old boy (2004)

Diretto in modo splendido, grande prestazione degli attori e trama contorta e sopra le righe. Mezzo voto in più per il finale e la colonna sonora.

Forse il più famoso della trilogia della vendetta, potentissimo e tecnicamente perfetto, sicuramente un filmone, straordinari i protagonisti, complessivamente però non lo trovo non al livello di quasi perfezione di Lady Vendetta.

Potentissimo film coreano e migliore film della trilogia della vendetta.

Uno di quei film che ha aperto le porte dell'Oriente al pubblico occidentale, OLD BOY esalta il modo di scrivere sceneggiature anti-accademico del cinema sudcoreano, la sua indole artistica indipendente e la sua idea quasi poetica della violenza fisica.
Questa di Park Chan-Wook è un'opera nel senso drammaturgico del termine, una tragedia di giustizia moderna, la cui elaborazione della stessa vendetta è creativa, calcolata, succosa e malata. Una cosa così non si era mai vista e benché relegata al solo finale, basta per rendere questo un capolavoro.

Liberamente ispirato a un noto manga di Tsuchiya Garon e Nobuaki Minegishi, Oldboy è un revenge movie dai risvolti quasi kafkiani, truculento e complesso, ma mai gratuito o sconclusionato. Park Chan-wook allinea alla sua mastodontica tecnica sia un'ironia cattiva (e piuttosto malata) sia un'acuta analisi sociale, padroneggiando con maestria espedienti poetici quali la voce narrante in stile noir o il contrappunto della musica classica. Essendo Oldboy un film sul tema della vendetta, il sangue scorre senza indugi, ma sa essere altrettanto feroce nel mascherare l'esplicito o nel creare atmosfere tese, tra le più inquietanti mai viste. Il modus operandi con cui viene sciolto il confronto finale, un tradizionale spiegone espositivo, è quanto di meno prolisso e anticlimatico si possa assistere a un lavoro di questo tipo.

Nota di merito al bellissimo restauro in 4K curato da Midnight Factory.

Anche per me una occasione sprecata. Perché l'idea è ottima, e certi tagli del regista pure, ma si fatica ad andare avanti, molti passaggi sono forzati oltre accettabilità (si poteva fare molto meglio), la sciatteria nella gestione della ipnosi (ed in altre cose minori) infastidisce.

Un film che guarderei sempre. Intrattentimento puro. Intenso, ansioso, potente.. Davvero potente

E' il film che avrebbe voluto fare Quentin Tarantino. Magari!!
Prima di essere coreano, questo è un film con dei tempi narrativi bislacchi e personalmente non mi ha suscitato alcuna empatia. Mi spingo a dire che trattasi di non saper fare cinema, ma questo solamente per non essere pesante nel giudizio.
Dunque mi allineo al commento precedente, confermando l'inverosimiglianza del papocchio coreano, notevole per certi aspetti puramente tecnici, ma davvero irritante per il modo grezzo e contorto di raccordare i diversi passaggi.
L'importanza cruciale che la sceneggiatura riserva all'ipnosi, mi ha spinto ad impugnare un martello come nella locandina.

Storia contorta a dir poco ed eventi troppo eccezionali per poter chiudere un occhio: va bene la sospensione dell'incredulità ma qui si esagera. Peccato, perchè il regista sa come muovere la macchina da presa per dare potenza e dinamismo alle sue inquadrature, disegnando un mondo malato ed in crisi di identità proprio come il suo protagonista. Non fatico a credere che abbia riscosso entusiasmi a diverse latitudini e che sia ormai considerato un cult violento ed affascinante, ma arrivare alla fine costa fatica e le spiegazioni che qui aspettano lo spettatore possono anche non soddisfarne la curiosità. La scena finale porta comunque con sè un livello di lirismo eccezionale.

È un film potentissimo, uno dei più potenti che abbia mai visto.

Esageratamente elogiato a mio avviso, tipico film che piace soprattutto alla tarda adolescenza. Ha sicuramente la sua dose di originalità e personalità nella sceneggiatura e nella regia, ma in alcune scene l'ho trovato troppo assurdo.
Buonissime comunque le interpretazioni, e devo dire che l'intrattenimento è ad un buon livello.

Il finale dipana qualche dubbio che sorge nella prima parte del film ed alza un po' il giudizio complessivo.

Capolavoro assoluto del cinema orientale e mondiale. Un thriller sulla vendetta geniale e coinvolgente come pochi, per merito anche di una regia eccezionale ed una colonna sonora memorabile. Una battaglia psicologica continua che si chiude con un colpo di scena sconvolgente e che fa riflettere tantissimo sulle azioni che compiamo e sul senso della vendetta. Peccato solo che i caproni americani abbiano voluto farne un remake penoso dieci anni dopo.
Comunque questo rimane un filmone, in tutto e per tutto superiore a Parasite.

Film stratosferico con una colonna sonora mirabile e una regia di alta scuola. Una storia grottesca che sublima con un finale sconvolgente.

Semplicemente spettacolare!

Ok che mentre scrivo è il periodo di Parasite,ma bisogna dire che l interessamento extra asiatico per i film sud coreani è partito proprio con Old boy.
Un film che parte con una trama assurda e finisce nella maniera piu folle possibile,sostenuto da ottime interpretazioni,una regia maestosa,e una sceneggiatura che regge per le due ore.
Anche se su quest ultima nel mezzo mi ha preso leggermente alla noia,possibile per via delle tante cose strane che accadono nella parte centrale.Si risolleva quando si scopre l arcano che si cela dietro al mistero del protagonista che è geniale.

