stagnare su remake e cloni del texas chainsaw massacre hanno inventiva, immaginazione e, soprattutto, perizia nel trasporre una storia. la mancanza di budget (peraltro qui non esagerata, data la fantasiosa varietà delle locations), è sopperita dall'abilità nella messinscena, vedi la scelta di rendere il vero protagonista della pellicola il cameraman, che rende 'voluta' l'approsimazione delle scenografie, sembrando di trovarsi in un vero reality show. pecche: esageratamente moralisti troppi dialoghi di megan, che viene voglia di vedere affettata dopo neanche 10 minuti di pellicola. buon gory level, e gustoso l'omaggio (voluto o meno, boh) a MANHUNT quando il concorrente alla fine si attacca una delle teste ai pantaloni, proprio come il nostro james earl cash.
certo che a volte il tempismo... mi sono visto sto film giusto giusto due settimane fa e il tipo qui sotto ora dice che sta finendo di fare i sottotitoli (che mi avrebbero fatto comodo, volendo) ... te possino...
cmq... il film è praticamente un remake horror e raffinato de L'implacabile... Non è male, per carità, ma è tutto un po' grossolano.. Molto splatter e molta ironia, da vedere se si amano gli horror che non si prendono troppo sul serio, e soprattutto se si ama il trash...
"$la$her$" è il reality show + famoso in Giappone: scopo del gioco è sopravvivere a 3 feroci assassini (il "Predicatore", arrivato da poco nel gioco, "Chainsaw Charlie", alter ego di "Leatherface", e il Dr. Ripper, il + temibile di tutti, nonché quello che ha totalizzato + punti). il montepremi è altissimo perché, come potete facilmente intuire, nessuno riesce a sopravvivere. quella in questione è una puntata speciale, in cui vengono invitati concorrenti americani, ognuno dei quali ha, ovviamente, le sue motivazioni (voglia di mettersi in gioco, manie di protagonismo, avidità, rivincite personali, ideologie politiche etc). Devereaux prende spunto dalla moda dei reality show, che ormai impazza dappertutto, e, in particolare, dal film “The Running Man” (solo che, a differenza di questo, non solo vediamo la storia attraverso il punto di vista della protagonista, ma anche la puntata in sé e x sé), confezionando un prodotto in cui cinismo e sarcasmo si fondono alla perfezione (si tratta di un altro di quei film con budget ridottissimi). il regista canadese ha delle idee davvero geniali: ad es., preferisce utilizzare la soggettiva del cameramen, sempre presente nei momenti + "topici" (quando un concorrente se lo ritrova vicino, vuol dire che sta x succedere qualcosa), invece di utilizzare la tecnica delle telecamere multiple (propria dei vari GF); oppure immobilizzare i concorrenti durante lo spazio pubblicitario per non perdere nessun momento, così da mantenere alto lo share; e ancora la sigletta iniziale (davvero esaltante ! !) etc. sul piano registico, Devereaux utilizza dei lunghi piani sequenza, tipici delle trasmissioni televisive, dotati di un buon ritmo. non manca neanche del sano splatter. buona la prova degli attori che interpretano i 3 serial killer e della presentatrice nipponica, ma la recitazione, in generale, non presenta grosse "cadute". la critica di fondo penso sia evidente a tutti: vittima e carnefice sono funzionali al successo della trasmissione, successo da ottenere a tutti i costi. insomma, solo un popolo "malato" come quello giapponese avrebbe potuto inventare un gioco simile (non so se vi ricordate "Mai Dire Banzai" ? ! ? !).. SE CI FOSSERO STATI + SOLDI, NE SAREBBE USCITO UN AUTENTICO CAPOLAVORO.. (MA VOGLIO UGUALMENTE PREMIARLO CON IL MASSIMO, IN ATTESA DI UN REMAKE :D ) VOTO 10!! L
se a qualcuno interessano i sottotitoli in italiano (praticamente inesistenti sulla rete), li ho quasi terminati (dovete solo attendere un pochino).. :D