tokyo decadence regia di Ryu Murakami Giappone 1991
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tokyo decadence (1991)

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locandina del film TOKYO DECADENCE

Titolo Originale: TOPAZU

RegiaRyu Murakami

InterpretiMiho Nikaido, Masahiko Shimada, Chie Sema

Durata: h 1.28
NazionalitàGiappone 1991
Genereerotico
Tratto dal libro "Tokyo decadence" di Ryu Murakami
Al cinema nel Maggio 1991

•  Altri film di Ryu Murakami

Trama del film Tokyo decadence

Ai è una squillo a domicilio, che con la sua faccia sempre triste e la borsa rossa con gli "attrezzi" del mestiere percorre la metropoli giapponese, soggiacendo alle richieste ora sadiche, ora farneticanti, ora masochiste dei clienti che la contattano tramite la maitresse che dirige la sua agenzia...

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Voto Visitatori:   6,55 / 10 (31 voti)6,55Grafico
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Voti e commenti su Tokyo decadence, 31 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  30/03/2024 23:08:47
   7 / 10
Forse un po' troppo lento e poco sviluppato in una trama narrativa, ma allo stesso tempo molto tagliente nel contrasto tra palazzoni, grattacieli e notte blu di una Tokyo all'avanguardia e economicamente sviluppata dove però i suoi abitanti trovano sfogo in pratiche sessuali non del tutto convenzionali. Il tutto visto e vissuto da una giovane ragazza senza talento. Non saprei dire se è un film propriamente di denuncia, ma sicuramente fa riflettere e rompe qualche tabù...

Boromir  @  10/09/2022 18:08:09
   7½ / 10
Famigerato film di Murakami, che racconta con stile pseudo-documentaristico la routine lavorativa di una giovane squillo dedita al BDSM (e alla ricerca dell'amore perduto). La dovizia di particolari espliciti, sul filo dell'hard-core, viene svuotato di qualsivoglia erotismo, trasmettendo perlopiù un'inquietudine enfatizzata dagli assordanti tempi morti in stile Antonioni. Sullo sfondo, una Tokyo immersa in blu degni delle opere di Tsukamoto, all'avanguardia e ipertecnologica, la cui opulenza serve a nascondere un'inevitabile necrosi economica e morale. La composizione dell'immagine è di encomiabile precisione, la recitazione funzionale pur non esaltante. Un cult da gustare appartati nelle ore che precedono l'alba.

BenRichard  @  14/03/2018 03:31:48
   5½ / 10
Ho visto la versione completa quella che dura circa 2 ore. Allora di questo film giapponese ho apprezzato che nonostante si basi molto su delle scene piuttosto spinte, per esempio tratta in particolar modo il sadomasochismo, però non scade nella volgarità più banale, cosa non semplice da fare quando si tratta di un argomento di questo tipo...riesce ad essere esplicito ma lo fa in una maniera mi verrebbe da dire quasi raffinata. Quindi complimenti al regista Murakami.
Però vi confesso che il film è veramente pesante...innanzitutto non c'è una vera e propria trama, cioè voglio dire, c'è ma è messa troppo a piccole dosi, infatti ci sono parecchie scene piattissime prolungate in modo eccessivo che ti fanno fare di quei sospironi che non ne puoi più...ho letto in qualche commento che è un film che un pò si compiace, sono completamente d'accordo.
è vero che oggigiorno ormai abbiamo visto veramente di tutto, poi con l'ascesa di internet non ne parliamo...però c'è da tenere conto che è un film del 1991 e ha avuto il coraggio di mostrare un lato molto oscuro dell'essere umano...ma non mi basta per considerarlo un bel film...inoltre aggiungo anche che la protagonista interpretata da Miho Nikaido non è che abbia offerto chissà quale interpretazione..un pò troppo inespressiva, sempre con lo stesso sguardo..vabè..
Il finale poi è abbastanza ridicolo, vuole dare l'idea di essere qualcosa che in realtà non è..appunto dà completamente l'idea di compiacersi.
Insomma è un film gestito in maniera particolare, non lo reputo brutto ma neanche bello, sta nel mezzo.