Uno dei film più pesanti e malati che abbia mai visto, ma altrettanto ben riuscito.
Complimenti.

Con questo li ho visti tutti e tre i film della vendetta! Questo è abbastanza particolare ma a me non è piaciuto più di tanto! Storia troppo contorta.

C'è poco da dire su questo film. Crudo, violento e intenso. Ottimo secondo me su tutti gli aspetti, in primis la sceneggiatura e la regia. La ricercatezza di Chan-wook è appagante a prescindere, ma qui, rispetto a Lady Vendetta (altro gioiello sud-coreano) risulta secondo me meno marcata e perciò il tutto è meno impegnativo e più comprensibile, fluido e godibile già alla prima visione.
Ora capisco le lusinghe di Tarantino.
Straconsigliato.

Per il mio gusto questo è un film che ha dei picchi ma anche molte cadute. Avevo già visto il remake che comunque è sicuramente peggio di questo e quindi non avevo molta voglia di vedere l'originale ma visto che leggendo i commenti in tanti scrivevano che era un capolavoro allora ho deciso di vederlo. In definitiva non mi ha annoiato e, come ho detto, ha indubbiamente dei picchi il film ma in generale è troppo esagerato in tutto e diventa a tratti grottesco pur non volendo esserlo. Probabilmente ho anche molta difficoltà a digerire lo stile del cinema orientale però non mi è piaciuto così tanto.

SPOILER

Quentin Tarantino, presidente della giuria del Festival di Cannes del 2004, ha definito Old Boy «il film che avrei voluto fare». Serve dire altro? Capolavoro di violenza e riflessione, regia e sceneggiatura assolutamente straordinarie.

Una pietra preziosa del cinema coreano.

Consiglio vivamente di non vedere questo film dopo aver mangiato!!!

SPOILER

cavolo.... me ne avevano parlato bene di questo film, ma mai mi sarei aspettato questo giogliellino!
registicamente splendido, una trama cattiva e disturbante, attori perfetti e sopratutto niente, e dico davvero niente, di banale.
tutto riamne un mistero fino allo sconvolgente finale, un finale capace di lasciare lo spettatore frastornato e sorpreso.
un film straconsigliato!!!

Oldboy è un film per me controverso. Registicamente ci sono cose veramente notevoli (come il lungo piano sequenza delle botte nel corridodio), oltre ad un a messa in scena oscura e geometrica che è tipicamente orientale. Attori perfetti, scene che ti rimangono dentro e una colonna sonora capace di enfatizzare i momenti giusti: detto questo non lo trovo quel capolavoro che tanti decantano, forse per la sua trama che si interseca su se stessa o per delle trovate fuori dal realismo (le due scene delle formicheo le suggestioni ipnotiche) che mi hanno un po' fatto storcere il naso. Nel rivederlo per la seconda volta ho come avuto l'impressione di un grande film che rimane in bozzolo senza esplodere, così che i tanti colpi di scena e capovolgimenti di trama, sembrano quasi più un'incapacità a trovare una vera anima di "genere" piuttosto che un coerente percorso tematico/stilistico di Park Chan Wook. Nel complesso rimane un gran film, uno di quelli che vanno visti e assaporati più volte.

Secondo, e probabilmente il miglior capitolo (mi manca ancora da vedere il primo) della trilogia della vendetta di Chan-wook Park.
Un opera disturbante,violenta (sopratutto dal punto di vista psicologico) ed assolutamente indimenticabile,l'ossessiva (e giustificata) ricerca della verità, e della vendetta da parte del protagonista,che appare profondamente cambiato,quasi rinato dopo la misteriosa incarcerazione e che per venire a capo delle motivazioni dietro a quest'ultima dovrà tornare con la mente ad un passato che aveva oramai del tutto scordato,fino ad un finale che colpisce come pochi altri,il ghigno finale di Oh Dae-su che lascia intere (forse) come sia impossibile dimenticare.....
Tecnicamente perfetto e splendidamente interpretato da un cast assolutamente convincente,rimane uno di quei film recenti che meritano assolutamente una visione.

Uno dei miei film preferiti in assoluto! Molto è già stato detto negli altri commenti quindi che altro aggiungere? Che ha delle scene assolutamente memorabili? Che ci ha messo esattamente 5 minuti a diventare un cult? Certo un po violento... Ma è un film che tratta la vendetta! O forse qualcuno pensa che la reazione a quel che accade al protagonista sia poco credibile? Esagerata? Ma dai.. Questo è un capolavoro! Un film praticamente unico! Lo ha fatto Park... Non lo avrebbe fatto nessun altro...così come Munch ha dipinto L'urlo!

Ho sentito parlare tanto di questo film..uno dei migliori utenti qui aveva il nome del protagonista e capii che forse un motivo c'era...poi ne ho sentito parlare come un film grandioso, un film che resta dentro, un film disturbante
L'ho visto...e ho capito
Oh dae su e la sua storia di vendetta, lui che innanzitutto vuole conoscere la verità
Violenza fisica, sì, ma inferiore alla violenza psicologica
Tutto perfetto, dalla storia, ai personaggi, alla regia, al montaggio sonoro
Mi mancano quasi le parole

Non mi è piaciuto.

L'idea è sicuramente molto azzeccata, ma il film in sé proprio non mi ha convinto.

