Trama del film Star wars: il risveglio della forza
Il film è ambientato trent'anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi e vede l'ingresso di tre nuovi protagonisti, Finn, Rey e Poe Dameron, insieme al ritorno di diversi personaggi visti nei precedenti film della saga.
Film collegati a STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA
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Da buon fan di star wars ho acquistato il biglietto circa un mese e mezzo fa, in modo da ottenere per me e per i miei amici (tutti appassionati sia della saga che di cinema in generale) un posto d'onore. Ho accuratamente evitato di leggere qualunque anticipazione, per non avere alcun pregiudizio prima della visione e ho atteso ben due giorni prima di esprimere il mio commento a mente fredda. Premesso questo posso motivare il mio voto. Il film parte bene; il 3D pur non esaltando, riesce da subito a emozionare e a trasmettere quei piaceri visivi che tutti si aspettavano di poter finalmente apprezzare. I richiami alla prima trilogia si susseguono e fanno capire da subito che l'ispirazione alla prima e leggendaria trilogia sono chiari e forti. Così nel deserto del primo pianeta (che ci ricorda chiaramente i paesaggi già vissuti e apprezzati con jabba) si (ri)vedono i capisaldi che hanno reso leggendaria la saga di star wars. E l'elenco è lungo: le immense navi spaziali e i fantastici caccia stellari che, seppur con qualche leggero restyling, sono pressoché invariati, così come i rottami delle astronavi e del mitico AT-AT (il quatropode robotico utilizzato dall'impero) che per i nostalgici è piacere allo stato puro. Piacere che si trasforma in commozione quando finalmente appaiono i leggendari stormtrooper, gli adorabili R2-D2 e C-3PO, fino a raggiungere l'apice con alcuni dei pezzi da 90 come Ian Solo, Cewbecca, il millennium falcon (si, è di fatto un protagonista della saga) e la principessa leila. Fin qui tutto bene, anzi benino, perché se da un lato i riferimenti alla prima trilogia sono più che apprezzabili, dall'altro rappresentano la resa di Abrams, che di fatto ammette che oltre non può andare. La struttura del film è praticamente la stessa, sotto ogni punto di vista. I nuovi personaggi introdotti, sono le sbiadite copie dei gloriosi personaggi che ci hanno fatto appassionare nei primi 3 episodi in ordine di uscita e gli unici che possono davvero essere considerati "star wars" (il resto è fuffa commerciale). Sono incosistenti, privi di personalità e carisma, distanti anni luce dai vari Luke, Ian e Lyla. Non ho tra l'altro apprezzato la scelta di utilizzare come jedi protagonista una donna. Avrei preferito lo stereotipo classico "cavaliere-eroe" e "principessa da proteggere" come visto nelle prime due trilogie. Dal mio punto di vista avrebbe avuto un'impronta più romantica, ma questa resta un'opinione personale. Anche sulla scelta dei cattivi, Abrams si è limitato ad un banale copia-incolla; L'imperatore è goffamente sostituito dal Leader supremo Snok (scelta del nome abbastanza discutibile), mentre il colossale Darth Vader viene copiato per intero da Kylo Ren. Anche il generale Hux è una palese scopiazzatura, così come la navicella utilizzata da Kylo Ren non è nient'altro che lo Shuttle T-4 di classe lambda ristilizzato e di diverso colore. Nulla di originale insomma, ma paradossalmente gli errori di Abrams non sono stati quelli di rievocare in chiave moderna e con la tecnologia attuale, i personaggi e gli scenari della prima trilogia, ma quello di snaturarli. Lo stesso Kylo Ren sembra finalmente poter reggere il difficilissimo confronto con Darth Vader, ma anche lui affonda mestamente, diventando brevemente un personaggio di una debolezza disarmante.