alex94  @  30/10/2014 13:56:43
   7½ / 10
Buon film erotico giapponese, diretto da Ryu Murakami nel 1991.
La trama è interessante e ben sviluppata,inquietante e molto realistico il modo in cui viene rappresentata Tokyo.
Non mancano scene erotiche abbastanza spinte e malate.
Discreta la regia,convincente la recitazione.
Uno dei migliori erotici degli anni 90,un film divenuto giustamente cult,merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  04/11/2013 09:20:45
   7 / 10
Fotografia del Giappone fatta nel modo giusto e nel momento giusto, ed è questo forse il motivo che ha reso Tokyo Decadence un piccolo cult anche al di là dell'effettivo valore della pellicola. Il film infatti vive di alti e bassi, e se le scene erotiche e decadenti sono ispirate, in altre fasi, soprattutto verso la fine, si fa più claodicante. Una visione comunque la merita di sicuro.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  11/02/2013 16:17:44
   7½ / 10
Un asocietà fredda e nichilista, opulenta ma socialmente povera. Ottimo ritratto quello di Ryu Murakami, un buonissimo film.

mauro84  @  31/08/2012 00:21:16
   7 / 10
uno de migliori film eros drammatici degli anni 90.. un cult del settore.. qualcosa che quando lo vidi qualche anno fà mi lasciò di stucco.. quando come storia.. una bella attrice.. brava.. scene pesanti.. sadomaso anche.. location semplici ma ben strutturate.. scene folli..

un film che secondo me ora come ora è stato la musa ispiratrice di Shame.

Stunter  @  20/02/2011 22:38:05
   6½ / 10
Putroppo la versione italiana è accorciata di circa 30 minuti. Comunque, le scene perverse non mancano di certo. Un film che tratte la tematica degli uomini d'affari frustrati che nel Giappone dei primi anni '90 si sfogavano nel sesso a pagamento e nel sadomaso, ovvero la cosidetta «ricchezza senza dignità» (come la definirà una collega di Ai nella parte finale del film). Proprio per quello di cui parla è un film datato, perchè era una realtà di alcuni anni fa durante la recessione in Giappone. Niente male la ragazza che interpreta Ai.

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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  10/09/2010 11:38:59
   5½ / 10
Sono passati già 20 anni, per cui ormai non è più testimonianza di granchè. Siamo sicuramente arrivati a ben altro. Cosa resta? non saprei. Non mi disse molto allora, adesso mi direbbe ancora meno.

elmoro87  @  10/09/2010 11:26:49
   1 / 10
Io ho la versione italiana... Giuro che un ammasso di immondizia tale non l'avevo mai visto, ma che roba è??? Non so se è risultato così per via dei copiosi tagli di cui si narra, ma certo è che questo film fa pena... Fa schifo in tutto: dall'interpretazione dei personaggi, goffamente caricaturali o timidamente inespressivi, passando per la trama, il cui contenuto è biaframente povero se non inesistente, e finendo con la regia, degna di un aspirante regista di 5° elementare... Da tutti questi commenti positivi mi sarei aspettato tutt'altro film... Worst!

Guy Picciotto  @  07/07/2010 12:02:42
   8 / 10
Forse il film che porta alla ribalta per la prima volta ed in modo così estremo la discesa negli inferi della società giapponese oramai a rischio default con un debito pubblico fuori controllo ed un ondata di suicidi mai visti prima d'ora in seno ad una civilizzazione, un trattato molto arty sugli stati maniacali della perversione sessuale di una società oramai arrivata al capolinea.
Leggendaria la sforbicciata della versione italiana che praticamente ha reso il film inguardabile. Da vedere solo in inglese quindi.

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Ultima risposta 07/07/2010 13.29.02
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  06/07/2009 19:11:10
   6 / 10
mha...non mi ha convinto particolarmente,da come ne avevo sentito parlare me lo aspettavo molto + estremo ed esplicito invece è abbastanza scialbo e noioso...certe scene sono davvero arrapanti ma nel complesso è appena sufficiente....alcuni personaggi sono addirittura comici ( non so quanto volutamente...) .

Detto questo non vedo come possa aver sconvolto qualcuno dal momento che non è poi neanche cosi datata come pellicola...

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Ultima risposta 11/10/2010 21.44.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  28/06/2009 12:54:56
   7 / 10
In italia tagliarono venti minuti.

Un ottima storia, curata nei suoi lati più espliciti da un ottimo modo di raccontare del regista che pur essendo un pò volgare, risulta capace e maledettamente convincente. Anche i protagonisti si muovono con dinamicità e realismo. Bello fotograficamente. un film molto interessante.