Atroce prigionia del corpo, della mente e dell'anima di un uomo, colpevole di essere testimone di un fatto scomodo e sconcertante, dal quale si scaturisce la morte come rimedio. Come se non bastasse, l'isolamento è solo una delle punizioni:
il mistero, il pilotaggio ed il sabotaggio di una vita, negli affetti, nelle convinzioni e nelle condizioni....percorso che lo inchioda al muro. Ma chi ha coraggio morde, azzanna e graffia fino alla mutilazione di se stesso pur di preservare il silenzio come sigillo e sperare nel miracolo che la scienza e la conoscenza umana possano cancellarne l'esistenza mentale. Un sorriso è l'unica speranza, l'ultima testimonianza. Capolavoro.

Suggestiva e potente pellicola sul tema della vendetta, intesa come possibile mezzo per la verità e l'agognata giustizia.
Risulta interessante notare, all'interno della vicenda, come il ruolo di carnefice e vittima continui a cambiare più volte, senza però offrire quella sensazione di appagamento e di giustizia tipico di pellicole prettamente occidentali.
In questa storia non si distingue più il cattivo dal buono, è impossibile giudicare i due personaggi che si muovono in scena, di conseguenza lo straniamento che si prova al termine della pellicola è profondo.
Come profonde sono alcune sequenze, psicologicamente destabilizzanti, che arricchiscono il dramma narrato fino a trasformare il dolore, e la sofferenza, in un qualcosa di estremamente poetico.
Il film è sapientemente sorretto da un regista che nobilita la trama (relativamente lineare) con movimenti di macchina che non suggeriscono mai il passaggio realtà->ricordo; è compito dello spettatore seguire le immagini e risistemare i tasselli che compongono il mosaico.
La regia risulta variegata con piani sequenza, primi piani, carrellate rapide verso i personaggi, split screen, e anche panoramiche capaci di amplificare notevolmente la tensione della storia.
A mio parere il vero valore aggiunto di "old boy" è il regista, capace appunto di rendere incredibilmente trascinante un film che, in fin dei conti, offre una storia potente e dall'intensa carica drammatica, ma parecchio lineare.
L'ostentata volontà di rendere criptico il film, unita ad una buona dose di autocompiacimento (vedere le scene di tortura), non mi hanno permesso di apprezzare in maniera totale la pellicola.

SPOILER

straordinario. Un film veramente potente, soprattutto per quanto riguarda la trama. Inutile dilungarsi ad elencare i pregi del film che ovviamente gli altri utenti hanno ampiamente sottolineato. Da vedere sicuramente in questa versione e non nel remake di spike lee che e'decisamente di livello inferiore.

La Trilogia di Park è veramente ottima. Probabilmente Old boy è davvero il capolavoro tra i tre, ma anche gli altri due meritano comunque tantissimo.
La stessa violenza, incredibile, cieca, incontenibile ma mostrata in ogni film in un modo differente, come da angolazioni diverse.

Parlando solo a livello estetico, i film sono di una bellezza estrema, soprattutto gli ultimi due. E questo poi in particolare è un gioco a incastri perfetto, preciso come un orologio svizzero. Tanti registi incapaci dovrebbero visionarlo obbligatoriamente, tanto per capire cosa significhino per davvero i concetti di regia e montaggio accurati.

Probabilmente non è quello che mi è piaciuto di più a livello puramente personale, ma credo che Oldboy, oggettivamente, ha dalla sua forse l'impatto maggiore e più brutale, è il più compiuto in sè stesso; per non parlare del colpo di scena finale, insuperato, agghiacciante, perfetto e crudele.

Film stupendo che bisogna vedere

Ormai è celebre il commento di Quentin Tarantino appena finí di vederlo al festival di Cannes ("è il film che avrei voluto girare io"); e anche se Quentin è solito fare ste uscite sconsiderate riferendosi il più delle volte a *******te di film quali L'uomo dai pugni di ferro o Hostel, bisogna riconoscere che a sto giro probabilmente era sincero.

Old boy infatti è una storia di vendetta praticamente perfetta, tratta da un già perfetto manga coreano.
Prima che Chan-Wook Park si vendesse al cinema Hollywoodiano ci ha regalato la sua famosa trilogia della vendetta e dei 3 bellissimi film Old boy è indubbiamente il suo capolavoro.
Il tutto funziona come un intricato e preciso meccanismo ad orologeria. Dal primo all'ultimo minuto tutto è incastrato alla perfezione. Non ci sono nè buoni nè cattivi. Sono tutti inserorabilmente portati alla sconfitta.
Il finale, anche se ai più attenti risulterà già prevedibile verso metà film, è un crescendo di angoscia a tratti insostenibile e disturbante. Se poi non siete fra i più attenti in grado di coglierlo prima va aggiunto anche l'effetto sorpresa che arriva come un colpo di pistola.

Ah... Tenetevi alla larga dal remake di Spike Lee, seppur anche quello è girato bene, il vero e unico Old boy è questo qui. Inoltre non perdono a Spike Lee il fatto di avermi cambiato una delle sequenze più belle che è quella della tortura al carceriere.

Bellissimo film,uno dei miei preferiti,la vendetta assaporata per anni in un vortice di violenza che non è fine a se stesso ma tutto legato perfettamente con la storia.
La scena dell'abbraccio finale poi è da antologia.

