the conspirator regia di Robert Redford USA 2010
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the conspirator (2010)

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locandina del film THE CONSPIRATOR

Titolo Originale: THE CONSPIRATOR

RegiaRobert Redford

InterpretiRobin Wright, James McAvoy, Jonathan Groff, Alexis Bledel, Danny Huston, James Badge Dale, Evan Rachel Wood, Justin Long, Kevin Kline, Norman Reedus, Stephen Root, Tom Wilkinson, Johnny Simmons, Toby Kebbell, Chris Bauer

Durata: h 2.03
NazionalitàUSA 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 2011

•  Altri film di Robert Redford

•  Link al sito di THE CONSPIRATOR

Trama del film The conspirator

Sulla scia dell'assassinio di Abraham Lincoln, sette uomini e una donna sono stati arrestati con l'accusa di far parte di un gruppo di cospiratori che ha organizzato l'assassinio del Presidente, il Vice-Presidente e Segretario di Stato. L'avvocato di recente conio, Frederick Aiken, un giovane di 28 anni, eroe di guerra, riluttante, accetta di difendere davanti a un tribunale militare, Mary Surratt, la donna di 42 anni accusata dell'assassinio. Aiken realizza che la sua cliente potrebbe essere innocente e che viene usata come esca e ostaggio, al fine di catturare l'unico cospiratore che è sfuggito ad una massiccia caccia all'uomo...

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Voto Visitatori:   7,20 / 10 (27 voti)7,20Grafico
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Voti e commenti su The conspirator, 27 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DogDayAfternoon  @  31/03/2019 22:48:21
   5½ / 10
Ultraconvenzionale, freddo e didascalico: nonostante un argomento potenzialmente interessante la visione risulta alquanto distaccata. Rivedibile anche qualche attore, in primis il protagonista.

clint 85  @  29/01/2017 23:56:04
   6½ / 10
Storia interessante ma mai del tutto coinvolgente.
La fotografia è ottima, le recitazioni rivedibili.

Non male, ma è sicuramente un occasione mancata.

Federico  @  09/03/2015 09:29:48
   7½ / 10
buon film che ci racconta in modo onesto una storia che non conoscevo. Lo sviluppo è forse fin troppo didascalico e quindi il coinvolgimento emotivo è abbastanza limitato. Tuttavia è apprezzabile il lavoro che ha fatto Redford nel mettere a nudo la voglia di vendetta (più che di giustizia) dell'america di quei tempi

daniele64  @  14/02/2014 13:29:44
   7½ / 10
Rievocazione storica di un processo - farsa di un secolo e mezzo fa in America. Molto belle le ricostruzioni d'epoca come costumi e scenografie , valorizzate anche dall'ottima fotografia. La coscienza liberal del vecchio Redford ci vuol far capire che , anche di fronte a tragedie straordinarie ( assassinio di Lincoln = torri gemelle ? ) , non bisogna mai dimenticare , o peggio ancora accantonare volontariamente , la legalità costituita , per ricorrere a leggi speciali che possono portare ad abomini giuridici o a vittime sacrificali ( condanna di Mary Surratt = Patriot Act e Guantanamo ? ) . Notevolissimo il cast , dove spiccano la Wright ( con la sua fiera rassegnazione ) , il giovane Mc Avoy ( che tratteggia bene l'assillo morale dell'avvocato ) e l'ottimo Kline ( che interpreta da par suo il cinico ministro fanatico della ragion di stato , vero deus ex machina della vicenda ) . Da segnalare anche il grande caratterista Wilkinson e la bella Bledel ( ricordate "Una mamma per amica" ? ).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  22/11/2013 14:06:35
   7 / 10
Fatto bene, interessante ricostruzione storica del periodo post seccessione, sia a livello di trama che di costumi. Buon prodotto di R.Redford in formato legal-story, in forma anche James McAvoy nella panne di un avvocato che apre la mente nel corso del processo. Merita una visione.
Buono.

gemellino86  @  22/11/2013 11:59:31
   7 / 10
Bel film sul processo dell'assassinio di Lincoln. Gli avvenimenti storici non sono trascurati e gli attori mi sono piaciuti. Bei dialoghi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/06/2013 18:22:44
   7½ / 10
Robert Redford rinnova lo slancio del suo credo democratico e si distingue per una modernità che altri autori contemporanei non possono che invidiargli. "The conspirator" è un film da vedere.

