pranzo di ferragosto regia di Gianni Di Gregorio Italia 2008
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pranzo di ferragosto (2008)

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locandina del film PRANZO DI FERRAGOSTO

Titolo Originale: PRANZO DI FERRAGOSTO

RegiaGianni Di Gregorio

InterpretiGianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis, Alfonso Santagata, Marina Cacciotti, Maria Cali, Grazia Cesarini Sforza, Luigi Marchetti, Marcello Ottolenghi, Petre Rosu

Durata: h 1.15
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2008

•  Altri film di Gianni Di Gregorio

Trama del film Pranzo di ferragosto

Gianni, un uomo di mezz'età, figlio unico di madre vedova, vive con sua madre in una vecchia casa nel centro di Roma. Tiranneggiato da lei, nobildonna decaduta, trascina le sue giornate fra le faccende domestiche e l’osteria. Il giorno prima di Ferragosto l'amministratore del condominio gli propone di tenere in casa la propria mamma per i due giorni di vacanza. In cambio gli scalerà i debiti accumulati in anni sulle spese condominiali. Gianni è costretto ad accettare. A tradimento, l'amministratore si presenta con due signore, perché porta anche la zia che non sa dove collocare. Gianni, travolto e annichilito dallo scontro fra i tre potenti caratteri, si adopera eroicamente per farle contente. Accusa un malore e chiama un amico medico che lo tranquillizza ma, implacabile, gli lascia la sua vecchia madre perché è di turno in ospedale. Gianni passa ventiquattr'ore d'inferno. Quando arriva il sospirato momento del congedo però le signore cambiano le carte in tavola…

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Voto Visitatori:   7,03 / 10 (97 voti)7,03Grafico
Migliore regista esordiente
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista esordiente
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Voti e commenti su Pranzo di ferragosto, 97 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  18/10/2008 20:51:09
   7½ / 10
Meraviglioso..mi ha ricordato Monicelli e Pupi Avati.
Una specie di neaorealismo garroniano nei toni tipici della commedia all'italiana, ovvero grande amarezza e dolcezza insieme.
Vino, vino, vino sotto la canicola di una splendida e svuotata Roma, ma tanta umanità.
Alla fine cosa sono 300 euro per un pò di compagnia in più?
Da vedere absolutely.

Dan of the KOB  @  14/10/2008 00:05:33
   8 / 10
Ce ne fossero di lavori così!
Di Gregorio porta sugli schermi un soggetto semplice, divertente e REALE e lo fa nel modo migliore!
Non ci sono virtuosismi della camera, la fotografia non lascia a bocca aperta, ma il cast (fenomenale, la mamma di Gianni è davvero fantastica) perfettamente in parte e il soggetto sceneggiato in modo perfetto, danno vita ad una commedia veramente bella!
Senza tanti soldi e con delle buone idee si possono fare ancora ottimi film!
Da prendere come esempio!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  09/10/2008 00:10:11
   7 / 10
Ed ecco che anche quest'anno il miglior film italiano della Mostra veneziana si è trovato relegato in una sezione collaterale.
Un film gradevole e delicato, girato con due euro, scritto benissimo e ottimamente interpretato.
Come far riflettere su di un tema sociale con i toni della commedia.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  06/10/2008 09:56:17
   7 / 10
”Continua a leggere che mi addolcisci queste ore”

Un film semplice, reale, dolce e amaro.
Le anziane protagoniste diventano bambine: vogliono stare in gruppo, vogliono uscire e pregano per aver un pezzo in più di pasta al forno; desiderano che il pranzo di ferragosto non finisca mai per rimanere in compagnia il più a lungo possibile. I figli diventano i genitori dei propri genitori e devono stabilire cosa possono fare o no, cosa possono mangiare o bere.
Temi delicati e complessi ma raccontati con leggerezza e ironia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  06/10/2008 09:37:46
   7 / 10
Mi unisco a tutte le lodi sull'ottimo lavoro di Di Gregorio.
Una mia curiosità: mi piacerebbe sapere come viene considerato questo film dal pubblico over 60.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  05/10/2008 01:37:18
   7 / 10
Ch bella sorpresa. Un filmsemplice, divertent, low budget a dimostrazione che per fare un buon prodotto servono soprattutto idee ed intelligenza cinematografica. Da vedere.