Che cos'è la vendetta?....una forma di riscatto?...un modo crudo ed irragionevole di sfogarsi?....un modo per dimostrare all'altro che chiunque può essere un bastardò?....una forma di cattiveria "giustificata"?.....una reazione dettata dall'indole umana per mantenere l'equilibrio nell'universo?...una scusa per poter dare atto a tutta la propria sadicità?.....o è semplicemente una forma alternativa di giustizia?

Oh dae-su era un ragazzino scapestrato,dalla forte tendenza ribelle; sveglio,scavezzacollo,indisponente e ficcanaso.....
Oh dae-su cresce allo stesso modo,arriva alla matura età continuando ad adottare un comportamento anticonformista....magari buono d'animo e con capacità che gli permettono di essere amato da chi gli sta vicino,ma continuando ad essere un'uragano incontrollabile nella giungla di cemento che compone la nostra società....
Ma qualcosa sfugge sempre al nostro controllo e non ci rendiamo conto che anche una piccola azione fuori luogo o una parola detta al momento sbagliato può creare un bivio agghiacciante nel corso della nostra vita;qualcuno può prenderci di mira,odiarci,disprezzarci e non sappiamo neanche il perchè......
Ogni azione matura sempre delle conseguenze.....un masso ed un sassolino affondono nell'acqua allo stesso modo e Oh dae-su lo scopre a sue spese....
Un percorso burrascoso che ci porta a vivere un'esperienza agghiacciante,dove un semplicissimo omuncolo borghese,verrà allontanato dalla moglie e dalla figlia per 15 anni,rinchiuso in una stanza simile alla casa di Barbie,senza sapere il perchè e per quanto tempo......
Ma questo è solo l'inizio del calvario.....la bomba si innescherà solo dopo,quando Oh dae-su troverà nuovamente la sua fittizia libertà in un mondo che si dimostra essere semplicemente una prigione più grande....
Ma Oh dae-su vuole vendetta,vuole scoprire chi gli ha fatto questo,e per farlo sfrutterà tutto quello che ha appreso dalla sua prigionia; senza fermarsi cercherà il suo carnefice al limite della schizzofrenia e adottando la tecnica del "sorriso".....

"....se piangi sei solo ed abbandonato,ma se sorridi tutto il mondo è con te...."

..e Oh dae-su sorriderà sempre e comunque,senza arrendersi mai,continuando a percorrere la sua strada tra atroci sofferenze alla ricerca del bastàrdo che gli ha rovinato la vita.....qualcuno che vale quanto lui,se non più di lui,in una lotta che vede due colossi scontrarsi all'ultimo sangue.....

....poi arriverà il finale ed allora sia Oh dae-su che lo spettatore vengono trafitti da una lama fredda come la morte.....in silenzio.....


Una regia da paura per una sceneggiatura,una fotografia ed un montaggio magistrali.....
Un capolavoro del cinema coreano che cattura,coinvolge e sconvolge dal primo all'ultimo minuto,una prova di stile che lascia il segno come la tematica di cui tratta.....
Imperdibile per chiunque.....CHIUNQUE.....
Gioiellino da tenere con cura e spolverare ogni tanto...e siatene anche un tantino gelosi....

Film ingiustamente considerato "artistico" dalla massa pseudo-intellattualoide che si gonfia il petto per mostrare il distintivo (di cartone) di critico cinematografico.
Tecnicamente mediocre, inutilmente lungo, noioso, lento, grottesco, oscuro, disturbante e perverso. Si salvano solo le scene di violenza (copiatissime da Tarantino) e una certa tensione che affiora talvolta.

Credo si sia già detto tutto.... Film MAGNIFICO sotto tutti gli aspetti! Park è uno dei migliori registi contemporanei

film veramente bello

Un pugno nello stomaco, Old Boy è thriller, noir e pulp messi insieme. Un capolavoro di regia, recitazione, trama, con un finale che lascia basiti. Sarò alla 4/5 visione ma ogni volte che lo vedo rimango affascinato da tanta bellezza. Consigliatissimo!!!

Bello e visionario è uno dei film più suggestivi e cupi che mi sia capitato di vedere.
Immagini e scene di grande impatto visivo ed emozionale non lasciano scampo per la dose di passione e crudeltà che mostrano, scandite peraltro da una colonna sonora azzeccata e molto incisiva.
Se non il migliore, almeno alla pari con il successivo della trilogia della vendetta.
Assolutamente da vedere e consigliare.

Al di la del plot sulla vendetta (peraltro stilisticamente ineccepibile) trovo che il messaggio conduttore del film sia che da ogni azione (anche la più insignificante) possiamo aspettarci una conseguenza (anche la più devastante....). Tuttavia il film non mi ha coinvolto in maniera particolare considerando anche alcune situazioni poco congeniali al contesto generale della pellicola (quasi comiche...come per es il lungo piano sequenza del combattimento.....). Nel complesso un film con alti e bassi che non mi trova molto d'accordo con la media dei voti sin qui espressa.

