Otto estranei, da otto punti di vista differenti, cercano di scoprire l'unica verità dietro il tentativo di assassinare il Presidente degli Stati Uniti.
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Un bellissimo film, dall'intreccio vincente (mostrando in successione i vari punti di vista dei protagonisti, aggiungendo man mano pezzi importanti per la risoluzione del puzzle) e dai ritmi serrati, in grado di mantenere vivo l'interesse dello spettatore che entra completamente nella narrazione. Peccato solo per qualche forzatura di troppo nel finale
è fatto benissimo il film! tutto ben studiato, le varie parti si intrecciano bene tra di loro.. mi piace un sacco l'idea della storia vista sotto il punto di vista di tutti i personaggi.. e ogni volta che ti facevi un idea della storia, cambiava prospettiva e dovevi stravolgere tutto cio' ke avevi capito! e alla fine ricolleghi tutti i pezzi del puzzle davvero ottimo film
un'americanata. Ho perso due ore di un pomeriggio piovoso. Buono per chi ama i telefilm americani. il mio voto è per la fatica sprecata e per i soldi investiti.
A me è piaciuto. Vuoi perchè ci sono due dei miei attori cult come Dennis Quaid e Matthew Fox, vuoi perchè la scena dell'inseguimento non ha nulla da invidiare ai vari Ronin, The Italian Job o Jason Bourne vari. Certo è una bella americanata, ma c'è di peggio.
L'idea fondamentale non è malvagia e il cast è quelli che fanno ben sperare, peccato che si esagera con l'intuizione che dà freschezza al film sino a saturarlo, troppo pompata la seconda parte e inverosimile. Il già sopracitato cast si muove abbastanza bene con l'ottimo picco di Whitaker, davvero bravo, un buon Quaid, una invecchiatissima Weaver e un annoiato Hurt, tra i giovani solo Edgar Ramirez spicca più degli altri anche grazie alla sua buona fisicità sulle scene action. Nel complesso il film non annoia anche se date le possibilità e la buona regia poteva puntare molto più in alto, di sicuro le aspettative oltre che le prospettive erano un tantino più elevate. Parecchio ordinario e al tempo stesso prevdibile per fare quel salto di qualità necessario, Pete Travis rimandato alla sua prossima pellicola.
per me è un buon film, bella l'idea di riportare i punti di vista delle varie persone che ricompongono come in un puizzle l'intera vicenda. regia accettabile così come gli attori. non passerà alla storia ma è un buon film guardabilissimo
Molto interessante l'idea dei vari punti di vista, forse potevano farne un paio di meno perchè alcune scene diventano ripetive. Riesce a coinvolegerti, purtroppo inizia a perdere colpi dopo la metà, ma la tensione resta fino alla fine. buon cast e buona recitazione.
Si fa guardare senza troppe pretese..L'Idea è molto interessante, ma poteva anche essere sviluppata molto meglio..Gli attori mi sono piaciuti, è la sceneggiatura che in alcuni punti, sopratutto nel finale, risulta debole. Cmq c'è la giusta azione e adrenalina. E' promosso perchè ne ho visti di molto peggiori negli ultimi tempi.
Se non fosse x l'ultimo inseguimento finale il film durava nemmeno mezzora. Le riprese amatoriali alla cloverfield (ci sono il alcune parti) hanno ormai rotto il c***o!!! Senza quell'inseguimento meritava 2!
Classico action movie americano,dallo svolgimrnto adrenalinico e parecchio confuso. Nulla si sa sulle motivazioni reali dei terroristi,nemmeno sull'agente che fa il doppio gioco. Finale raffazzonato e sbrigativo,mentre avrebbe dovuto quantomeno spiegare chi c'è dietro l'attentato. Si può vedere,a patto di non attendersi molto.
Rovinare una buona idea, o comunque qualcosa di piacevole, sembra ormai un dovere. Non che "Prospettive di un Delitto" abbia alla base un''idea geniale ed un inizio folgorante, per carità, però è anche vero che le sequenze d''apertura sembrino non intenzionate ad offendere l''intelligenza dello spettatore e che, anzi, siano in grado di dare una certa scorrevolezza e un certo spessore, seppur non eccessivo, alla pellicola. Ancora una volta il restod ella sceneggiatura si occupa di ribaltare completamente, ed ovviamente in senso negativo, le premesse iniziali. Tra inseguimenti alla James Bond, gente che non riesce a farsi un graffio neanche se presa in pieno da un camion, il PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D''AMERICA (la parola presidente viene usata fino ad occupare circa il 90% della sceneggiatura*) che gioca a fare l''eroe integerrimo e forzature decisamente evitabili, il tutto si risolve in una caciara ridicola e a tratti imbarazzante. Pete Travis decide di dare il suo importante contributo al quadro appena descritto attraverso una regia confusionaria e frenetica tanto da far credere allo spettatore di essere lì in poltrona a giocare a Doom.
Invero, neanche la prova degli attori è convincente. Fox lasciamolo sull''isola a fare Jack Sheppard che forse è meglio; Whitaker (che ho sempre apprezzato) e Dennis Quaid, purtroppo, decisamente sopra le righe.