suzuki71  @  30/09/2008 11:33:38
   7 / 10
Film low budget fresco e leggero su un tema attuale e scontato. Le quattro protagoniste, la vera forza del film, sono molto tenere e la scelta del regista di recitare quasi a canovaccio ben si adatta alla situazione di outsider, lasciando pero', soprattutto in alcuni dialoghi del primo tempo, la sensazione di un film figlio di un Dio minore, con una certa approssimazione e una cura grossolana dei dettagli. Un film furbetto, tenerissimo, leggero e molto scontato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  29/09/2008 11:32:17
   7½ / 10
Pranzo Di Ferragosto è un minuscolo gioiello di comicità, scritto diretto e interpretato da un bravissimo Gianni De Gregorio alle prese con quattro terribili vecchiette immersi in una Roma trasteverina con 40 gradi all'ombra: 8 attori in tutto, un paio di location al massimo, zero inutili pietismi e tantissime risate per un tema (la vacchiaia) raramente portato sul grande schermo con tanta naturalezza. Gran parte del merito al grandissimo cast e alla perfetta caratterizzazione delle adorabili signore, per un film riflessivo, intelligente e assolutamente genuino. Tra quelli che ho visto, sicuramente il miglior film italiano in concorso a Venezia.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  28/09/2008 23:48:53
   8 / 10
Adorabile commedia all'italiana che, nell'anno della scomparsa di Dino Risi, ne raccoglie l'eredità: De Gregorio, anche ottimo protagonista, ambienta il suo piccolo gioiello in una Roma deserta, a cavallo di ferragosto, e lo incentra su un sessantenne romano trasteverino pigro ed indolente, che vive ancora con l'anziana madre e non ha una lira neanche per piangere. Attorno a lui ruotano le quattro anziane signore, caratterizzate magnificamente in appena un'ora e un quarto di film: la madre, classica donna di altri tempi ancora legata ad un certo gusto per le cerimonie, le apparenze, lo stile ed il buon gusto; Marina, grassa, prepotente e gioviale vecchietta piena di vita e voglia di cogliere ogni istante del proprio tempo; Zia Rosa, calabrese orgogliosa dei figli che non se ne curano e della sua pasta al forno; Grazia, amante del buon cibo e della chiromanzia casareccia ma frustrata dal figlio medico che le proibisce di mangiare qualsiasi cosa.
Tutti personaggi pregni di un'umanità ormai persa, una dignità sussurrata ed un desiderio di rispetto da parte di figli che le vedono come pesi da scaricare, affidare a badanti o sfruttare per non lavorare.
Il tutto innaffiato da litri e litri di vino bianco e personaggi curiosi, come il pescatore rumeno o il Vichingo.
Fulminante e poetico l'incipit su i tre moschettieri, con la madre che chiede al figlio di leggerle la descrizione di D'Artagnan.

10 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2008 11.36.15
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Invia una mail all'autore del commento francescofelli  @  27/09/2008 10:07:07
   6½ / 10
Rimango un po' perplesso nel commentare questo film.
Da un lato si tratta di un lavoro piacevole, simpatico e fresco.
E Di Gregorio è proprio l'esempio massimo di questa genuina e schietta recitazione romanesca.
La storia è un po' sempliciotta, ma gradevole.
Dopo queste opportune valutazioni positive, tralasciando per carità umana le considerazioni su alcune tra le altre attrici (talune evidentemente alla prima esperienza, spero anche l'ultima), non posso però dimenticare che la qualità dell'immagine è pessima, le inquadrature (di certo per una scelta stilistica a dir poco discutibile) sono confuse e tremolanti come nei filmini di famiglia, la fotografia inesistente.
Insomma...pur divertito nel vederlo, non ho mai avuto l'impressione che fossimo davanti ad un film adatto ad una proiezione "cinematografica", ma piuttosto ad uno dei tanti lavori indipendenti che settimanalmente incontro nei festival d'italia.

