the help (2011)

Non facile da giudicare, questo The help, senza il pregiudizio, ehm, verso un certo tipo di pellicola infiochettata con il nastro rosa o azzurro appostati sulle porte di casa quando nascono dei bambini... ma al di la' di certe furbizie narrative che ne fanno una specie di Pomodori verdi fritti parte seconda, il film qualche merito ce l'ha. E' tutto in due personaggi, la protagonista e la svampita di turno, che cerca pateticamente di aderire al suo ruolo domestico. Entrambe vivono ai margini di un conformismo evanescente e luccicante, e a ricordarci che esiste un razzismo di massa verso la diversita' di pensiero anche tra i bianchi, e' la regista. Per apprezzare The help che diventa un brodo allungato di 145' tra nere remissive, cordiali e apparentemente concilianti e' bene dimenticarsi un po' che si parla di discriminazione razziale tra bianchi e neri.
Quest'altro tipo di intolleranza, che sublima la post-modernita' della protagonista e il suo liberismo, o che accentua le distanze tra una Marilyn dei poveri e il defile di ragazze della borghesia americana, e' reso splendidamente. Non a caso, la sequenza piu' riuscita: la piccola vamp che tenta goffamente di entrare nelle grazie del circolo, e viene lasciata fuori dalla porta.
E' vero pertanto che l'incipit neri/bianchi rischia di apparire sermplicistico, perche' quasi passa in secondo piano.
Ma la mise in scene del film, dove le odiose "bambole" del'America Wasp si pavoneggiano tra ridicole acconciature e osceni tailleur very sixties e' meno convenzionale di quanto sembri. Si veda l'inesistente trucco (contemporaneo) proprio della protagonista, tanto anti/glamour da apparire (appunto) una clandestina nella flotta.
Anche in questo caso (v. Iron Lady) un uomo che sembra l'antisegnano del modernismo non accetta a lungo l'intraprendenza femminile
Il contorno alla fine risulta piu' rassicurante di quanto sembri, con l'estraneita' mentale dei singoli su una societa' arretrata e ingiusta. Ma anche il gusto delle piccole cose, dei piccoli passi che per fortuna nostra non arriva ad esaltare la forza dei numeri primi sui numeri secondi.

Una storia di segregazione razziale importante da raccontare, che sembra lontana anni luce e invece accade negli anni '60 di un'America impegnata a battersi per far rispettare i diritti civili.
Nel Mississippi, ancora 50 anni fa i "negri" erano considerati poco più che schiavi, liberati da questa condizione solo formalmente, perchè miseramente pagati da patinatissime famiglie bianche, che facevano loro accudire i bambini che sarebbero poi diventati adulti razzisti come i genitori.
"The help" è anche una storia tutta al femminile, in cui le maggiori sfaccettature sono dedicate alle cameriere di colore Aibileen e Minny, e alla giovane scrittrice bianca Skeeter.
Le pecche del regista/sceneggiatore sono di aver reso troppo monolitici i caratteri degli altri personaggi (ma lode a Jessica Chastain, bella e brava nel ruolo dell'oca-ma-non-troppo) e di aver costruito un lavoro troppo impostato sulle emozioni dello spettatore: sorrisi e lacrime sono programmati a tavolino per un effetto a orologeria.

Film costruito per piacere (ed in sé non è che sia un male), che si avvale di un'ottima sceneggiatura, di un cast femminile di altissimo livello, di una confezione con i fiocchi. Niente da dire, forse tocca corde "facili" ma è riuscitissimo, coinvolgente ed emozionante. Rispetto ad altri, non ho trovato debodanti retorica e sentimentalismo, anzi, mi sembra che si sia evitato di schiacciare a fondo il pedale là dove, invece, sarebbe stato molto facile farlo.

Stupendo,commovente attrici bravissime un film da vedere.

film pieno di realtà ed emozioni fino in fondo....molto gradevole..assolutamente da vedere..

