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Edee (Robin Wright), a seguito di un dramma familiare, si ritira a vita solitaria nella natura. Una trama già vista varie volte (e con risultati decisamente migliori di questo), ma il problema è che "Land", a differenza di altri film similari, non riesce a trasmettere la minima emozione né ci fa empatizzare con la protagonista. Eppure Robin Wright è brava nella parte recitativa (forse meno in quella registica), così come sono buone le musiche e gli splendidi panorami del Wyoming (e ci mancherebbe, pure se vengono sfruttati meno di quanto si potrebbe), nondimeno la sensazione dominante è quella di semplice noia. E lo dico da mante delle storie immerse nella natura.
Un pò improbabile questa Wright eremita, non ha il carisma di Hirsch in "into the wild" nè la forza della Witherspoon in "Wild", insomma sembra un pò presa e messa lì in preda alla disperazione del momento con la sola voglia di evadere dalla civiltà (ma quella un pò ce l'abbiamo tutti). Sceneggiatura deboluccia e anche forzata , con tante situazioni risolte come se fosse facile.. resta la bella fotografia ovviamente , ma è troppo poco.
gestisca il lutto, ribattezzato nei titoli di coda PTSD, della sua famiglia perfetta, marito e figlio: si ritira in una baita isolata fra le Montagne Rocciose del Wyoming cercando di ripartire dall'istinto di sopravvivenza, e recupera il vitalismo dop'aver incontrato una sorta d'anima gemella. Consigliato a chi condivide un background sociale simile.