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La struttura narrativa di questo film riprende a grandi linee Il sorpasso, con l'aggiunta dell'elemento circo mediatico che segue l'avvenimento, probabilmente ripreso a sua volta da pellicole americane come Punto Zero e Sugarland Express, sia pufre espresso con tonalità decisamente più grottesche. E' uno specchio dell'Italia di quei tempi, abbastanza coraggioso perchè mette sul piatto una tematica come il terrorismo, ma povero di contenuti in quanto rimane su un livello schematico, cosa che una pellicola successiva come Caro papà offre risultati migliori. A parte Mastrioianni e la André, i terriristi sono personaggi abbozzati. Le stesse forze di polizia appaiono a volte macchiettistiche e senza dubbio la figura del commissario, dal punto vista fisico, è modellata su Calabresi. Non sempre la miscela commedia/denuncia riesce bene, appare piuttosto squilibrata in più di un frangente. Molta carne al fuoco, ma meno sostanza rispetto alle premesse.