old boy (2004)

"Ridi, e il mondo riderà con te.
Piangi, e piangerai da solo"

Splendido film del coreano Chan-wook Park, un capolavoro violento e poetico allo stesso modo. Un film sulla vendetta originale e spietatissimo, diretto in maniera sublime, narrato splendidamente e fotografato ancora meglio, e non parliamo della splendida colonna sonora che tocca livelli altissimi all'inizio e nel meraviglioso quanto inaspettato e sconcertante finale.
Vincitore del premio della giuria al festival di Cannes, lodato da Tarantino, "Old Boy" è una grandiosa via di mezzo tra il noir e il thriller, uno dei migliori degli ultimi tempi, ovviamente è un film molto violento ma la presenza di alcuni colpi di scena raggelanti rende certi punti della storia molto più dolorosi e difficili da sopportare della violenza stessa. Merito di una delle migliori sceneggiature partorite negli ultimi decenni, che racconta la vendetta di un uomo lenta e inesorabile come la violenza subita in precedenza dallo stesso protagonista, un grande Choi Min-sik (il suo sguardo disperso finale è da antologia). Kill Bill è nulla al confronto.
Il cinema orientale riesce a sorprendermi sempre di più, una pellicola come questa difficilmente si trova oltreoceano. I silenzi e la lentezza iniziale sono componenti essenziali del cinema asiatico, non sfociano mai nella noia e ci preparano ad una seconda parte micidiale e di un lirismo unico.
Da prendere come punto di riferimento. Questo è un film che non si dimentica.

"Non può finire così, la vendetta fa parte di me"