Semplicemente delizioso. Storie semplici di persone straordinarie raccontate meravigliosamente senza cadere mai nella commiserazione o nel conformismo. Non annoia mai, fa riflettere su determinate tematiche, sicuramente il migliore tra i candidati all'oscar. Grandissime le due protagoniste di colore. Un plauso speciale alla Stone che dimostra di essere un'attrice a 360° gradi.

Un film struggente e commovente che appassiona dall'inizio alla fine. Non é una semplice storia sul razzismo basata su maltrattamenti e cattiveria, c'é anche tanto amore in questo film e mostra la forza e il coraggio di cui sono capaci le donne. Un capolavoro!

Tutti concentrati a guardare insistentemente verso l'altro per evitare di far scendere troppe lacrimucce.
Degna di nota la recitazione; nonostante ci sia qualcosa sotto che ancora non mi convince (alcuni momenti erano forse un po' troppo stucchevoli mentre altri cercavano di forzare una morale che sarebbe arrivata senza problemi), il film nel complesso merita sicuramente di essere visto.

C'è un contrasto evidente nel film che inizialmente mi ha spiazzato: una realtà cristallizzata su un apparente benessere sociale (dei bianchi, ovviamente) e il dramma di chi deve subire in silenzio dei codici arcaici predeterminati e immodificabili. Il film però fin da subito si muove su binari prestabiliti tipico di quei prodotti studiati a tavolino per piacere al più vasto pubblico possibile, mescolando commedia e dramma e facendo sgorgare la lacrimuccia al momento giusto. Nulla da eccepire sul cast, casomai sulla sceneggiatura che se da un lato offre dei buoni personaggi dal lato "nero", sul mondo dei bianchi offre un ritratto troppo schematico e con pochi spunti di originalità ad eccezione del candore un po' ochesco ma in fondo sensibile del personaggio della Chastain. Ad essere sincero mi ha convinto veramente poco.

film col tema razziale fatto così bene non si vedeva da tempo.
ottime interpretazioni e film nonostante la durate scorre via semplice e leggero.

Veramente bello, da vedere.
Ben girato, ben interpretato e non annoia mai anzi, le due ore volano senza rendersene conto.

Buon film, divertente e ben strutturato. Un messaggio importante, ma il tema centrale sembra eccessivamente edulcorato.

Questo è uno dei quei film che mi sento di consigliare a tutti: ben girato, una storia coinvolgente che cattura lo spettatore per più di due ore senza mai annoiare. Bravissime le attrici, in alcuni punti mi è sembrato un po' (ma molto poco) melenso ma proprio per volergli trovare un difetto....

Bello bello bello! Uno di quei film progressisti e socialmente utili così come andavano di moda negli anni '80 (e la mia mente vola e Miss Daisy, a Celie, Towanda, alla Lunga strada verso casa...) che, su una bellissima storia di razzismo ed accettazione, consegna una galleria di personaggi femminili deliziosa. Film simili, anche senza la questione razziale, ne abbiamo visti a dozzine, ma questo di Tate Taylor, trasposizione di un caso letterario d'oltreoceano, ha la mano felicissima nel rappresentare ordinarissimi bozzetti di vita travolti da un vomitevole perbenismo di facciata (le bianche perfettine che fanno la loro beneficenza per i bambini dell'Africa...) e schiacciati dalla forza dell'idealismo e dell'anticonformismo nella persona di un'aspirante giornalista senza remore (personaggio con cui non ho potuto fare a meno di immedesimarmi).
Un film fatto a regola d'arte per piacere, inutile puntualizzare sull'eccesso di retorica e miele che tematiche simili portano con sé dato che non l'ho trovato affatto fastidioso, anzi non fatico troppo a scomodare il termine "toccante". In più scorre via che è una squisitezza. Encomiabili tutte le attrici, un lavoro di squadra letteralmente straordinario che è stato premiato con una Outstanding Performance agli ultimi SAG Awards; fra tutte direi che la Chastain è quella che stupisce di più, anche perché ha a disposizione un ruolo che è impossibile non amare.
Sarà anche cinema che serve solo a lavare la coscienza ma non è il classico predicozzo, ci si diverte pure.

semplicemente splendido

Veramente un buon film con delle attrici bravissime. Anche se dura un bel po' non stanca e alterna scene che fanno ridere a scene davvero commuoventi.

