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Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il film non spicca per due attori principali: Kevin Costner e la bambina. L'idea del tumulo è abbastanza carina, ma la storia si sviluppa lentamente e in modo noioso, senza spaventi e senza tensione; tuttavia zio Kevin non è capace di recitare in questi film: è piatto e scialbo. La bambina poi è bruttina, si poteva fare davvero di meglio. Bravino invece il maschio.
Un horror diverso dal solito ma non per questo scadente anzi, la tensione purtroppo non è alta ma la storia che si sviluppa interessa e incuriosisce, con la "crescita" e trasformazione della bambina risulta ben fatta grazie anche alla recitazione di questa giovane attrice.
Costner secondo me non è un'attore adatto a questi tipo di film anche se qui se la cava, mi ha colpito molto il finale con le creature che circondano il bambino lasciando presagire un finale amaro e senza speranza che di solito viene messo da parte per un finale troppo buonista, cosa che a volte non guasta.
Non un capolavoro, ma un film che va premiato per la storia, peccato che non ci sia tanta tensione senno avrei dato un voto ancora più alto.
Un film in cui gli avvenimenti importanti tardano ad arrivare e quando lo fanno non sembrano avere il giusto appeal, poco equilibrati tra mistero, ritualità magica e psicologia che non mi hanno trasmesso nulla in termini di pathos. Una prima parte davvero povera di emozioni incide pesantemente sul ritmo e sul coinvolgimento dello spettatore che attende invano una seconda parte che dovrebbe chiarire alcuni punti ma che invece non riesce ad essere interessante da meritare un voto positivo. Incipit che non mi è sembrato nè così originale nè accattivante.
pensavo avesse un altra trama,invece solito film sui cimiteri indiani,stile cimitero vivente,poltergeist e tanti altri(chissa perche' poi il cimitero indiano debba portare cosi' sf.iga). cmq non da buttare ma niente di che;kostner ormai e' alla deriva.
Ora vi svelerò un segreto saputo il quale potrete affermare di conoscermi molto di più. Io odio i film che parlano di cimiteri indiani. Mi sono letteralmente rotto le pal...pebre (nel senso che non ce la faccio a vederli) di avere a che fare con case, ospedali, ville e quant'altro costruite sopra i cimiteri indiani. Quando poi si arriva addirittura a fare "scopa!" con un "nostro" cimitero eretto sopra uno indiano allora divento una belva. Fortunatamente The New Daughter esce dal clichè, perchè la casa è solo a 200 metri dal tumulo dei nativi... Durante tutto il film mi son chiesto se tra tutti gli indiani sepolti là sotto magari ce n'era qualcuno di quelli con cui aveva ballato Kevin Costner. Già perchè il buon Kevin, attore che mi emoziona come Rosy Bindi nuda, è il protagonista di questo thriller-horror che, anche se dalla locandina non parrebbe, è davvero molto recente. L'altra piccola protagonista, la piccola Ivana Baquero, la porto ancora nel cuore, distesa e morente nello struggente finale di quel grande capolavoro che è Il Labirinto del Fauno. Anche qua se la cava alla grande ma non è qui il punto. Ritiriamo le fila del discorso. The New Daughter parla di un padre lasciato dalla moglie che porta a vivere i due figli in un un posto lontano per cercare di ricominciare una nuova vita. Ovviamente sceglie una villa isolata, ovviamente c'è di mezzo un cimitero indiano, ovviamente gli spiriti di tale cimitero entreranno pesantemente nella vita della tutt'altro che allegra famigliola. La figlia cambierà completamente carattere, sarà, come titolo, una nuova figlia, posseduta in qualche modulo da qualcosa che abita dentro (e fuori) il tumulo dei nativi americani (bello nativi americani, me piace). Il thriller con venature horror è davvero un genere pericoloso. Ormai il grande lago delle Idee Originali è quasi completamente prosciugato, tanto che ne resta soltanto una piccola pozzanghera. Il problema è che New Daughter evita accuratamente di sporcarsi anche solo di striscio con tale pozzanghera... Tutto è già visto e rivisto, il che non deve essere per forza un difetto se si riesce a dare un tocco nuovo alla materia. Ma il tocco nuovo non c'è. Intendiamoci, non è un brutto film, è uno di quei titoli che si consigliano entrati in videoteca a quei clienti non troppo esigenti. La forza principale risiede probabilmente nell'interessante caratterizzazione dei rapporti famigliari, nel vedere le difficoltà di un padre incapace di gestire da solo due bambini e di come tale padre attraversi un vero e proprio tormento interiore nel sentirsi inadatto a tale ruolo. E abbastanza interessante è anche il parallelismo tra le vicende del film e quelle delle formiche e della loro Regina, tanto che alla fine mi è quasi venuto il dubbio che di paranormale ci sia nulla e di trovarci davanti a beeepppppppp, insomma, che sia tutto reale. Oh, a proposito, il bravo regista Berdejo (perchè il film comunque è girato bene) a un certo punto mette 5 minuti di pellicola di The Descent e poi ricomincia il proprio film. Tra personaggi inutili e quasi dannosi come la maestrina e lo scienziato pazzo esperto di tumuli indiani (insomma, uno con cui non andrei d'accordo), scene assolutamente regalate al Caso come Balla coi Lupi che va a cercare la casa bruciata in un altro stato e ha un delirante dialogo con un altro personaggio macchietta e un finale che, se ho capito bene, è cattivissimo (molto bella l'idea del riflesso nel quadro di vetro però) arriviamo alla fine un pochino dubbiosi se si sia visto un buon horror oppure l'ennesima boiata ben confezionata ("un maiale vestito a festa" dicono dalle mie parti). La bilancia di Forum mi fa propendere però per la seconda ipotesi. Colpa di un solo sasso, ma pesantissimo. La presenza del cimitero indiano. Evidentemente sti americani non riescono a farne a meno. Un atavico senso di colpa li pervade. E' come prendere un qualsiasi film tedesco. Trovatemene uno dove esplicitamente o implicitamente, di striscio o di petto, non ci siano rimandi agli orrori degli anni che furono. Che non sia un porno per piacere.