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Ultima risposta 29/06/2009 23.04.59
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  18/06/2009 14:51:30
   6 / 10
Film freddo e patinato ebbe un discreto successo più per la tematica trasgressiva che per una effettiva cifra stilistica innovativa e originale

pat3  @  18/06/2009 14:25:11
   7 / 10
il film porta lo spettatore nel mondo della prostituzione giapponese tra prerversioni, rapporti sadomaso, droga, alcol e ritrae la lenta e inesorabile discesa all'inferno di Ali, una giovane prstituta (una tenera Miho Nikaido veramente brava e capace in una parte scabrosa) fragile, sottomessa, timida e ossessionata per la perdita del suo amore. a contornare la sua storia c'è il degrado morale, l'assoluta mancanza di umanità di una Tokio impietosa, alienante e indifferente dove tutto viene ridotto a semplice oggetto, anche le persone, semplici burattini senz'anima e senza sentimento. Forse la rappresentazione fredda e gelida, la musica e la regia un poco lenta non coinvolgono come dovrebbero e il tema trattato meriterebbe più cura e approfondimento, ma resta il fatto che Tokio decadence , che all'epoca provocò parecchie discussioni (la critica lo catalogò come quasi capolavoro, i benpensanti occidentali..), rimane una buon film che vale almeno una visione.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2009 15.34.54
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/06/2009 11:22:09
   6 / 10
Interessante dal punto di vista visivo, freddo e glaciale nella messa in scena. Ai è la valvola di sfogo di una società moralmente al collasso. Scene esplicite ma l'impressione mia è che ci sia un po' di compiacimento. Una pellicola che destò un certo clamore all'epoca, ma sinceramente non ricordo se era tagliata o meno.

Tuonato  @  02/06/2009 13:50:03
   4 / 10
Inno al feticismo in una Tokyo fine anni 80 perversa e viziata.
Non mi ha minimamente coinvolto e non trovo niente da salvare, a mio avviso vuole solo vendere immagini esplicite - che per l'epoca posso immaginare abbiano scandalizzato non poco - nascondendosi dietro la storiella della giovane squillo innamorata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  04/05/2009 15:13:32
   6 / 10
La decadenza morale di un paese definito senza dignità viene illustrata attraverso gli incontri “professionali” di una giovane prostituta.La ragazza, specializzata in pratiche sadomaso, ci guida in un mondo perennemente oscuro,in una Tokyo plumbea ed invisibile,in cui le rare note di colore paiono arrivare proprio dalla protagonista,unico personaggio ad essere mosso da un sentimento puro come quello dell’amore.
“Tokyo Decadence” pur essendo un film per certi versi interessante,non riesce ad avere l’impatto devastante che il tema potrebbe suggerire.
L’approfondimento sulla giovane è manovrato attraverso un percorso esistenziale che non sempre coinvolge a dovere,rimanendo frequentemente troppo frammentario e nebuloso,quasi trattenuto.Solo nel finale si riesce ad entrare realmente in sintonia con la disperazione della protagonista,costretta a recitare una parte a lei non gradita e dalla quale pare impossibile affrancarsi.
Le scene più hot non sono particolarmente estreme o esplicite e a lungo andare risultano spesso accessorie,è quindi lecito chiedersi quanto siano realmente utili alla storia e quanto all’indiscutibile ritorno pubblicitario che regolarmente avvenne all’epoca dell’uscita.
Il film è tratto da un romanzo scritto dal regista stesso,ossia Ryu Murakami,da non confondersi con l’omonimo Haruki.

VikCrow  @  08/03/2009 10:51:50
   7 / 10
Tutto sommato un buon film che trasforma l'erotismo in poesia. La critica gia urlava al capolavoro, mentre la pellicola rimane una violenta sfumatura sul panorama cinematografico degli ultimi 20 anni. "L'impero dei sensi" non è finito affatto. "L'impero dei sensi", rimarrà il capolavoro per eccellenza del cinema erotico.

topsecret  @  04/03/2009 16:59:46
   6 / 10
Un erotismo decadente che non mi ha entusiasmato. Film lento, freddo, a tratti allucinato che non riesce ad interessarmi più di tanto.
Guardabile, ma poteva dare di più.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2009 17.36.23
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somberlain  @  01/03/2009 19:54:18
   6½ / 10
Una Tokyo decadente vista con gli occhi di una triste prostituta.
Stesso genere, ma per molti aspetti perfettamente in contrasto rispetto a L'Impero Dei Sensi: in TD non è la protagonista, bensì ciò che le stà attorno che degenera in follia sessuale; ella in questa esasperazione risalta non come parte attiva, ma come vittima passiva.
Film profondo che comunque non mi ha convinto appieno, vuoi per la regia troppo documentaristica (che risulta tuttavia perfettamente funzionale alla pellicola), vuoi per alcune scene che, anzichè disgustare, mi hanno annoiato paurosamente.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  11/01/2009 00:46:32
   8 / 10
Girato quasi come fosse un documentario... con freddo distacco. Uno splendido ritratto della Tokio decadente degli anni 90