L'ho trovato un film veramente bellissimo. Due ore e un quarto che non si sentono minimamente, una storia che coinvolge, commuove, emoziona e fa riflettere su una situazione difficile e drammatica che riguarda delle donne che spendevano la loro vita per i figli degli altri ricevendo in cambio solo accuse razziste e sdegno. Ben fatta la ricostruzione dell'ambiente borghese. Il cast femminile è eccezionale a partire dall'interpretazione d'altissimo livello di Viola Davis; ottime anche Jessica Chastain e Octavia Specer; ormai sta diventando sempre più una conferma Emma Stone, molto espressiva e ben calata nella parte.

OK, gran film. Condivido gran parte delle opinioni espresse in precedenza.

Certo non un capolavoro, ma sicuramente un ottimo film su un tema che, sebbene sia stato già battuto, ribattuto, asfaltato e riasfalato, non finirà mai di offrire spunti ed ispirazioni per nuovi e bellissimi titoli istruttivi per le future generazioni.

Pesa su questo fillm una fattura molto (troppo) anni '90, che cerca continuamente ed insistentemente di far scendere la proverbiale lacrimuccia allo spettatore, calcando troppo la mano in alcune scene che sarebbero state perfette già con qualche smorfia in meno.

In conclusione, un film non molto in linea coi tempi per quanto riguarda la struttura generale, in cui è tutto fin troppo marcato, delineato e stereotipato per un'epoca in cui è certamente l' "ambiguo" ad essere sicuramente più interessante.

Carino,scorre nonostante l'eccessiva durata.
Non mi ha emozionato,per questo non posso dare di più.

Da Oscar.
Era tanto che una lacrima non mi scendeva giù durante una proiezione...
Piacevole, interessante e anche divertente pur essendo un drammatico.
Il più bel film visto ultimamente insieme a The Artist.
Assolutamente da non perdere!!!

Bel film, recitato magistralmente, divertente e commovente nello stesso tempo e con una grande fotografia e costumi. A volte forse un po' eccessivo nel tratteggiare i caratteri dei personaggi negativi, ma tutto sommato si sposa bene con il contesto del film. Da vedere.

Film al femminile ambientato negli stati del sud durante gli anni '60.
Un racconto drammatico, intenso e profondo.
Ottima la ricostruzione degli ambienti, belli i costumi ma soprattutto incredibilmente bravo l'intero cast a partire da Viola Davis, Jessica Chastain e Octavia Spencer.
Due ore che volano!

Una bella storia in veste agrodolce tratta dal romanzo omonimo di Kathryn Stockett.

Ambientata nel Sud degli Stati Uniti nei primi anni '60, racconta dei primi forti rigurgiti dei neri americani contro i pregiudizi razziali e l'emancipazione della gente di colore, muovendosi nel mondo del "personale di servizio" presso le famiglie americane dell'epoca.

In un'ottima ricostruzione dell'ambientazione d'epoca, pur muovendosi su registri di facile presa emozionale, il racconto scorre bene, forte anche della grande interpretazione del cast principale tutto al femminile, portando infatti alla nomination ai prossimi Oscar 2012 per Viola Davis, Jessica Chastain e Octavia Spencer, oltre alla candidatura come miglior film.

Un film originale che tratti temi importanti e attuali con semplicità, ironia e dolcezza.

una commedia agro/dolce intelligente che fa riflettere sorridere e commuoversi. consigliata.