Sono veramente stupefatto. I voti degli utenti di filmscoop a questo film ammazzano completamente la concezione di horror e di cinema in generale. 7,6 e mezzo, addirittura un 9.... Io non ho parole... Mi dispiace perchè, così facendo, ciarlatani, come il regista di questo film, pensano di poter fare un buon horror scopiazzando quà e là e ingaggiando un divo ormai in declino... Questo non è horror, questo non è cinema. La trama è qualcosa di obrobrioso, la sceneggiatura è scritta con i piedi (per non dire altro) , il film è privo di tutto ciò che dovrebbe avere un horror (tensione, curiosità, brivido....) ed è strapieno dei classici clichè del genere e non (la "casa", l'adolescente complessata che viene presa di mira dai bulli della scuola, ecc...). Lo svolgimento del film è veramente qualcosa di osceno e, il finale, è ancora peggio... p.s: nello spoiler spiegherò il finale per chi non l'ha capito:
In realtà non esiste nessun cimitero indiano, nessuno spirito, nessun demone, niente di niente. Quello che racconta il professore è solo una leggenda. Ciò che causa tutto il casino è un formicaio gigante (scambiato erroneamente per un tumulo indiano), nel quale vivono degli esseri metà uomini e metà formica. Lo strano comportamento della bella Luisa è causato dal fatto che gli uomini formica l'avessero scelta come loro regina e (secondo una mia personale interpretazione) ingravidata, pronta a partorire delle formicone giganti!
"The new daughter" appartiene a quel genere di film (lo stesso, per capirci, de "Le verità nascoste", 2000, di Robert Zemeckis) che presi in assolo possono anche risultare dei discreti prodotti, magari mediocri ma pur sempre guardabili. Ma inquadrati in un contesto più ampio e generale, palesano la loro reale natura. Questo film, infatti, pur riproponendo per la milionesima volta sempre le stesse, identiche situazioni, sembra sprizzare da ogni poro un'irritante spocchia ed una nauseante alterigia verso un genere complesso come l'horror, che l'esordiente regista Luis Bardejo (ottimo sceneggiatore di "Rec", 2007, di Jaume Balaguerò) pare aver evidentemente preso sotto gamba. E la summa del dejà-vu si raggiunge nel delirante finale,
con la "scoperta" che la casa di famiglia fu eretta sui resti di un cimitero indiano: avvilente.
Ed il cast, poi, è veramente un disastro. Il vaneggiante Kevin Costner (1955), che pare credere di essere ancora immerso nei fasti di "Balla coi lupi", alterna ad estenuanti silenzi discorsi da arteriosclerotico, e conferma ancora una volta il declino totale della sua, fino ad una decina d'anni fa, folgorante carriera. Le buone prestazioni dei giovani Gattlin Griffith ed Ivana Baquero (1994) sono sbilanciate però da quella, veramente pessima, di Samantha Mathis (1970), che dopo neanche due minuti dalla sua comparsa in scena pare provarci in maniera spudorata con il vegliardo Costner. L'attore californiano già in passato si era misurato con un film legato al soprannaturale ed al concatenamento dei rapporti tra vivi e morti. La pellicola era "Dragonfly - Il segno della libellula", (2002), di Tom Shadyac che, pur immersa in una stucchevole e zuccherosa melassa new-age, palesava un briciolo di originalità che è totalmente assente da questo "The new daughter".
non mi ha convinto questo the new daughter. Dopo aver letto on line che riservava sorprese positive sono rimasto per lo piu deluso,.... non orrendo però piu sono andato avanti a vederlo, piu ho percepito che non era di mio gradimento... il mio parere verte quindi sull'insoddisfazione parziale,evidenziando qua e la qualche scelta positiva ( su tutte la scena finale davvero eccellente)
Film che lascia intravedere e mai vedere. Un film dal ritmo lento che ricorda molto uno Shyamalan vecchia maniera e ancora in forma. Fotografia splendida, regia ispirata e un Costner con ancora molto da dire e da mostrare. Bravi anche i due ragazzi. Film sottovalutato in cui Luis Berdejo si gioca tutte le frecce che ha al suo arco raggiungendo, in alcuni punti, picchi di puro genio. Primo tra tutti la scena del bambino con la cornice tra le mani che riflette ciò che sta succedendo ...