Old boy di Chan-wook Park è sicuramente uno dei film più importanti degli ultimi 15 anni di cinema internazionale.
Questa pellicola ormai famosa in tutto il mondo e da molti considerata un capolavoro assoluto è effettivamente un lavoro che merita la fama che negli anni si è guadagnato.
La trama può apparire non molto originale,visto che il tema è quello della vendetta,ma il regista è geniale nel dare alla sua storia dei risolti inaspettati,coadiuvato dalla sua regia moderna e coinvolgente.
Infatti l'intreccio narrativo è sapientemente gestito e per tutta la durata del film non riusciremo mai a staccare gli occhi dallo schermo per capire cosa sta succedendo. Inoltre la vendetta che il protagonista vuole perpetrare ai danni dei suoi aguzzini non viene rappresentata in maniera banale ma anzi carica e piena di simbolismi e significati allegorici.
La regia di Chan-wook Park è moderna e ricercata e le sequenze da ricordare sono davvero tante. Il ritmo (a differenza del precedente "Mr. vendetta") è sostenuto e la violenza c'è ma non in maniera eccessiva se escludiamo un paio di situazioni. Alcune trovate invece possono essere considerate di cattivo gusto (il polipo o il riferimento a Sylvia Plath) ma fortunatamente l'autore coreano non scade nel gratuito e non perde mai del tutto la bussola.
Bene il cast ed anche il comparto sonoro accompagna degnamente le gesta dei protagonisti. Il finale poi è un qualcosa di inaspettato ed è letteralmente un pugno dello stomaco anche per lo spettatore più abituato a vedere cose "estreme".
Quindi in conclusione Old boy è meritatamente considerato uno dei migliori prodotti del cinema moderno a firma di uno dei registi più innovativi e preparati del panorama mondiale. L'opera riesce a miscelare al meglio azione e sentimenti,violenza e dolcezza,contenuti profondi e momenti più "tamarri" che insieme vanno a costituire un film imperdibile e consigliato a chiunque.

Ormai conosciuto e celebrato in tutto il mondo,"Old boy" è uno di quei pochi film che può già ambire alla definizione di classico moderno,per tutta una serie di qualità che lo rendono un'opera imprescindibile e soprattutto varia,nonostante una trama sulla carta piuttosto limitata.Tarantino ha espresso la sua invidia,e a ragione,visto che il suo Kill Bill con un film come questo,a mio parere,non può neanche competere.

A sconvolgere in particolare è la quantità di generi che abbraccia la pellicola.Non mancano le scene da thriller,horror e azione,ma a volte assume i connotati del giallo nella risoluzione dell'enigma,con alcuni momenti da commedia nera in cui non sappiamo se ridere o piangere(emblematica una frase ormai diventata iconica del protagonista).Il tema principale,quello che smuove tutto,non è la vendetta,ma l'amore,quello vero,che condiziona le scelte di una vita intera,con il rischio di poterla rovinare.La vendetta è quello che consegue al fallimento di un amore:una vendetta vuota e disperata che non da nulla,con un rapporto ambiguo fra carnefice e vittima.Il pessimismo sulla stupidità della natura umana permea nell'opera,con un finale amaro ma con uno spiraglio di luce.

Chan-wook Park è un maestro ad esprimere messaggi di tale potenza e varietà,con uno stile personale pieno di invenzioni interessanti,e inquadrature spesso claustrofobiche,che danno l'idea di essere costantemente all'interno di una prigione interiore.Molti citano le scene di violenza,tutte riuscitissime(in particolare un combattimento "uno contro tutti" è incredibilmente realistico,e sembra uscito da un videogioco),ma a colpirmi di più è stato un flashback girato con voyeur che assume maggiore significato proprio partendo dalla messa in scena.

Qualche dubbio ce l'ho giusto sul montaggio,inefficace in qualche cambio di scena poco chiaro e forzato,ma si tratta di episodi isolati.Il cast è discreto,con picchi notevoli negli ultimi 20 minuti,molto intensi.

Non un capolavoro assoluto,ma un gran film su cui c'è molto da riflettere anche dopo la visione.
Magnifico,da non perdere..

Non si può fare una recensione dettagliata di questo film, si rischia altrimenti uno spoiler grande quanto una casa. Dico soltanto che è uno dei più intricati, coinvolgenti, scioccanti thriller che abbia mai visto. La trama intriga dall'inizio alla fine, e che fine! Non ti aspetti un colpo di scena di tale portata, così ingegnoso e crudele. Un film che affronta con maestria il tema della vendetta e ciò che comporta nella vita del perseguitato e del persecutore. Un capolavoro originale, per chi ama i thriller super ingarbugliati questo è un "must see" assoluto.

Film bellissimo. Da vedere. Trama ottima.

Come scrissi in altre occasioni, tante volte faccio fatica a trovare le parole per commentare un film, sia che esso sia un capolavoro, bello o mediocre. Ma per i capolavori ci riesco meglio.
Oldboy lo è di fatto, soggettivamente ma anche oggettivmente. Tante volte si è parlato della differenza tra un voto oggettivo ( più razionale) e quello soggettivo (più di cuore), ma alcune volte la ragione e il sentimento si uniscono. Oldboy è un capolavoro, un'opera che tanti registi americani se la sognano, una pellicola di in un'intensità pazzesca fin dai primi minuti, momenti di grande Cinema, ma che dico momenti... in realtà cfi troviamo davanti a due ore così: emozione. Emozione nel dire che mi ero sbagliato sui film orientali, è brutto dare pregiudizi su una cosa che non si conosce, ed è anche un pò infantile. La realtà è che, negli ultimi tempi, specialmente dopo aver visto Castaway on the Moon, ma soprattutto questo Oldoboy, la voglia di dire e di ribadire quanto mi ero sbagliato è tanta.
Oldboy è di una finezza incredibile, ma allo stesso tempo di una violenza, anche psicologica, inaudita, con una delle scene che più mi ha fatto rabbrivvidire da quando guardo film, e che comunque lascia basiti, e chi ha visto il film, sa a cosa mi riferisco.