*la frase finale, tra il presidente e la guardia del corpo secolare, è da ergastolo : "Grazie per avermi salvato..."; "di niente, PRESIDENTE!". Ci mancava solo l''inno nazionale.
In complesso un film banalotto (una serie di terroristi che attuano un attentato presidenziale, l'unico dubbio che tiene a galla il film è vedere chi è coinvolto e chi no, e perchè..)sostenuto essenzialmente da un cast più che buono e da un'idea originale (lo stesso evento visto da punti di vista diversi, e man mano che lo spettatore entra dentro queste prospettive la vicenda diviene via via più chiara); la prima parte, quella delle diverse prospettive, è la migliore, poi il film scade in una normale, lunga sequenza d'azione. In definitiva sufficiente, mezzo voto in più per il primo tempo
Non riesco ancora a credere che dei terroristi che si farebbero esplodere, mandino a monte tutto il loro piano perchè hanno un cuore non investendo la bambina.
Questo action movie è indubbiamente adrenalinico e, per 3/4, realizzato molto bene, sia dal punto di vista registico che di montaggio (interessantissime le diverse prospettive con cui viene visto l'attentato...). Dannis Quaid va il suo lavoro, ma nulla di eccezionale, mentre tutti gli straordinari atori di contorno sono indubbiamente sprecati, anche se danno un taglio di "importanza" alla pellicola.
La parte peggiore, quel 1/4 che non mi è piaciuto, è la parte finale...troppo nverosimile anche per un film di genere come questo.
Film molto molto bello, con una tensione che incolla alla poltrona fino alla fine.
Il meccanismo temporale si inceppa una sola volta (vedere spoiler) e nel finale il regista si concede un paio di "licenze" poetiche tipiche degli action movie USA ma il film funziona benissimo.
L'unico problemino nel salto di prospettiva e quello tra il punto di vista del turista Whitaker e quello dei terroristi: nel primo Whitaker inquadra i due "fidanzatini" che chiaccherano sotto il porticato e dopo pochi secondi avviene l'aggancio del capo terrorista.
Nella prospettiva dei terroristi, il capo aggancia Whitaker dopo aver chiacchierato un bel po' con il killer che, al momento dell'aggancio è già all'hotel del Presidente USA.
Le licenze poetiche di cui parlavo sono il solito buono che esce da un auto schiacciata da un camion contro un muro pressochè illeso e la pistola di Dennis Quaid che, duarnte l'inseguimento a Fox spara 200 colpi (ma qui faccio l'avvocato del diavolo e dico che potrebbe aver ricaricato quando non era inquadrato..)
Film che parte molto bene e funziona finchè ci mostra i vari punti di vista dei personaggi. Quando però c'è da tirare le fila del racconto diventa assurdo e a momenti ridicolo (vedi spoiler). Cast di serie A, confezione ottima ma storia che nell'ultima parte scade vertiginosamente. Peccato.
Bello l'inseguimento in macchina ma Dennis Quaid ne esce senza un graffio dopo che la macchina è stata spalmata contro un muro da un camion! E poi sembra ad un certo punto che i terroristi siano onnipotenti e i servizi segreti sempre più scemi!
A Salamanca, in Spagna, il presidente degli Stati Uniti d'America subisce un attentato durante un importante summit sulla guerra globale al terrorismo.
Pochi minuti, compresi tra il subito prima e il subito dopo l'attentato, sono la chiave di tutto, e ci sono mostrati attraverso svariati punti di vista (come quello di una delle guardie del corpo del presidente, o quello di una giornalista, o ancora quello di un turista), in modo che ci vengano svelati un po' alla volta tutti i dettagli, come se anche noi fossimo uno dei singoli punti di vista e avessimo bisogno di altre tessere per completare il puzzle.
Al sesto (o giù di lì) punto di vista, il ripetersi della scritta dell'ora che annuncia l'inizio del summit e sempre le stesse immagini della piazza gremita di gente sono effettivamente...ripetitive, ma basta poco perché l'attenzione e il coinvolgimento dello spettatore rimangano ad un buon livello.
La trama (in pratica i chi/come/quando relativi all'attentato) non è particolarmente acuta o imprevedibile, ma è condita da momenti d'azione veramente riusciti (come l'inseguimento per la città, anche se con qualche esagerazione) e caratterizzazione dei personaggi più che discreta.
L'unico personaggio poco convincente risulta essere la giornalista (il cui punto di vista è il primo che vediamo), che dopo la "sua visione" dei fatti è abbandonata a sé, ma soprattutto che non convince come dovrebbe.
Buona la recitazione (inutile dirlo, spiccano William Hurt e Forest Whitaker), anche se Dennis Quaid l'ho trovato davvero limitato nelle espressioni (stile incazzato-preoccupato dalla prima all'ultima scena).
Il film dura poco e finisce abbastanza in fretta, ma l'impressione è che la storia non si sarebbe potuta raccontare diversamente (non ci sono né parti superflue né mancanti).
Consigliatissimo agli estimatori del genere, ma soprattutto a chi è indeciso tra questo e "Jumper".
Un uomo è alla guida di una macchina e questa viene letteralmente schiacciata contro un muro da un camioncino: lui ne esce illeso, in grado di correre e persino lavato e stirato!