... è chiaro come il sole che muoiono tutti. Il padre sa di dover uccidere la figlia ma decide di morire con lei. I demoni non muoiono, però, e si pappano anche il ragazzino.
Bello davvero. Se amate l'horror che basa il suo impianto narrativo sull'atmosfera piuttosto che sull' effettaccio o il facile balzo sulla sedia, allora fatelo vostro.
Non brutto, ma totalmente inutile. Come finisce? Non ho capito se il padre sopravvive o si sacrifica con la figlia. Poi non ho capito se la bestia e' ancora viva.
Un film horror che si lascia vedere , secondo me inizia e prosegue in maniera anche piu che dignitosa , peccato che alla fine si perde , niente piu colpi di scena e momenti che ti fanno sobbalzare , peccato perche poteva essere molto meglio
Tutto gia visto in questo ennesimo horror con al centro una casa maledetta... Si parla anche di "tumuli" e delle sue leggende ma non basta per poter assistere a qualcosa di nuovo...Kevin Costner evidentemente non riesce piu' ad avere ruoli importanti ed è costretto a lavorare in questo genere di film molto debole... Mediocre
accettabile fino ai secondi finali....un film dove non c'e nulla di nuovo ma che cmq sia a me personalmente ha coinvolto,e anzi...la curiosita' te la mette...pero' fare quel finale così perde almeno di un punto
casa isolata in mezzo al bosco.... vicina a tombia indiana... strani comportamenti ed oscure presenze.... insomma sembra già la trama di un ennesimo film horror già visto e rivisto però se sotto certi aspetti può essere così devo dire che mi ha lasciato con una piacevole sensazione alla fine. quella di aver visto un discreto horror che lascia sempre lo spettatore con una certa tensione ed interesse, buona la prestazione di Ivana Baquero (anke se lontana dalla straordinaria recitazione nel Labirinto del Fauno). tutto sommato è un film che si può vedere per quanto riguarda il genere horror c'è di peggio in giro molto peggio!! ;-)
il 6 politico lo merita solo per il fatto che riesce a tenere discretamente alta la tensione per quasi tutta la storia,per il resto niente di eccezionale,niente di originale.
riprende il tema delle case infestate, anche se in questo caso le "presenze" vengono da qualcosa che è fuori la casa in cui la famiglia si è da poco trasferita... risulta abilmente costruito il modo in cui si associa il "passaggio" della figlia Louisa da ragazzina a donna, lasciando per molto tempo il dubbio che i suoi strani comportamenti siano invece frutto di un' avvenuta possessione... diciamo che invece il plot scorre via lento senza grossi sussulti e quindi ci regala pochi brividi veri e propri. Per quel che riguarda il finale, quoto in toto Hammer Corman: anche per me il mostro è la sorella ormai trasformata. Io comunque nei panni di Costner quel tumulo l'avrei fatto brillare da tempo
comunque un film sufficiente, e non è poco di questi tempi
Ancora film su questo filone?!? Ce ne saranno un milione, tutti uguali! Intendiamoci, il film in se stesso non è malissimo, è ben girato, ben interpretato, ottimi effetti sonori etc, ma è sempre la solita solfa, capirete tutto dopo 15 minuti e vi avvierete stancamente (se non vi addormenterete) alla fine. Meglio guardare film che hanno qualcosa da dire o perlomeno un pizzico di inventiva, questo non ha nulla.
Niente di nuovo sotto il sole, il solito horror che parte dall'ennesimo incipit in cui una famiglia, dopo una separazione, cambia casa e inizia a convivere con il passato buio di essa. Un cast dignitoso ma non strepitoso. Film guardabile ma facilmente dimenticabile.
nonostante la buona interpretazione di costner, i bei colori, la buona fotografia, la bravura degli attori ( soprattutto il bambino che ha stoffa nell'interpretare il figlio piccolo) questo film non decolla e, quando sembra dover sconvolgere, stanca. Non mancano tensione e fastidio, per carità, ma l'atmosfera è smorta, fino alla tragica fine.
Tutto sommato godibile horror..niente di nuovo per quanto riguarda la sceneggiatura con la solita casa che si porta appresso dei misteri (anche se il problema non sta dentro la casa questa questa volta). Il cast è impreziosito da Kevin Costner che sforna una prova sufficiente e nulla più..meglio di lui fanno i due giovani attori. Si può guardare se vi piace il genere..anche se non è un capolavoro.