Un maturo professore universitario per rimanere vicino a Doleres, la figlia quindicenne della sua padrona di casa della quale si é innamorato, ne sposa la madre. Quando a causa di un incidente stradale rimane vedovo, può finalmente realizzare il suo sogno, ma la sua gelosia renderà questa unione impossibile.
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Un Kubrick piuttosto anonimo ci propone un'opera che probabilmente osava molto per l'epoca in cui è stata girata e che aveva il suo principale punto di forza proprio nel mettere in scena una situazione moralmente ai limiti dell'accettabile. Partendo da questo presupposto dovremmo come minimo cercare di giustificare gli sketch comici che in teoria avrebbero dovuto alleggerire la visione allo spettatore dell'epoca, certamente non abituato a cotanto ardore narrativo. D'altra parte sono proprio le gag comiche a fare grottescamente da contraltare ad una vicenda altamente drammatica, rendendo agli occhi dello spettatore d'oggi (abituato a ben altri parametri e limiti etico-morali di censura) la visione di questo film particolarmente spiazzante. Detto questo, nella valutazione devo senz'altro tener conto che, essendo per l'appunto un film del '62, dev'essere valutato oggi in relazione a quasi cinquant'anni di distanza. Devo però pur prendere in considerazione il fatto che un film come 'Rapina a mano armata' di ben sette anni antecedente, risulti di una modernità stilistica e narrativa veramente impressionante.
Un film discreto, ma poco coinvolgente. A livello emotivo gli ho preferito molto il 'Lolita' di Lyne anche se può essere facilmente un azzardo cercare un paragone tra due opere che, pur partendo da una stessa base letteraria, si sviluppano in epoche socialmente e culturalmente distanti tra loro.