Trixter  @  01/12/2012 23:52:33
   7 / 10
Redford promosso. Buon film questo 'The Conspirator', un pò lento è vero, ma senza dubbio interessante e mai noioso. Eccellenti i costumi, le ambientazioni, molto buona la fotografia... regia pulita e convincente, forse a tratti un pò didascalica; niente male gli interpreti, a cominciare dal criticato Mc Avoy, a mio parere nella sua migliore interpretazione fino ad ora.
Certo, come hanno detto altri commentatori non ci troviamo al cospetto di un capolavoro, ma sicuramente si tratta di un buon film, ben ricostruito e capace di far rivivere, in qualche modo, quegli anni dell'edificazione dell'Unione.

reluti95  @  06/09/2012 01:12:52
   7½ / 10
Parto con il dire che lo consiglio vivamente a tutti, non merita più del sette per piccoli motivi che fanno di questo film, una pellicola sì bella, ma nulla di eccezionale.
La recitazione bisognerebbe sentirla nella lingua originale e non in quella doppiata e sicuramente perde molto, certamente l' interpretazione della Robin Wright è eccezionale anche da doppiata. Da molti viene criticato l' attore McAvoy, ma secondo me non stona nel film, anzi, si immedesima perfettamente nel suo ruolo, all' inizio un giovane soldato (quasi presuntuoso e arrgonate) che farebbe di tutto per il suo paese mentre alla fine un giovane a cui gli si apre un mondo che prima gli era oscuro. E ribadisco secondo me non stona per nulla.

Sul film in generale: potrà risultare noioso, ma lo è solamente per chi non apprezza questo genere di film che si basa sulla lentezza e si sofferma su ogni particolare.

Tuttavia, se il film risulta perfetto per i costumi disegnati per il film, alcune scene potrebbe rivelarsi quasi ridicole. Nel processo in cui viene chiamata Anna Surrat non può vedere sua madre, nell' ultima in cui verranno a scoprire che la madre Mary verrà comunque condannata a morte le due donne sono insieme e senza che nessuno dica nulla, la cosa non mi convince molto, soprattutto perchè il luogo in cui si trovano è la cella di prigionia.
Ecco uno dei motivi per cui The Conspirator non può andare oltre il 7 e mezzo

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Cardablasco  @  16/08/2012 14:53:44
   7½ / 10
Gran bel film,ottimi gli attori e i costumi,bello il messaggio che Redford ci vuole dare,bravissimo il nuovo talento James McAvoy

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  28/07/2012 13:05:15
   6½ / 10
Film dalla trama sicuramente interessante peccato che lo sviluppo sia un po' troppo schematico e molto poco coinvolgente.
Il film dura abbastanza e i tempi morti non mancano.
La seconda parte l'ho trovata più riuscita della prima.
Poco convincente la recitazione del protagonista James McAvoy.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/07/2012 23:18:31
   7½ / 10
Coinvolgente dramma giudiziario che ci tiene incollato alla poltrone della piccola aula giudiziaria per quasi due ore.
Il piu' importante caso Americano (fino a quel momento) con gli intoppi di una costituzione appena scritta nel tentativo di seguirne le regole quando ancora esistevano divergenze tra Nordisti e Sudisti.
Sconvolgenti le didascalie finali che ci permettono di leggere la storia sotto un altro punto di vista...triste purtroppo...
Ottimo film

Tambo90  @  16/06/2012 18:03:49
   6 / 10
Film che racconta un pezzo di storia oscuro degli stati uniti, non molto accattivante, mi ha un po annoiato, sembra una fiction televisiva a tratti.