Ciaby  @  23/12/2008 20:56:42
   7½ / 10
in una Tokyo fredda e perversa assistiamo al degrado fisico e psichico di una prostituta innamorata...sentito

lupin 3  @  07/10/2008 17:00:47
   7½ / 10
Ne sono rimasto soddisfatto xkè non mi sono ritrovato difronte il solito film di Tinto Brass...
Pe me una pellicola valida!

statididiso  @  04/10/2008 01:20:57
   7½ / 10
attraverso gli occhioni neri di una giovane squillo vediamo tutti i mali di una città, sull'orlo di una grave e inaspettata recessione: 'ricchezza senza dignità' - mai parole furono più appropriate di quelle pronunciate dalla compagna di Ai. ma la ragazza, a differenza dei suoi concittadini, complici, viti del sistema, del meccanimo, ha talento, lasciando ancora ben sperare per il futuro... la regia di Murakami è diretta; il ritmo lento, come da tradizione; le immagini forti, anche se, a dire il vero, in certi momenti, risultano troppo 'forzatè, difficili da tenere insieme, in altri ancora, si è deciso di fermarsi un momento prima, di non spingersi oltre quelle che erano logiche conseguenze, di fatto, 'depotenziandolè. comunque, un prodotto coraggioso, più vicino al capolavoro che allo scandalo (cit. 'Ciak'). L

marlamarlad  @  09/12/2006 18:04:07
   9 / 10
Non è un film freddo, non avete sentito Ai come si sente?
Riguardatelo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  07/11/2006 13:42:45
   6 / 10
Nel suo genere non sfigura, forse si poteva dare più spessore alla storia inserendo intrecci imprevedibili e un po' più intelligenti...

HATEBREEDER  @  07/11/2006 13:08:02
   7 / 10
Film di una freddezza allucinante, nel senso che ci vengono mostrate situazioni estreme, ma con altrettanto estrema disinvoltura, in modo da asciugare lo spettatore da qualsiasi emozione e far sembrare normale (che poi, cos'è 'normale'?) quello che succede sullo schermo.
Chiariamo che qui di significati nascosti o presunte critiche alla società non ce ne sono: si tratta di una pura e semplice messa in scena della perversione, intesa come piacere provocato dalla distruzione della propria ed altrui morale. Dovete solo stabilire se la cosa vi piace, vi seduce o quant'altro..

Mpo1  @  20/10/2006 00:46:10
   8 / 10
La summa del sado-maso cinematografico, come solo i giapponesi sanno fare. Un film gelido, distaccato, ma che certo non lascia indifferenti. La protagonista, la prostituta Ai, si muove come una specie di Alice nel paese delle meraviglie (si fa per dire), con un‘aria da educanda e con la borsa piena di “oggetti del mestiere”. Incontra una serie di personaggi che, attraverso le pratiche sado-maso più estreme, cercano di fuggire dall’alienazione delle loro vite, fatte di lavoro e assurda competizione.
Nella versione italiana il film è tagliato ma, curiosamente, non nelle scene più esplicite ma nel lungo finale antonioniano.

Paolo70  @  05/04/2006 21:32:58
   3 / 10
Film noiso, secondo me con cattiva fantasia erotica.

Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  07/06/2005 12:04:33
   8 / 10
La critica ha detto: "L'impero dei sensi è finito".
Nella raffigurazione estetica della violenza i giapponesi non temono confronti ma in questo titolo in particolare la velata sofferenza fisica e psichica della protagonista si trasmette con dolcezza e rabbia inaudita nel "connubio dicotomico" che colpisce, tramite le immagini, l'interiorità dell'osservatore come se il filtro rappresentato dallo schermo non avesse alcun potere tangibile...
Non scorgiamo alcunché di minimamente gioioso in ambito erotico e questo per via della degradazione morale che il regista sceglie di mostrare attraverso paradosso...Una critica sociale pungente che attraversa l'aspetto più intimista e soggettivo di ognuno dei componenti di tale sistema imperfetto analizzando, tramite le perversioni, la perdita di una morale etica che si impone nella naturalezza attraverso sistemi di "VENDITA" prestabiliti...
Interessante quindi notare come ogni singolo fotogramma di "Tokyo Decadence" mostri, nella realtà oggettiva, uno sguardo impietoso sul singolo rapportando tale descrizione al mondo intero per analizzare ciò che in pochi avevano osato; per descrive vite che non meritano di essere vissute...


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