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Bella l'idea di lasciare tutto a immagini, musiche e straordinaria bravura della protagonista. L'impatto visivo di molte scene è bello potente e ci sono picchi di autentica tensione. Peccato che i pregi per me finiscano qui: una storia di alieni stracarica di luoghi comuni e clichè presi dai vari classici del genere.
Zero dialoghi, il film non ha nemmeno avuto bisogno del doppiaggio, è un film immersivo e nonostante a tratti ricordi un po' altre pellicole, si può definire a modo suo originale. Guardabilissimo!
Che Brian Duffield ne avesse di talento nella scrittura era un dato di fatto già conclamato, sue sono le sceneggiature che più di una volta sono fine nella Black List delle produzioni Hollywoodiane, qua ancora una volta permette un'interessantissima variazione sul genere home invasione che abbraccia lo sci-fi (perché no, anche di stampo anni 50). Lo stile richiama molto "Signs" di Shyamalan, ma anche "Fire in the Sky" di Robert Lieberman risultandone una commistione molto riuscita. Da una parte si ha il puro home invasion con le sue tonalità thriller e dall'altro l'horror deo rapimenti alieni. La razza extraterrestre (davvero particolare a livello d'intenti) nel film ripiega esteticamente sui classico grigi, solo che in essa viene immessa sia la variante dei poteri telecinetici e una classificazione in tre tipologie (normale, piccolo e grande) il che non guasta. Vale una regola che se un film riesce nell'intento d'intrattenere senza nessun abuso di dialoghi, allora la pellicola può definirsi pregna di valore cinematografico (questa è una lezione che arriva dai tempi del cinema muto) e in questo Duffield ci riesce alla grande, parlando tramite immagini come si conviene. La protagonista è letteralmente una paria messa agli argini della società in cui vive, vivendo tranquillamente ma con un trauma latente che la divora e di conseguenza riflette anche l'atteggiamento ostile dei suoi compaesani, in questo l'epilogo del film è più che ragionato e fornisce una soluzione a questi due aspetti della sua vita in modo semplice quanto inaspettato. Kaitlyn Dever (oltre che produttrice esecutiva) fa suo il ruolo, prendendosi tutto il peso divistico della recitazione (quasi) in solitaria e portando avanti il film con la sua grande interpretazione della ragazza sola contro un'invasione aliena. Buona la fotografia di Aaron Morton, riflette ottimamente gli effetti dei raggi antigravitazionali e attiratanti tipici delle navicelle aliene, in questo la regia ha sfruttato tutte le soluzioni più pratiche per renderla credibile quanto basta da risultare effettivamente reale.
Non male questo horror. La trama seppur non originale mi è piaciuta, belle scene e suspance che non manca. Brava l'attrice. Il finale a differenza di alcuni mi è piaciuto. Giusta la media di filmscoop. Consigliato a chi ama questo genete di film
L'invasione degli Ultracorpi in versione riveduta e (politicamente) scorretta. Miglior film sulle invasioni aliene da molto tempo a questa parte. Cult istantaneo
Nessun dialogo, sound design ottimo, regia ed effettistica notevoli, sceneggiatura ben fatta e anche particolare per certi versi. Uno di quei film che non ti aspetti, soprattutto dopo aver appreso che la trama presenta un unico personaggio in scena che non proferisce parola con nessuno e che il tema centrale è la più "classica" delle invasioni aliene. E invece no, sorpresona. Un horror fantascientifico che fa il suo dovere con "stile" e che si prende persino la briga di spararti un finale con un'esposizione "vintage".
Film sull'abduzione che ricalca i classici del sottogenere per molti aspetti, dalle sequenze ("Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo" e "X-Files") agli elementi essenziali (i fasci di luce, gli omini grigi), e a cui aggiunge un tocco di originalità nel suo mutismo (impreziosito dalla bravura della protagonista) e in un finale che non può far altro che dividere le opinioni. Alcune scelte sono discutibili (come gli alieni che attaccano a mani nude manco fossero degli animali selvaggi) ma nel complesso è un passatempo piacevole che sa regalare anche qualche bel momento di suspense.
Nessuno ti salverà. Da chi? Da un'invesione aliena che non solo ti assedia nella confort zone della tua casa ma avanza strisciante come gli ultracorpi nella piccola cittadina dove vive la protagonists. Oppure da quella stessa comunità che per motivi non meglio spiegati e che rimangono un po' criptici, ti disprezza con un'ostilità profonda e plateale. Nessuno ti salverà vuole essere programmatico fin dall'inizio: nessun dialogo ed una storia raccontata puramente per immagini. Il regista mette in mostra tutti gli stereotipi di genere, specialmente nella forma degli alieni e dei loro mezzi, più classici di così non si può. Ha il merito di uscire dall'home invasion puro, per cercare di raccontare cosa c'è di così traumatico nel passato di Brynn e dell'ostilità nei suoi confronti. Le singole sequenze di assedio non sono girate male, ma alla lunga diventano ripetitive se lo sfondo rimane nebuloso. Non male il finale, piuttosto aperto nel suo complesso e neanche tanto scontato. Nel complesso è un film dignotoso, la Dever è brava e tutto sommato fra aspetti positivi e negativi, la sufficenza la strappa.
Film strano...parte in quarta da "home invasion" per poi prendere una strada di fantascienza molto battuta negli anni ispirandosi al Cinema di genere che a partire dagli anni 50 ha inquietato parecchi americani. Praticamente un film senza dialoghi (giustamente) ma che comunque non annoia anche se devo dire ha un soggetto piuttosto basilare arricchito da un background drammatico che funziona solo a tratti ma che almeno lo salva dalla banalità. Sinceramente non rimarrà a lungo nella mia memoria ma tutto sommato è premiabile con la sufficienza.
La prima parte scivola via fluidamente come un home invasion che si abbevera a più riprese alla fonte spielberghiana (i fasci di luce di Incontri ravvicinati, i tesi agguati in ambienti ristretti di Jurassic Park), per poi mutare in canonico film d'invasione aliena incanalata nella ruralità che guarda a Shyamalan e a Siegel. Da queste premesse è chiaro che si parla di un prodotto decisamente troppo derivativo per spiccare davvero sulla media del genere, eppure c'è un lavoro su tensione e messinscena che rende il tutto gradevole e fa passare sopra un finale a dir il vero posticcio. Molto buona la performance di Kaitlyn Dever, presente in ogni scena e praticamente muta, alle prese sia con gli alieni sia con i fantasmi del proprio passato; funzionale l'apparato tecnico. Perfetto per una serata frivola.
Home invasion aliena. Un fanta-thriller abbastanza riuscito nella forma: momenti tensivi ben ricreati e atmosfera di un certo impatto visivo ed emotivo. Data la quasi totale mancanza di dialoghi bisogna aspettare fino alla fine per avere chiara la situazione che investe la protagonista: il suo passato, i suoi rimorsi, le sue colpe, i tanti perchè di una storia inizialmente avvolta nel mistero e nell'incertezza. Kaitlyn Dever se la cava bene, la regia non mostra pecche evidenti, gli effetti speciali convincono anche senza essere originali, la sceneggiatura fa il suo ma, personalmente, non mi ha entusiasmato il finale che è sì ricco di significati ma anche un po' banale e gonfiato. Nonostante i piccoli difetti riscontrabili, NESSUNO TI SALVERA' pare una visione sufficientemente valida che, di certo, non annoia e si lascia guardare senza grandi incertezze.