LoSpaccone  @  26/03/2012 16:56:14
   6½ / 10
Belle scenografia e fotografia, riuscita e coinvolgente la sequenza dell'assasinio di Lncoln ma film dalla facile retorica (anche se non eccessiva), dall'ovvio richiamo ai giorni nostri, e fin troppo schematico (difetta di pathos ). Redford svolge diligentemente il compitino ma il film non coinvolge.

druss86  @  13/03/2012 00:45:54
   8½ / 10
Davvero un gran bel film per Redford . Film complesso completo commovente e rabbioso su un processo d'altri tempi , toccante e interessatne anche dal punto di vista storico. che dire secondo me da vedere senza pensieri

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  01/03/2012 08:29:00
   7½ / 10
gran bel film di redford sulla vendetta , sugli ideali calpestati, sul regno del terrore per mantenere l'ordine.un film che non ti aspetti:ritmo, belle interpretazioni, ottime scenografie e costumi, una maestria nella luce (fantastica) e una bella trama che mai annoia, cosa invece facilissima quando si parla di processi.bello, assolutamente da vedere.

WongKarWai  @  17/01/2012 23:06:25
   8 / 10
Che bellissimo e inaspettato film. Redford ci porta al confine tra interesse di Stato e diritti dei singoli, tra giustizia e giustizialismo. Quegli anni sono lontani da noi solo cronologicamente. Non è cambiata la voglia della gente di un colpevole "facile" e immediato, non sono cambiati i giochi di potere per mantenere l'ordine costituito. Curatissimo l'aspetto giudiziario, ottimo l'uso delle luci, il prodotto è nel complesso di ottimo livello. Guardatelo.

Febrisio  @  30/12/2011 13:23:07
   7½ / 10
Solido e avvincente. The Conspirator, che a mio giudizio non avrebbe guastato un titolo italiano più appropriato, non certamente "il cospiratore", si rivela un film molto scorrevole ed essenziale, quasi frettoloso anche se lungo. La descrizione dei fatti non va oltre a quello che deve, tralasciando le parti più emozionali o introverse nei personaggi. In fin dei conti non si può chiedere tutto. La sensazione collante tra film e spettatore sarà quel senso di ingiustizia che cresce man mano che passano i minuti. Il tutto fila liscio perchè Redford non è l'ultimo arrivato, e sa come gestire il ritmo per un bel film.

willard  @  19/09/2011 12:55:05
   7½ / 10
Buon film di uno dei "grandi vecchi leoni" di Hollywood, Robert Redford, qui solo alla regia per mettere in scena i fatti che condussero al processo dei responsabili del complotto che portò all'assassinio di Abraham Lincoln.

Tra i sospettati vi era Mary Surrat (un'ottima Robin Wright) che venne usata dall'accusa come capro espiatorio per placare le ire della popolazione ed avere un altro responsabile da giustiziare.

La difesa viene affidata al giovane avvocato "rampante", reduce dalla guerra di secessione Frederick Aiken (interpretato dal bravo James McAvoy), il quale inizialmente, sull'onda dell'indignazione generale e per non mettersi in cattiva luce agli occhi dell'intera nazione, teme di dover difendere l'indifendibile, colpevole anche ai suoi occhi.

Ma come diceva James Stewart/Mr. Smith ne "Mr. Smith Va A Washington" (1939) di Frank Capra, "le cause perse sono le uniche per cui valga la pena di combattere", il giovane avvocato capisce che si sta per commettere un'ingiustizia anticostituzionale solo per sete di vendetta e pur comprendendo che non riuscirà a battere il sistema, combatte fino in fondo per difendere il valore della giustizia, disposto a perdere tutto ma non la sua integrità morale.

Una bella storia di valori universali, raccontata in modo avvincente e retta soprattutto da un ottimo cast: i già citati Wright e McAvoy, Kevin Kline, Tom Wilkinson, Evan Rachel Wood.

Ottima la drammatica colonna sonora composta da Mark Isham e la bella canzone "Empty" di Ray LaMontagne nei titoli di coda.

dagon  @  26/08/2011 23:35:03
   7 / 10
Come è sempre accaduto, la "ragion di stato" è madre di enormi ingiustizie. Solido dramma storico/processuale liberal, con una bellissima fotografia. Interessante.

Azrharn  @  25/08/2011 11:05:55
   7½ / 10
Ottima riscostruzione storica per un film solido ed interessante come ci si aspettava dal regista.