Che dire…è la prima volta che mi capita di vedere una sala ( oltretutto gremita di lunedì ) che applaude a fine proiezione. Confermo quanto riportato nei precedenti commenti, aggiungo solo che se in precedenza avete letto il libro, la pellicola non vi deluderà di certo.

ottimo spaccato made in usa,che racconta le vicende di alcune domestiche di colore. buona ricostruzione dell'epoca,una storia corale che non annoia nonostante la durata. bravissime le attrici,alcune da me completamente sconosciute. consigliato.

è abbastanza polpettone ma mi ha commosso e quindi io lo consiglio, visto anche quello che passa il convento in questo periodo...

Confermo: le due ore e spiccioli di durata passano via lisce. Bella l'atmosfera anni '60, ecco forse l'unica cosa che stona è l'uso smodato di lacca, vestiti da bambola e parrucche usati per ricreare quel periodo. In certe scene sembra assistere ad una festa a tema '60 del 2012 in cui i partecipanti sono costretti a vestirsi di conseguenza. Nel film La calda notte dell'ispettore Tibbs (1967) e altri di quell'epoca i vestiti (e le pettinature) sono più sobri.

SPOILER

Ero davvero curioso di vedere questo film, sebbene inizialmente fossi un po' intimorito dalla durata, che ritenevo eccessiva . Per prima cosa, voglio rassicurare tutti gli interessati ! Il film dura quasi due ore e trenta, ma scorre limpido e piacevole; perfino per una persona impaziente e facilmente "annoiabile" come me è risultato una visione tutt'altro che noiosa.
"The Help", tratto dall'omonimo bestseller di Kathryn Stockett edito dalla Mondadori, è una commedia brillante e intelligente, utile per riflettere e per passare un pomeriggio all'insegna della classe e dell'eleganza. Il regista Tate Taylor dirige un pellicola pregevole e ben fatta, che, con tono diatribico , ci sbatte in faccia una verità scomoda e sempre attuale, che colpisce violentemente il cuore dello spettatore, sorprendendo per l'apparente contrasto con un' atmosfera di contorno leggera e ,a tratti, favolistica . Stemperato con momenti di sano humour e con una recitazione spesso sopra le righe, il film poggia solidamente sulle spalle di tre grandi interpreti femminili. Ognuna dà un tocco diverso alla pellicola, rendendola un ritratto corale, colorato e vibrante. Due generazioni a confronto; tre anime in cerca di riscatto; tre vite che si scontrano con l'ottusità di chi non vuole accogliere nelle loro case il vento del cambiamento. Al servizio di un'ottima sceneggiatura, la simpaticissima Emma Stone ( Easy Girl ), che ho stranamente trovato sotto tono; una sorprendente ed odiosa Bryce Dallas Howard ( The Twilight saga: Eclipse) ,finalmente in un ruolo adatto a mettere in luce le sue doti; una svampita e dolce Jessica Chastain ( The tree of life) ; e ,infine, le due perle del cast : Viola Davis ( Molto forte, incredibilmente vicino) e Octavia Spencer (Ugly Betty). Fanno arrabbiare, sbraitare, ridere ed emozionare. Le loro sono prove da Oscar ! Nonostante tali premesse e la calorosa accoglienza che gli è stata riservata da pubblico e critica, il film , a mio parere, risulta a tratti eccessivamente furbo e poco schietto; più un attento lavoro di sceneggiatura che un'accorata cronaca della vita di grandi donne. E, pur rimanendo un' ottima commedia, risulta poco diretta e eccessivamente "decorata" . Qualche sbavatura in più ed una semplicità maggiore avrebbero reso il film un classico contemporaneo. Lo zampino di Spielberg alla produzione, invece , è palese ed il film risulta una multi produzione hollywoodiana forzatamente mascherata da commedia indipendente. Tutto è studiato nel dettaglio per commuovere e giocare con il cuore dello spettatore. In quest'intento il film riesce benissimo :la visione di questo frammento di realtà non lascia di certo indifferenti ! Un grande plauso al regista, che è stato capace di mescolare lo spirito de " Il colore viola" alla dolcezza del recente " La vita segreta delle api". Divertente, ironico, emozionante, amaro e coinvolgente ," The help" è un riuscitissimo film per famiglie,che ,però, non riesce ad avere la profondità di un romanzo di formazione. Seppur spesso didascalico e inutilmente fregiato, è una fiaba moderna e attuale: ottimismo su pellicola.