Crimson  @  23/09/2008 19:33:14
   8 / 10
Prodotto da Matteo Garrone e ispirato ad un fatto a quanto pare realmente accaduto. Gianni Di Gregorio, noto sceneggiatore e aiuto regista, si cimenta per la prima volta in un film scritto e da lui stesso diretto e interpretato. Il risultato è una commedia tanto leggera quanto riuscita, e ricca di idee ben amalgamate. Più in profondità mette in risalto il 'problema' della terza eta' lasciata in secondo piano dalla frenesia quotidiana, soprattutto delle grandi città. E infatti è una Roma deserta la location di questa storia surreale e a tratti esilarante, che si svolge nel giorno migliore per una fuga dalla città, magari con l'amante.
La recitazione delle tre anziane protagoniste è sobria e naturale, e la loro spontaneità è la carta vincente del film nel quale non è difficile immedesimarsi nel 'povero' Gianni, il protagonista.

anthony  @  22/09/2008 15:18:19
   8 / 10
Una piacevolissima sorpresa questo PRANZO DI FERRAGOSTO. Allora, è un film italiano..l'unico degno di nota che concorreva al festival del cinema : Avati e Ozpetek hanno fatto davvero pena. In questa pellicola, fresca e originale nella sua onesta semplicità, troviamo i pregi che,attualmente. mancano del tutto al cinema nostrano : una grande validità attoriale (le vecchiette interpretano favolosamente la loro reale condizione...), una sceneggiatura semplice ma brillante, dialoghi curati...spesso davvero irresistibili, una storia di ordinaria amministrazione raccontata con garbo..e non senza un'oncia (scusate il termine) di amarezza. Fotografia e scenografie di semplice fattura..ma mai fuoriluogo.. PRANZO DI FERRAGOSTO non ha riscosso il successo che si meritava....ma si sa che in Italia la qualità non viene mai premiata.

Lady Agnew  @  14/09/2008 21:30:00
   8 / 10
E' una commedia ? In effetti spesso si sorride.
Pero' e' drammatico: quelle signore siamo tutti noi ,cio'
che diventeremo ; e nello stesso tempo siamo Gianni, la cui vita
e' annullata ( ma davvero a causa della madre ?? ).
Lieve lieve e profondo.
I protagonisti sono bravissimi, probabilmente perche' interpretano se stessi.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/09/2008 18:31:05
   7 / 10
Su soggetto di Garrone, la vera, unica rivelazione italiana, almeno come esito negli spettatori - all'ultimo festival del cinema di Venezia.
Non è difficile capire il perchè: davanti a tanti script di tendenza depressiva in lizza, un (raro) inno alla vita e una bella lezione morale ("Mi piace tanto ricordare...").
Probabilmente non c'è molto di più: ma in una Roma che sembra quella dei primi venti minuti de "Il sorpasso", queste adorabili vecchiette recitano con una spontaneità incredibile, grazie a dialoghi frizzanti e a un minimo (ma efficace) stuolo di "comprimari" (figli cinquantenni e scapoli praticamente).
La mia favorita è Grazia, con quel suo imbelle e "imprudente" gusto della vita.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/09/2008 18.08.47
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/09/2008 00:28:02
   7½ / 10
Gioiellino da vedere questo sguardo sulla terza età pervaso da un'ironia piuttosto amara che vede protagonista un bamboccione di mezza età alle prese con quattro vecchiette cui deve fare da badante per il Ferragosto. Paradossalmente l'elemento meno vitale del film è proprio Gianni il protagonista, rassegnato ad armarsi di santa pazienza per riuscire a tenere a bada quattro vecchie signore tutt'altro che rassegnate all'ospizio, sorprendentemente vitali e non certo i "pacchi postali" che si aspettava. Lo stile è semplice ed essenziale, i dialoghi briosi e quel pizzico di cinismo che non nuoce. Molto bravi tutti gli interpreti. La famiglia e i suoi affetti parentali non sono più quelli di una volta e questo film ne è l'ennesima conferma.

forzalube  @  09/09/2008 10:57:59
   8 / 10
Davvero un'ottima commedia molto divertente. Perfetti gli interpreti.

kerkyra  @  08/09/2008 11:30:27
   7½ / 10
film veramente carino, lui sembra Walter Matthau, ha un'espressione che lascia tra il divertito e l'amaro. Le 'vecchie' sono strabilianti soprattutto la mamma nobile decaduta. Non perdetelo!!

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