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Tutto sommato un film che intrattiene e interessa, con una buona fotografia e dialoghi scritti con attenzione. I difetti principali si riscontrano nell'operazione un po' ibrida: che cosa vuole essere questo film, non si capisce bene, a meta' fra thirller, horror, drama, riesce solo in parte a offrire elementi interessanti in ciascun genere. Buono il cast, la Seyfried e' sempre convincente, molto bene Norton nella paerte del marito istrione e figlio di buona donna. Ottima la ricostruzione d'atmosfera dell'upsatte New York di fine anni '70, l'ho veramente adorata. Il finale tanto criticato in effetti e' poco comprensibile, quello che fa George non ha alcun senso ma vabbe', nessuno pretendeva il film perfetto da questa pellicola.
A metà strada tra il thriller domestico e l'horror soprannaturale questo "L'apparenza delle cose" è una pellicola eccessivamente infarcita di stereotipi e latente di tensione. Non aiuta la lunga durata ( ci avviciniamo alle due ore) ed un finale decisamente brutto. Non male il cast ( anche se i personaggi interpretati sono poco e mal tratteggiati) e gradevole la confezione,purtroppo sprecati per una pellicola noiosa e che non ha niente da dire.
Un film a mio parere poco ispirato dove i due personaggi principali, marito e moglie, sono calamitati in questa abitazione in cui sono state ospitate altrettante coppie della stessa tipologia e dallo stesso destino. Una figura maschile dominante ed una femminile che vive di riflesso del suo partner. Il film racconta quindi della graduale presa di coscienza della donna nei confronti dell'uomo ed il conseguente disgregamento dell'ultimo a livello esistenziale e professionale. La questione è che manca una vera dimensione horror del film. Poco sfruttata la magione, per cui è sminuita la dimensione gotica della vicenda, limitata soltanto ad estemporanei jump scare funzionali a livello narrativo ma poco strutturati al racconto. I due attori non se la cavano male, i loro personaggi sono descritti abbastanza bene nella loro evoluzione, però manca il resto.
Piano piano, minuto dopo minuto, questo film si guadagna la mia sufficienza. Si lascia seguire scena dopo scena, e gli interpreti non sono poi così male.
I primi 90 minuti sono noiosi e ripetitivi. La parte finale finalmente diventa più interessante ma nonostante questo il film rimane deludente. Di buona fattura la recitazione con un buono cast.
Tecnicamente è molto curato: cast, ambientazione, musiche, costumi e colonna sonora sono eccellenti. Purtroppo la sceneggiatura è il punto debole: il tentativo di unire horror e melodramma è interessante. Purtroppo, dopo un inizio intrigante in cui tutto e tutti sembrano nascondere qualcosa, si perde in uno sviluppo prevedibile e banale.
Si rifà molto a "le verità nascoste", si potrebbe dire che è quasi un remale. La prima parte non è neanche tanto male, il mix tra horror/thriller ed intrallazzi personali incuriosisce abbastanza, andando avanti però annoia e la regia, piatta e senza particolari slanci, non aiuta.
Le carenze di una sceneggiatura fragile si palesano soprattutto, e rovinosamente, nella parte finale del film, povera di acume e poco curata nella messa in scena. Quello visto prima non aveva grande appaeal, e originalità evidente, ma si lasciava guardare abbastanza bene, pur non presentando grandi colpi di scena o momenti di tensione palpabile, grazie anche alla discreta prova del cast. La regia non ha particolari meriti, nè demeriti, il ritmo però non sempre risulta fluido, tanto che le quasi 2 ore di durata si avvertono tutte.