Gran film , geniale , disarmante , attori bravissimi , dialoghi stupendi , altra perla orientale !!! consigliato .

Volendo banalizzare, un po' Tarantino, un po' Matrix, un po' molto orientale.
Io l'ho trovato eccellente, su tutti i livelli.
L'unica cosa che forse non mi ha colpito particolarmente è la colonna sonora, che funziona benissimo in ogni modo, ma forse perchè c'erano altre cose ad attrarmi l'attenzione. Per esempio:

-una sceneggiautra avvincente e ben svolta a livello cinematografico
-una fotografia e un montaggio SPETTACOLARI, davvero il regista non ha paura di sperimentare con la telecamera e con le inquadrature. A tutto questo si aggiunge una scenografia strepitosa (se vogliamo anche piuttosto facile) e un ottimo uso dei colori.
-un'interpretazione sublime del protagonista
-alcune scelte registiche indimenticabili che a mio parere fanno sembrare gli ultimi Tarantino (da Kill Bill in poi) dei fumetti edulcorati.

Atmosfere stranianti (non si capisce mai dove si trovi realmente il personaggio, quasi la totalità delle scene è girata in interni di palazzi), trama in grado di coinvolgere e mantenere incollati allo schermo, una forte (ma abilmente inserita tra le righe) critica alla società e ai suoi valori disumanizzati e disumanizzanti, e tutto condito da un umorismo stile asiatico che alleggerisce di tanto in tanto dando un tocco di leggero grottesco a molte situazioni.
Non per deboli di stomaco o per un appuntamento, questo è chiaro: ma per chi vuole vedere del cinema vero.

Una mezza delusione, film che non ha quasi nulla di memorabile e con una trama molto articolata che si snoda in vari punti con fatica, belle alcune inquadrature, passabili gli attori, ma nulla di più anzi dopo un' ora comincia pure a stufare per poi culminare in un finale non del tutto soddisfacente... c'è di meglio in giro!

Film visto ieri e già quasi del tutto dimenticato.

"Il film che avrei voluto fare"
Quentin Tarantino

"Al posto di Django unchained"... aggiungerei

Capolavoro

ecco cosa intendevano con "la vendetta e'un piatto che va servito freddo "

Rivisto su Cielo!!! Chan-wook Park è un grande! Che film... nonostante possa essere uno di quei film che una volta visti sai tutto, si lascia guardare all'infinito!

Park Chan Wook è il mio regista coreano preferito, capace di esplorare l'animo umano in maniera mai banale, sempre univoca, e con un fine. Pensare a Stoker, il suo esordio in america. o al fatto che Old boy è stato rifatto da Spike Lee fà capire che è comunque un regista che lascia il segno, mai commerciale, che segue spesso strade tortuose ma invitanti. Old Boy è tratto liberamente dal manga omonimo, non dimentichiamolo, Park asciuga il materiale di partenza ( 10 volumi) trasformandolo nel primo capitolo della sua personale trilogia della vendetta. Il girone dantesco di Dae-su il protagonista, può sembrare contorto, ma non lo è.. la sua trasformazione nel "mostro" è causa di un errore d'infanzia, perchè Dae-su parla troppo. In mezzo la sua reclusione per 15 anni, con unica compagna la televisione per non impazzire, aggrapparsi alla speranza della fuga, anche se tutto è stato preparato dal suo aguzzino, in mezzo violenza e solo violenza, una colonna sonora iconica e alla fine

SPOILER
"sorridi e il mondo sorriderà con te, piangi e piangerai da solo"

appena rivisto su cielo questa sera. capolavoro, poesia pura.

L'ho visto solo perchè attirato dai tantissimi commenti positivi. A me sinceramente non è piaciuto per niente e resto perplesso..forse mi è sfuggito qualcosa perchè normalmente i commenti che leggo qui sono in linea con i miei gusti...

Ed eccomi arrivato a commentare e valutare uno dei miei film preferiti.

Prodotto coreano lucente, il capolavoro di Park Chan-Wook è rabbioso, vendicativo, crudo ma d'altro canto poetico, emozionante, raffinato ed elegante.
Emblema di un cinema, quello asiatico ricco di fascino, legato all'esasperazione dei contenuti, alla teatralità delle scene, alla schizofrenia ricorrente, al ritmo altalenante ma sempre coinvolgente.
Sarò sicuramente di parte, ma a me questo film riesce a trasmettere qualsiasi sensazione, a seconda della scena che ho davanti..
Si comincia in maniera compassata, con un'analisi superficiale del personaggio, racchiuso immediatamente e senza un'apparente ragione in una cella, dove passerà anni. In quel contesto claustrofobico e opprimente avremo modo di conoscere il protagonista, lo vedremo nudo e isolato, nel vano tentativo di analizzarsi, di esaminarsi e di ripercorrere la propria vita, i propri errori.
Tutto ciò lo porterà al limite, coverà una grande sete di vendetta e da quel momento la sua unica ragione di vita, una volta fuori, sarà quella di trovare chi gli ha fatto questo, scoprire il perché, ed ucciderlo.
Prima che riesca a scappare, verrà liberato senza alcun preavviso, e si troverà nel bel mezzo del nulla, e soprattutto solo, finché non troverà una giovane ragazza che si interesserà a lui e alla sua storia.
Il film prosegue con un alternanza tra scene estreme, violente e pulp, a momenti puramente poetici e stilisticamente impeccabili, le indagini proseguiranno ed il supporto di alcuni flashback, saranno essenziali per risolvere l'enigma.
La parte conclusiva è una delle più belle che abbia mai visto.. per non parlare del pugno nello stomaco che arriva col colpo di scena finale e la successiva conseguenza dei fatti.
La colonna sonora è semplicemente perfetta, la regia pure, la fotografia splendida, la sceneggiatura seppur leggermente forzata regge bene, le prove degli attori migliorano con l'andare avanti del film.
Per me è un capolavoro. Lo adoro.