Il primo grave errore di Abrams è stata la decisione di mostrare il volto di Kylo Ren, privandolo completamente di quel fascino che era riuscito a costruirgli durante la prima parte del film. Non contento decide di farlo diventare un nostalgico sentimentale, quando in pochi secondi passa da cattivo incorruttibile, a piagnucolone arrendevole nel momento in cui incontra il padre Ian Solo (Darth Vader sarebbe davvero diventato quello che è diventato se avessimo scoperto il suo volto dal primo episodio e se si fosse ammorbidito alla prima vista del figlio Luke?). Secondo: Darth Vader teneva una maschera e tutta un'armatura per poter vivere, mentre Kylo Ren si mette e si toglie l'elmo come un invasato qualunque col complesso di inferiorità del nonno! più che di forza, sembra aver bisogno di uno psicoterapeuta. Terzo: Quando ad ogni notizia negativa, perde l'autocontrollo distruggendo tutto ciò che gli passa a tiro con la propria spada laser, continua a dimostrare debolezza, a differenza dell'integerrimo Darth Vader che con la sua fermezza, dimostrava di avere sempre il pieno controllo di se stesso e della situazione. Quarto: Fin, un ex stormtrooper, riesce a ferire Kylo Ren a un braccio: qui è una continua apoteosi dell'assurdo; intanto è inammissibile che l'ultimo degli scemi schiacciando un pulsante riesce ad attivare una spada laser (ma come? tre puntate intere per la formazione di Luke con tanto di super maestro privato Obi Wan Kenobi, e poi scopriamo che chiunque può diventare jedi per un giorno schiacciando un pulsante???). Poi è altrettanto inamissibile che un ex stormtrooper possa anche solo pensare di affrontare Kylo Ren! è una contraddizione nei termini. Quinto: Rey, ovvero una mercante di rottami e jedi latente, riesce in pochi secondi a capire di riuscire a tenere testa a Kylo Ren. Non solo coi poteri mentali, ma anche nel duello con la spada laser! E' in tutti questi punti che si materializza la debolezza nonché il fallimento di Kylo Ren! e dire che se avesse continuato a scopiazzare si sarebbe anche salvato....
I personaggi classici, che da mitici quali sono, e perché no, utilissimi come richiamo commerciale, diventano improvvisamente scomodi e vittime sacrificali:
Non solo fisicamente, dato che Ian Solo avrebbe meritato un pensionamento ben più glorioso e proporzionale alla caratura del suo personaggio (farlo morire in quella maniera così goffa è davvero imperdonabile!), ma anche moralmente: La morte di Ian viene compianta solo per un breve scatto di impeto da Chewbacca, ma poi una volta tornati sulla "terra" tutti si son dimenticati di lui tra gioia, abbracci e risate. Lo stesso Chewbacca diventa con una facilità deprimente il nuovo copilota di Rey con tanto di sorriso a lei rivolto! proprio lui che in chiave metaforica rappresenta il cane di Ian, si affeziona in un tempo così limitato ad un nuovo padrone! no, è assolutamente inaccettabile, oltre che poco credibile (ricordo anche che Chewbacca come Ian è un contrabbandiere, non un paladino della resistenza). La stessa Laila, a parte un brevissimo momento di sconforto "telepatico", sembra dimenticarsi completamente di Ian, non una lacrima, non un funerale. Sicuramente la fine di Ian avrebbe meritato uno sforzo in più.
Mentre i nuovi personaggi, avrebbero meritato un minimo di approfondimento maggiore non tanto sulla loro storia, ma sulla profondità del personaggio stesso (discorso differente per Rey per la quale si è speso un po' di pellicola in più). Troppo banali nella loro normalità e vederli maneggiare la gloriosa spada laser di Luke premendo un semplicissimo pulsante, suona molto come fantascienza nella fantascienza. L'unico personaggio dotato di personalità e in grado di tenere testa alla prima trilogia è il nuovo droide BB-8. Il finale poi è il trionfo della banalità:
La nuova morte nera, ovviamente più grande per stupire maggiormente il pubblico, viene abbattuta da un pugno di caccia stellari Ala-X (fondamentalmente gli stessi di 40 anni fa...) senza un minimo di suspance o di colpo di scena; se non altro con la morte nera, lo scudo protettivo aveva decisamente creato quel momento di dubbio, sulla possibile vittoria, ma qui il nulla più profondo. Mai si è realmente avuto la sensazione che la resistenza avrebbe fallito. Come assolutamente banale è la fuga dei caccia dal pianeta artificiale in fiamme. Banalità su banalità.
Mi chiedo francamente da cosa derivi tutto questo entusiasmo da parte di parecchie persone che si definiscono "fan della saga". Personalmente credo che non basti il marchietto "Star Wars" o vedere una spada laser rossa e una azzurra battagliare, per sentirmi appagato della visione. Vorrei e francamente pretenderei decisamente di più, considerando anche i 10 (dieci) anni di attesa. Probabilmente devo rassegnarmi definitivamente che di Star Wars c'è solo una trilogia, il resto sono solo trovate commerciali col solo scopo di arricchire le tasche di Lucas, Disney e addetti ai lavori.