Grandissimo successo a sorpresa di critica e pubblico negli USA,"The help" narra della storia di delle domestiche nere che con l'aiuto di una donna bianca raccontano le loro storie pubblicando un libro.

Alcuni hanno storto il naso di fronte a questo,vedendola come un'accusa alle domestiche nere di non essere in grado di cavarsela senza l'apporto di una bianca.In effetti,sarebbe facile criticare "The help" per questo motivo e per molti altri(c'è chi ha detto che è la ruffianata dell'anno).Facile,ma secondo me sbagliato.

La verità,invece,è che siamo di fronte ad un film che si prende diversi rischi.Poteva benissimo giocare sporco,mettendo in cattiva luce tutti i bianchi a favore dei neri.Fa una cosa ben diversa,donando grandi sfumature a tutti i personaggi,e in almeno un caso anche i neri si comportano in modo discutibile.D'altra parte,non tutti i bianchi sono dei razzisti veri e propri,certi per niente,altri sembrano seguire la massa,senza in realtà riflettere su ciò che potrebbero provare le persone di colore.Insomma,non è che la pellicola sia edulcorata al massimo,ma nemmeno troppo esagerata nel mostrare le discriminazioni.Quindi non ricorre ad espedienti facili e ricattatori,trovando un buon equilibrio fra i buoni e i cattivi del film.Sicuramente non risulta manicheo ,se non nel caso di un personaggio.

La regia si mette molto da parte senza enfatizzare niente,proponendo un buon lavoro funzionale alla storia narrata.La sceneggiatura è di alto livello,efficace a descrivere le psicologie dei personaggi.

Il cast,anche se forse era scontato,è assolutamente straordinario:
-la prima cosa che viene in mente dopo aver visto la performance di Emma Stone è che è una delle migliori attrici della sua generazione,capace di passare con versatilità dalla commedia al dramma,un talento che farà grande strada se non si brucierà prima.Riesce ad eccellere in un ruolo non facile,e meriterebbe una nomination all'Oscar(cosa che probabilmente non accadrà);
-Bryce Dallas Howard è bravissima nel ruolo più antipatico del film;
-Allison Janney è straordinaria in una parte un po' in ombra,e riesce ad esprimere un incredibile gamma di emozioni con il viso nella scena più commovente del film;
-Viola Davis verrà sicuramente candidata agli Oscar,meritatamente,perchè è davvero ottima;
-Octavia Spencer sembra essere la favorita per l'Oscar alla non protagonista,ma non va molto oltre il compitino svolto bene,preferirei si vedessero altre interpreti del film come favorite;
-Jessica Chastain è splendida in una prova con tante sfumature,che lei rende alla perfezione;
-Ultima menzione va a Sissy Spacek,che si distingue in una prova divertente da non sottovalutare.

"The help" è un gran bel film:in pochi momenti,forse,risulta ricattatorio,ma succede di rado nello svolgersi della storia.

Non è perfetto,certo.Il finale è troppo lungo,e forse qualche taglio non avrebbe fatto male,visto che il film sfiora le due ore e mezza.Regge bene per tutti i suoi minuti,solo in alcuni momenti sembra allungare il brodo.

Comunque,un successone più che meritato,che qualche rischio se lo prende,a differenza di molti dei film attuali.

Assolutamente consigliato..