Danielsky  @  15/08/2011 11:25:23
   8½ / 10
Un gran bel film, niente da dire...Redford ha colpito ancora nel segno!!!

Il film narra le conseguenze dell'assassinio del presidente Lincon da una prospettiva nuova ed interessante per portare lo spettatore a riflettere su grandi tematiche come la giustizia, i diritti individuali, la dignità dell'essere umano ed i problemi di una società divisa e lacerata al suo inteno.

Perfetta la ricostruzione storica, i costumi e le scenografie. Ottima la sceneggiatura che fa respirare l'atmosfera oppressiva dell'epoca e coinvolge lo spettatore con ottimi dialoghi e personaggi davvero ben caratterizzati. Su tutti spicca l'ottima interpretazione di James McAvoy come protagonista...davvero un attore promettente anche dopo la buona prova in X-men: l'inizio.

Ottime anche le musiche e la colonna sonora nel creare l'ambientazione che fa da sfondo allo svolgersi di una brillante storia!

Consigliato vivemente a tutti !!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  26/07/2011 12:46:00
   7 / 10
Film basato tutto su dialoghi e attori con Redford che limita al massimo la sua presenza dietro la macchina da presa per lasciar spazio alla recitazione e alla sceneggiatura di James D. Solomon, solida, scorrevole e abile soprattutto nello schivare i picchi di retorica e le mille insidie che una storia del genere può disseminare lungo il cammino. Ci mette un pò a decollare, ma la tensione nella seconda parte prende decisamente il sopravvento, tra colpi di scena e rivelazioni inaspettate come è logico che sia in un legal thriller che si rispetti.
Si poteva fare meglio nella scelta del protagonista - James McAvoy a me ricorda Muccino scemo senza la zeppola - ma a tamponare tale disgrazia ci pensa la Wright, in uno dei migliori ruoli della sua carriera. Dopo lo squallido Leoni per Agnelli, un buon ritorno per Redford.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/07/2011 18:22:28
   7½ / 10
Curiosa la didascalia finale: il protagonista, Frederick Aiken divenne giornalista del Washington Post, quello stesso giornale che oltre cento anni dopo mise a nudo il presidente Nixon e i tutti i suoi uomini, grazie al lavoro dei giornalisti Bernstein e Woodward (quest'ultimo guarda caso interpretato dallo stesso Redford). E' interessante notare questo elemento perchè la stessa stampa contribuisce a rendere uniforme in tutta la nazione ferita da Lincoln quel pensiero distorto che assimila nello stesso significato vendetta e giustizia in nome della sopravvivenza del paese, un concetto che in sostanza è espresso chiaramente dal segretario per la guerra, rendendolo fin troppo contemporaneo se pensiamo al post 11/09.
Il protagonista è realmente solo contro tutti, nessuna sponda di sostegno, solo la sommarietà di un processo rapido per saziare il desiderio di vendetta.
Come in Leoni per agnelli (però più riuscito in questo caso), Redford obbliga con uno stile classico, ma solido per sceneggiatura e intepretazioni, a guardare dentro la coscienza di una nazione che sbandiera al mondo i suoi principi democratici, ma è pronta seppellirli in nome di una giustizia/vendetta che ha poco di democratico.