Non un capolavoro,a causa del fatto che per gran parte del film la narrazione è molto lenta e mostra poca enfasi,oltre che un filo logico molto labile.Tuttavia finalmente,dopo tanti minuti,la trama si mostra finalmente per quella che è...cruda,geniale e sorprendente;perfino le recitazioni degli attori sembrano migliorare di pari passo col progredire del film.Ottima la regia,in particolare nel momento del combattimento a scorrimento orizzontale,farcita poi con vari tocchi di classe orientale qua e la(l'uso del martello è una vera chicca).Rischia veramente di annoiare,ma fino alla fine non delude

uno dei film più belli degli ultimi 30 anni
un'altra dimostrazione di superiorità del cinema coreano rispetto al cinema americano odierno

park chan wook è uno dei migliori registi al mondo attualmente

Tantissimi voti più che positivi e per questo motivo l'ho guardato ma...opinione mia non è per me...a volte esagerato ed esasperato (ma è tipico dei film orientali), l'ho trovato disturbante e per questo motivo non mi è piaciuto. A tratti anche difficile da seguirne la trama...

Seppur esagerata e quasi implausibile in un mondo normale, la pellicola coreana resta una perla di rara bellezza. Esteticamente splendida, eticamente superba. Il raggiungimento di un obiettivo è messo alla base del film, i protagonisti ci girano attorno, ognuno al proprio. Danzante dramma orientale di rara bellezza.

Meraviglioso! Mi ha rapito e incollato allo schermo, trama geniale e ben articolata, spiazzante il finale.
Bisogna vederlo davvero.

Ritmi troppo serrati, inquadrature particolari, una trama difficile da seguire e comprendere. L'antagonista è davvero un grande, per il film l'ho trovato noioso e non avvincente

Non saprei da dove cominciare, è sicuramente il miglior film degli ultimi 15 anni.
Geniale, spietato, poetico, malinconico, filosofico, cinema all'ennesima potenza.

Pellicola che si conquista una pagina nel grande libro della storia del cinema.

PROIETTATELO NELLE SCUOLE

Permettetemi una battuta di cattivo gusto... dopo il remake di Spike Lee credo che il KKK aumenterà i suoi adepti.

Uno dei migliori film della decade 2000-2010


Un film che ti fà vedere come DEVE essere fatto un certo tipo di cinema d'azione, tempi perfetti, colpi di scena incredibili, recitazione alienante nella sua spirale folle ma anche dolcissima quando si trova insieme alla ragazza, invenzioni visive magnifiche (la formica nella metro), colonna sonora adattissima a ogni scena e varia, finale che ti resta impresso a vita probabilmente, film molto violento ma è violenza che non pesa poi troppo nemmeno ai più sensibili perchè è parte di un contesto talmente dinamico che hai solo il tempo di pensare a quanto tutto sia fottutamente architettato in modo inverosimilmente perfetto. E' come un colpo di biliardo che fà andare tutte le palle in buca in un colpo solo....non vuol dire che se sei un regista capace ti possa ugualmente riuscire di fare un film così; a Chan wook Park e successo e credo non capiterà mai più, infatti gli altri due film della trilogia sono ottimi (specie il terzo IMO) ma non arriveranno mai a un livello del genere.

Un film da vedere a tutti i costi e da diffondere in virtù del fatto che gli americani ci faranno su un remake tanto inutile quanto potenzialmente dannoso verso quest'opera di clamorosa bellezza.

Mi è piaciuto molto, perché scorre sulla fragilità dell'anima senza ricorrere a immagini stereotipate. L'immagine della prigione, dentro il palazzo, è bellissima, perché conserva qualcosa che si avvicina agli incubi notturni. E' agghiacciante ed emozionale allo stesso tempo.

SPOILER

Magnifico film sulla vendetta diretto dal bravissimo Park Chan-Wook. Il film è un capolavoro sia dal punto di vista tecnico (Regia geniale, virtuosa, sempre piena di idee, con continui inserti che rendono il tutto più stiloso, un esempio è la traiettoria che anticipa ciò che sta per fare il protagonista col suo martello, poi magnifiche le ambientazioni e le illuminazioni e bravissimi tutti gli attori, soprattutto il protagonista) che dal punto di vista della storia, con colpi di scena ben congegnati e uno svolgersi appassionante e geniale, fino al finale che è dapprima fortissimo psicologicamente (La scena in cui Dae-Su implora Woo-jin) e poi quasi un rilassamento per i nervi, che ci permette di riflettere sul profondo significato del film insieme al sorriso spensierato ma al tempo stesso amaro del protagonista. Avrei preferito un paio di minuti in più, ma comunque perfetto. Magnifico, non c'è che dire, un autentico capolavoro, fra i migliori film della decade scorsa.

sinceramente non mi aspettavo un film così bello.
soltanto una mente geniale poteva elaborare una storia così perfettamente spietata di vendetta.

