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Primo film live action di Hideaki Anno tratto dal romanzo "Topaz II" ( del Murakami meno famoso ma a mio avviso più talentuoso),si caratterizza per una regia suggestiva e frenetica e per una storia di amara quotidianità di quattro ragazzine giapponesi in una Tokyo decadente,cupa ed ultra materialista. L'intera pellicola è girata con telecamere digitali portabili cosa che contribuisce a dare una sensazione di ( finta) amatorialita,quasi una sorta di mockumentary in cui lo spettatore finisce per ricoprire un ruolo centrale,molto lontano da quello neutro a cui siamo abituati. Un' opera interessante e per certi versi attualissima,merita di essere vista,magari insieme a "Tokyo Decadence" (anch'esso prima di una pellicola,romanzo di Murakami).
E' una società che non ha più punti di riferimento precisi. La forma di questo film, molto libera ed anarchica sottoliena proprio questa mancanza di punti fissi a cui le nuove generazioni possono fare riferimento. Rimane solo la compulsione a consumare, ad acquisire oggetti a cui si attribuisce una valore ben maggiore di quello intrinseco. E per fare questo si è disposti a tutto, anche a diventare una sorta di escort o prostitua che dir si voglia pur di soddisfare tale bisogno. Un film che nella sua forma ha la sua particolarità, che tuttavia potrebbe essere anche abbastanza irritante per molti. Coerente comunque con il pensiero dell'Anno di Neon Genesis Evangelion.
Suggestiva la regia, frenetica a tal punto da essere invadente sotto alcuni punti di vista. Ringrazio anche per la recensione, molto interessante da leggere anche dopo la visione.
una regia geniale a servizio di una giornata di 4 adolescenti. un ritratto amaro della giovinezza, vero, reale sincero. grandissimo asano nel suo cameo.
No, anche se dalla locandina può apparire così, non è lo scadente filmetto hollywoodiano con le 4 amiche che vanno in vacanza. Love and pop è prima di tutto una rivoluzione, una sperimentazione cinematografica. Interamente girato con macchine digitali e minicamere, talmente piccole da entrare persino dentro un microonde, offre una regia convulsa e shizofrenica, come forse non la si è mai vista prima. Ed è proprio attraverso questi pazzi punti di vista che Anno riesce a descrivere al meglio la morbosità del popolo giapponese, raffigurata all'interno di una giornata di 4 ragazze adolescenti. Il finale è qualcosa che non ti aspetti. Imperdibile per gli amanti del giappone urbano.