haika82  @  06/07/2011 10:33:54
   7 / 10
Questo film racconta alcuni risvolti di una vicenda realmente accaduta lasciando poco spazio alla retorica: i fatti sono nudi e crudi e sono narrati nella loro incontestabile evidenza. Non ci sono fronzoli, nè attoroni hollywoodiani di chiara fama a dare lustro alla pellicola...il risultato è una scarna essenzialità che alla fine risulta essere molto significativa. Il ritmo è abbastanza lento e grave, ma nel complesso ho apprezzato questo film, sia per il suo essere "documentario" sia per le riflessioni che ha fatto scaturire.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/07/2011 02:03:19
   7½ / 10
Si potrà obiettare che sia un pò schematico nella ricostruzione - anche quella, cinematograficamente sublime, dell'assassinio a Lincoln - che si giostri su un idealismo perduto che tenta tardivamente di ricordare i fondamenti della costituzione americana, che sia fin troppo facile rileggerlo come un pamphlet storico-giudiziario le cui conclusioni (Guantanamo docet) sono un'utile monito alla società contemporanea (vendetta, non giustizia) ma io ho trovato "The conspirator" un'ottimo film nel suo genere, sicuramente molto più onesto e affidabile di tanti pretenziosi (irrilevanti o ipocriti) atti d'accusa del cinema Usa di questi anni.
Sorprendentemente la prova attoriale è efficace almeno quanto le sfumature psicologiche dei loro personaggi: su tutti, svetta una Robin Wright Penn materna e pasionaria, sensibile e dignitosa, che difficilmente si riesce a dimenticare. Ma non vanno minimizzate le prove sorprendenti di Kevin Klein, di Evan Rachel Wood e di Danny Huston (figlio del grande John), quest'ultimo quasi serafico nella sua corrotta esposizione "al di sopra delle parti" (per modo di dire ovvio).
Francamente l'anello debole mi pare proprio il protagonista, una performance troppo presuntuosa e gigiona - ehm sì il modello sembra proprio essere il Costner di Jfk - per essere attendibile.
Invero il film risulta davvero attendibile, e non solo per la classe registica di Redford. I soldati che, durante il processo, impediscono alla madre di vedere la figlia - il volto smarrito di una ragazza borghese quando capisce di non essere accettata a una festa - i cappucci calati al patibolo come se fossimo davanti a uno splendido western d'annata, tipo "Alba fatale" di Wellman.
E del resto, requisendo il dramma giudiziario di cui è stato come attore interprete principale, Redford mette a nudo quell'altra "ferita aperta", quella della democrazia sancita dalla costituzione, alla quale il paese più amato e odiato del mondo ha fatto riferimento solo in sporadici casi, nel corso dei decenni.
C'è un linguaggio neutrale e semplice che qualcuno potrebbe credere superficiale, c'è un finale che non reprime ma neppure alimenta il senso di ingiustizia, ed è come se si voltasse nuovamente pagina.
Proprio come l'America, che acconsente di chiudere un capitolo amaro per aprirne un'altro, non meno feroce o disinvolto

Clint Eastwood  @  01/07/2011 13:32:01
   6½ / 10
Ciò che faceva di Redford un ottimo regista probabilmente era una mente più sveglia e realista, e film che faceva col cuore. Ora dopo alcune pellicole classiche sentimentali come BAGGER VANCE e THE HORSE WHISPERER a partire con LEONE PER AGNELLI è diventato come uno di quei vecchietti al bar che credono ancora negli ideali e parlano di politica. Ed è esattamente questa inclinazione ultra-democratica di cui è partecipe anche nella vita reale (tra l'altro accusato di comunismo, un appellativo che smentisce con tutta la fermezza) a farlo diventare un buon regista e non di più, che parla ma si sente a malapena.
L'ultimo THE CONSPIRATOR cerca di proporre la solita minestra di giustizia e democrazia, principi fondamentali per uno Stato, nell'ottica del processo sull'uccisione dell'allora presidente americano Lincoln. Di una donna che non ha avuta il suo giusto processo, equo come dice il giovane McAvoy, ma ha avuto la tanta sperata fune al collo ottenuta con estrema tranquillità dalla grande classe politica che con questa decisione voleva mandare un messaggio al popolo americano, quello di giustizia che in realtà era semplice vendetta pure cieca e assurda. Ma il discorso di Redford è parecchio retorico che non spinge il film oltre già con una trama limitata ma anche banale e poiché una buona parte si svolge nell'aula di tribunale il caro Sundance Kid non è Lumet a tenerci sulle spine per tutto il tempo ma poteva benissimo esserlo se non cedeva ai stereotipi del genere (la difesa, l'accusa, i testimoni, ecc.). A tutto ciò si aggiunge anche una fattura generale del film quasi televisiva con esagerati contrasti e paesaggi troppo puliti, recitazioni scialbe se non che Wilkinson è stato sempre a suo agio nei ruoli del genere è l'unico salvabile.

Ahimè Robert ... sa di troppa politica, inutile al giorno d'oggi.

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