Capolavoro.
La vendetta perfetta. Emozionante, spietato e geniale.
La tragedia greca che incontra il manga giapponese.
Tra i migliori film dal 2000 ad oggi.

Ottimo film. Io il cinema asiatico in genere lo evito proprio, troppo cerebrale per i miei gusti, ma questo film l'ho guardato proprio volentieri. La trama è un pò inverosimile a dir la verità, ci sono delle cose che non meritano tutto il casino che salta fuori, ma ciò non diminuisce il valore della pellicola. E' una piccola perla a tinte fortissime, decisamente pulp la regia. Ottime pure le inquadrature e la fotografia, che rendono perfettamente l'aria malsana dell'intera pellicola. attenzione, non è un film per tutti, soprattutto per gente facilmente impressionabile. Secondo me un pò sottotono la parte iniziale dove


SPOILER

Rimane cmq una chicca che consiglio decisamente

Il cinema asiatico si avvale di un senso artistico e narrativo che poche realtà contemporanee gli sanno tener testa.
Old Boy ne è l'esempio lampante.Una pellicola impressionante,ipnotica,dalla quale ne usciamo disarmati al cospetto di tanta classe.

Spoiler presenti.

Una spirale inchiostrata per scandire gli anni sulla pelle. Al quindicesimo tatuaggio Taesu ritorna all' aria, all' altro, all' oggetto del desiderio. Cerca, rievoca, e rievocando punisce, col suo fumettistico martello. In un piano sequenza da gioia ventrale, sfonda un muro umano, lo rende orizzontale.
Ipnoticamente (geneticamente) si innamora; di una solitudine acerba, ragazza col mascara sciolto dal pianto, passeggera di un treno kafkiano. Taesu nuota dentro Mido, poi le asciuga i capelli come fosse la sua bambina. Scopertala davvero figlia, sacrifica a Wujin l' organo imperdonabile, lingua di cane tragicamente distratto.
Wujin e la sua lentissima detonazione d' odio sono giunti all' ultimo guizzo di polvere. Taesu no, ama troppo la vita, anche se è quasi tutta rimpianto, e granelli di felicità che provocano frane immense.
In un luogo che la neve ha privato di identità e memoria, anche gli affetti ritrovano una dimensione assoluta, bianca, senza confini. Le parole pronunciate da Mido cristallizzano il più inalienabile dei sentimenti. Scrivono, con "Ferro3", un miracolo tutto coreano.

Sicuramente non è un film adatto a tutto il pubblico ma va ricercato.
La mente perversa dei personaggi è davvero complicata, sembra diversa tra loro ma in fin dei conti protagonista e antagonista sono legato dallo stesso destino.
Non mi ha entusiasmato gran chè ma apprezzo la stranezza del film. quello che mi ha poco convinto è il montaggio, lascia spesso buchi vuoti. La sceneggiatura invece fila molto bene e devo dire che colpisce nel segno.

Ottimo film di Park. Molto buono tecnicamente con una storia interessante e coinvolgente. Anche le scene più dure non scadono mai in un esibizionismo compiaciuto. Sicuramente da vedere, come tutta la trilogia della vendetta.

Film spesso legato e pubblicizzato dal commento famoso di Tarantino "Il film che avrei voluto fare". Ma Tarantino se lo può solo sognare di tirare fuori una sceneggiatura e uno stile del genere.

I meriti di Park sono molteplici. Anzitutto il montaggio, frenetico, ricco di flashback e di continui spostamenti di sguardo tesi a racchiudere il senso di "legame" molto approfondito nel film. Poi la sceneggiatura con un riuscitissimo colpo di scena finale. Anche qui, va detto: poteva venirne fuori una guazzabuglio e la capacità del regista e autore si insinua proprio in questa evitata catastrofe trasformata in un'opera magistrale.

Al centro della vicenda il tema della vendetta. Non dico nulla di più sulla trama, anche se come capirete, Park ci fornisce un ritratto della vendetta quantomai realistico: un inutile esercizio che non ci ridarà il maltolto ma che anzi ci lega sempre di più ad un passato che vogliamo dimenticare e che finisce per distruggere. La vendetta come scopo di vita e che dunque consuma la vita.
L'uomo necessitato al male, ma anche la caduta di un uomo e parlo di Dae-soo, il protagonista umiliato e offeso.

Bisogna vederlo, uno dei frutti migliori della nouvelle vague del cinema asiatico.

Una parola: CAPOLAVORO

Spettacolare..uno dei film che per trama realizzazione, cast e fotografia merita a pieno titolo tutti gli elogi che ha ricevuto.
Un capolavoro!

UN CAPOLAVORO CON UN FINALE SORPRENDENTE.
UNO DEI MIGLIORI THRILLER CHE ABBIA MAI VISTO...UNA VENDETTA COSI' ELABORATAMENTE SPIETATA, UNA VENDETTA CON LA V MAIUSCOLA PROPRIO COME IL FILM GIAPPONESE "CONFESSIONS" DI Tetsuya Nakashima, altra perla del cinema asiatico. DA VEDERE!!

Un film pulp davvero sorprendente, una storia di vendetta originale che tiene incollati dall'inizio alla fine anche grazie a un'ottima regia e fotografia. La storia si evolve con semplicità, il racconto è chiaro e fluido fino al finale. Credo che resterà nei miei ricordi per un bel pezzo... ve lo consiglio!